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Autore: Giulio_Rossi    05/05/2010    2 recensioni
Una storia di un ragazzo ke sta rinchiuso in casa, e si spaventa di varcare la soglia della porta, ma che scoprirà che la sua vita grazie a una persona cambiera', almeno si spera, questo giudizio lo lascio a voi lettori....!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Una volta un ragazzo di nome Jack, viveva la sua vita tra alti e bassi, sottostando alle leggi dell'egoismo e della vanita' altrui; viveva in un borgo di periferia , dove stavano persone di tutte le razze possibili, la sua casa vista da dentro sembrava uno rudere , ma se si guardava attentamente dal di fuori sembrava una casa stupenda , ricca di sfarzi e abbellita dai fiori che circondavano i balconi , e con un piccolo cancelletto che divideva lo spazio antistante la casa. Jack passava molto tempo a casa, piuttosto che uscire e andare a divertirsi, aveva una paura di uscire di casa, che preferiva restare rinchiuso nella sua stanza per tanti giorni, quasi come se quel mondo esterno fosse estraneo per lui, adorava stare ore e ore davanti al pc , piuttosto che uscire, e a esplorare il mondo esterno; come se quel pc rappresentasse per lui un compagno che non aveva mai potuto avere, poiche' nell'infanzia la propria famiglia,essendo piuttosto povera cercava in tutti i modi di dare al figlio un futuro ricco di possibilità, cosa che non aveva potuto avere poiche' alla tenera eta' di 9 anni il padre Fausto e la Madre Agostina furono uccisi da un delinquente che chiedeva dei soldi, e un posto dove stare, la famiglia di costui fece l'impossibile per aiutare quel delinquente ma tutto fu' inutile poiche' codesto decise di rubare tutte le loro ricchezze e ucciderli con un colpo di pistola alla tempia. Il ragazzo non vedendo arrivare i propri genitori, si preoccupò , ma restando in ansia decise di aspettarli ancora per un pò prima di chiamare la polizia, passate 4 ore il ragazzo decise di fare una denuncia alla polizia per via telefono e annunciare la scomparsa dei suoi alla polizia statale . Una volta telefonato gli risposerò di aspettare in linea, il ragazzo aspettò ansiosamente che qualcuno gli rispondesse, ma passati una decina di minuti un polizziotto della statale rispose chiedendo cosa fosse successo , il ragazzo denuncio' la scomparsa dei suoi , raccontando dettagliatamente dove sarebbero potuti andare i suoi, la polizia si mise sulle tracce dei genitori, ma di loro non se ne seppero notizie , la polizia cercò in tutti i modi di cercare delle traccie, ma non trovo nulla, nel frattempo il ragazzo piangeva e disperato cercò di aiutare la polizia cercando aiuto su internet e facendo circolare delle immaggini sui suoi genitori scomparsi. Da internet e dalla polizia non ottenne nulla e, allora cercò di uscire alla ricerca dei suoi , ma la sua paura e la sua anzia in vista di quel mondo sperduto e del tutto nuovo per lui rappresenatava un grande problema, poiche' la sua paura lo spingeva a restare in quella casa, ma con la sua forza di volonta' usci da quella che era stata la sua prigione per lunghissimi diciotto anni.Jack dopo essere uscito di casa non riuscì a trovare i suoi genitori, e allora decise di farsi una passeggiata ; camminando arrivò in un bar distante pochi metri , non sapendo che fare ed essendo solo pensò a cosa poteva fare, visto che ormai i suoi genitori erano stati dati per dispersi dalla polizia, decise di sedersi al bar e leggere un giornale per vedere se vi erano notizie importanti, lo lesse e notò che in un angolino all'ultima pagina di questo giornale si raccontava che erano stati trovati due corpi vicino un negozio non tanto distante da casa sua, decise di andare a controllare, si recò dalla polizia per informarsi e poi la polizia lo indirizzò all'obitorio della città dove erano stati portati i cadaveri dei corpi indicati dal giornale; una volta arrivato all'obitorio chiese informazioni se poteva vedere i due corpi , e un signore con una tuta colore grigio gli aprì la porta dove erano tenuti i due cadaveri, questi entrò, li osservò e vide che erano i suoi genitori, tutto a un tratto la sua anzia e le sue paure che l'avevano coinvolto a non uscire di casa; ora le paure erano scomparse e il mondo gli crollò addosso a guardare quelle che per lui erano state le due figure di riferimento e gli unici che lo avevano voluto bene e che per la sua felicità avrebbero fatto questo e quant'altro. Quel giorno per Jack fu' il più brutto giorno della sua vita, non si aspettava che la sua vita da quell'avvenimento in poi non sarebbe mai stata piu' come prima, e che ormai non aveva nessuno al mondo, ed era nelle mani di nessuno, e non sapeva che fare visto che i suoi genitori non