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Autore: luna89    10/05/2010    9 recensioni
È la prima ff che scrivo su twilight, di solito scrivo altro anche se è anche la prima che pubblico, perciò siate clementi=).In questa storia sono tutti vampiri: Bella sarcastica, bellissima dal passato misterioso.Edward bello e malinconico. Alice la solita pazza. L’incontro avviene su un bus.Cosa centra Bella con i Volturi?Riuscirà Edward a scoprire i segreti della bella vampira? Sarà amore tra i due?...per scoprirlo basta leggere^^
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve gente^^
Vi ricordate di me?? Spero di si =)
Innanzitutto voglio scusarmi per la prolungata assenza, cavolo nn aggiorno dal 4 marzo O.o
chiedo umilmente perdono ma l’università nn mi lascia un attimo di respiro -.-‘’
ringrazio tt le persone che hanno letto il precedente cap e che hanno lasciato un commento : RenesmeeBlack, Fairy29, Isotta e voplessa22

E un grazie speciale alla mia piccola sister … non so cosa farei senza di te =*

 

Pov Edward

Parcheggio Forks High School.
Lei ancora non c’è.
Mi sento strano. Agitato. Ho come la sensazione che mi sudino le mani e,  che il mio cuore  aumenti i battiti mano a mano che il tempo stringe e Lei dovrebbe arrivare.
E strano perché noi vampiri non sudiamo ne tanto meno abbiamo un cuore pulsante.  Eppure quando Lei e vicino a me è questo che mi succede. E come se in qualche modo riuscissi a tornare umano. E mi piace, mi piace maledettamente.
Il rombo silenzioso di una macchina mi fa ritornare alla realtà. È lei. È la sua macchina. Tutti gli studenti, della Forks High School, di sesso maschile, trattengono   il respiro seguendo con lo sguardo l’elegante macchina nera parcheggiare con una fluida manovra a poche distanza dalla mia auto. Anche i miei fratelli ed io, mi accorgo, abbiamo smesso di respirare.
Impaziente di rivedere la mia dea fisso lo sportello del guidatore aspettando che si apra e che mi riveli la sua figura in tutto il suo splendore.
Le porte della macchina si aprono simultaneamente, e altrettanto simultaneamente le tre sorelle Swan escono dalla macchina, accompagnando con delicatezza lo sportello a chiudersi.
O. Mio. Dio.
È … non ci sono parole. È bellissima.
Porta un paio di jeans neri, cosi stretti da sembrare una seconda pelle. Sopra una camicetta bianca a mezze maniche con i primi bottoni sbottonati che mettono in mostra un po’ di scollatura. I capelli boccolosi, sciolti sulle spalle, le incorniciano il dolce viso a cuore. Gli occhi come sempre sono celati dietro gli immancabili Ray-Ban.
Semplice e assolutamente perfetta nella sua semplicità.
Sono sicuro di avere gli occhi fuori dalle orbite e la bocca spalancata.
Non è il modo in cui è vestita. No. Ma il modo sciolto e sicuro con cui è uscita dall’auto. Il modo deciso  con cui adesso sta camminando verso l’ingresso della scuola. 
Cammina sicura senza curarsi minimamente di tutti questi ragazzi che la osservano con la bava alla bocca. Stupidi ragazzini, come si permettono di pensare quelle cose oscene sulla mia dea. Un ringhio sfugge al mio controllo, dando libero sfogo a tutta la mia gelosia. Manca poco che inizi a sfogarmi anche in altro modo: avventandomi senza alcuna pietà su questi stupidi umani.  Quel vile di Newton sta pensando di avvicinarsi a Lei. Ok, è ufficiale il biondino vuole morire. Un altro ringhio sento si sta formando in fondo alla gola, ma prima che possa liberarsi  e che le mia gambe scattino verso il piccolo verme, vengo fermato da Jazz che mi trattiene per un braccio. Mi volto verso di lui schioccandogli un occhiata di fuoco per avermi fermato dall’uccidere quel … quel … quel verme.

