Salve
gente^^
Vi ricordate di me?? Spero di si =)
Innanzitutto voglio scusarmi per la prolungata assenza,
cavolo nn aggiorno dal 4 marzo O.o
chiedo umilmente perdono ma l’università nn mi
lascia un
attimo di respiro -.-‘’
ringrazio tt le persone che hanno letto il precedente cap
e che hanno lasciato un commento : RenesmeeBlack,
Fairy29, Isotta e voplessa22
Pov Edward
Lei ancora non c’è.
Mi sento strano. Agitato. Ho come la sensazione che mi sudino le mani
e, che il mio cuore aumenti i battiti mano a
mano che il tempo
stringe e Lei dovrebbe arrivare.
E strano perché noi vampiri non sudiamo ne tanto meno
abbiamo un cuore
pulsante. Eppure
quando Lei e vicino a
me è questo che mi succede. E come se in qualche modo
riuscissi a tornare
umano. E mi piace, mi piace maledettamente.
Il rombo silenzioso di una macchina mi fa ritornare alla
realtà. È lei. È
la sua macchina. Tutti gli studenti, della Forks High School, di sesso
maschile, trattengono il
respiro
seguendo con lo sguardo l’elegante macchina nera parcheggiare
con una fluida
manovra a poche distanza dalla mia auto. Anche i miei fratelli ed io,
mi
accorgo, abbiamo smesso di respirare.
Impaziente di rivedere la mia dea fisso lo sportello del guidatore
aspettando che si apra e che mi riveli la sua figura in tutto il suo
splendore.
Le porte della macchina si aprono simultaneamente, e altrettanto
simultaneamente le tre sorelle Swan escono dalla macchina,
accompagnando con
delicatezza lo sportello a chiudersi.
O. Mio. Dio.
È … non ci sono parole. È bellissima.
Porta un paio di jeans neri, cosi stretti da sembrare una seconda
pelle.
Sopra una camicetta bianca a mezze maniche con i primi bottoni
sbottonati che mettono
in mostra un po’ di scollatura. I capelli boccolosi, sciolti
sulle spalle, le
incorniciano il dolce viso a cuore. Gli occhi come sempre sono celati
dietro
gli immancabili Ray-Ban.
Semplice e assolutamente perfetta nella sua semplicità.
Sono sicuro di avere gli occhi fuori dalle orbite e la bocca spalancata.
Non è il modo in cui è vestita. No. Ma il modo
sciolto e sicuro con cui è
uscita dall’auto. Il modo deciso
con cui
adesso sta camminando verso l’ingresso della scuola.
Cammina sicura senza curarsi minimamente di tutti questi ragazzi che la
osservano con la bava alla bocca. Stupidi ragazzini, come si permettono
di
pensare quelle cose oscene sulla mia dea. Un ringhio sfugge al mio
controllo,
dando libero sfogo a tutta la mia gelosia. Manca poco che inizi a
sfogarmi
anche in altro modo: avventandomi senza alcuna pietà su
questi stupidi
umani. Quel vile di
Newton sta pensando
di avvicinarsi a Lei. Ok, è ufficiale il biondino vuole
morire. Un altro
ringhio sento si sta formando in fondo alla gola, ma prima che possa
liberarsi e che le
mia gambe scattino
verso il piccolo verme, vengo fermato da Jazz che mi trattiene per un
braccio.
Mi volto verso di lui schioccandogli un occhiata di fuoco per avermi
fermato dall’uccidere
quel … quel … quel verme.
Cerca
di ragionare e non fare pazzie. Controllati!
Jasper
ha ragione devo controllarmi.
Chiudo gli occhi, faccio un respiro profondo e il suo profumo mi entra
prepotente nelle narici. È qui. Sta passando davanti a me e
non mi degna
neanche uno sguardo.
Cosa??
Ma? Non capisco.
Perché è cosi fredda?
Non un saluto. Non
un cenno del
capo. Non una
rapida occhiata.
