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Autore: zakurochan    17/08/2005    4 recensioni
Una nuova ragazza arriverà allo Shoyoku. Misteriosa e piena di problemi. Tra amori indecisi, partite all'ultimo sangue, allenementi estenuanti. Riuscirà a diventare se stessa e a realizzarsi?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anata dake mitsumeteru

Anata dake mitsumeteru

(Guardo solo te)

 

Cap.1:Prologo

 

Tum tum, tum, tumtumtum….Un piccolo ticchettio si sente provenire da un piccolo campetto, per molti è un rumore di cui non si tiene conto, per altri è motivo di vita. Accelera come i battiti del nostro cuore, a ritmo diverso, formando un base su cui si potrebbe benissimo farci un piccolo balletto di breack dance. Senti le emozioni concentrarsi solo su unico obbiettivo, poi si staccano momentaneamente dalla mente ed entri in uno stato di subconscio, la mente si stacca da te e con lei anche la fatica e tutto ciò che succede o hai intorno scompare nel momento in cui….Slasch!!!!!(nn so cm fare qst suono)

-Canestro!!!!!!!!!Evvai!!!!!!

tumtum……..tum…….stop, la palla si è fermata e con lei il nostro cuore in pieno ritmo, il balletto è finito e, con lui si è conclusa anche la bellissima azione che ha portato fine alla partita.

-incredibile!!!!!!!40 a 30!!!!!Senza di te non ce l’avremo mai fatta!!!!!                                

-Sei grande!!!!

-Mitica!!!!!!!Ma come cavolo fai?!!!?

Una ragazza era attorniata da molte ragazze che continuavano a farle domande a raffica, aspettò che queste finirono per congedarsi con un:

-Adesso è tardi devo andare a casa se no i miei vecchi se la prendono. A domani ragazze..

*Lo so che sono un mito del basket ma non serve farmi ogni volta tutta sta tiritera, stanno proprio iniziando a rompere, non sono mica un Dio, sono brava ma non sono un Dio* intanto si era fermata ai bagni pubblici per sciacquarsi un po’ e cambiarsi dagli abiti sportivi.

Cambiatasi indossava una saloppete in jeans larga slacciata da una parte, delle converse rosse e sotto una canottiera grigi e nera molto larga. Si guardò allo specchio, era soddisfatta del suo luck. Si legò i sui lunghi capelli neri con una coda a cavallo ed uscì. Arrivata a casa salì subito in camera sua non le piaceva l’ambiente che si respirava là, era stressante e opprimente:in poche parole regnava un clima insostenibile. Non riusciva a comportarsi come voleva con i suoi anche perché le rompevano davvero tanto. Era già a metà scala quando la voce autoritaria e stizzita di sua madre disse:

-Yuko!

Non la badò e continuò a salire…

-Yuko Mian! Voglio sapere cos’è questa!

Si girò e vide che sua madre in mano aveva una lettera e la sventolava come per farla sparire. Sapeva benissimo cos’era ma meglio adottare la solita tattica.

-Mi sembra logico no? È una lettera… Adesso lasciami.

E prese a fare uno scalino.

-Yuko!Lo so benissimo che è una lettera!Ma da dove viene questa lettera!!?

Stava iniziando ad incavolarsi…

-E che ne so io, scusa? Leggi il mittente.

Disse con tono indifferente.

-Adesso basta!!!!Mi hai stufata con questo tuo modo di fare!!!!Girati quando mi parli e smettila di usare quel tono indifferente con me!!!!!Io sono tua madre!! E questa lettera è della scuola, per tua informazione e, credo che tu ne sappia già qualcosa? Non è così?!?

Si girò e disse:

-Sì me ne hanno accennato...