Cerca di ragionare e non fare pazzie. Controllati!
Jasper ha ragione devo controllarmi.
Chiudo gli occhi, faccio un respiro profondo e il suo profumo mi entra prepotente nelle narici. È qui. Sta passando davanti a me e non mi degna neanche uno sguardo.
Cosa??
Ma? Non capisco.
Perché è cosi fredda?
Non un saluto.  Non un cenno del capo.  Non una rapida occhiata.
Niente. Assolutamente niente.
Si dirige tranquillamente all’ingresso di fianco alla bionda.
Alice poco dietro di loro si volta giusto per lanciarmi uno sguardo che non riesco bene a comprendere. È un misto tra lo sconsolato, l’irritato e l’arrabbiato.
Ah le donne! Chi le capisce è bravo. Potrà sembrare una frase fatta, ma non è assolutamente così, è perfetta in questo caso non che una delle frasi più veritiere.
“Penso di essermi perso qualche passaggio”
Dice Emmett grattandosi il capo e riflettendo su quanto appena accaduto.
“Pensavo avessimo fatto dei passi avanti … non dico che adesso fossimo diventati amici per la pelle ma … cavolo le abbiamo aiutate con i cani, penso che almeno un saluto c’è lo meritiamo … non siete d’accordo anche voi??”
Emmett e io annuiamo alla domanda di Jazz. Ha perfettamente ragione, almeno il saluto è di dovere.
Non riesco proprio a capire. Eppure, ieri sera, mi sembrava che tutto stesse andando bene, almeno prima che arrivasse la bionda a rovinare tutto.
Ci stavamo per baciare, non me lo sono immaginato. Anche lei, ne sono sicuro, lo voleva quasi quanto lo volevo io. Le ho dato il tempo di tirarsi indietro e non lo ha fatto, perciò qual era il problema adesso.
Imbarazzo? Potrebbe.
Si! Sarà scuramente così. Non c’è altra spiegazione.
Sollevato per quest’ultima spiegazione al suo strano comportamento, mi dirigo anche io verso un nuovo giorno di purgatorio. Dietro di me sento i pensieri confusi e curiosi dei mie fratelli che si interrogano sul mio repentino cambio d’umore. Ma loro non possono capire, loro non sanno quello che è successo ieri sera. Già ieri sera … che serata … però se ci penso mi viene anche un po’ di nervoso. Cavolo ci mancava tanto così, se non fosse stato per quella bionda acida  ci saremo baciati e magari … e magari cosa? Forse per lei non avrebbe significato niente, magari lo avrebbe visto come una debolezza del momento, un impulso dettato dalle circostanze, dall’eccitazione della caccia. Forse non c’entra nulla l’imbarazzo. Forse ha solo voluto togliere me dall’imbarazzo di essere rifiutato davanti a tutti. Forse non sapeva come dirmi che quello che è successo ieri è solo frutto del mio cervello malato, e così ha preferito ignorarmi totalmente. Un sorriso amaro si dipinge sul mio volto. Certo cos’altro potevo aspettarmi. Una dea come lei non potrebbe mai volere un mostro come me. Sono un completo idiota per averci per averci anche solo per un attimo pensato, sperato davvero. Ma cosa diamine ho al posto del cervello? Segatura?
“Hai finito di tormentare il tuo povero cervello con delle assurde paranoie? O pensi di averne ancora per molto?”
Solo adesso mi accorgo della presenza di Alice nel posto affianco al mio nell’aula di spagnolo.
“Io  non … ma tu …?”
