footing |
Salve
cari lettori. Questa fan fiction è nata nella mia mente
quando un mio amico,
mentre eravamo in un associazione studentesca
dell’università ha chiesto
scherzando ad una mia amica se cercava un amico di fotting! Si, avete
capito
bene! Io ho preso spunto da questo fatto creando nella mia mente una
fic
assolutamente esilarante all’inizio e soprattutto una bella
descrizione
leggermente lime alla fine OçO! Spero che vi piaccia e che
vi faccia ridere e
poi appassionare tanto quanto ha fatto ridere e appassionare me mentre
la
scrivevo! Buona lettura, buono spasso e non linciatemi!
Bacioni
Micchan!
Era
così da circa 10 anni ormai! Nessuno
aveva ribattuto, pensando che questa politica potesse aiutare i ragazzi
a
socializzare e a non pestarsi com’era successo fino a questa
iniziativa. Si
trattava di un metodo adottato soltanto nella loro scuola, che non solo
aveva
avuto successo, ma aveva reso quei ragazzi, di cui alcuni con gravi
problemi di
socializzazione, a vivere una vita molto più tranquilla e
spensierata, senza
bulli. Chi si azzardava a picchiare qualcuno, veniva inevitabilmente
accerchiato, ma senza essere neanche sfiorato, dai ragazzi
più grandi.
Questo
metodo era nato dalla mente
controversa e in un certo senso perversa del vicepreside, Jiraja, che
l’aveva
proposto come modello educativo alternativo e che consisteva in:
1.
Creazione
di gruppi di ragazzi di durata annuale accomunati da una
stessa passione o hobbie;
2.
I
gruppi non potevano essere ricomposti l’anno successivo,
dovevano essere
sempre diversi di anno in anno;
3.
I
professori stavano con la classe solo per evitare che gli alunni
iniziassero a litigare;
4.
I
ragazzi dovevano mettere in una bacheca apposita un annuncio il cui
titolo doveva essere “A.A.A. Cercasi amico di
…” e in cui sotto vi era il nome
di chi aveva avuto l’iniziativa e la specificazione di cosa
consisteva.
Ma
era successo una volta che l’annuncio
creato da un ragazzo fosse stato frainteso a causa del tipografo a cui
era
stato lasciato l’incarico. Infatti, tale tipografo, un certo
Igor, di origine
ungherese, o almeno così si presumeva, scrisse in modo
sbagliato una parola
nell’annuncio: la parola era Footing! Lui la scrisse con due
t e questo portò
alla lettura erronea di footting! E nonostante la correzione fatta
dopo, per
quest’annuncio il ragazzo venne persino preso un
po’ in giro!
Quel
povero ragazzo ebbe moltissimi problemi,
anche se tale annuncio gli aveva fatto trovare la propria anima
gemella!
Volete
sapere di chi si tratta? Beh, del
sottoscritto: Naruto Uzumaki, eterno sfigato, perché ancora
i miei amici mi ci
prendono in giro cantando l’insulsa canzoncina che ne
derivò:
Io
cerco un amico di footting!
Ci
sono io … ce l’hai piccino!
E
altro ancora che non starò a spiegare!!! È
ora che vi spieghi come sono andati i fatti!
//////////////////////////////////Flashback///////////////////////////////////////
Era
un tranquillo pomeriggio di primavera ed
io ero andato a far stampare e affiggere il mio annuncio da Igor-minchia-scimmia. Lo facevo solo
per fargli guadagnare qualcosa, visto che rischiava di chiudere,
secondo alcune
fonti, ed io volevo iniziare questa mini-campagna di aiuto nei
confronti di
quel povero disgraziato, visto che ero e sono troppo buono e che mi
faccio muovere
a pietà moooolto facilmente! Quel grandissimo cretino aveva
scritto bene
meeting, coking e pointing negli annunci di tre miei amici: Sakura
Bigbubble
Haruno, Lee sopracciglione Rock e Sai Scrocchiaceo (unione di scroccone
e
crostaceo) Stones. Quindi io andai sicuro che sapesse anche footing. Ho
sempre
avuto una passione incredibile per il footing, tanto che prima e dopo
scuola
faccio almeno un ora di corsa, ogni giorno!
Quindi,
siccome molti miei compagni di scuola
facevano più o meno la stessa cosa, decisi di creare,
quell’anno, il gruppo del
footing. Mai decisione si rivelò tanto brutta.
