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Autore: Dolce Kagghy    27/04/2010    6 recensioni
Ehi ciao ragazzi... Allora questa fic. è nata come un' One-shot ma poi l'ho dovuta dividere in due capitoli perchè sarebbe stata troppo lunga ^^ Spero vi piaccia... un bacio e mi raccomando commentate ^^-- (Uno squillo di cellulare, era l'unica cosa che si sentiva, oltre al cinguettare degli uccellini in quella giornata così bella. - Pronto! - Una ragazza era seduta sull'erba fresca del suo bellissimo giardino, contornato da mille fiori di colore e profumi bellissimi. Dall'altro capo del telefono invece si sentiva la voce di un ragazzo.)...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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A Phone Call And Then ... Feelings Revealed

 
Uno squillo di cellulare, era l'unica cosa che si sentiva, oltre al cinguettare degli uccellini in quella giornata così bella.
- Pronto! -
Una ragazza era seduta sull'erba fresca del suo bellissimo giardino, contornato da mille fiori di colore e profumi bellissimi.
Aveva capelli lunghi fino a metà schiena di color nero corvino, ed occhi gradi e dolci castani.
Nella mano destra stringeva un bel bicchiere con tanto di cannuccia, di frappé alla fragola, e nella sinistra aveva il cellulare.
Dall'altro capo del telefono invece si sentiva la voce di un ragazzo.
 
- Ehi ciao Kagome... Come và? - quella voce era molto allegra, tanto che al solo sentirla,
sul viso di Kagome apparve un tenero sorriso.
- Inuyasha amico mio... è da tanto che non ci sentiamo, a me tutto bene. A te che si dice? - disse allegra
- Niente di che, sempre le solite cose, sai lavoro e casa… insomma come ogni volta...-
- Eh si, sei sempre stato un ottimo lavoratore lo devo ammettere – disse ridendo
- Grazie mille… Kagghy senti ti ho chiamata per proporti una cosa -
- Ah si? Dimmi tutto, ti ascolto - disse lei con aria interessata. Chissà cosa doveva dirgli di tanto importante.
- Senti Kagome, ti va di andare a bere qualcosa oggi pomeriggio? -
Lei era stupita, non poteva ma non perché non lo volesse, anzi, ma il problema era...
- Scusami Inu, ma come facciamo a vederci se ti trovi dall'altra parte del mondo? -
Ecco in cosa sussisteva il problema.
- Kagome, Kagome... L'Italia non e poi tanto lontana no? -
Ma stava scherzando o cosa?
- Inuyasha ma mi stai prendendo in giro? - disse lei metà sconcertata e metà arrabbiata.
- No per niente, lo sai che non ti farei mai una cosa del genere - disse con voce smielata.
Ecco, che subito dopo quest'affermazione da parte di Inuyasha, le gote di Kagome si imporporarono immediatamente.
- A-allora c-cosa? - disse lei ancora un po' imbarazzata.
- La verità è che sono qui a Tokio per lavoro, e dovrei dirti una cosa importante - disse lui serio.
Erano rari i momenti in cui parlava in quel modo, quindi doveva essere una cosa veramente importante.
Il cuore di Kagome batteva velocemente, quasi a voler uscire dal suo petto.
- Ah... e che cosa vuoi dirmi? - si sentiva il cuore il gola, non riusciva neanche a parlare.
- E' una cosa che devo dirti da vicino, non posso spiegartelo così, attraverso il telefono... è una cosa troppo importante -
Nella mente di Kagome si affollarono tanti pensieri diversi. Pensava... e se era successo qualcosa? e se si era fidanzato, o addirittura era venuto di nuovo in Giappone per annunciare il suo matrimonio. Oppure l'annuncio di una malattia grave.
Scosse la testa. Non voleva pensarci più, quando il momento sarebbe arrivato, avrebbe saputo tutto con chiarezza.
- Ehi Kagome sai ancora li? - disse Inuyasha dall'altro capo del telefono
- Oh si scusa, stavo pensando - scossa com'era non si era neanche accorta che Inuyasha era ancora in linea.
- Allora che dici... ci vediamo oggi pomeriggio? - chiese speranzoso.
- Si, ora mi hai incuriosito... voglio sapere cosa hai da dirmi -
- Non preoccuparti... abiti sempre vicino al mare vero? -
- Certo... come potrei trasferirmi, è così bello qui, il profumo di salsedine che ti riempie i polmoni,
il vento che ti accarezza dolcemente...per non parlare del tramonto così magico - disse con aria sognante chiudendo gli occhi, e assaporando in ogni minimo dettaglio ogni parola che diceva.
- Sei sempre la solita romanticona - e con questa frase gli scappò un risolino
- Eh che ci vuoi fare... il mio essere è formato dal 99,9 o/o di romanticismo - disse ridendo.
- Ok allora ci vediamo più tardi... Un bacio principessa - E così chiuse la chiamata.
Kagome aveva ancora il telefono all'orecchio. Era totalmente sorpresa, non l'aveva mai chiamata in un modo così dolce.
Certo erano amici di infanzia, anzi migliori amici... ma non l'aveva mai chiamata principessa.
 