c'erano più. Trascorsi otto anni da quell'avvenimento Jack fu' preso in custodia e affidato a una famiglia che non aveva potuto avere figli. Passati diversi anni ormai Jack era diventato un' uomo adulto ed educato, teneva la testa apposto e credeva che nella vita non avrebbe mai potuto farsi una vita nuova senza che il passato oscuro fosse risuscitato nei suoi pensieri. Da lì a 2 anni Jack si era fatto nuovi amici, si era trasferito in una zona più tranquilla anke se la gente tale era e tale era rimasta, ma comunque per lui era un passo avanti, aveva superato il dramma della perdita dei suoi genitori e ormai giunto quasi all'età di diciannove anni , si prospettava per Jack un futuro del tutto nuovo ricco di novità che l'avrebbero visto partecipe di nuove idee e amante della sua vita in questo mondo; ormai passava meno ore sul PC da quando si era iscritto al liceo e si era fatto molti amici, anche se la maggior parte dei quali erano invidiosi e spinti a commettere atti di bullismo nei suoi confronti ;egli era giunto in un momento in cui si apriva d'avanti a lui l'ultimo ostacolo nella sua scalinata per concludere quei 5 anni della sua vita, ormai giunto al quinto anno di liceo a Jack non rimaneva che l'ultimo ostacolo, ovvero quello dell'esame di stato e che mancava meno di un mese prima che lui sostenesse quello che e' soliti chiamare "maturità", egli era preoccupato e nello stesso momento ansioso poiché più si avvicinava il momento fatidico e più diventava nervoso; ma questo non era l'unico avvenimento che gli accadde durante la sua vita, poiché da lì a qualche giorno avrebbe conosciuto San, una ragazza alta, occhi castani cm l'ebano e brillanti , capelli lunghi e di un colore castano che lui si sognava, ma cosa più importante questa ragazza colpì subito cm un fulmine al ciel sereno il "povero" Jack che si vide colpito dalla sua eleganza e bellezza che mai prima aveva incontrato, ma sopratutto cosa di più lo colpivano il suo modo di fare e di pensare e di ragionare e di come con tutte le persona che ci potevano essere al mondo lei fosse stata la sola e l'unica che avrebbe colpito il cuore di Jack, di li a poco Jack cominciò a conoscerla via chat anche se per avere piu' sicurezza cercò in tutti i modi di poterla vedere di persona, al tal punto che un giorno , di domenica pomeriggio i due si misero d'accordo, San decise di incontrarlo e di decidersi su dove potevano incontrarsi, San chiese se gli andava di incontrarsi in un pub vicino alla scuola di Jack, Jack accettò poiché moriva dalla voglia di poterla vedere e decise di non mancare all'incontrò, i due si incontrarono, passarono del tempo a guardarsi e a parlarsi l'un l'altro, anche se la tensione e la timidezza bloccavano Jack ; anche se' stando con lei la sua vita sembrava diversa, come se tutto il passato fosse stato dimenticato e quelli oscuri ricordi erano volati via, stando con lei il tempo passava tra una risata a l'altra e tra un modo di dire e un' altro Jack scopri che quella persona era una persona per bene, pensava che prima di lei non aveva mai incontrato una persona così, piuttosto ogni volta che lei parlava lo sguardo di Jack si illuminava d'immenso e la sua bellezza lo catturava, anche se lei non se ne accorgeva e certe volte si girava guardando altrove, ma sperava sapessi che più tempo passava più se ne innamorava e la stessa cosa valeva per San, ma entrambi non sapevano come dirselo, soprattutto perché non volevano rovinare la loro amicizia. Si guardarono solamente negli occhi senza proferire parola. Entrambi volevano le labbra l'uno dell'altra. San si fece coraggio, cominciando a parlare: "Jack, devo dirti una cosa importante..." "Cosa?" "No, niente lascia perdere..." Non ce la faceva proprio. Si stava per alzare quando lei lo fermò, afferrandolo per un braccio. Lui non sapeva più che fare e, tra la confusione e le lacrime che stavano per scendere, mormorò: "Beh... ecco, io... Ti amo tanto... scusami..." Si liberò della presa, allontanandosi da lei. Jack era scioccato e felice, ma, allo stesso tempo, dispiaciuto per non essere riuscito a dirle che l'amava più di se stesso. Jack tornò a casa, entrando dalla porta della sua camera lasciata aperta. Si gettò sul letto tra le lacrime, pensando: "Sono stato uno stupido! Come ho potuto dirgli che l' amavo e scappare in quel modo? Ora, non mi vorrà più vedere... Ma io... la amo con tutto me stesso.”Jack per la prima volta e fosse sarebbe stata l'unica volta che l'avrebbe vista penso e ripenso a quella giornata, sperando che un giorno si sarebbe potuto meritare il suo amore. Spero che questa mia prima storia vi sia piaciuta e sia stata di vostro gradimento.

 

...To be continued...

  
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