Niente. Assolutamente niente.
Si dirige tranquillamente all’ingresso di fianco alla bionda.
Alice poco dietro di loro si volta giusto per lanciarmi uno sguardo che
non
riesco bene a comprendere. È un misto tra lo sconsolato,
l’irritato e l’arrabbiato.
Ah le donne! Chi le capisce è bravo. Potrà
sembrare una frase fatta, ma non
è assolutamente così, è perfetta in
questo caso non che una delle frasi più
veritiere.
“Penso di essermi perso qualche passaggio”
Dice Emmett grattandosi il capo e riflettendo su quanto appena
accaduto.
“Pensavo avessimo fatto dei passi avanti … non
dico che adesso fossimo
diventati amici per la pelle ma … cavolo le abbiamo aiutate
con i cani, penso
che almeno un saluto c’è lo meritiamo …
non siete d’accordo anche voi??”
Emmett e io annuiamo alla domanda di Jazz. Ha perfettamente ragione,
almeno
il saluto è di dovere.
Non riesco proprio a capire. Eppure, ieri sera, mi sembrava che tutto
stesse andando bene, almeno prima che arrivasse la bionda a rovinare
tutto.
Ci stavamo per baciare, non me lo sono immaginato. Anche lei, ne sono
sicuro, lo voleva quasi quanto lo volevo io. Le ho dato il tempo di
tirarsi
indietro e non lo ha fatto, perciò qual era il problema
adesso.
Imbarazzo? Potrebbe.
Si! Sarà scuramente così. Non
c’è altra spiegazione.
Sollevato per quest’ultima spiegazione al suo strano
comportamento, mi
dirigo anche io verso un nuovo giorno di purgatorio. Dietro di me sento
i
pensieri confusi e curiosi dei mie fratelli che si interrogano sul mio
repentino cambio d’umore. Ma loro non possono capire, loro
non sanno quello che
è successo ieri sera. Già ieri sera …
che serata … però se ci penso mi viene
anche un po’ di nervoso. Cavolo ci mancava tanto
così, se non fosse stato per
quella bionda acida ci
saremo baciati e
magari … e magari cosa? Forse per lei non avrebbe
significato niente, magari lo
avrebbe visto come una debolezza del momento, un impulso dettato dalle
circostanze, dall’eccitazione della caccia. Forse non
c’entra nulla l’imbarazzo.
Forse ha solo voluto togliere me dall’imbarazzo di essere
rifiutato davanti a
tutti. Forse non sapeva come dirmi che quello che è successo
ieri è solo frutto
del mio cervello malato, e così ha preferito ignorarmi
totalmente. Un sorriso
amaro si dipinge sul mio volto. Certo cos’altro potevo
aspettarmi. Una dea come
lei non potrebbe mai volere un mostro come me. Sono un completo idiota
per
averci per averci anche solo per un attimo pensato, sperato davvero. Ma
cosa
diamine ho al posto del cervello? Segatura?
“Hai finito di tormentare il tuo povero cervello con delle
assurde
paranoie? O pensi di averne ancora per molto?”
Solo adesso mi accorgo della presenza di Alice nel posto affianco al
mio
nell’aula di spagnolo.
“Io non
… ma tu …?”
“Lascia stare. Volevo chiederti scusa per questa mattina
… per non avervi
salutato. Solo che Bella quando si mette una cosa in testa è
più cocciuta di
un mulo. Non voleva
ignorarti e solo che
si è lasciata convincere la Rose che fosse la cosa
più giusta. Poi ieri sera
quando è tornata a casa ha preso il ciondolo e ha iniziato a
farsi domande su
domande. Credo che sia entrata in paranoia ho cercato di distogliere la
sua
attenzione da quel benedetto ciondolo ma è come un
ossessione per lei … ma dico
la soluzione è cosi semplice, come fa a non capirla. Ha la
risposta a tutto
sotto il suo naso è la ignora completamente … e
tu ieri sera … era tutto
perfetto. Avevo escogitato il piano perfetto … che rabbia.
