3. ~Hot Sludge.
-
Sono sicura che non ci sia nessuna relazione fra ciò che
è successo
al motore e la mia insignificante svista al parcheggio. Ne sono
certa, mi hai sentito? E' una cosa che doveva già succedere.
Gwen
stava proclamando per l'ennesima volta la propria estraneità
ai
fatti, mentre Kevin era scomparso già da tempo sotto la
Challenger e
le rispondeva solo a sporadici mugugni, troppo occupato con le
riparazioni.
Il
rumoraccio misto tra un orribile cigolare di lamiere e uno stridio
che si era udito forte e chiaro all'accensione era imputabile
principalmente alla pompa dell'olio, che aveva deciso di tirare le
cuoia proprio quel giorno. Gwen, oltre alle leggere bestemmie in
sottofondo, lo aveva sentito biascicare anche a proposito di un paio
di altri problemi, ma non ricordava che termini tecnici avesse usato.
-
Avevi già tutti i pezzi di ricambio che ti servono?
Kevin
riemerse con la faccia impiastricciata di fuliggine e olio da motori
e si raddrizzò, stiracchiandosi.
-
Ah-ha. Sono un tipo previdente, io - Rispose pragmatico, mettendosi
ad armeggiare con qualcosa dentro il cofano. - E' che ho sempre
saputo che questo momento sarebbe arrivato, solo che non avevo idea
di quando.
-
Vedi che io non c'entro? Ne ero certa – Esclamò
Gwen, sorridendo
compiaciuta.
-
Non ti ho mai accusato di niente. Eri tu che ti sentivi in colpa.
-
Sì, ma so bene quanto sia spropositato il tuo
auto-centrismo. Non
credere che sia stata poi così contenta di esercitarmi con
quella
carretta, era come stare seduti su una poltrona di spine. Sentivo la
tua aura minacciosa e il tuo fiato sul collo, rischiavo la vita al
minimo errore – Lo punzecchiò, buttando
distrattamente un occhio a
quello che stava facendo.
-
Carretta? Cosa mi tocca sentire. Me l'hai chiesto tu di guidarla, non
ti lamentare...E ringrazia che io te l'abbia concesso –
Replicò
lui, riponendo l'ultimo attrezzo che aveva usato e pulendosi il viso
con uno straccio. - Renditi utile, metti in moto. Credo di aver quasi
finito.
In realtà, ci volle un altro po' prima che si udissero nuovamente i 380 cavalli con il loro caratteristico rombo corposo: le riparazioni si
rivelarono più rognose del previsto, complice anche il fatto
che la
Challenger aveva appena compiuto un terzo di secolo.
Dopo
svariati - Ok, accendi, dovremmo esserci – finalmente
arrivò
quello giusto, e il solito fragore tuonante da buttar giù i
muri e
devitalizzare i denti riempì il garage. Kevin richiuse il
cofano
soddisfatto del proprio operato, poi si tolse la maglietta lercia
usandola per asciugarsi il sudore e le si avvicinò, dopo che
lei gli
aveva lanciato un'occhiata tossicchiando per richiamare la sua
attenzione. - Che c'è, ti attizzo, non è vero? -
Le sussurrò a un
dito dalla faccia, ammiccando malizioso al proprio fisico.
Finché si
trattava di fare il buffone non aveva nessuna remora, ma affrontare
il discorso con un approccio più serio, come avrebbe voluto
Gwen, lo
metteva pesantemente in difficoltà. - Apprezzeresti di
più se mi
cospargessi di olio anche i bicipiti? In effetti metterebbe in
risalto i miei muscoli scolpiti, che ne pensi? - Ottenne come replica
un'alzata di occhi al soffitto. - Penso sia meglio che tu ti vada a
fare una doccia, e poi ne riparleremo. Comunque, c'è una
cosa che
vorrei domandarti.
-
Dimmi.
Si
scrutarono per qualche istante, in silenzio. L'unico rumore che si
sentiva era lo scoppiettio cadenzato del motore della Dodge.
-
Innanzitutto ti chiedo scusa per Ben. Lo sai com'è fatto,
non è cattivo. Sono convinta che non pensasse veramente
ciò che ha detto.
Kevin
la guardò scettico e alzò lievemente le spalle,
bofonchiando un
“anche
se fosse, cazzi suoi.”
Avrebbe voluto aggiungere inoltre che invece con tutta
probabilità
lo pensava davvero, eccome. Del resto, lui stesso in primis credeva di
non essere la persona più adatta a lei, ma non c'era verso che accettasse
di farselo dire proprio da quello,
per quanto evidentemente e diametralmente opposta gli fosse Gwen.
