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Autore: thatsleon    17/04/2010    4 recensioni
«La sua vita è dominata dal fuoco.
Achille è il fuoco, osservano alcuni. Soffoca gli uomini con la sola presenza, perchè c'è poco spazio per gli altri al suo fianco; solo Patroclo ha sempre un posto accanto a lui.»
Genere: Triste, Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Fire~

La sua vita è dominata dal fuoco.

Achille è il fuoco, osservano alcuni. Il figlio di Peleo è rapido e distruttivo, uno spietato ed efficente assassino. Focoso e freddamente impassibile, possiede una fame di gloria che sembra l'appetito di ossigeno del fuoco. Soffoca gli uomini con la sola presenza, perchè c'è poco spazio per gli altri al suo fianco; Achille è fiancheggiato prima di tutto e soprattutto dal suo orgoglio. Solo Patroclo ha sempre un posto accanto a lui.

Lui supera costantemente gli altri, li supera in velocità, in combattimento, e come uomo. È qualcosa più di loro, un guerriero in mezzo a semplici soldati. Un leone in mezzo agli uomini.

Questo è come vede se stesso: un leone rivestito di carne umana ed armatura achea, equipaggiato con bronzo al posto di denti e artigli e pelliccia. Lui non pensa a se stesso quando pensa al fuoco. Lui è più del fuoco e più audace di chiunque altro uomo conosca – forse più di chiunque respiri. Non conosce nessuno più incostante e fatale di se stesso, che riesce a personificare il fuoco nei suoi occhi.

Al contrario, per lui, il fuoco è passione – l'unica cosa più feroce di lui; non ne risente, poichè la passione è ciò che gli dà la forza. È fatto di questo. Finchè sarà guerriero, e principe e leone, Achille sarà passione. E lui nutre una passione per molte cose; è un uomo pieno di estremi. Si infuria e urla e uccide e canta e vive con passione. Detesta e ama e combatte con la stessa forza, lo stesso implacabile impegno.

L'unica persona che si è avvicinata a questo fuoco impareggiabile è Patroclo, che ama Achille quasi intensamente quanto Achille ama lui (più intensamente di quanto odi Agamennone—più intensamente di quanto ami il suo orgoglio, sebbene lo scopra quando sarà troppo tardi.) Achille lo ammira per questo, lo ama tanto più per questo, lo adora e lo rispetta più di chiunque altro. Lui è costantemente deluso dalle donne e dai ragazzi, che sono così passivi – soddisfatti di essere amati, ma non offrono niente in cambio. Con Patroclo, lui è sia erastes che eromenos, sia amante che amato. L'intimità della carne—sebbene cara— è seconda all'intimità dei loro cuori, un'espressione della loro amicizia immortale. È un amore costruito non per il desiderio di successori, o per lussuria, o per insignificanti desideri, ma per l'amore stesso. Quello che hanno è un patto di anime, un legame tra uomini.

Quando Patroclo soccombe, Achille si sente come se fosse lui quello trafitto dalla lancia di Ettore. La sua è un'agonia così grande che diventa quasi pazzo. Si addolora più di chiunque altro uomo prima di lui, giura vendetta più veementemente di chiunque altro abbia mai fatto, insegue Ettore con una collera mai provata da nessun uomo. Non ha mai fatto qualcosa per metà, e le truppe sanno che anche in questo, Achille li supera tutti. Anche la sua oscurità è più grande della loro. Lui è, forse, semplicemente più umano di loro. Sente tutto più vividamente – piacere e dolore, gioia e tristezza. Lui sogna più ardentemente di loro, spera con più fervore, e cade più precipitosamente per questo.

Mentre insegue Ettore intorno ai muri di pietra di Troia, Achille ricorda il sogno che aveva una volta.

Oh Giove padre! oh Pallade! e tu di Delo arciero Iddio,

Mentre Ettore si volta per combattere contro di lui, pensando che Deifobo sia lì al suo fianco.

... deh fate che nessun possa...

Mentre abbatte il figlio di Priamo, esigendo la sua giustizia personale e sapendo che non è abbastanza—sapendo che questo dolore esasperante non può essere cancellato così facilmente.

...né Troian né Greco schivar morte, nessuno...

Mentre perfora le caviglie di Ettore e lega una corda attraverso le ferite aperte, come se Ettore potesse sentire. Lui vuole che Ettore senta.

... onde del sacro ilïaco muro la caduta sia...


Mentre trascina il corpo di Ettore dietro il suo carro, con l'intenzione di sfigurarlo, con l'intenzione di negargli una degna cremazione—con l'intenzione di far rimpiangere ad Ettore, per l'eternità, l'avergli portato via Patroclo.

...di noi due soli preservati il vanto.

La prima volta che Achille disprezza il fuoco è la notte in cui lo vede ridurre Patroclo a cenere sulla pira funeraria.

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Note della traduttrice: Questa splendida one-shot la trovate in lingua originale (inglese) QUI. L'ho tradotta un po' di tempo fa e mi sembrava meritevole di essere pubblicata :) 

  
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