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Autore: Veggie12775    18/04/2010    11 recensioni
Storia ambientata dopo il quinto romanzo. Non tiene conto degli avvenimenti del sesto e del settimo libro ma ci sono alcuni riferimenti. Harry è disperato per la morte del suo amato padrino Sirius Black e Hermione, desiderando aiutare l'amico decide di tornare indietro nel tempo di quattro mesi per evitare che ciò avvenga ed utilizza un incantesimo trovato in un libro antico nella sezione proibita della biblioteca ma commette un errore e finisce vent'anni indietro nel tempo dove fa la conoscenza del giovane Severus Piton di cui s'innamora. I personaggi potrebbero risultare un po' OOC
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO VENTIDUE



ALCUNE SETTIMANE DOPO
Nelle settimane che seguirono alla sconfitta di Voldemort si lavorò per rimettere a posto le parti del castello distrutte durante il combattimento e nel frattempo i feriti guarirono.
Hermione parlò con Ron e si sentì rasserenata vedendo che l’amico non era arrabbiato per il loro mancato matrimonio e anzi le augurava una vita felice con Piton.
Inoltre, in quei giorni la ragazza e il professore decisero di sposarsi alla fine di luglio quando i genitori di lei sarebbero tornati dall’Australia e il preside si dichiarò ben lieto di celebrare la cerimonia che si sarebbe svolta ad Hogwarts a cui, in via eccezionale, sarebbe stato concesso entrare anche i coniugi Granger malgrado fossero dei Babbani.
Alcuni giorni prima delle nozze, Severus dopo cena stava ritornando nelle sue stanze nei sotterranei dove si erano trasferite Hermione e la bimba e incontrò Ginny proprio nel momento in cui la ragazza se ne andava.
“Buonasera, professore.”
“Buonasera, signorina Weasley.”
“Professore, Hermione mi ha chiesto di essere la madrina di Victoria. Spero che per lei non ci siano problemi.”
“No, assolutamente. Io e Hermione ne avevamo parlato e mi fa piacere che tu abbia accettato.”
Ginny l’osservò, sorpresa dalla sua cortesia, essendo abituata ai suoi modi scortesi e sarcastici, poi si affrettò a salutarlo balbettando qualche scusa e se ne andò.
Severus l’osservò perplesso poi, dopo un’alzata di spalle entrò nelle sue stanze.
Vide Hermione, con in braccio la piccola Victoria, venirgli incontro.
Dopo aver dato un bacio ad entrambe si accorse della lettera aperta sul tavolo.
“E’ dei miei genitori. Sono appena tornati dall’Australia e mi hanno chiesto se domani possiamo andarli a trovare.”
“Oh… sì, sì certo” rispose lui.
Hermione l’osservò notando il suo insolito nervosismo.
“Che c’è? Sei preoccupato per qualcosa?”
“No, no, va tutto bene.”
“Severus, malgrado tu abbia fatto la spia per vent’anni, mi rendo che stai mentendo. Su, dimmi cosa ti preoccupa o forse ora che mancano pochi giorni al nostro matrimonio hai cambiato idea?”
“Ma scherzi? Non vedo l’ora che tu diventi ufficialmente mia moglie!”
“Allora cosa c’è?”
Severus rimase in silenzio per diversi secondi, poi iniziando a camminare per la stanza, disse: “Si tratta dei tuoi genitori. Non credo proprio che riscuoterò il loro consenso quando me li presenterai.”
“Perché mai? Loro vogliono solo la mia felicità e non potranno far altro che volerti bene quando vedranno quanto ci amiamo.”
“Non ne sarei così sicuro se fossi in te! Sicuramente avrebbe preferito per te un ragazzo della tua età come Ron Weasley e non un uomo di vent’anni più vecchio.”
“Io gli avevo già parlato di te, Severus, quando insieme al preside tornai a casa per dirgli che ero incinta. Certo, rimasero sorpresi quando gli raccontai di essermi innamorata di te, ma hanno capito e speravano che tu uscissi di prigione per stare con me. Non devi preoccuparti, tesoro, ti accetteranno senza problemi” disse lei dandogli un bacio sulla guancia.