Avresti dovuto darti
una mossa e baciarla subito. Cosa aspettavi scusa? Un segnale divino?
Ci hai
messo troppo tempo … e come se non bastasse ci si
è messa anche Rosalie …
aaaahhh!!! Dovrò pensare a qualcos’altro, ma
questa volta avrò bisogno del tuo
aiuto.”
Ma quanto parla? Capisco che noi vampiri non necessitiamo di respirare,
ma
lei … waw … è un fenomeno. Ho capito
poco è niente di quello che ha detto, il
che è tutto dire. Ho afferrato la parte iniziale quello
delle scuse, che lei
non voleva ecc ecc, ma poi mi sono completamente perso. Un attimo
…
“Hey ma tu come fai a sapere di ieri sera?”
Alzando gli occhi al cielo si picchietta la fronte con un dito.
Ah! Certo. Dimenticavo. Lei vede il futuro.
“Vuoi dire che tu sapevi tutto? Che mi hai spinto ad andare a
caccia di
proposito perché sapevi come sarebbero andate le
cose?”
“Sisi … le cose sarebbero dovute andare
diversamente ma, non avevo previsto
l’arrivo di Rose cosi le cose non sono andare come
volevo”
Cioè? Cosa sarebbe successo se la bionda non fosse arrivata?
“E … cosa sarebbe … dovuto
succedere?”
Cerco di parlare con tono calmo e indifferente, come se la sua risposta
non
mi potesse toccare minimamente. Ma lei non mi risponde, si limita a
sorridermi
con sguardo da furbetta. Così cerco di sondare la sua mente
e, come già è
accaduto, mi cela i suoi pensieri pensando a tutte le scarpe che
contiene il
suo armadio.
Questa ragazza è troppo strana.
Sbuffo distogliendo lo sguardo e scuotendo la testa.
“Ho detto che mi serve il tuo aiuto?”
“Per cosa?”
Mi guarda come se fossi scemo
“Per Bella …”
Certo per Bella. Ok sono confuso. O mi sono perso qualche pezzo di
conversazione oppure sono troppo stupido. Con un respiro profondo cerco
di
capirci qualcosa , ma prima che riesca ad aprire bocca il prof ci
richiama e ci
invita gentilmente ad uscire fuori. Perfetto. Questa è la
prima volta che vengo
cacciato da un aula per mancata attenzione alla lezione. Pazzesco io
che riesco
a leggere nel pensiero e la mia compagna di banco che prevede il futuro
siamo
stati cacciati fuori. Tutto questo non ha senso, ma ho come
l’impressione che
quando ci si trovi con Alice Swan nulla lo abbia.
“Allora … ritornando al discorso di prima, le
vostre ospiti non renderanno
le cose facili ma cercheremo di sfruttare questa cosa a nostro
vantaggio … mi
serve un attimo per pensare … mmm”
Ormai siamo fuori dall’edificio. Mentre la pazza riflette, io
mi siedo su
una panchina e ripenso alla strana conversazione avvenuta poco fa.
Niente. Ho
ripensato ha tutto quello che mi ha detto e … niente. Non ci
ho capito niente.
Niente che abbia un senso logico. Riporto lo sguardo su Alice che fa
avanti e
indietro borbottando parole sconnesse.
Va avanti cosi per un paio di minuti per poi bloccarsi di
colpo.
Lanciarmi un occhiata che non riesco a decifrare. E iniziare a
saltellare sul
posto battendo le mani.
Questa ragazza è una completa squilibrata mentale.
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So
che il cap nn è nnt di che, ma oggi è il mio
compleanno … per cui mi fate un piccolo regalo e mi lasciate
un commentino???? Pleeeaseeee *me
che fa
occhi da cucciolo*
Grazie =)
Alla prossima spero il prima possibile
Baci baci luna =***