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Autore: KillerQueen86    17/04/2010    3 recensioni
Il Dottore e Rose, stanno indagando su alcuni fatti strani in un ospedale, ma improvisamente si ritrovano sulla superficie Lunare, con tutto l'ospedale, ad aiutarli ci sarà una giovane studentessa di medicina Martha Jones
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 10, Martha Jones, Rose Tyler
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Terza Stagione con Rose'
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Note dell’autore: Questo è il primo capitolo dell’episodio 3X01 “Alieni sulla Luna” con Rose. Naturalmente segue il filone di 3X00 “La sposa perfetta”. Mi dispiace se vi sembra un po’ ripetitivo con l’episodio originale, ho cercato di aggiungere qualcosa di mio, inoltre ho messo anche delle scene extra. Spero sia di vostro gradimento, ricordatevi di recensire.

 

Alieni sulla luna

 

Capitolo 1

Indagini sottocopertura

 

Rose e il Dottore stavano seduti sulla grata del Tardis a giocare a carte, con un sorriso trionfante la ragazza scoprì le sue carte.

“E con questo ti ho battuto per la terza volta di seguito.” Disse la ragazza sorridendo ampiamente, il Dottore la guardò sorpreso.

“Cosa?” chiese spalancando gli occhi.

“Io, Rose Tyler, comune umana ti ha battuto, mio caro Signore del Tempo.” Gli rinfacciò prendendolo in giro.

“Non è possibile, non puoi aver vinto!” disse il Dottore riguardando le carte di entrambi, la ragazza sorrise.

“Questo significa che sarò io a scegliere la prossima destinazione.” Disse la ragazza alzandosi e avvicinandosi al monitor della console.

“Voglio la rivincita.” Si lamentò il Dottore.

“Scordatelo, ti ho dato almeno due rivincite. Rassegnati Dottore, ti ho battuto.” Gli rispose incrociando le braccia, l’uomo sbuffò e si alzò.

“Quando fai così sembri tua madre.” Gli disse avvicinandosi al monitor.

“Farò finta di non aver sentito.” Disse lei fingendosi offesa.

“Allora dove vuoi andare?” chiese il Dottore, tornando a sorriderle. Rose sembrò pensarci un attimo.

“Uhm… non so… io direi un posto esotico, magari con una bella spiaggia… e un bel mare dall’acqua cristallina.” Disse sognando ad occhi aperti, il Dottore la osservava quasi rapito dal suo sorriso. Quando tornò a guardare il monitor notò qualcosa di strano.

“Uhm… interessante.” Disse inforcando i suoi occhiali.

“Che succede?” chiese la ragazza tornando alla realtà.

“Non lo so! C’è una strana attività aliena sulla Terra.” Rispose il Dottore controllando meglio.

“Indaghiamo?” chiese lei sorridendo conoscendo fin troppo bene la risposta.

“Potrebbe essere pericoloso!” disse il Dottore avvicinandosi a lei, quasi sussurrandolo tra ironia e seduzioni.

“Potrebbe anche essere un falso allarme.” Rispose lei con lo stesso atteggiamento scherzoso.

“Tieniti forte.” Disse il Dottore allontanandosi e tirando la leva. Il Tardis partì e i due si aggrapparono alla console.

Quando tutto si ristabilì, entrambi uscirono dal Tardis trovandosi di fronte un’imponente struttura.

Argh…è un ospedale, io odio gli ospedali.” Si lamentò il Dottore.

“Siamo a Londra.” Disse invece lei guardansi attorno.

“Perché gli alieni scelgono sempre Londra.” Continuò Rose. Il Dottore si incamminò verso l’entrata, Rose lo raggiunse prendendolo sotto braccio.

“Hai un piano?” chiese con tranquillità.

“Si, entro, mi faccio ricoverare, così faccio un  bel giro di ricognizione.” Disse tranquillamente, Rose si fermò di colpo.

“Ma non puoi farlo.” Gli disse preoccupata.

“Perché no?” chiese lui non capendo.

“Sei alieno, hai due cuori. Vuoi che continui?” chiese retoricamente. Il Dottore sbuffò.

“Avanti, è un ospedale universitario, farò impazzire qualche tirocinante.” Le rispose in tono supplichevole.

“Non se ne parla, io sarò il paziente. Per una volta faremo come dico io. Non ammetto discussioni.” Disse Rose seriamente. Il Dottore la guardò sorpreso, doveva ammettere che era cambiata parecchio in quei due anni di viaggio con lui, era più sicura di se, ma soprattutto era diventata più testarda. Le sorrise compiaciuto.

“Hai passato troppo tempo con tua madre.” Disse allontanandosi.

 

Rose era nel lettino che le avevano assegnato,  si guardava attorno, alla fine era riuscita a spuntarla sul Dottore, e si era fatta ricoverare, peccato però che in quel momento si stava davvero annoiando. Era passato un giorno intero e non era successo nulla, tutto era nella norma, aveva fatto conoscenza con un paio di infermiere e di pazienti che erano accanto a lei. Il Dottore  era andato a dare un occhiata in giro, anche se lei sapeva bene che stava cercando un negozietto, e soprattutto l’aveva pregato di portarle qualcosa da mangiare.

A lei si avvicinarono una gruppo di giovani dottori e il loro mentore, responsabile dell’ospedale, che aveva conosciuto il giorno prima, durante il suo ricovero.

“Ben trovata signorina Tyler. Buona giornata.” Disse spostando la tenda divisoria.

