[Jeremy/Anna; dedicata a Leti]
Anna si era mossa a velocitā sovrannaturale, stringendogli il collo in una morsa ferrea con le sue piccole mani, e poi, trascinata dal richiamo irresistibile del sangue, aveva appoggiato la bocca sulla ferita che Jeremy le aveva offerto con ostinata incoscienza.
La paura, la sorpresa, la profonda irrazionalitā di tutto, facevano pulsare dolorosamente le tempie del ragazzo, gli serravano il respiro in gola; e il contatto della bocca -labbra, lingua, denti- di Anna sul suo palmo, la semplice immagine offuscata di quella scena - l'abbandono quasi erotico con il quale la ragazza stava bevendo il suo sangue - era stato semplicemente...troppo.