“Lascia stare. Volevo chiederti scusa per questa mattina … per non avervi salutato. Solo che Bella quando si mette una cosa in testa è più cocciuta di un  mulo. Non voleva ignorarti e solo che si è lasciata convincere la Rose che fosse la cosa più giusta. Poi ieri sera quando è tornata a casa ha preso il ciondolo e ha iniziato a farsi domande su domande. Credo che sia entrata in paranoia ho cercato di distogliere la sua attenzione da quel benedetto ciondolo ma è come un ossessione per lei … ma dico la soluzione è cosi semplice, come fa a non capirla. Ha la risposta a tutto sotto il suo naso è la ignora completamente … e tu ieri sera … era tutto perfetto. Avevo escogitato il piano perfetto … che rabbia. Avresti dovuto darti una mossa e baciarla subito. Cosa aspettavi scusa? Un segnale divino? Ci hai messo troppo tempo … e come se non bastasse ci si è messa anche Rosalie … aaaahhh!!! Dovrò pensare a qualcos’altro, ma questa volta avrò bisogno del tuo aiuto.”
Ma quanto parla? Capisco che noi vampiri non necessitiamo di respirare, ma lei … waw … è un fenomeno. Ho capito poco è niente di quello che ha detto, il che è tutto dire. Ho afferrato la parte iniziale quello delle scuse, che lei non voleva ecc ecc, ma poi mi sono completamente perso. Un attimo …
“Hey ma tu come fai a sapere di ieri sera?”
Alzando gli occhi al cielo si picchietta la fronte con un dito.
Ah! Certo. Dimenticavo. Lei vede il futuro.
“Vuoi dire che tu sapevi tutto? Che mi hai spinto ad andare a caccia di proposito perché sapevi come sarebbero andate le cose?”
“Sisi … le cose sarebbero dovute andare diversamente ma, non avevo previsto l’arrivo di Rose cosi le cose non sono andare come volevo”
Cioè? Cosa sarebbe successo se la bionda non fosse arrivata?
“E … cosa sarebbe … dovuto succedere?”
Cerco di parlare con tono calmo e indifferente, come se la sua risposta non mi potesse toccare minimamente. Ma lei non mi risponde, si limita a sorridermi con sguardo da furbetta. Così cerco di sondare la sua mente e, come già è accaduto, mi cela i suoi pensieri pensando a tutte le scarpe che contiene il suo armadio.
Questa ragazza è troppo strana.
Sbuffo distogliendo lo sguardo e scuotendo la testa.
“Ho detto che mi serve il tuo aiuto?”
“Per cosa?”
Mi guarda come se fossi scemo
“Per Bella …”
Certo per Bella. Ok sono confuso. O mi sono perso qualche pezzo di conversazione oppure sono troppo stupido. Con un respiro profondo cerco di capirci qualcosa , ma prima che riesca ad aprire bocca il prof ci richiama e ci invita gentilmente ad uscire fuori. Perfetto. Questa è la prima volta che vengo cacciato da un aula per mancata attenzione alla lezione. Pazzesco io che riesco a leggere nel pensiero e la mia compagna di banco che prevede il futuro siamo stati cacciati fuori. Tutto questo non ha senso, ma ho come l’impressione che quando ci si trovi con Alice Swan nulla lo abbia. 
“Allora … ritornando al discorso di prima, le vostre ospiti non renderanno le cose facili ma cercheremo di sfruttare questa cosa a nostro vantaggio … mi serve un attimo per pensare … mmm”
Ormai siamo fuori dall’edificio. Mentre la pazza riflette, io mi siedo su una panchina e ripenso alla strana conversazione avvenuta poco fa. Niente. Ho ripensato ha tutto quello che mi ha detto e … niente. Non ci ho capito niente. Niente che abbia un senso logico. Riporto lo sguardo su Alice che fa avanti e indietro borbottando parole sconnesse.  Va avanti cosi per un paio di minuti per poi bloccarsi di colpo. Lanciarmi un occhiata che non riesco a decifrare. E iniziare a saltellare sul posto battendo le mani.
Questa ragazza è una completa squilibrata mentale.

____________________________
So che il cap nn è nnt di che, ma oggi è il mio compleanno … per cui mi fate un piccolo regalo e mi lasciate un commentino???? Pleeeaseeee  *me che fa occhi da cucciolo*
Grazie =)
Alla prossima spero il prima possibile
Baci baci luna =***

  
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