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Autore: Miluna    13/04/2010    1 recensioni
"Era sorpendente quanto fosse rimasta incantata la valle perduta, l'unica valle che l'uomo non avesse invaso."
Genere: Generale, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gli abbaglianti raggi di sole che si infiltravano fra i rami degli alberi riscaldavano la valle perduta.

Degli alberi ribelli si dimenavano nel tentativo di fuggire dalla forza del vento, che potente li agitava senza far rumore. Le stesse foglie di quegli alberi, vittime dei soffi travolgenti della scia che movimentava quella mattina senza sosta, cadevano lentamente sull'erba morbida. Si posavano sorrette dai fili d'erba, dove si eranno appoggiate fragili gocce di rugiada. Gli stessi fili d'erba che popolavano un'intera radura, fino a varcare l'orizzonte del campo visivo umano. Ed era proprio all'orizzonte che si posava uno strato di luce fioca - tagliato talvolta da alcuni uccelli che volavano liberi - stando ad indicare che il tramonto era vicino.

Era sorpendente quanto fosse rimasta incantata la valle perduta, l'unica valle che l'uomo non avesse invaso. Una valle dove la mattina era riscaldata dai primi raggi di sole, bagnata dalle poche gocce di rugiada, e mossa dal flebile vento che visitava la valle ogni giorno. A volte si scorgeva in lontananza alcune caprette fuggire dal proprio pastore, rifugiandosi in una dimora sicura e immune agli attacchi dell'uomo.

Il pomeriggio, invece, era più mite. Il sole cominciava a tramontare, illuminando la linea dell'orizzonte. Sì, proprio quella linea dove si poteva ammirare quello strato di luce rossa fioca.

La sera, oh..la sera. Il cielo si coloriva di un blu, puntinato da numerose stelle lucenti.

Qualche grillo saltellava da una parte all'altra, anche lui senza limiti né paure. Erano accompagnati dal bisbiglio di gufi, che uscivano finalmente dal loro nascondiglio.

Ed io, io chi ero? Ero un semplice soffio d'aria che passava ogni mezzanotte.




  
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