Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Padfoot_07    28/04/2010    4 recensioni
Cosa succederebbe se Harry si ritrovasse catapultato in un universo parallelo dove non esistono profezie e Voldemort non e' ancora uscito allo scoperto? Come sarebbe la nuova vita del nostro eroe alle prese con famiglia ed amici? scopritelo leggendo la mia ff! bacibaci Syria
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un lunghissimo compleanno ( 1^ parte)

"Harry!... Harry, tesoro svegliati!" la voce limpida di Lily Potter che chiamava il suo primogenito risuono' forte su per le scale.

Harry volto' la testa spettinata verso la porta scrutandola con aria assente per qualche istante, prima di tornare a posare la fronte sulla cornice della finestra.

Seduto sul davanzale a guardare distrattamente il sole salire sempre di piu' su nel cielo in quel limpido mattino di fine luglio, Harry rifletteva su quanto era successo quella notte...

Nella mano destra teneva stretto il boccino con le sue iniziali, la prova della veridicita' di quanto aveva visto quella notte, la prova che tutto cio' che era accaduto era reale...

Rigiro' il piccolo oggetto di metallo dorato che teneva tra le mani, ormai pareva aver assorbito tutto il suo calore.

Passo' le dita sulle intagliature raffinate, quello era stato un regalo di suo padre, non aveva mai posseduto qualcosa donatogli personalmente da uno dei suoi genitori...

Cerco' d' immaginare la circostanza in cui l' aveva ricevuto, la reazione di suo padre una volta saputo che lui, Harry, era stato scelto per entrar a far parte della squadra di quidditch di Grifondoro come cercatore gia' dal primo anno, d' indovinare le parole piene d' orgoglio che gli avrebbe rivolto e l' espressione divertita di sua madre mentre James correva ad informare gli altri Malandrini sul fatto che il figlio del Grande James Potter era il piu' giovane giocatore di quidditch da almeno un secolo!

Strinse a pugno la mano che conteneva il boccino cercando di ricacciare indietro le lacrime, chissa' come sarebbe stato vivere tutto quello che aveva vissuto con i suoi genitori al suo fianco, sicuramente non avrebbero permesso che affrontasse tutto cio' che aveva sopportato in quegli anni, avrebbero cercato di tutelarlo dal peso delle responsabilita' che gli gravavano sulle spalle, forse era per questo, penso' amaramente, che era solo, o almeno lo era stato fino a quel momento, perche' quello faceva parte dell' essere il Prescelto.

Erano stati loro, i suoi genitori, la forza che gli aveva permesso di sopportare tutto, il suo sostegno, il ricordo felice nei momenti piu' bui.

Come gli aveva fatto riflettere Silente, se i suoi genitori non fossero morti per mano del Signore Oscuro, probabilmente la sua determinazione nell' affrontare ed annientare Voldemort non sarebbe stata altrettanto forte...

Serro' un secondo gli occhi per calmarsi, poi si alzo' dal davanzale leggermente indolenzito(erano ore che era seduto nella stessa posizione) e si stiracchio', prima di agguantare vestiti puliti dal guardaroba e dirigersi al bagno.

Entro quella giornata non sarebbe stato piu' l' unico a conoscenza del suo segreto.

Qualche minuto dopo, vestito e lavato, si lascio' la sua camera alle spalle imboccando il pianerottolo alla volta della cucina.

Gia' dalla base delle scale, Harry percepiva l' invitante odore della colazione preparata dalla madre, si lascio' dunque condurre dalla scia di profumo,oltrepassato l' arco della porta trovo' la madre ai fornelli.

Era tremendamente strano e meraviglioso entrare in una stanza, trovare sua madre o suo padre intenti a svolgere azioni quotidiane, come quella di preparare la colazione, e scoprire che non si trattava solo di un sogno...

"...'giorno" saluto' per segnalare la propria presenza.

" Buongiorno!" ricambio' allegramente Lily posando una padella nel lavabo ed andandogli incontro

"Auguri, amore!" gli sussurro' ad un' orecchio' abbracciandolo stretto posando un bacio tra i capelli ribelli del figlio

Ma certo! Quel giorno era il suo compleanno, quell' incontro col suo doppio l' aveva proprio scombussolato...

Respiro' a pieni polmoni l' odore dolce di sua madre, sentendosi piccolo ed al sicuro in quell' abbraccio caldo ed accogliente che solo una mamma sa' donare.