La tipica ragazza bene,
assennata, intelligente e compassata e il tipico ragazzaccio
irruento, rozzo e pure ex-sociopatico. Che c'azzeccavano insieme due
come loro? Per Kevin questo rappresentava il principale deterrente,
eppure lei sembrava non essersene mai fatta chissà quale
problema,
così come aveva sempre sorvolato con nonchalance
sul fatto che fosse dotato della stessa sensibilità poetica
di uno
scarabeo stercorario.
-
Dunque...è sorto un piccolo
imprevisto. Ma piccolo piccolo, eh.
D'un
tratto, un brivido gli serpeggiò lungo la schiena. Si
ricordò che
anche da Mr. Smoothies era sul punto di chiedergli qualcosa, ma alla
luce di ciò che era successo dopo aveva concluso che si
trattasse
della prova di guida; invece, a quanto pareva, c'era dell'altro.
Cos'era quella strana sensazione? Il suo sopracciglio alzato, che per
l'occasione stava salendo rapidamente a raggiungere l'attaccatura dei
capelli, denotava tutta la sua perplessità. Quel brutto
presentimento venne confermato anche dal suo eccessivo tentennare,
caratteristica che decisamente non le apparteneva.
-
E' scomodo parlare in piedi, sediamoci in macchina, ok? -
Temporeggiò
lei, prendendo posto all'interno ed esortandolo a fare lo stesso con
un cenno della mano.
Kevin,
per decenza - e per evitare di diffondere ulteriormente i propri
olezzi tutt'altro che al gelsomino
- si infilò di nuovo la maglietta, sempre più
perplesso, poi si
sedette, spense il motore e restò in attesa che si
spiegasse.
Rimasero avvolti da un silenzio greve, e Gwen si accoccolò
sul
sedile appoggiandogli la testa sulle ginocchia, lasciandolo deliziosamente spiazzato.
-
Ecco...mio padre da oggi è fuori città con mia
madre.
Hm,
cosa udivano le sue orecchie? Sulla sua faccia preoccupata si dipinse
un sordido ghigno che riuscì a celare a malapena. Non
c'erano dubbi,
quello ero un chiaro invito! Che in queste cose lei fosse
più
disinvolta di lui l'aveva sempre saputo, ma che fosse così
intraprendente...Leggendo la sua espressione, Gwen gli
scoccò
un'occhiataccia e continuò il discorso, prendendo a
giocherellare
con una ciocca di lunghi capelli ramati e dimostrando un improvviso
ed inusitato interesse per le proprie doppie punte.
-
E la macchina di mia madre è dal carrozziere. Sai,
l'incidente della
settimana scorsa...
Kevin
annuì lentamente, non capendo più dove volesse
andare a parare. E
adesso che c'entrava l'auto di sua madre?
-
E io domani ho il test di guida.
Ok,
era ufficialmente confuso.
-
So che per te sarà dura da accettare, ma è per
una giusta causa –
Continuò lei vaga, gettandolo sempre di più nel
panico. La
sensazione sgradevole che aveva avuto all'inizio stava riaffiorando
prepotentemente, anche se venne temporaneamente mitigata da un suo
abbraccio. Col volto sprofondato nella sua spalla, la sentì
biascicare qualcosa di cui udì distintamente soltanto le
ultime
parole.
-
...La tua macchina.
La
replica di Kevin si espresse mediante un urlo strozzato. C'era
già
arrivato, ma la recondita speranza che potesse sussistere un margine
di errore nella sua deduzione era dura a morire.
-
La mia macchina cosa?!
-
Dovresti prestarmela per l'esame...
Lui
trasalì e si portò una mano alla tempia, mentre
sentiva che il mal
di testa gli stava scoppiando di nuovo. Gwen lo stava ancora
guardando con occhi luccicanti traboccanti di aspettative quando lui
commentò, sarcastico:
-
Se accetto, almeno dovresti darmi qualcosa in cambio.
Inizialmente
lei rimase un po' interdetta, poi fece spallucce e
bisbigliò, a un
tiro di bacio dalle sue labbra:
-
Oh, va bene, se è il prezzo da pagare...
Il
cuore gli mancò un battito e si congratulò con se
stesso per
l'ardire che aveva avuto nel fare quell'allusione, perché
una
reazione così diretta era un filino più di quanto
si aspettasse:
immaginava che al massimo gli sarebbe potuta valere uno
sguardo in
tralice e un abbraccio – o in alternativa una scoppola - ,
con il
consueto ghigno alla “ti
conosco, mascherina!”
Stavolta
però col cavolo che avrebbe esitato, si disse risoluto
prendendole
il volto fra le mani, ebbro di quel contatto così piacevole
e
inaspettato.
-
...Se non ti dà noia che in questo momento ti stia sporcando
di
morchia, direi che sì, è il prezzo da pagare.
