Ok, questa fanfic l’ ho scritta in un momento di depressione
tremenda… è a
capitolo unico e Fuyutsuki Azusa sta morendo. Così decide di
scrivere una
lettera al suo prof. preferito. Onizuka….
Cosa gli scriverà?
Autrice: Shimizu
Serie: Gto
Titolo: Ci rivedremo…forse
Parte: 1/2
Protagonisti: Azusa/Onizuka!!
Disclaimer: i personaggi non sono di mia produzione e non
guadagnerò nulla,
se non il divertimento di far impazzire il nostro “great
teacher” per un
giorno!! ^^
Capitolo primo: «Ci rivedremo…forse»
---Ciao Onizuka,
Per una volta voglio fare proprio come te e non pensare
troppo a quello che
voglio dire....
Sebbene sia assurdo…mi ritrovo qui a scrivere una lettera a
te.
Proprio a te che odi queste cose, questi sotterfugi…
perché non parlare direttamente a quattrocchi quando siamo a
pochi metri di
distanza?
Perché mi manca una cosa fondamentale, il coraggio. Perché
se ti vedessi,
non avrei il coraggio di parlarti e seppellirei quello che
provo dentro di
me…ed io l’ ho fatto…spesso… e ci sto male, molto male…e non
ce la faccio
più… Non me la sento di incrociare il tuo sguardo
indagatore, profondo.
Nascosto da un carattere esuberante e, molto spesso,
sbadato. E’ proprio
così che sei. Un maestro di vita mascherato.
Ma probabilmente quando leggerai questa lettera io…non
apparterrò più a
questo mondo, e tu non potrai darmi una delle tue lezioni di
vita, le
stesse che impartisci ai tuoi studenti. Ai tuoi amati
studenti.
Forse nemmeno la leggerai, perché la brucerò prima di
nasconderla fra i
tuoi libri; sono sempre stata una persona codarda che ha
paura dei propri
sentimenti.
Allora perché scriverla se so che non te la consegnerò mai?
Forse perché questa è l’ultima possibilità che mi rimane per
farti capire
ciò che provo e che ho provato quando tu mi eri vicino…o
semplicemente
quando ti osservavo aiutare i tuoi studenti…
Quante delle loro vite hai salvato durante questo anno
scolastico, Onizuka?
Io ormai ho perso il conto…
So già che ti starai annoiando a morte nel caso stessi
leggendo questa
lettera, ma quando mi prende la malavoglia, la malinconia e
il senso di
solitudine, scrivo. Scrivo e non la smetto più.
Magari scriverò delle assurdità, frasi senza senso,
scollegate fra loro…
Scrivo semplicemente tutto ciò che mi passa per la testa. Un
monologo fra
me e me…
Onizuka…già mi manchi…
Mi manchi terribilmente…
Ma questa è stata una mia scelta…
Morire.
Morire sola e abbandonata.
Senza che nessuno conosca la verità…
E’ una mia paura, …la paura di essere da sola alla fine,
senza nessuno che
mi abbia mai amato. Amato veramente, dal profondo del cuore,
non solo come
amica, ma come la persona con la quale si vuole dividere il
resto della
propria vita.
Ma fin da piccola stavo molto tempo da sola, e in questo
modo non potevo
conoscere nessuno… Ma ora… questa prigione incantata avvolta
dalle tenebre,
mi sembra una grande occasione per portarmi alla scoperta di
me stessa.
Perché sono così? Perché mi comporto così?
Forse sono soltanto tanto stanca di trascinarmi dappertutto
senza meta e
senza ragione. Mi sembra che le tenebre mi avvolgano quando
scende la notte
e che non mi lascino nemmeno con il più caldo sole.
Sembra che intorno a me ci sia un alone nero da cui non
posso separarmi
mai. Mi sembra di cadere in un baratro senza fine che
nessuno può scorgere
e quindi correre ad aiutarmi, ma in fondo voglio aiuto? No,
non lo voglio…
Voglio solamente rimanere sola e continuare a cadere. Nel
dolore. In ciò
che rimane di me: ormai mi sono rassegnata. Ho lottato
parecchio, molte
volte ho cercato di convincermi che quella era la strada
sbagliata… ma in
fondo avevo perso me stessa già da molto tempo. A cosa serve
lottare fino a
che non mi si lacera l’anima se posso morire evitando il
dolore?
L’unica cosa che desidero fare è chiudere gli occhi e
dormire per sempre. O
forse semplicemente tornare indietro per non essere ciò che
sono. Per
rimediare a quell’errore che mi costa la vita…
Una lacrima…Onizuka, solamente ora mi accorgo dei miei
errori…ma è troppo
tardi…ormai non posso più porre rimedio…
La mia vita era opprimente, in vivibile…
Una vita in cui la protagonista assoluta era la sofferenza….
Sofferenza e dolore.
Il sapere di essere un peso, una persona odiata… sentirsi
ripetere che la
mia nascita è stata uno sbaglio, un errore che non doveva
mai essere
successo…un brutto incubo…
Sapere di non essere amata nemmeno dai propri genitori…
Chi vivrebbe con questo peso nel cuore? Forse tu Onizuka?
Si…forse tu ce la faresti…tu sei forte, determinato,
caparbio…
Io sono debole, codarda…afflitta..afflitta da questo peso
che non vuole più
andarsene.
Per questo ho voluto mettere la parola fine.
Ho voluto porre fine alla mia vita, sebbene non sono mai
stata amata da
nessuno.
Così come nessuno si è mai fidato di me…ma nemmeno io ho mai
potuto fidarmi
di qualcuno Onizuka… ho sempre dovuto contare su me stessa.
Per questo ho scelto la via più corta…
La via dei codardi…
Ed ora…un ultima cosa…
Probabilmente ti arrabbierai ma…è anche per questo che ti
scrivo…
Ti amo.
Azusa.---
Un mese dopo Eikichi trovò una lettera riposta all’interno
del suo registro
personale.
La lesse in classe, pensando che non fosse nulla
d’importante…
Il squillo di un telefono.
La voce pacata del suo migliore amico:
«E’ stato trovato il corpo di Fuyutsuki privo di vita
all’interno di casa
sua…».
Una sola lacrima ed uno sparo:
«ci rivedremo…forse».
Shimy: questa è brutta…
Subaru: ok…sappiamo che Onizuka non arriverebbe a tanto…ma
Shimizu è in
crisi…
Shimy: e scrivo cose senza senso…
Subaru: sebbene questa ff sia corta, ci terremmo a sapere
cosa ne pensate!!
Recensite in molti!!
Shimy: già…
Subaru: ci rivedremo…forse!
Shimy: -.-‘