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Autore: Ransie88219    19/04/2010    0 recensioni
Partecipante al AngstFest di Fanword.Un racconto di apertura verso il mondo che porterà l'umanità alla salvezza. Due ragazzi con il fardello di salvezza da tre secoli di morte e sangue.Tratto dal contenuto: "Una lama affilata di una spada mi arriva al collo, procurandomi un lieve taglio. Max urla il mio nome, e quando si muove a venirmi in soccorso l’altro gli ringhia contro, ammonendolo con un taglio più sanguinolento del precedente. > parla con la voce più bella che possa aver mai sentito. Il suo aspetto diceva altro. > ci chiede guardandomi tanto intensamente da obbligarmi a non sbattere le ciglia."
Genere: Azione, Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Partecipante al AngstFest

Partecipante al AngstFest di FanWorld!

“Originale fantastico, personaggio femminile, un altro mondo”

 

ALTRO MONDO

 

Mi guardo attorno smarrita da tanta bellezza.

<< Mai visto niente di simile. Non lo trovi meravigliosa Lary? >> sento dire dal mio amico, nonché compagno in quest’avventura quasi irreale.

Mi toglie le parole di bocca.

Come fa ad essere reale tanta bellezza?
Il sole forse di mezzogiorno illumina il luogo, e il verde impeccabile della natura incontaminata ci staglia davanti ai nostri occhi.

Ci guardiamo attorno smarriti per tanta maestosità, ma anche per l’ignoto che ci circonda.

Stringo per un attimo il medaglione che ho al collo.

Lo prendo guardandolo stupita, non credendo a ciò che la mia mente sta formulando.

Allora quelle leggende non erano solo favole o bugie.

Il talismano della luce, ci ha davvero trasportato nel mondo magico, tanto anelato da tutti.

<< Max, tira fuori gli appunti >> gli ordino ancora incredula.

Lui mi si avvicina, si leva lo zaino dalle spalle, e appoggiandolo su di una roccia tira fuori ciò che voglio esaminare.

Mi passa i fogli e mi rinfresco la memoria, su conoscenza di anni e anni di studi.

 

Nel giorno propizio tutto sarà chiaro e l’umanità salva, ma solo per scelta.

Il talismano della luce cadrà nel lago dove una fanciulla può riflettere la sua eterea bellezza.

Allora le porte si spalancheranno e l’umanità avrà un’ultima possibilità: un varco verso l’utopia.

Un mondo dove la notte degli uomini non esiste ed è popolato solo dal giorno.

Non tutti potranno accedervi, ma solo chi ne sarà degno.

Perché la chiave aiuterà chi ha bisogno di luce,e per l’oblio non c’è possibilità.

Nel momento più buio dell’umanità due predestinati varcheranno il portale, per chiedere aiuto a chi è di là.

Cercheranno il calice dell’utopia, per regolare il loro mondo abominevole.

Poi le porte si richiuderanno nuovamente, ma per sempre, perché coloro che stanno di là sono magnanimi per solo una volta.

E’ così che è stato dettato da loro, prima di tutti i tempi.

 

Quando finisco d leggere, espongo il filone dei miei pensieri all’altro.

<< E’ un testo criptato, ma ce la siamo cavata bene lo stesso, anche non sapendo nulla >> faccio uan pausa, e vedo Max sorridermi accattivante.

Non cedo e  proseguo.

<lago dove una fanciulla può riflettere la sua eterea bellezza ” si è rivelato essere quando il mostro di terra ci ha attaccati, alla fonte dell’acqua della luce del tempio sacro, e io ti ho fatto da scudo >>.

<< Grazie ancora, con l’attacco non ho avuto tempo >> e mi porge la mano a pugno.

Gli sorrido colpendola con la mia.

<< Per “La notte” si riferirà dunque a ciò che di peggio impregna l’anima umana, quindi la luce è la purezza dell’anima …>>.

Mi ravvio i capelli pensierosa.

<< Chissà cosa indicherà la leggenda su quel “calice dell’utopia…” >>.

<< Non sarà di certo ciò che c’è scritto lì, ma deve essere certamente un mezzo o un oggetto fondamentale a tutto…>>.

Alzo lo sguardo nel suo, ricambiandolo.

<< Da quando la Sfera di luce è stata rotta, da ormai tre secoli le nostre famiglie, antenati lottano strenuamente per mantenere la pace sulla Terra.

Abbiamo sempre vissuto in armonia con i mostri che la popolavano, ma adesso che la sfera è stata distrutta, durante quell’attacco di tirannide di Renoz per prendere il potere sulla sfera che regolava l’armonia terrestre, tutto l’ordine naturale è stato sconvolto.

Non riusciamo più a collaborare con quegli esseri. Ci attaccano come se fossero dei diavoli e noi ci difendiamo come possiamo. Ma ormai la nostra terra, la nostra casa è solo steppa desolata, dominata dal fuoco della distruzioni. I nostri predecessori hanno cercato il tempio, le scritture, le hanno tradotte, hanno cercato il talismano…>> gli ricordo della nostra storia.

<< Adesso è tutto nelle nostre mani, due ragazzi di soli diciotto anni con il compito di riportare la pace sulla Terra,e  ripristinare l’ordine naturale. Ma come fare.

