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Autore: zero2757    07/05/2010    1 recensioni
Non m'importa un'accidente dove mi rinchuidano, so' aspettare.
La musica incalza, il tono di voce passa ad un tono più alto, passa da un tono basso ad uno alto e graffiato. Il mio cuore scalpita, corre a tempo di musica e, quando riapro gli occhi, mi ritrovo la cantante con il suo vestito gotico, il violino e le calze a strisce strappate davanti a gli occhi. Balla, con la sua canzone mi dice di non arrendermi e, mentre compie un giro attorno alla sedia, comincia il ritornello e dopo il pezzo del violino; mi lancia la stecca che mi colpisce la spalla.
Genere: Romantico, Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rima Toya, Zero Kiryu
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Asylum

Chapter One


















I want to hold you
to the sun
I want to be your faithful one
I want to show you all the beauty
You don't even know you hold
I'm hurting you for your own good
I'd die for you - you know I would
I'd give up all my wealth
To buy you back the soul you never sold
I want to mix our blood
And put it in the ground
So you can never leave
I want to earn your trust
Your faith your heart
You'll never be deceived.

Liar








Through Zero


La stanza è bianca, al centro una sedia nera damasco.
La luce è scarsa, l'unico luogo da dove passa la luce è la piccola finestra con le sbarre alle finestre. Illusi. Credano che io possa scappare senza quelle dannatissime sbarre?
Se volessi, potrei torgerle con un sol dito.
Il mio io vampiro mi dice di seguire l'istinto; ma quello umano mi consiglia il contrario.
Ed, infine, un dubbio m'assilla, ma sono davvero nelle prigioni degli Hunter?
Se sì, allora perché tutto è immacolato senza ombra di oggetti di tortura?
Hanno intenzione di utilizzare la 'dolcezza'?
Quante domande senza risposta, quante altre ne fioriscono nella mia mente. Da gli autoparlanti alle pareti ne esce una musica, tutta fatta a piano, accompagnata da una voce femminile ed un violino. Come potrei non riconoscerla? E' Emilie Autumn con la sua canzone: Opheliac.
Amo l'aggrassività della sua voce mi fa sentire ... giusto, senza nessuna colpa. Chiudo gli occhi beandomi della canzone, ora, finalmente, capisco cosa hanno intenzione di fare. Vogliono utilizzare la psicologia delle canzoni, il nuovo metodo inventato dagli Hunter come strumento di tortura; e allora che facciano, facciano pure. Io non scappo come un codardo.
Io, a differenza loro, sono più uomo.
Non m'importa un'accidente dove mi rinchuidano, so' aspettare.
La musica incalza, il tono di voce passa ad un tono più alto, passa da un tono basso ad uno alto e graffiato. Il mio cuore scalpita, corre a tempo di musica e, quando riapro gli occhi, mi ritrovo la cantante con il suo vestito gotico, il violino e le calze a strisce strappate davanti a gli occhi. Balla, con la sua canzone mi dice di non arrendermi e, mentre compie un giro attorno alla sedia, comincia il ritornello e dopo il pezzo del violino; mi lancia la stecca che mi colpisce la spalla.
Continua ad aumentare il suono e ... l'immagine aggressiva e accattivante di Emilie, scompare. « Hey » dico, rivolgendomi all'autoparlante che continua a suonare « datemi un basso ed un amplificatore, devo sfogarmi » tempo di neanche dieci minuti che un'infermiera Hunter, vestita in modo succinto mi porge ciò che ho chiesto e se ne va sculettando.
Davvero credono che io sia di astinenza di sesso e di sangue?
Mha, diciamoci la verità; qui sono più matti i così detti Hunter che io. « Condannato, Zero Kiryu avrai compagnia » annuncia una voce maschile dall'interfono accanto alla porta, mentre sto suonando She's Lost Control dei Joy Division, la porta si apre mostrandomi l'infermiera di prima. Accanto a lei una ragazza dai capelli lunghi, color arancio sul biondo, gli occhi bendati; avvolta da una camicia di forza. Con una forza che non si addice proprio ad una donna, l'infermiera, spinge la ragazza facendola finire per terra, la camicia ancora indosso.
« Condannata, Rima Touya. Vampiro della classe nobiliare, livello B » perfetto! Una vampira nobile, che brutti bastardi che sono!