Il volto del professore esprimeva ancora dubbi, ma Hermione decise di cambiare argomento, certa che l’incontro con i genitori avrebbe fugato le sue preoccupazioni.
“Ho chiesto a Ginny di essere la madrina di Victoria e lei ha accettato.”
“Sì, lo so, l’ho vista mentre entravo quando lei stava andando via. Sembrava sorpresa dal fatto che la volessi come madrina di nostra figlia.”
“Beh, non puoi certo biasimarla, tesoro! Non sei mai stato molto gentile con i Grifondoro, no?” gli fece notare lei mettendosi poi a ridere per la sua espressione offesa.
Severus contagiato dalla sua risata, la imitò.
Nel corso della sua vita non aveva riso molto spesso ma ora, grazie a Hermione e alla loro bambina, sentiva che poteva essere finalmente felice.
La ragazza l’osservò ridere, felice di riaverlo con sé dopo aver creduto per mesi di averlo perduto.
Ora che Voldemort era stato finalmente sconfitto loro potevano stare insieme per sempre senza pericoli.
Vedendo che la piccola Victoria si era addormentata, Severus la prese in braccio e la rimise nella sua culla mentre Hermione prendeva dei libri dalla scrivania.
“Cosa fai? Ti metti a studiare?”
“Certo, è il libro di pozioni del prossimo anno. Devo impararlo bene così durante le tue lezioni potrò sempre alzare la mano.”
“Insopportabile So Tutto Io” mormorò lui con tono affettuoso.
“Vedrà professore. Quest’anno sarà costretto a darmi sempre il massimo dei voti.”
“Se sarò io l’insegnante di pozioni sarò molto esigente, signorina Granger” ribatté lui con tono serio.
La ragazza l’osservò poi disse: “Come sarebbe a dire se? Hai intenzione di cambiare lavoro, Severus?”
“Beh, non credo che Albus mi terrebbe visto che mi troverei ad avere mia moglie fra i miei studenti. Non ti ricordi? Ne avevamo parlato alcuni mesi fa, poco prima che mi rinchiudessero ad Azkaban.”
“Se il problema sono io, allora potrei rinunciare alla scuola. Non voglio che tu perda il lavoro per colpa mia.”
“Non pensarci neanche! Sei la miglior studentessa di Hogwarts e non puoi abbandonare la scuola senza prima aver conseguito i M.A.G.O.! Non devi preoccuparti, io sono un ottimo Potions Master e riuscirò a trovare un altro lavoro per mantenere la mia famiglia.”
“Sì certo, di questo non ho alcun dubbio, però…” iniziò a dire lei ma l’uomo la interruppe mettendole una mano sulla bocca.
“Ora basta preoccuparsi di questo, mia cara. Ora faremmo meglio ad andare a riposarci visto che domani dobbiamo recarci dai tuoi genitori.”
Dopo aver dato un’ultima occhiata alla bimba addormentata, la coppia andò a letto e si addormentò tenendosi abbracciata.


La mattina successiva Hermione, Severus e la loro bambina si recarono a Londra dai coniugi Granger.
Mentre suonava il campanello, Severus appariva piuttosto nervoso, cosa insolita per lui che non aveva mostrato paura nemmeno di fronte a Lord Voldemort in persona.
Hermione stava per dirgli qualcosa quando sua madre aprì la porta.
“Tesoro, come sono felice di rivederti!” disse Cecilia abbracciando la ragazza.
“Buongiorno, lei deve essere il professor Piton, non è vero?”
“Sì, buongiorno, signora Granger.”
La donna li fece entrare e chiamò il marito.
Mentre Frank li raggiungeva, Cecilia prese in braccio la nipotina e la riempì di coccole.
“Hermione, bambina mia, come stai?” chiese Frank abbracciando la figlia.
“Bene, papà.”
“Caro, guarda che bella nipotina ci ha portato Hermione” disse Cecilia mostrando al marito la piccola Victoria.
