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Autore: Yuri_e_Momoka    23/04/2010    5 recensioni
Sfiorò i lineamenti di quel viso che mai aveva visto così da vicino, nemmeno durante le lunghe notti trascorse nello stesso letto, senza mia toccarsi, né parlarsi, con inconfessabili pensieri che volteggiavano sopra di loro, mai espressi.
Non poteva farlo soffrire per colpa di alcuni stupidi ricordi. Eppure tenne con sé quell’ultima foto, e la nascose nella giacca, prima di riporre la scatola e ritornare dall’altro…
“E se tu… te ne dovessi andare?”
C’erano tante, troppe cose per cui doveva essere perdonato, ma per nessuna di queste meritava l’assoluzione. Soprattutto per quello…
"Tu hai qualcuno che ami da proteggere, ed è ciò che ti infiamma l’anima e gli occhi, che mobilita ogni tuo gesto, che giustifica ogni tuo respiro."
“L’importante è anche riuscire a vivere fino a quel giorno.”
“Ti…voglio…bene.”
“Non andare.” Ripeté, mentre osservava il proprio sangue entrare nel corpo debole e sempre più pallido di Fay.
“Kurogane…” pregò piano, stava troppo male per gridare, ma sperava che qualcuno lo sentisse ugualmente.
"Non vado proprio da nessuna parte"
Il rapporto tra Kurogane e Fay sembra idilliaco, ma non tutto è semplice come appare. Tutte le complicazioni di una relazione, dalla A alla Z.
[vergognosamente KuroFay]
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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EC-extra
_-_EXTRA_-_
 
 
 
Ben trovate!! Ve l’abbiamo fatto sospirare questo extra, eh??? *silenzio* …ma forse no…
Non c’eravamo dimenticate di voi, non temete! Colpa di tutti questi cosplay da preparare e del fatto che, ogni tanto, ci ricordiamo anche del mondo reale e ci mettiamo a studiare.
Siamo qui pronte, come promesso, a rispondere singolarmente ad ogni recensione che ci avete lasciato dopo l’ultimo capitolo, per salutarvi come si deve (neanche partissimo per l’Alaska… che pateticheeeee!)
Partiamo in ordine cronologico.
 
@Adrienne Riordan: Ci ha fatto particolarmente piacere la tua sincerità, ma, ancora di più, il fatto che nonostante la fic non ti coinvolgesse tu sia riuscita a sopravvivere fino ai capitoli angst! Davvero, complimenti per la determinazione e la sopportazione! Tutto ciò ci onora davvero.
E’ chiaro che l’angst attira, è l’oppio delle fanwriter e delle fanreader e stai sicura che, se vorrai continuare a seguirci, non mancherà, anzi! Stiamo cercando di affinare le nostre capacità per regalarvi altri momenti di pura e stuzzicante sofferenza (anche se non mancheranno mai le fic idiote, di quelle abbiamo il cervello che straripa -___-)
 
@Tomoyo93: A te dobbiamo un sentito ringraziamento per il tuo sostegno costante che ci spronava a pubblicare i capitoli con regolarità (o almeno, ci abbiamo provato) sapendo che ci aspettavi fedele al di là dello schermo XD
Ciò non toglie, ovviamente, che questo ringraziamento vada a tutte, ma proprio tutte, anche a coloro che non recensiscono. Non ci limitiamo certo ad affezionarci solo a chi ci elogia.
Speriamo davvero di averti come nostra mascotte anche nelle nostre future sfornate!
A presto!!
 
@Fire Angel: Non credere che ci spaventiamo se recensisci con un garbuglio incomprensibile di versetti da fan girl. E’ la modalità con cui ci esprimiamo costantemente anche noi. Anche a te rivolgiamo le stesse parole che abbiamo detto a Tomoyo: grazie per il continuo supporto! Siamo felicissime di saperti con noi anche nei prossimi trip (perché questo sono e niente di più XD)
 
@Yua: Che dire… in effetti siamo parecchio ripetitive. Come avremmo fatto senza le tue inesauribili e interminabili recensioni?? XD Ci hai dato delle soddisfazioni che non immagini nemmeno, i tuoi commenti sono sempre stati completi e costruttivi, perciò grazie!
Siamo felici che tu abbia gradito la fine, davvero sofferta! Alla fine, volendo assolutamente agganciarci un seguito, ma soprattutto cercando di dare un senso al titolo “Zero”, quella di ripescare le origini ci è sembrata l’idea migliore e a quanto pare ci abbiamo azzeccato. Chissà cosa sarebbe successo se avessimo scelto “Zuzzurellone?! XD (non sarebbe stato molto diverso, tanto la lascivia ce la mettiamo sempre!)
Sorvoliamo sull’ooc e sulla costante paranoia di Momoka che ha rischiato di far impazzire Yuri e che, alla fine, trovava in voi sempre sufficiente e anche esagerato perdono!
Riguardo al finale del manga…. Beh, noi l’abbiamo letto e… diciamo soltanto che il fatto che abbiate apprezzate il nostro è positivo per noi ma anche moooolto per voi XD
 