"Mamma..." sussurro' commosso.

"Oh, lo so', lo so' che sei grande per queste "smancerie", come le chiami tu..." fece Lily con un sorriso esasperato, fraintendendo il sussurro del figlio che era tutt' altro che risentito "...ma anche se adesso sei grande lo sai che resterai sempre il mio piccolino" esclamo' dolcemente schioccandogli un bacio sulla fronte.

"Su a tavola, sara' una lunga giornata ed hai bisogno di energia!" lo esorto' la madre.

"Wow... torta alla melassa! E' il mio dolce preferito" esclamo' Harry guardando affamato il tavolo stracolmo di ogni ben di dio.

"Lo so' Harry, secondo te perche' l' ho preparata?!" sorrise la rossa.

Certo, era normale che sua madre conoscesse ogni piccola cosa che lo riguardasse, penso' felicemente.

Stava per sedersi a tavola quando si trovo' letteralmente travolto da qualcosa, o meglio: qualcuno...

"C-cos...?" tento' di farfugliare, con il volto affondato in una massa di capelli identici ai suoi.

"Il mio campione compie diciassette anniii!!!!!!!!!!!!!!!!" urlo' James tenendolo stretto al petto e scompigliandogli affettuosamente con una mano i capelli

"sembra ieri che volavi come uno scricciolo sulla scopa giocattolo di Sirius il giorno del tuo primo compleanno..." ricordo' malinconicamente continuando a rotolarsi sul pavimento della cucina col figlio.

"Papa' ti prego! Cosi' mi soffochi!"tento' di ribellarsi Harry, ma senza troppa convinzione, sarebbe rimasto li' stretto a suo padre in eterno, negli abbracci che ora dava e riceveva dai suoi genitori, trovava tutto l' amore che non aveva potuto ricevere materialmente in quindici anni.

"Lily, ci pensi! Harry maggiorenne!!!" fece all' indirizzo della moglie.

"Si James, ma un altro augurio del genere e non lo fai arrivare al prossimo compleanno." sorrise divertita dalla scena Lily, i suoi due uomini... sbuffo' allegramente tornando a prestare attenzione alle uova che sfrigolavano sul fuoco.

"Si in effetti non sei quello che si definisce un peso piuma..." scherzo' Harry stretto nell' abbraccio del padre " James allento' un po' la presa attorno al figlio per guardarlo in faccia con aria fintamente offesa "Ma se ho ancora un fisico scolpito".

Harry inarco' un sopracciglio cercando di mostrare un aria scettica anche se faticava a non scoppiare a ridere.

"... a e' cosi' eh?" fece imbronciato James, davanti all' espressione del figlio, per poi sfoggiare un ghigno inquietante " allora vuoi la guerra, mio giovane ed arrogante figliolo...?!"

"Puoi dirlo forte mio anziano ed umile padre!" ribatte' Harry con la medesima espressione del padre stampata in volto.

Continaurono ancora per un po' a scherzare allegramente, finche' Lily non li richiamo' all' ordine per fare colazione.

Dimentico dei pensieri che lo avevano afflitto durante la notte e del fatto di dover svelare la propria identita' di li' a poco, Harry accantono' per un po' le preoccupazioni mentre chiacchierava felicemente con i suoi genitori.

Ad Harry parve quasi che non l' avessero mai lasciato, era cosi' naturale parlare e stare con loro... era una cosa spontanea come respirare...

"Hey Amy sta' ancora dormendo?" chiese dopo un po' Harry notando l' assenza della sorella.

"Guardalo che dolce..." lo prese in giro James "quando state insieme sembrate cane e gatto, ma quando non ci siete vi cercate. Che dolciiiiiii!" fece con un' aria da mamma chioccia, avvolgendo un braccio attorno al collo del figlio e scompigliandogli i capelli con l' altra mano.

"Aaaaaaaaaaaah... " protesto' Harry.

"Sara' ancora a letto tesoro, sara' meglio che vada a chiamarla se aspettiamo che si svegli di sua spontanea volonta' facciamo notte" sospiro' Lily "un' altra bella qualita' che i tuoi figli hanno ereditato da te caro il mio James!" lo rimprovero' Lily come se fosse tutta colpa sua.

"Hey..." esclamo' James risentito "perche' quando si parla di difetti sono sempre i "MIEI" figli?!" borbotto' il moro.