-Ciao
Igor! ^^-
-Ciao
giovane giapponese che sembra ungaro
per colore di occhi e di capelli, in cosa posso aiutare te?-
-Naruto,
Igor, mi chiamo Naruto! E si dice
ungherese! Senti, potresti scrivere per me un annuncio? Sai, io non ho
il tempo
a causa dell’allenamento che sto facendo per la gara di
corsa, e quindi voglio
che lo faccia tu! Si tratta di un annuncio su un gruppo di footing! Sai
scrivere footing, Igor?-
-Certo,
altrimenti io non fossi qua, non
credi!?-
-Si
dice “io non sarei qua”, Igor.-
-Quello
che ho detto! Ora io andare a fare
annuncio, mentre tu andare a lezione! Su su!-
-Si,
ok! Ti raccomando, scrivi bene footing!-
-Ok!-
Me
ne andai da li con una brutta sensazione
sotto pelle. Avete presente quella sensazione che si ha quando si ha
paura di
fare una figura di merda a causa di altri? Ecco, era proprio quel
genere di
sensazione!
Andai
a lezione e poi tornai a casa,
allungando ovviamente il tragitto per tornare a casa e fare in
contemporanea il
mio allenamento. Siccome era venerdì ed il giorno dopo i due
prof che dovevano
venire a scuola ad insegnarci erano ambedue malati di chissà
quale strana
influenza, il giorno dopo non sarei andato a scuola. Quindi avrei avuto
ore
extra per prepararmi a quella gara. Dormi come un ghiro, dopo aver
mangiato
ovviamente due ciotole del ramen fatto in casa di mia madre, che si
chiama
Kushina, con leggero aiuto di mio padre, Minato (nel senso che gli
passava gli
ingredienti).
Il
giorno dopo andai a fare footing per tre
ore. Così la domenica. Il lunedì le lezioni
iniziavano un’ora più tardi, ma
arrivai comunque in ritardo (sono un ritardatario cronico con R e C
maiuscole),
quindi non ebbi tempo di leggere il mio annuncio. Uscì di
classe solo durante
l’intervallo e lì mi venne l’infelice
idea di leggere l’annuncio.
Quando
lo vidi la mascella mi si schiantò col
pavimento davanti alla bacheca per 4 motivi principali:
1.
Quel
maledetto Igor-minchia-scimmia aveva scritto footing con due t
(cioè footting);
2.
C’erano
le firme di ben 80 persone, il che significa che ero diventato
non solo lo zimbello della scuola, ma anche schifosamente ricercato;
3.
Mi
ridevano quasi tutti in faccia, mentre gli altri pochi (cioè
80 su
250) mi lanciavano occhiate maliziose e raccapriccianti;
4.
Il
primo nome nella lista era quello di Sasuke Uchiha.
Il
quarto adesso mi non da fastidio, ma
allora si, me ne dava così tanto che sono certo che
l’avrei ammazzato (in quel
periodo non lo potevo vedere perché troppo altezzoso secondo
i miei gusti).
Appena mi arrivò vicino il mio migliore amico, certo Kiba
Inuzuka, lo costrinsi
a darmi un pennarello e cancellai la parola scritta in modo alquanto
sbagliato
e la riscrissi correttamente. Un altro problema fu che dopo, tutti
quelli che
avevano firmato, mi scrissero vicino alla riscrizione frasi come
“Se! Non ci
credo!” e roba simile! Avevo voglia di uccidermi, insomma!
Così,
non curandomi della lezione che c’era
dopo, andai da quella testa di merda e gliene dissi di tutti i colori,
di cui riporto
adesso le testuali parole:
(premetto
che entrai come un uragano capace
di distruggere le montagne, che quasi gli distrussi la porta e che la
discussione avvenne davanti a venti, avete sentito bene, venti persone)
-Razza
di Igor-minchia-scimmia, mi hai
sbagliato l’annuncio!!!! IO TI UCCIDO! Ora sono lo zimbello
della scuola!-
-Ragazzo,
io ho scritto bene annuncio tuo!-
-Ah
si!? E allora sei un’ignorante! Footing
non si scrive così, si scrive con una sola t, razza di
stronzo!- Adesso come
faccio?!-
-Io
non essere ignorante!! Tu essere grande
maleducato! Io scritto bene!-
-E
ancora!! HAI SCRITTO MALE QUESTA PAROLA!