Perciò concludiamo con la sorpresa promessa, l’anticipazione del seguito ovvero del prequel (se non ci incasinavamo anche nell’annunciarlo non eravamo contente)
Si tratta di una fic in 21 capitoli strutturata nello stesso modo di EC, per capitoli alternati, con un titolo per ognuno. La novità sta nel fatto che questi titoli non si ispireranno ad un enciclopedia ma a un vocabolario giapponese e si partirà dalla Z per giungere alla A. Tutto questo ha un motivo, non disperate.
Per quanto riguarda il rating, stavolta dovremo fermarci al verde. Non perché sarà un trionfo di fluff e coccole, ma per il semplice fatto che i protagonisti saranno bambini e noi non ci sentiamo ancora in grado di descrivere nel dettaglio gli strani divertimenti di Kuro-porn XD
L’angst ci sarà, e tanto, accompagnato anche da approfondimenti di personaggi da noi poco o per nulla trattati, quali Ashura-ou, la madre di Fay, i genitori di Kurogane e, ovviamente, il puccioso gemellino.
Per ora abbiamo solo stabilito i momenti salienti e scritto praticamente nulla. Si rivela essere un lavoro impegnativo, quindi non lo leggerete subito, ma promettiamo di impegnarci e di procurarvi, nel frattempo, tante simpatiche idiozie delle nostre e qualcosa (qual cosina….) di puramente angst.
Godetevi le drabble!!! <3
 
 
 
Spelling meeting
 
La neve cadeva spesso, in inverno.
Non aveva mai lasciato quel paese, ma credeva che la neve scendesse lenta anche nel resto del mondo.
Quando cadeva, saliva sul letto che divideva con suo fratello e insieme contemplavano la sua lenta discesa, così discreta, così indifferente, così eterea. Spesso la vedevano per molti giorni di fila, sembrava assurdo che non si stancasse mai di lasciare il cielo.
La vegliavano in silenzio, ma non sapeva se provare gioia o paura al suo cospetto. I sentimenti della neve erano imperscrutabili.
L’unica cosa certa era che la neve copriva le urla di suo padre.

***
 
La mano di suo fratello tremava, quando prese la sua. Negli occhi azzurri c’erano confusione e paura. Quando suo fratello rispecchiava le emozioni nell’espressione, lui non poteva fare a meno di farle proprie: dopotutto avevano lo stesso viso.
“C’è qualcosa di strano.” Guardò la porta della camera da letto.
I suoi timori si trasmisero immediatamente al fratello solo grazie al suo tocco.
Percorsero a piedi scalzi il corridoio tenebroso, fino a quell’altissima porta di legno scuro, che al buio appariva come una grotta senza fine. L’aprirono.
Suo fratello gli strinse la mano più forte.
“La mamma… è sospesa in aria.”*

***
 
Il caldo si stava facendo insopportabile, mentre le urla degli altri bambini in giardino lo raggiungevano nonostante le finestre fossero chiuse. Odiava gli altri bambini, non gli piacevano, non lo facevano mai giocare con loro perché dicevano che era antipatico e sbruffone.
Aveva chiesto alla mamma un fratellino o una sorellina, ma il suo papà non c’era mai e non voleva.
“Non giochi con gli altri?” gli chiedevano sempre le maestre, ma lui scuoteva sempre il capo.
“Io gioco da solo.”
Le maestre finivano sempre per scrollare le spalle, desolate e lasciarlo lì, a distruggere i giochi dei suoi compagni.

***
 
Quel giorno si sentiva contento, perché il suo papà sarebbe tornato a casa e lui l’avrebbe riabbracciato dopo tanto tempo. Non vedeva l’ora di fargli vedere quanto era diventato alto. Avrebbe voluto dirlo anche a quel bambino strano che ultimamente gli era diventato amico, ma erano giorni che era tutto triste e non gli parlava più. Quella mattina non era nemmeno venuto all’asilo. Forse aveva mal di pancia… glielo diceva sempre che non gli faceva bene mangiare tutti quei dolci, ma lui non l’ascoltava mai!
Il giorno dopo sarebbe tornato sicuramente e lui gli avrebbe raccontato tutto del suo papà!
 
 
 
*Chi ha letto Mars ha capito bene di cosa stiamo parlando e ha anche capito che ho scopiazzato :P (ma, probabilmente, ha anche compreso il perché XD)



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