Anche se siamo arrivati qui come faremo? I grandi signori della natura come potranno vedere uno spiraglio di luce nei nostri cuori umani? Lo sai come siamo…>> mi guarda arreso all’evidenzia.

Ingoio a vuoto.

Mi lascio cadere accanto a Max stanca.

Lo guardo con quella consapevolezza che hanno solo coloro che portano un pesante fardello.

Adesso ci aspetta il pezzo più importante di tutto.

Mostrare ciò che noi umani sappiamo fare di meglio.

Non abbiamo solo una natura ferina, abbiamo del buono dentro e lo mostreremo.

Si ne sono sicura, sennò perché ci avrebbero permesso di varcare la soglia del mondo degli Illustrissimi?

Un qualcosa di degno della loro misericordia a quanto pare ne abbiamo.

Mi alzo piena di energie.

<< Basta deprimersi, siamo qui e  un motivo ci sarà no? Alzati che abbiamo un compito da svolgere! >> detto ciò mi incammino risoluta verso una direzione a caso.

<< Hai già scordato le nostre famiglie? Trucidate davanti ai nostri occhi da quei mostri. Sento ancora le urla di mai madre nella notte…tu hai già dimenticato di tuo padre? >> gli grido quasi contro.

Devo cercare di smuoverlo…

<< No, mai! Quel mostro delel tenebre, il Lampo nero…me lo ha squartato davanti agli occhi. Quando mi hanno tirato via dal luogo salvandomi, ero tutto ricoperto del suo sangue >> sento che la sua voce gli si incrina.

Mi dispiace ma devo fare di tutto per smuoverlo.

E’ per il bene comune,oltre che per noi.

Mi guardo un attimo il polso destro.

Un enorme e tribale tatuaggio si districa per tutto il braccio fino alla spalla, intravedibile dalla cannottiera.

Stringo forte i bugni.

Lo odio il tatuaggio.

E’ la condanna per essere classificata come pecora da far sbranare, quella da mettere in prima fila in battaglia.

E’ un simbolo di riconoscimento…

Quanto vorrei avere una vita normale.

Desidero viverne una, come era un tempo.

Sono stufa di sangue e dolore, pianti per lutti e di uccidere.

Saranno pure mostri, ma sono sempre degli esseri viventi…

Grugnisco stanca, distanziando ancora di qualche metro Max.

Appena mi sento chiamare da Max mi giro, continuando a camminare, ma non faccio in tempo a  chiedergli cosa ci sia adesso che vado a sbattere contro qualcosa di dannatamente duro.

Giro il volto in avanti.

Le mie energie mi scompaiono, come la risolutezza e l’audacia.

Un’imponente uomo largo come un armadio, con un colore celeste traslucido che gli vela la sua pelle liscia e perfetta.

La fisionomia è umana ma la pelle non lo è, come gli occhi.

Viola, con scaglie rosso scarlatto.

Lo guardo spaventata dalla sua espressione dura e maligna, poi con quegli occhi così severi…

Una lama affilata di una spada mi arriva al collo, procurandomi un lieve taglio.

Max urla il mio nome, e quando si muove a venirmi in soccorso l’altro gli ringhia contro, ammonendolo con un taglio più sanguinolento del precedente.

<< Umani tremate, perché qui non è posto per voi oltre che per noi Illustrissimi signori della natura, nonché padroni del vostro mondo…>> parla con la voce più bella che possa aver mai sentito.

Il suo aspetto diceva altro.

Gli abiti strani e neri, a coprirgli il corpo.

Vesti simili a quelle romaniche dei tempi di Cesare.

<< Chi vi entra può solo andare avanti, alla morte o alla schiavitù…cosa vi porta qui?>> ci chiede guardandomi tanto intensamente da obbligarmi a non sbattere le ciglia.

<< Noi…no…i >> Max tenta di parlare, ma la paura è tanta.

Una sola mossa e io sono morta.

Non tento nemmeno di allungare il braccio verso le mie spade.

Tutto inutile, sarei già morta prima di sfiorarle, e poi sarebbe inutile contro un Illustre…

<< Scegliete bene umani le vostre parole…>> ci sobillò abbassandosi su di me, facendo ricadere in avanti la sua folta chioma nera come la pece sul suo volto angelico per bellezza, ma non per gentilezza.

Ingoio a vuoto e mi faccio coraggio.

L’umanità preme di soccorso, le preghiere della mia gente chiedono aiuto,e sta a me essere il tramite.

Sento il marchio sul braccio quasi bruciare, come se mi stesse marchiando a fuoco.

E’ la mia anima che mi chiede di muovermi, di fare qualcosa anche per me.

Per rendermi libera…

Alzo il volto  a sostenere il suo, disegnandoci una maschera di sicurezza.

Mi raddrizzo la schiena e butto fuori il petto.

Un soldato messaggero pronto a tutto per la patria.

E così apro le mie labbra, dando sfogo a tre secoli di preghiere e speranze, sotto lo sguardo di un Illustre guardiano dallo sguardo di ghiaccio.

 

 

 

Angolino autrice

 

Se avete due minuti fatemi sapere cosa ne pensate ^_^

  
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