-Accennato!!!!???!!!!Accennato!!!!!Ma se ti ha chiamato il preside con tutto il corpo insegnanti!!! Hai pure perso due ore di lezione per questo!Yuko non ce la faccio più!!!Perché non lo vuoi capire che ti devi mettere almeno un po’ a studiare?Che devi almeno fare la sufficienza? A me basterebbe quello, lo so che è difficile per te. Ti puoi far aiutare da tuo padre, no? Fa l’insegnante e…

Prima si era messa a piangere ma adesso aveva smesso. Non le piaceva vedere sua madre piangere ma lei non ci poteva fare niente e poi, l’ultima cosa che aveva detto l’aveva fatta infuriare. Suo padre, suo padre quello?!!! Quel patetico insegnante!?!e no, questa non la doveva proprio dire!

-MIO Padre!!!!Quello NON è MIO Padre!!!!!! Mio padre per rammendarti anche tuo marito, è morto!ed era un grande campione di Basket!!!!Lui era il mio idolo e adesso non c’è più!!!!!!Solo e soltanto lui posso chiamare padre e quello che è di là in cucina NON è MIO Padre!!!!!!!LUI è il mio PATRIGNIO!!!!mio padre e dentro una buca al cimitero!!!!

Si era messa a piangere e lei non voleva piangere davanti a sua madre. Fece gli ultimi gradini, salì correndo in camera sua e sbattendo la porta si rinchiuse dentro a quel piccolo spazio che lei chiamava mondo. Quello era tutto per lei, era l’unica parte di quella casa infernale in cui si sentiva bene, si sentiva a “Casa”. Si distese sul letto ed iniziò a piangere, non lo faceva più da tempo, dal giorno in cui suo padre “non c’era più”, le avevano detto. Alzò la testa e cominciò ad accarezzare tutto il muro di foto rappresentati lei e il padre. Passo la mano su una foto in ci lei era per terra che piangeva sopra il pallone da basket e suo padre la stava tendendo un mano: fece un sorriso. Aveva cercato di fare una schiacciata a canestro pensando di essere abbastanza alta come suo padre ma era caduta ruzzolando con il pallone e sbucciandosi tutte le mani, i gomiti e le ginocchia. Suo padre le aveva teso la mano e detto vedrai che un giorno ci riuscirai anche tu piccola, diventerai una grande campionessa! E, dicendo questo le aveva fatto uno di quei soliti sorrisi che erano come una cura per lei. In quel momento si ritrovò a pensare

*Oh papà quanto mi manchi!*

E si mise a piangere di nuovo.

 

Di sotto:

Sua madre si stava asciugando gli occhi con un fazzoletto e il marito la teneva per le spalle dicendo:

-Vedrai che capirà, si riprenderà da questo trauma…

e cominciò ad accarezzarle la testa.

-Si ma mi dispiace per tutto quello che ti ha detto…

-Non preoccuparti, so che non lo pensa davvero, è solo il momento.

-Si ma questo momento va avanti da quasi un anno

-Le passerà è logico che per lei è dura, da quello che ho capito era molto attaccata al padre.

-Si molto,facevano tutto insieme.

-Vedi?Le passerà di sicuro..

-Ok, aspetterò.

Si misero a sedere a tavola e iniziarono a mangiare, intanto sapevano che il terzo membro non sarebbe sceso per fare questa azione.

Dopo mangiato la madre prese la lettera e iniziò a leggerla. C’era scritto:

 

Gentile Signora Mian,

                            Ci spiace comunicargli che sua figlia non ha un adeguato comportamento nei confronti della classe e degli insegnanti. Non si applica allo studio e volevamo chiederle che cosa poteva succedere.

A Kanagawa il liceo Skoyoku ha una casa centro per casi come questo e di ragazzi promettenti allo sport. Se le interessa potremo provare con Yuko. Mi faccia sapere. 

                      Cordiali Saluti

                                             Professoressa Mikako Sawasa.

 

-Interessante

Disse la signora Mian

-Kado!!!Tesoro vieni qua!!!!

-Si arrivo Makino.

Arrivato da sua moglie gli spiegò la situazione e il signor Mian concluse dicendo:

-Si potrebbe provare…

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Allora cosa ne pensate? Aspetto molti commenti!!!!!

 

  
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