Voglio che tu mi rifaccia l’annuncio in modo CORRETTO E
SOPRATTUTTO GRATIS!-
-Niente
risarcimento, ragazzo! Mi spiace se
tu essere stupido!-
-SEI
TU LO STUPIDO QUI! (qui mi tirai indietro
i capelli biondi con una mano, in chiaro gesto che mi ero innervosito
di
brutto!) Senti, footing si scrive con una sola t! Hai capito?!-
-Si!-
-Ok
.. se hai veramente capito adesso mi
rifai l’annuncio come risarcimento morale, ok?-
-No!-
-BRUTTO
FIGLIO DI UNA MINCHIA GHIACCIATA,
(qui lo presi per il bavero della camicia) SE NON MI RIFAI
L’ANNUNCIO TI GIURO
CHE TI FACCIO DEPORTARE IN SERBIA!! TI RENDI CONTO DEL DANNO CHE MI HAI
FATTO???-
-SENTI
RAGAZZO, IO NON SONO UN’IGNORANTE E
SONO PRONTISSIMO A DIMOSTRARTELO!-
Mi
sembrò strano questo improvviso
cambiamento di pronuncia! Da un accento tipicamente russo,
passò ad un
giapponese perfetto! Qui collegai … era un truffatore!
-Aspetta
… TU SEI UN TRUFFATORE! Fai finta di
essere un ungherese E
COSI’ IMBROGLI I
RAGAZZI DELLA SCUOLA! (Qui mi venne un’idea geniale) Facciamo
così … io non ti
denuncio per truffa e tu mi rifai l’annuncio!-
-MAI!-
-Ok!
(presi il cellulare) Adesso sto
chiamando la polizia per farti arrestare!-
-Non
lo faresti mai!-
-Ne
sei sicuro? (dissi facendo finta di
chiamare e di aspettare che rispondessero, imitando il suono del
telefono che
squilla) TUUUUUUU, TUUTUUUUU …-
-OK,
TI RIFACCIO L’ANNUNCIO, MA TU CHIUDI LA
CHIAMATA!-
-(Feci
finta di chiudere la chiamata) Fatto!
Adesso sbrigati!-
-Ok!-
Sparì
dietro la porta che collegava alla
tipografia e rifece tutto nel modo giusto. Li controllai appena mi
furono in
mano e poi gli dissi:
-Grazie!
È stato un onore scendere a patti
con te! A mai più!-
Mentre
tornavo in classe strappai tutti i
foglietti con la scrittura sbagliata e infissi quelli corretti. Appena
finirono
le lezioni, andai a controllare e notai con piacere che si erano
iscritti ben
99 persone. Mi dissi tra me e me “sono un genio”!
Mai
farsi complimenti troppo presto.
RICORDATEVELO! Sempre e comunque, mai farsi i complimenti su un lavoro
troppo
presto! Mentre andavo verso l’uscita, vicino a una rampa di
scale, un qualcuno
mi prese da dietro e mi portò dietro questa scalinata, che
in pomeriggio
inoltrato è letteralmente al buio perché non ci
arriva la luce del sole.
Il
cuore mi batteva a mille … ma quel
qualcuno mi fece un “ssssssssss” incredibilmente
convincente, facendomi stare
zitto.
-Se
non farai alcun rumore, sarà meglio per
te!-
Riconobbi
subito la voce del mio aggressore …
era Sasuke! Prima annuì, e poi pronunciai il suo nome con
ancora la sua mano
sul viso. Ridacchio, ma non in modo un po’ sadico come di
solito faceva, ma con
un che di stranamente dolce e scherzoso. Appena fu sicuro che non
c’erano più
persone, mi “stappò” la bocca ed io fui
libero di chiedere spiegazioni.
-Teme
(significa cretino), che succede?-
-Ti
devo parlare di un paio di cosette!!-
Disse,
mostrandomi un volantino, che
prontamente afferrai.
-Dov’era??-
-Era
nell’aula magna, in cui il quinto, oggi,
ha svolto il meeting di storia dell’arte.-
Iniziai
a sudare a freddo. I ragazzi del
quinto erano un ammasso di depravati inimmaginabili, pronti a tutto per
fottere
anche un povero gattino. Con questo penso di averli descritti
abbastanza bene.
-Oh
merda!-
-Tranquillo,
dobe (anche questo significa
cretino), non l’hanno visto! L’ho tolto prima che
potessero farlo e per tua
fortuna non hanno visto neanche gli altri! Infatti non
c’è neanche una delle
loro firme!-
Constatai
che aveva fortunatamente ragione.
Ma in quel momento mi venne in mente una domanda, che posi senza timore
al mio
interlocutore.
-Perché?
Si, insomma … perché mi hai
aiutato?-
-Sarò
sincero e il più diretto possibile,
Naruto … ma non ripeterò due volte la stessa
cosa, ok?-
Detti
un ok in risposta e annuì in
contemporanea.