Il respiro della ragazza è calmo,il suo cuore è calmo. Io continuo a suonare il basso, mi spiace lasciarla lì legata e bendata ma un vampiro di livello B potrebbe farmi qualsiasi cosa ed è bene che stia legata. Questo è un Asylum, quindi è meglio fare il bravo finché i così detti medici non decidono che sei guarito dalla tua, ipotetica, pazzia. « Hey tu! » mi dice una voce atona, il mio sguardo passa dalle corde del basso alla ragazza, « Slegami » ordina lei. Ma sentitela, questa nana!
« Perché mai dovrei slegarti? » le chiesi, forse il mio tono di voce era leggermente infastidito ma, cosa ci potevi fare? Stare rinchiuso in quella stanza tutta bianca con un sola sedia di legno damascato al centro, per più di sei mesi non è che sei molto confidenziale.
« Perché potrei guardarti in faccia, mentre ti prendo a pugni! Ma dico! E' questo il modo di aiutare una signorina? » conclude in modo teatrale e pretenzioso. Un mio 'tzé' riempe la stanza e con malavoglia mi alzo e le libero le mani, per poi ritornare a sedermi da Geroge, il mio basso.
Dopo poco la nana si libera e con una mossa fulminea mi impone le sue unghie, affilate come rasoi, al collo più precisamente alla vena carotidea; non la noto più di tanto e continuo a suonare la canzone che da She's lost control è passata a Love Gun dei Kiss. « Chi sei? » mi chiede glaciale; ma io non rispondo e continuo a strimpellare. « Sei l'Hunter che mi ha catturato? Perché? Che posto è questo? Che fine ha fatto il nobile Kaname?! » l'ultima domanda quasi la urla, evidentemente, sto' Kaname d'evessere importante per lei. « No » rispondo, i suoi occhi che dall'impeto del quasi-urlo si sono chiusi, adesso, mi guardano freddi. « No, cosa? » chiede. Che palle, questa ragazzina mi renderà l'uscita da questo posto problematica. « No, non sono io l'Hunter che ti ha catturato. Non so' perché ti abbiano catturato. Non so' che fine abbia fatto questo fantomatico Kaname e, questo, sì, questo luogo ... è un Asylum. Quindi, nanerottola, smetti d'agitarti perché non servirà a niente » e detto ciò, i miei occhi, ritornano a George. « Io non sono una nanerottola, il mio nome è Rima Touya! » urla, allontanandosi da me e sedendosi sulla sedia. Non faccio in tempo a dirle che quella sedia è elettrificata che una lampadina umana fa calare, per qualche secondo, le luci.
Rima, finisce a terra svenuta e mentre tocca terra la canzone Liar prende piede. Come diceva quel detto? Ah, sì! Fatevobis.








_____________________




Blateramento Dell'Autore:





Bonjour a tout le monde!
Je suis Auteur! Allora, questa è la mia long fiction tratta dal, presto, nuovo singolo di Emilie Autumn; il cui nome è Asylum.
Credo che il significato di 'Asylum' sia ben chiaro per tutti, anche nella storia credo sia abbastanza evidente, comunque, Zero è finito sotto le grinfie degli Hunter dopo aver ucciso e bevuto il sangue di Shizuka Hiou.
Zero, in questa long, ha sui venticinque anni e non ha mai frequentato il collegio Cross, di conseguenza non conosce Yuuki né tantomeno Kaname en co. In compenso, dopo sei mesi di reclusione, gli viene affibbiata una compagna di 'aventura' che è proprio Rima!
Cosa avrà mai fatto per finire in quel luogo? Cosa hanno intenzione di fare gli Hunter?
Non temete, la mia prossima fan fiction sarà pronta a breve; spero di intrattenervi bene con questa fic e con Small Pain. Commentate in tanti!
Kiss, Micheila: zero2757


   
 
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