Frank sorrise e accarezzò la bimba poi spostò lo sguardo sull’uomo accanto alla figlia.
“Papà, ti presento Severus Piton.”
“Buongiorno, professor Piton.”
“Buongiorno, signor Granger.”
I due uomini si strinsero la mano poi la signora Granger invitò tutti a sedersi in salotto.
“Vi è piaciuta l’Australia?” chiese Hermione.
“Sì, è un bellissimo Paese solo che il nostro pensiero era continuamente rivolto a te ed eravamo molto preoccupati sapendoti lontana da noi ed in pericolo” rispose Cecilia.
“Beh, per fortuna si è risolto tutto per il meglio. Fra due giorni io e Severus ci sposeremo e faremo una bellissima cerimonia a Hogwarts con tutti i nostri amici presenti.”
Mentre madre e figlia si lanciavano a parlare dei particolari del matrimonio, il signor Granger e Severus si studiavano a vicenda.
Il professore si sentiva a disagio sotto lo sguardo di quell’uomo di pochi anni più vecchio di lui ma la presenza di Hermione gli dava conforto.
Dal canto suo, Frank, al primo sguardo, non riusciva a comprendere come quell’uomo dall’aspetto così poco gradevole fosse riuscito a conquistare il cuore della sua adorata bambina.
Hermione, ad un certo punto, si rese conto della tensione fra i due uomini.
Sapeva che Severus si crucciava al pensiero di non essere accettato dai suoi genitori a causa della loro differenza d’età e dal modo in cui suo padre lo guardava non poteva certo dargli torto perciò decise d’intervenire.
“Papà, vedrai quanto sarò bella quando mi condurrai all’altare.”
“Sì, sì certo, tesoro” rispose Frank con una certa esitazione.
“Signor Granger, capisco di non essere il marito che avrebbe scelto per sua figlia ma voglio assicurarle che l’amo moltissimo e farò in modo che a lei e alla nostra bambina non manchi niente e siano felici” disse Severus nel tentativo di conquistare la fiducia del futuro suocero.
L’uomo più anziano lo osservò e malgrado fosse a conoscenza della sua attività di spia si rese conto che era sincero e gli porse la mano.
“Professore, mi perdoni se mi sono dimostrato scostante nei suoi confronti ma Hermione è la nostra unica figlia e desideriamo solo il meglio per lei.”
“E l’ho trovato, papà” disse la ragazza stringendo la mano di Severus.
“Sì, credo proprio di sì”ribatté Frank.
Sentendo le sue parole, Severus si rilassò e sentì come se gli avessero tolto un grosso macigno che gli pesava sul cuore.
Certo, lui e Hermione si sarebbero sposati in ogni caso ma ottenere l’approvazione della famiglia avrebbe reso la loro felicità più completa.
Rimasero a casa Granger per un paio d’ore durante le quali i genitori di Hermione ebbero modo di conoscere Severus e rendersi conto di quanto i due si amassero.
Severus si dimostrò un uomo molto intelligente e colto e questo fece loro comprendere come avesse conquistato la loro figlia che fin da piccola aveva adorato lo studio e la possibilità di imparare cose nuove.
Erano felici vedendo la loro adorata figlia così raggiante e s’innamorarono della piccola Victoria.
“Beh, ora dobbiamo proprio andare. Ci rivedremo a Hogwarts dopodomani. Ciao mamma, ciao papà.”
“A dopodomani, tesoro. Arrivederci, Severus” disse Cecilia abbracciando la figlia e la nipotina e dando la mano al professore.
“Arrivederci, Cecilia, Frank” salutò Severus.
Hermione e Severus, quindi, con la loro piccola Victoria si allontanarono dalla casa dei Granger e si smaterializzarono per tornare a Hogwarts.


Finalmente giunse il giorno del matrimonio tanto atteso.
Hermione si trovava nella Torre di Grifondoro dove Ginny, Tonks e la signora Granger aiutarono la ragazza ad indossare il bellissimo abito da sposa mentre Harry, Remus e Albus si diedero da fare per tenere lontano Severus fino all’inizio della cerimonia.
