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Autore: Zils    25/04/2010    3 recensioni
Ma una visione fugace dell'ultimo secondo lo costringe a volgere nuovamente lo sguardo allo specchio. Rimane a fissarlo tremante, gli occhi sbarrati e il respiro pesante, come se avesse appena terminato di correre. Rimane a fissarlo sbalordito, incapace di spostare lo sguardo da lei.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Due occhi verde smeraldo
Due occhi verde smeraldo
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A Laura, la mia cara Ego,
che tanto detesta il mio amatissimo Sev (L).
Spero che questa fict le faccia cambiare minimamente idea su di lui (anche se ne dubito).
Io comunque ce l'ho messa tutta.



I passi spediti risuonano forti per il corridoio.
Dove sta andando? Non lo sa. Il suo cammino è interrotto all'improvviso da un ostacolo. Il naso adunco sfiora appena la porta lignea, Severus Piton si blocca appena in tempo, ed evita di sbatterci la faccia.
Senza neanche pensarci due volte, la sua mano destra giallognola corre alla maniglia. Irrompe nella stanza. Piccola e buia. Quell'oscurità lo avvolge e gli toglie il fiato. Quasi si sente soffocare.
« Lumos » ordina alla sua bacchetta, che obbediente illumina la stanza con un bagliore soffuso. Per quanto sia fioca, la luce gli permette di vedere ciò che lo circonda.
Uno specchio. Davanti a se uno specchio grande, alto quanto lui. Rimane indifferente di fronte ad esso; affatto desideroso di fissare la sua immagine riflessa, si volta di scatto. Ma una visione fugace dell'ultimo secondo lo costringe a volgere nuovamente lo sguardo allo specchio.
Rimane a fissarlo tremante, gli occhi sbarrati e il respiro pesante, come se avesse appena terminato di correre.
Rimane a fissarlo sbalordito, incapace di spostare lo sguardo da lei.
Lei che, da dietro il suo gemello riflesso, gli sorride, come non la vede fare da anni.
Lei, quella figurina alta ed esile, dalla pelle bianca e liscia.
Lei, dagli occhi verde smeraldo.
Dagli occhi di un verde di cui avrebbe indovinato ogni singola tonalità.
Quegli occhi che, nonostante fossero passati ormai diversi anni dal giorno in cui si privarono della vitale luminosità, non l'hanno abbandonato neanche per un singolo istante. Mai.
Lily...
Il suo nome percorre ripetutamente la sua mente; lei, cavalca il suo pensiero.
E di nuovo, puntuale, si ripresenta la morsa al petto. Il rimorso, misto a nostalgia, rimpianto, malinconia, gli attanaglia lo stomaco, in un groviglio di sensazioni che non gli dà pace.
E intanto lei continua a guardarlo. Le iridi nere, pozzi senza fondo, sulle iridi verdi, due specchi d'acqua dove nulla viene celato.
Severus si sente consumare da quello sguardo. Non può sopportarlo ancora per molto.
Si lancia verso lo specchio, e accecato dalla disperazione più completa, colpisce con forza il vetro. Che non si rompe.
Lily...
E intanto quel nome ancora non lo abbandona. Più tenta di cancellarlo, di spazzarlo via dalla sua testa, più questo rimbomba assordantemente.
Si getta a terra. Si inginocchia sul pavimento, la testa tra le mani, i capelli corvini sporchi ricadono placidi sulle fronte, gli nascondono il viso.
Non si libererà mai di lei.
Lei, la bambina che spiava mentre giocava con la sorella.
Lei, la bambina a cui aveva rivelato di essere una strega.
Lei, che aveva guardato sorridere eccitata dal futuro che l'aspettava.
Lei, il cui sorriso sincero aveva illuminato le sue sere buie, finora animate dai litigi risuonanti nella sua squallida casa e dall'odio profondo per il padre.
Finalmente provava qualcosa di differente dal disprezzo, dall'odio. Qualcosa di totalmente opposto, che lo riempiva di un'emozione fino ad allora sconosciuta.
Ma quell'amore così totalizzante era comunque stato battuto dall'odio. Quell'odio che lo aveva portato a pronunciare le dannatissime parole che gliel'avevano fatta perdere.
Schifosa mezzosangue.
E ora è perduta. Morta.
Quello stupido specchio gli ha solo regalato una visione, una visione che non fa altro che ricordargli ulteriormente che Lily Evans non esiste più. É solo un mucchio di ossa sotto terra. Solamente un mucchio di ricordi nella sua mente. Nel suo cuore. Nella sua anima.
Una lacrima abbandona le ciglia di Severus, ma il suo viso è nascosto, non si mostrerà.
Una lacrima colma di amore. Quell'amore ossessivo, che è in grado di superare il tempo, lo spazio, il confine vita-morte.
Quell'amore che ha riempito l'esistenza intera di Severus Piton.
E continuerà a farlo fino a quando non esalerà il suo ultimissimo respiro.
E anche allora la sua ultima visione sarà quella: due occhi verde smeraldo.


  
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