"Perche' di me hanno preso solo le cose migliori Potter!" ribatte' Lily con aria di sfida.

"Si come no..." sbuffo' James avvicinandosi alla moglie.

"Ho capito vado a chiamarla io..." si rassegno' Harry alzandosi.

"Sveglio il mio campione!" fece James ancora con il viso a pochi centimetri dalla moglie " con questo ti meriti un regalo in piu' Harry"

"Si come se non ci fosse gia' bisogno d' un tir, per trasportare i regali che progetti per i ragazzi!" disse

Lily con un sorriso intenerito.

Ai tempi di Hogwarts non si sarebbe mai potuta aspettare che ottimo padre sarebbe diventato il suo Potter.

Gia' quando era nato Harry e loro a soli vent' anni s' erano trovati calati nelle vesti di genitori, aveva visto quanto suo marito fosse fantastico col loro Harry.

James amava piu' di ogni altra cosa al mondo la sua famiglia, sarebbe morto per i suoi figli, tutto per la loro felicita'.

Harry che intanto era uscito dalla cucina scuotendo la testa, si diresse ai piani superiori, oltrepasso' la sua stanza e busso' alla porta della camera della sorella.

"Un attimo..." rispose concitata la voce di Amy.

Harry inarco' un sopracciglio al rumore sordo di qualcosa che veniva fatto cadere con un tonfo ed allo strisciare di una sedia sul pavimento.

"Amy?!" chiamo' con l' orecchio destro premuto contro la porta di legno "..va tutto bene?"

Un altro rumore secco ed Amy ancora in pigiama e coi capelli arruffati dal sonno apri' velocemente la porta.

"Harry! Auguri!" urlo' gettando le braccia al collo al fratello schioccandogli un grosso bacio su una guancia.

"Grazie Amy" rispose Harry con un sorriso "cosa stavi combinando?" chiese con sguardo indagatore alla sorellina.

"Io...? Niente!" fece la ragazza con aria innocente.

Harry la guardo' scettico.

"Umpf..."sbuffo' Amy "e va beneeee... nascondevo il tuo regalo di compleanno" confesso' "stavolta non hai speranze di trovarlo prima di stasera fratellone!" esclamo' con aria di sfida.

Harry rimase sorpreso... era commosso dal fatto che la sua famiglia trattasse con tanto impegno ed importanza il suo compleanno...

Avrebbe tanto voluto dirle che non gli importava un bel niente dei regali, che il piu' bel dono che potesse desiderare per il suo compleanno l' aveva gia' ricevuto...

"Ed ora, fuoriiiiiiiii!" Fece Amy spingendolo fuori dalla camera.

"Guarda che ingrata" protesto' scherzosamente Harry "ed io che sono anche salito a chiamarti!" sbotto'.

Amy roteo' gli occhi "dai, muoviti, mi vesto e scendo al volo dobbiamo andare in un posto" l' informo' la ragazza.

"Dove?" chiese Harry curioso.

"Ho la bocca cucita!" ribatte' sorniona sbattendo la porta in faccia al fratello.

Con una scrollatina di spalle Harry si ridiresse al pian terreno.

Si affaccio' alla porta della cucina, ma era vuota, delle voci provenivano invece dal salotto alla sua sinistra.

Harry procedette con passo felpato udendo piu' voci confabulare qualcosa...

Al suo ingresso i presenti si zittirono a vicenda e si voltarono a guardarlo sorridenti cercando di mostrarsi disinvolti. Oltre ai suoi genitori, vicino al camino era riunita anche l' intera famiglia Black.

"Che succede qui'?" chiese Harry.

"Oooooooooooooooh! Auguriiii!!!!" gli salto' al collo Nicole subito imitata da Lucas, con uno slancio tale da farlo indietreggiare, tra le risate del resto della famiglia.

Anche il suo padrino si avvicino' stringendolo forte con una scompigliata di capelli.

"Il mio piccolo Prongs!!!!!!!!!!!!!" fece stringendolo.

"Auguri tesoro" fece a sua volta Phoebe abbracciandolo.

"Hey piano, cosi' me lo soffocate!" fece James avvicinandosi al figlio.

"Senti da che pulpito viene la predica..." sbuffo' Lily.

Sirius fece una linguaccia al suo miglior amico continuando a tenere stretto il figlioccio "chiudi il becco Prongs! Lascialo spupazzare un po' anche a me!" protesto' Sirius.