“Perché non posso vedere Hermione? E’ da ieri sera che mi ha lasciato qui da solo!” protestò Severus.
“Ma come? Il nostro misantropo professor Piton, abituato a starsene per conto suo, sente la mancanza della sua fidanzata dopo una sola notte di separazione?” chiese Harry con tono ironico.
“Dieci punti in meno a Grifondoro per il modo irrispettoso di rivolgerti ad un tuo insegnante, Potter.”
“Ma professore, non può togliermi punti, la scuola è chiusa.”
“Già, vorrà dire che troverò il modo di cavarteli a settembre quanto ricomincia se sarò ancora qui.”
“Come sarebbe a dire se sarai ancora qui? Hai deciso di cambiare lavoro, Severus?” gli chiese il preside.
“Beh, immagino che tu preferisca trovarti un nuovo professore considerando che non sarebbe opportuno dato il mio rapporto con una stupendessa. Hermione, per non crearmi questo conflitto, era disposta a rinunciare a frequentare l’ultimo anno ma non voglio privarla dei suoi M.A.G.O. e preferisco essere io ad andarmene e trovare un altro lavoro.”
“Nessuno di voi due sarà costretto ad andarsene, Severus, a meno che non lo desideriate, naturalmente. Hermione è la miglior strega della sua generazione e sarebbe un vero delitto privarla del suo diploma ed io non potrei fare a meno del mio bravissimo professore di pozioni.”
“Ma Albus, dopo tutto ciò che è successo con Caramell…”
“E’ tutta acqua passata, ragazzo mio. Il tuo contributo alla guerra contro Voldemort è stato fondamentale e senza di te questo incubo non sarebbe finito, quindi il minimo che si potesse fare era concedere a te e a tua moglie di restare a Hogwarts anche se per questo anno scolastico sarete professore e studentessa con bimba a carico.”
“Beh, grazie, Albus. Allora, Potter, preparati perché a settembre sarò di nuovo il tuo incubo.”
Alle sue parole Harry roteò gli occhi poi sorrise sapendo che era tutta una finta.
Infatti, nelle ultime settimane Harry e Severus si erano avvicinati molto e anche se non erano diventati propriamente amici ora il ragazzo era certo di avere un altro adulto a cui fare riferimento in caso di necessità.
Era felice che il professore non avesse perduto il suo posto e nel nuovo anno scolastico avrebbe cercato d’imparare meglio la sua materia provando ora piena fiducia nei confronti del suo insegnante.
“Comunque, non mi avete ancora spiegato perché non posso vedere Hermione.”
“E’ una tradizione babbana, Severus. Lo sposo non può vedere la sposa prima della cerimonia altrimenti si avrà sfortuna” disse Remus.
“Sfortuna? Che sciocchezze! Perché mai una ragazza intelligente come Hermione dovrebbe credere ad una stupidaggine simile?”
“Beh, visti i problemi degli ultimi anni premunirsi contro la sfortuna anche con una credenza babbana non mi sembra un male, inoltre, Severus fra poco la cerimonia avrà inizio, quindi non starai lontano dalla tua Hermione ancora per molto” disse Albus.
Severus gli diede un’occhiataccia ma non disse niente, mentre Harry, Remus e Albus si scambiarono uno sguardo d’intesa.


Era una bellissima giornata e la cerimonia si svolse nel parco della scuola addobbato per l’occasione.
Il professor Silente che avrebbe officiato la cerimonia, indossava una delle sue vesti più sgargianti mentre davanti a lui un sempre più impaziente Severus era come al solito vestito di nero ma con un foulard e un fazzoletto verde argento, colori Serperverde, a ravvivare l’austerità del suo abito.
I suoi capelli neri erano brillanti e puliti e legati con un nastro del medesimo colore.
Accanto a lui c’era Remus Lupin, che gli doveva fare da testimone, che accorgendosi del suo sguardo ansioso, trattenne un sorriso.
“Eccoli” disse il lupo mannaro, attirando l’attenzione dello sposo. Severus si voltò e vide uscire dalla porta della scuola Ginny e Luna, le due damigelle, poi Hermione al braccio di suo padre.