Dopo un po' Kagome decise di alzarsi... Era mezzogiorno, e ancora doveva pensare a cosa cucinare di buono.
Non aveva fatto neanche la spesa, quindi si arrangiò con i pochi ingredienti che aveva nel frigorifero.
Aveva una buona fantasia nell’arte culinaria, le ricette le cambiava o addirittura trasformava,
oppure semplicemente creava piatti tipicamente suoi.
La sua cavia preferita per le sue nuove ricette, era sempre stato Inuyasha, ma da quando era partito per l'Italia cinque anni orsono, il suo critico culinario era diventata Sango la sua migliore amica, non che gran buon gustaia. Ma stavolta neanche Sango c'era, perché era andata a pranzo con Miroku, il suo eterno fidanzato pervertito. Si sarebbe dovuta accontentare di stare da sola quella giornata.
 
L'ora di pranzo passò velocemente, tra un boccone di pasta e uno sguardo ai programmi in Tv.
Poco dopo, Kagome salì al piano di sopra per farsi una bella doccia con un dolcissimo bagnoschiuma alla vaniglia. Anche lo shampoo era della stessa fragranza. Gli piaceva quel profumo, e piaceva molto anche ad Inuyasha.
Quindi aveva pensato, che andava alla perfezione. Dopo il bagno si diresse nella sua enorme camera da letto.
All'interno c'era un grande armadio fatto di mogano che si trovava accanto alla porta finestra che dava sul balconcino,
Di fronte alla scogliera. Le pareti erano colorate di un lilla chiaro, e il letto era a due piazze.
Kagome si avvicinò all'armadio per scegliere cosa mettersi. In dosso aveva solo un mini asciugamano che le copriva a mala pena il corpo, e tra i capelli aveva attorcigliato un'altro asciugamano per non far colare l’acqua sul pavimento.
Aprì l'anta dell'armadio lentamente, pensando a cosa avrebbe potuto mettersi.
Davanti a se, si trovò tanti vestiti perfetti per ogni occasione, ma non sapeva proprio che cosa scegliere…
Ecco il suo peggior difetto… L’indecisione… e poi dopo esclamò la fatidica frase. La frase che accompagnava tutte le sue giornate.
- E ora che mi metto? – 
 
 
Continua…
 
 
 
 
Note..
Ehi ciao ragazzi…
Allora devo premettere che questa fic sarà solo di due capitoli.
Veramente era nata come un’ One-shot, ma poi l’ho dovuta dividere in due capitoli,
perché era troppo lunga. Spero vi piaccia. E mi raccomando commentate ^^
Un bacione
Dolce Kagghy
 
 
 
   
 
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