“Come si sente oggi?” chiese con gentilezza, non era propriamente simpatico, anzi tutt’altro.

“Un po’ così!” gli rispose sorridendogli gentilmente, lo vide guardarsi attorno.

“Vedo che è sola. Il suo fidanzato ha deciso di lasciarla alle nostre cure.” Disse facendo arrossire Rose. Per sua fortuna il Dottore non era ancora tornato, così non poteva notare il suo forte imbarazzo.

“Deve essere in giro. E’ andato alla ricerca di qualche negozietto. Lui adora i negozietti.” Rispose scherzando. L’uomo non sembro capire e si voltò verso gli altri.

“La signoria Rose Tyler, è stata ricoverata ieri con forti dolori addominali.” Spiegò ai dottori accanto a lui, che osservavano con attenzione.

“Ho trovato un negozietto niente male di sotto.” Disse il Dottore entrando, interrompendo il primario.

“Signor Smith, dicevo poco fa alla sua amica, che mi sembrava alquanto strano non vederla qui intorno.” Disse l’uomo un po’ infastidito.

“Oh, non potrei mai lasciare la cara Rose da sola, sua madre non me lo perdonerebbe.” Rispose sedendosi accanto a lei sul letto.

“Torniamo a noi. Signorina Jones vede cosa riesce a trovare, mi stupisca” Disse l’uomo guardando la ragazza di colore accanto a lui. La tirocinante si avvicinò a Rose guardando il Dottore con curiosità, una cosa che Rose notò e di cui non era molto felice.

“Ha fatto un giro un bel po’ lungo per cercare un negozietto.” Disse la ragazza guardando il Dottore.

“Come scusi?” chiese lui, non capendo a cosa si riferiva.

“A Chancery Street, stamattina. Davanti a me si è tolto la cravatta.” Disse iniziando a usare lo stetoscopio, Rose e il Dottore si guardarono.

“Davvero? E perché l’ho fatto?” chiese lui confuso.

 “Non lo so, ma lo ha fatto.” Continuò la ragazza.

“E’ impossibile. Eri qui stamattina.” Aggiunse Rose guardando il Dottore.

“Si, infatti.” Rispose lui, guardando la ragazza cercando di capire, se magari non l’aveva conosciuta in qualche altro momento.

“Beh, è strano, assomigliava a lei.” Disse la ragazza incerta.

“Ha un fratello?” chiese la ragazza.

“No, non più, sono solo.” Rispose il Dottore.

“Il tempo passa, e io sono sempre più infermo e spossato signorina Jones.” Intervenne il primario infastidito dalla loro discussione.

Dopo che la ragazza controllò Rose, sbagliando di netto la diagnosi, evidentemente il Dottore l’aveva confusa. Il primario si avvicinò alla cartella medica di Rose e la prese in mano, per poi buttarla di colpo sul letto, dopo aver ricevuto una scarica elettrica.

“Stamattina è successo anche a me.” Aggiunse la ragazza di prima.

“A me con la maniglia della porta.”

“E a me in ascensore.” Dissero altri due specializzandi. Rose e il Dottore si guardarono, la prova che qualcosa di strano stava succedendo in quel posto.

“Beh c’è da aspettarselo. C’è un temporale in arrivo, e i fulmini sono una forma di elettricità statica.” Spiegò il primario con un tono da sapientone, mentre leggeva la cartella di Rose.

“Come ci dimostrò per primo… qualcuno lo sa?” chiese ancora il primario.

“Benjamin Franklin.” Rispose il Dottore senza alcun sforzo, Rose lo guardò sorridendo.

“Esatto!” disse sorpreso il primario.

“Il mio amico Ben.” Disse ricordando, Rose vide che tutti lo guardarono in modo strano, mentre il Dottore non se ne preoccupò, anzi si voltò sorridendo verso lei.

“Sai è rimasto un giorno in mezzo sotto l’acquazzone e io mi sono inzuppato tutto.”

“Davvero?” chiese il primario scettico.

“E poi sono anche stato folgorato. Era davvero un tipo divertente, ti sarebbe piaciuto.” Disse sorridendo, Rose non resistette e ricambiò il sorriso, divertita dal racconto.  Il gruppetto si allontanò dai due.

“Sei tremendo Dottore. Ti avranno preso per un pazzo.” sussurrò la ragazza divertita, ma notò che l’uomo stava sorridendo alla dottoressa Jones.

“Allora Dottore, cosa hai scoperto?” Chiese distraendolo.

“Niente di particolare, sembra tutto in regola.” Rispose distratto, evidentemente stava ancora pensando a quello che la ragazza gli aveva detto.

“Dimmi almeno  che mi hai portato qualcosa d commestibile.” Piagnucolò Rose. Il dottore le sorrise e prese un sacchetto che aveva appoggiato sul comodino.

“Tieni, ma io no i ho portato niente.” Disse consegnandole il sacchetto con un croissant alla frutta.

“Vado a dare un'altra occhiata in giro.” Disse guardandosi attorno, si allontanò,  ma poi ritornò su suoi passi.

“Rose, non cacciarti nei guai.” Si raccomandò, le diede un bacio sulla fronte e si allontanò. La ragazza aspettò che il Dottore fu lontano per scendere dal letto e cambiarsi,non aveva alcuna intenzione di starsene senza far niente.

 

Fine

Capitolo I

 

 

Correzione:  Eccomi ad sistemare anche questa storia, spero cmq di poter pubblicare presto qualche altra nuova storia, intanto vi ricordo la mia pagina di Facebook:

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