Lily e Phoebe si guardarono in faccia rassegnate, prima di scoppiare a ridere, mentre i mariti continuavano a contendersi il festeggiato.

Un attimo dopo fece il suo ingresso nella stanza Amy vestita di tutto punto.

"Bene, ci siamo tutti finalmente" fece Lily con aria pratica.

"Tutti ai posti di combattimento!" ordino' Phoebe con tono autoritario.

Tutti i Potter ed i Black sacttarono sull' attenti (compreso il piccolo-terremoto Lucas), eccetto Harry che li guardava seriamente preoccupato della sanita' mentale della sua famiglia.

"Io e Phoebe ci occuperemo di tutti i preparativi, voi altri sapete cosa fare" esclamo'la signora Potter.

Nicole e Amy rivolsero ad Harry un' identico ghigno, tutt' altro che rassicurante, mentre James e Sirius lo trascinarono quasi di peso fino al camino.

"Cos...?" farfuglio' Harry preso alla sprovvista.

"Niente domande figliolo, operazione intrattenimento festeggiato" esclamo' James con aria convinta, mentre Sirius gli rivolgeva un cenno d' assenso.

"Fanno proprio le cose in grande eh?" bisbiglio' Harry a Nicole, la piu' vicina a lui.

"Harry... e' di James Potter e Sirius Black che stiamo parlando, come potevi sperare che si limitassero a fare qualcosa di semplice e modesto?!" sbuffo' Nicole "Pensa che mio padre mi ha buttato giu' dal letto all' alba per arrivare qui' in orario..." sbadiglio' sonoramente la mora.

"Mi dispiace..." si scuso' Harry, divertito pero' al pensiero di Sirius buttava giu' dal letto la famiglia. Amy rise a sua volta.

"Di niente, a buon rendere amico..." ghigno' malandrinescamente Nicole.

"Forza bando alle ciancie nel camino" intimarono Prongs e Padfoot ai figli.

Uno alla volta Nicole, poi Amy Sirius con Lucas per mano, si dileuarono tra le fiamme gridando l' indirizzo di Broderick Street n^ 7, cosi' dopo un cenno d' incotaggiamento Harry li imito' seguito a ruota dal padre.

Il posto in cui si trovo' appena atterrato era decisamente fantastico. Una graziosissima villetta molto luminosa ed ampia. Alle pareti erano affisse foto incorniciate della sua famiglia, intenta a pescare, nuotare o in riva al lago mentre sorrideva e si divertiva felice.

Sbirciando attraverso una finestra si stupi' difronte allo spettacolo che gli si presento' davanti. La casa si trovava proprio in prossimita' di un grosso lago... quella doveva essere il luogo dove solitamente trascorreva le vacanze estive.

Usci' silenzioso in giardino, guardandosi curiosamente intorno, seguendo gli altri. Con un sorriso noto' che il prato alle spalle della villa era stato adibito a campo da quidditch. Li' doveva esserci senz' altro lo zampino di suo padre.

"Allora!" esordi' James con aria da gran cospiratore "e' venuto il momento di farti provare il regalo da parte del tuo fantastico papa'..."

"...ed affascinante padrino!"concluse Sirius per lui.

Harry li scrutava sospettoso e preoccupato dai ghigni che quei due si scambiavano, mentre gli altri ragazzi osservavano eccitati la scena.

Con un ultimo sguardo complice i due Malandrini alzarono all' unisono le bacchette declamando "Accio regalo!" .

Dalla rimessa li' accanto arrivo' sfrecciando come un razzo un magnifico manico di scopa... una magnifica New Firebolt Deluxe...

Harry la fisso' incredulo ad occhi sbarrati, per poi alzare lo sguardo su suo padre e Sirius che lo guardavano con un sorriso che andava da un orecchio ad un altro.

"E'... e' magnifica..." tento' di articolare Harry "grazie!" esclamo' rivolgendogli un sorriso enorme correndo a ringraziarli.

"Su Harry muoviti e provala" lo sollecito' Nicole.

"Wow beato te Harry! Papa' non me ne vuole ancora regalare una!"esclamo' Lucas con la sua scquillante voce da bambino.

"Ed un motivo ci sara'!" sorrise Sirius posando un amano sul capo del figlio "Fai gia' abbastanza danni coi piedi ben piantati in terra..." lo prese in giro tra le risate generali, ricevendo in cambio un borbottio risentito dal figlio minore.