Severus non riusciva a distogliere lo sguardo dalla sua bellissima sposa con l’abito color panna e i fiori nei capelli.
Sembrava una ninfa dei boschi e il suo dolce sorriso era solo per lui.
Quando finalmente gli arrivò accanto prese le sue mani e se le portò alle labbra per un tenero bacio poi la tenne stretta a sé.
Il preside iniziò la cerimonia ma Severus ascoltò ben poco le sue parole perché pensava solo alla sua Hermione, quasi incapace di credere che finalmente lei sarebbe stata ufficialmente sua.
Ad un tratto si rese conto che Albus aveva smesso di parlare e vide che lo stava guardando con aspettativa.
“Allora, Severus? Vuoi prendere Hermione come tua sposa?”
“Come? Oh sì, certo, lo voglio” si affrettò a rispondere il professore.
Il preside allora fece la stessa domanda a Hermione che rispose subito senza esitazioni con un solo lieve cenno di emozione nella voce.
“Vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa, Severus.”
Severus questa volta non ebbe bisogno di sollecitazioni e strinse a sé la sua Hermione e posò le labbra sulle sue per un tenero bacio che la ragazza ricambiò con entusiasmo mentre tutti i presenti fecero un caloroso applauso.
Seguì una bella festa a cui tutti parteciparono con entusiasmo.


Hermione e Severus non poterono scambiarsi più di qualche parola a causa delle persone che si avvicinarono per congratularsi con loro ma finalmente alla sera si trovarono soli nella loro stanza con la piccola Victoria temporaneamente affidata alla nonna.
La giovane sposa indossava una camicia sottile e Severus se la mangiava con gli occhi mentre lei gli sorrideva radiosa.
“Oh, Severus, sono così felice! Finalmente siamo sposati! Per tanti mesi ho temuto di averti perso per sempre!”
“Già, ma ora siamo insieme, piccola mia, e niente ci potrà più separare” disse lui prendendola fra le braccia e conducendola verso il letto che li attendeva invitante.
“E’ stata una bella cerimonia, non è vero? Il preside con il suo abito sgargiante e tutti i festoni nei colori Serpeverde e Grifondoro… Tesoro, per un attimo ho temuto che avessi cambiato idea quando hai esitato a rispondere al professor Silente nel momento in cui ti ha chiesto se mi volevi sposare.”
“Come? Beh, ero completamente preso dalla tua bellezza per far caso a ciò che diceva Albus… Eri così bella con quell’abito color panna e i fiori tra i capelli… Ho pensato che fossi una piccola ninfa dei boschi venuta a sedurmi.”
Hermione gli rivolse un tenero sorriso e mentre lui la stendeva sul letto gli mise le braccia attorno al collo attirandolo a sé. Era felice, tremendamente felice, sapendo che lei e il suo amato professore non si sarebbero lasciati mai più.
“Allora, piccola mia, hai intenzione di sedurmi?”
“Naturalmente, professor Piton. Spero che non abbia niente in contrario.”
“Affatto, mia cara, affatto.”
Quella notte, quindi, Hermione e Severus fecero l’amore dopo tanto tempo e fu meraviglioso più di quanto non fosse mai stato in precedenza poiché ora erano liberi di amarsi senza riserve e il loro futuro si prospettava radioso senza più un terribile Mago Oscuro a minacciare la loro esistenza e quella del Mondo Magico.


F I N E



QUESTA STORIA E’ GIUNTA AL TERMINE E RINGRAZIO I LETTORI CHE HANNO CONTINUATO A SEGUIRLA, IN PARTICOLARE COLORO CHE MI HANNO LASCIATO DEI COMMENTI.
SPERO CHE QUALCUNO MI FACCIA CONOSCERE LA SUA OPINIONE SULLA FANFICTION ORA CHE LA STORIA E’ FINITA.
PER ORA VI SALUTO IN ATTESA DI POTERCI RISENTIRE QUANDO AVRO’ UNA NUOVA FANFICTION DA RACCONTARVI.
  
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