Gwen
si sistemò a cavalcioni su di lui e gli sfiorò la
mascella
squadrata depositandogli un bacio sullo zigomo, mormorandogli
suadente che allora poteva anche stare fermo e non toccarla per
niente, se temeva che la morchia la potesse infastidire. Per tutta
risposta lui la cinse più stretta e le soffiò
sulle labbra, un
attimo prima di annullare le distanze:
-
Neanche per idea. Non concedo sconti, il prezzo è questo.
- ...Mi sa che dovevo chiedertela in prestito prima, l'auto.
✪✪✪✪
*Intona
cori angelici*
Alleluja,
è finita! *O*
Come
promesso, veloce e indolore xD
Mah.
Ho l'impressione che qui in realtà
la vera
protagonista
sia la cattivissima Dodge Challenger di Kevin xD
Ad
ogni modo, in AF mi ha sempre lasciato un po' perplessa il
comportamento di Ben riguardo alla questione Gwevin. Possibile che
non abbia niente da dire in merito? I casi sono due: o a Ben non
interessa una cippa della cugina e se ne sbatte altamente se esce con
tipi tutto sommato poco raccomandabili, o ha un interesse nei
confronti di Kevin e spera che lui alla lunga si stufi di lei e la
faccia fuori, in modo da poter coronare il loro sogno d'amore senza
più avere terzi incomodi fra i piedi *vagheggiamenti
yaoi mode OFF*
In
entrambi i casi, si evince che di Gwen non gliene possa fregare di
meno xD
Penso
che gli autori avrebbero potuto sviluppare meglio questa parte, ai
fini di renderla un minimo più credibile. Mi spiego, e
correggetemi se sbaglio, fino alla fine
della prima serie lei e Kevin non si sono quasi filati di striscio, e
poi puff,
a inizio della seconda si incontrano di nuovo dopo cinque anni senza
essersi visti e, dal nulla, nasce un feeling (e il
canon,
finalmente). Fin qui potrebbe anche essere, non voglio sindacare
sull'eventuale colpo di fulmine, ma mi sembra assai improbabile che
Ben, considerato il suo caratterino e visti i precedenti di Kevin,
dia candidamente il proprio benestare lasciando che la cugina esca
con un trafficante di armi dalle evidenti turbe comportamentali,
perennemente invischiato in attività poco chiare e che,
piccolo
dettaglio, ha tentato di ucciderlo svariate volte. Che Gwen si fidi e
lo ritenga cambiato mi può star bene, ma che lo faccia anche
Ben
così su due piedi mi sembra difficile da credere. Se avesse
mantenuto una certa diffidenza di fondo (insieme all'esclusione
drastica dalla cerchia delle amicizie, ma vabbè, non stiamo
a porci
troppe domande xDD), sarebbe stato un comportamento molto
più
normale.
D'altra
parte, cosa è normale
in questo cartone? XD
Terminati
gli sproloqui, lasciatemi precisare una cosa, ovvero: ho
passato dieci minuti a gongolare in maniera assai
poco dignitosa sulle recensioni.
Blackhorse96,
altro che tedio. Forse volevi dire
insano squeeamento, perché
questo mi ha suscitato la lettura dei tuoi commenti.
LaProZ,
grazie mille anche a te, e non preoccuparti di sembrare una fangirl invasata.
Ti capisco molto bene, è l'effetto collaterale che causano
questi due.
Ragazze,
voi mi ripagate del sudore versato per scrivere questa fanfic. Grazie
di cuore per avermi seguito pazientemente sin qui
*abbracciostritolante*
Detto
questo, passiamo a fare una piccola puntualizzazione per rendere
chiare alcune parti.
In
America, oltre al fatto di poter prendere la patente a 16 anni, non
si fa la prova pratica utilizzando la macchina della Scuola Guida:
è
l'esaminando che deve preoccuparsi di recuperarne una, e normalmente
si usa quella dei propri genitori. Inoltre, il conseguimento della
patente non richiede la trafila burocratica a cui siamo abituati
in Italia, perché di solito nel giro di una settimana si
ottiene tutto, e
spendendo una somma ridicola se paragonata alle migliaia di euro a
cui si può arrivare qui.
Dio
benedica l'America.
E
l'olio da motori. Perché si sa che non esiste niente di
più
arrapante di un nerboruto meccanico che fa capolino slittando da
sotto una macchina, tutto impiastricciato di lubrificante che ne
esalta “casualmente” i muscoli ben torniti e gli
addominali
cesellati. Ok, la pianto di divagare sputtanando al mondo le mie
kink.
P.S. Purtroppo, non mi limito allo scrivere: sono solita disegnare anche fanartine scrause, e QUI potete trovare la mia galleria su DeviantART dedicata a Ben 10.