"Dai fratellone muoviti che poi me la presti!" fece Amy impaziente rivolta al fratello che stav ainforcando la scopa da corsa nuova di zecca.

"Si aspetta e spera mocciosetta" scherzo' Harry, ridendo dell' espressione corrucciata assunta da Amy "dai sorellina scherzo, e poi da oggi la mia vecchia Firebolt e' tua!" le assicuro' Harry scalciando il suolo per partire verso il cielo alla velocita' della luce, non oprima di cogliere lo sguardo di pura felicita' rivoltogli da Amy.

Harry passo' allegramente la mattina del suo compleanno mettendo alla prova le eccellenti prestazioni della New Firebolt, ingaggiando anche partite di quidditch improvvisate insieme agli altri, che avevano a loro volta preso delle altre cope dal capanno.

Sebbene si stesse divertendo come mai i vita sua, un senso di colpe gli lambiva prepotente le viscere... chissa' come l' altro Harry stava passando quel compleanno... si sentiva un po' un impostore a godersi cosi' quella felicita'.

Per l' ora di pranzo James e Sirius, seppur a malincuore, dovettero costringere i figli, o furono i figli a costringere loro, a scendere a terra e tornare a Godric's Hollow.

Harry trovo' casa sua irriconoscibile, festoni e palloncini campeggiavano un po' ovunque e Lily e Phoebe si affaccendavano tra una stanza e l' altra.

"Allora ti piace?" chiese Lily ad Harry ansiosa vedendolo apparire nel salotto.

"Mamma... non dovevi" fece commosso "Non c' era bisogno di tutto questo..."

"Oh, per te questo ed altro amore" ribatte' Lily frettolosamente prendendogli il capo tra le mani e posandovi un bacio.

"Harry, vieni a vedere queste foto. Che carino... in questa foto sei al tuo sesto compleanno, ti ricordi?" lo chiamo' Phoebe con delle foto tra le mani.

Si Harry se lo ricordava il suo sesto compleanno, i Dursley l' avevano ignorato completamente come al solito...

"... e questo, guarda che dolce, mi ricordo come fosse oggi della sorpresa di James al secondo compleanno di Harry, e questo e' il primo di Amy invece... " ricordo' Lily immergendosi nei ricordi con l' amica .

Harry senti' un groppo alla gola, lui non ne ricordava uno di quegli episodi.

Non poteva andare avanti ancora per molto. Non poteva non confessare la verità ai suoi. Omettere la verità era un po’ come mentire. Se quella sera fosse riuscito a riscambiarsi col suo doppio, sarebbe tornato tutto come prima, ma nessuna delle persone che aveva di fronte, avrebbe mai saputo, di essere entrata in contatto con lui. Voleva che loro si ricordassero un po’ di lui, com’era in quel momento.

Voleva restare nei loro ricordi come se stesso, questo gli dava l’illusione di averli conosciuti in qualche modo.

Non voleva però, egoisticamente, sciupare quel momento. Non voleva che la felicità di averli ritrovati, anche solo per poco, fosse oscurata dalla pena per la sua veria storia, dal dolore. Nella sua dimensione gli bastava ed avanzava.

Così si riscosse dai pensieri cupi e mise su un sorriso. Se quell’opportunità gli era stata data, meglio non sciuparla, anche perché sentiva che il suo tempo lì stava già per scadere.

“Harry, vieni qui a darci una mano” lo chiamò con voce affannata James, mentre lui e Sirius tentavano di spostare un pesante tavolo col piano di marmo, al centro della stanza.

“Si, Harry sbrigati, che i due vecchietti rischiano l’esplosione delle coronarie” li canzonò Nicole.

“Signorina, ti taglio i viveri e ti diseredo” la minacciò Sirius. “Ma guarda te papi! Diseredare il primogenito deve essere una tradizione per i Black” scherzò Niki “Lucas, sarai contento, lascerenno tutto a te” rise

“Il senso dell’umorismo l’ha preso da te!” sbottò Sirius rivolto a Phoebe.

Harry rise forte unendosi agli altri. Si, non avrebbe sciupato quella felicità, finchè possibile.

My Space.

Ciao ragazzi! Sn tornata, apportando diversi cambiamenti in qst storia. Alcune parti nn mi soddisfacevano. Da oggi spero di aggiornare con + solerzia! Bacibaci

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Padfoot_07