-Naruto,
hai notato qualcosa sui miei
atteggiamenti nei tuoi confronti?-
Mi
si accese una lampadina … fino a qualche
mese prima mi prendeva in giro come non mai, e poi poof, come per magia
cambiò
atteggiamenti, incenerendo con lo sguardo chi si azzardava a farmi
commentino
troppo maliziosi.
-Si!
Ma non cap …-
M’interruppe.
-Fammi
continuare e chiudi la bocca! L’ho
fatto perché mi piaci! Adesso, se vuoi prendermi a pugni,
sappi che non me ne
starò a guardare, ok? Perché …-
Questa
volta fui io a interromperlo.
-Ehy,
datti una calmata! Io non voglio
prenderti a pugni o quant’altro e non ti prenderò
neanche in giro, non è da me
prendermi gioco dei sentimenti degli altri, Sasuke …-
Mi
resi conto di averlo chiamato per nome …
il che non era mai successo e questo mi aveva scombussolato le idee. Ci
pensai
su e, nonostante non volessi ammetterlo, quel ragazzo che adesso mi era
davanti
aveva avuto sempre un certo ascendente su di me, tanto che mi
rattristavo
quando non era in classe. Questo perché sentivo una certa
mancanza. Ci stavo
riflettendo e mi scoprì, proprio in quel momento, mentre lui
mi sventolava una
mano davanti agli occhi, attratto da lui.
Immaginate
la scena: un gran bel figo vi è
davanti, vi sventola una mano davanti algi occhi mentre la luce
traditrice del
tramonto lo illumina da dietro facendolo sembrare la rappresentazione
del dio
greco Apollo.
Ecco
cosa dissi a quella visione:
-Wow-
Ed
ecco il suo interrogativo:
-Wow
cosa?-
Ora
vi scrivo quello che dissi dopo io …
-Non
mi ero accorto dei riflessi blu dei tuoi
capelli … sono bellissimi.-
Lui
arrossì (ma proprio poco, ve lo assicuro)
e mi ringraziò per il complimento. Mi venne spontaneo
posargli una mano sulla
guancia destra. Gli occhi color petrolio s’illuminarono, come
se si fossero
incendiati di colpo. E lui fece lo stesso, mi posò una mano
sulla guancia
destra. Arrossì tantissimo, abbassando leggermente la testa
per l’imbarazzo.
Lui me la rialzò dicendo:
-Fammi
guardare questi due pezzi di cielo.-
La
cosa mi fece arrossire ancor di più, ma
non interruppi il contatto. Era come se fossi curioso di capirne la
consistenza,
la morbidezza.
Fu
il dopo ad essere veramente incredibile,
lui si avvicinò al mio viso, il mio cuore impazzì
proprio in quel frangente, e
constatai che probabilmente mi stava per venire un infarto o roba
simile, mi
persi nel mio sguardo. E mi sussurrò a fior di labbra:
-Se
non vuoi, fermami.-
Ma
non lo fermai. Avevo baciato delle ragazze
(capendo che non mi piacevano e che non mi piaceva neanche baciarle),
quasi
vomitando dopo, ma con lui era diverso. Il primo fu molto fugace, quasi
a
stampo, il resto fu indimenticabile. Iniziammo a baciarci sempre con
maggior
passione, sempre più a fondo, ci avvinghiammo quasi
l’un l’altro. Sentì le sue
braccia forti e muscolose abbracciarmi, mi spinse dolcemente verso il
muro e
continuammo a baciarci fino a quando il cervello ordinò
“ALT! Urge presenza di
ARIA!”. Ci staccammo, riprendemmo fiato ed io dissi un altro:
-Wow.-
In
chiara allusione al bacio. Mi resi conto
in quel momento che nei piani bassi avevano fin troppo fatto effetto
gli
ormoni, ma non ero il solo!
-Ti
va di venire con me?-
Mi
disse, col fiatone e leggermente sudato.
La sola cosa che riuscì a fare fu annuire, la lingua era
andata in ferie per
parlare. Andammo nel bagno del personale. Era tre volte più
pulito di quello
degli alunni, e mi chiesi mentalmente il perché. Rispose lui
alle mie domande!
-Il
personale non ci viene mai, ma lo
puliscono comunque, perché qui alcune persone ci vengono per
fare diverse
porcate! Beh, nel nostro caso è diverso … se non
vuoi non sei obbligato a
restare.-
Gli
risposi in tutta sincerità.
-Voglio
restare … (sorrisi) non voglio
andarmene.-
Ci
appoggiammo al muro e ricominciammo a
baciarci, sempre con maggiore passione, e mentre ci baciavamo ci
spogliavamo.
Ogni gesto era fatto con dolcezza, per cogliere il vero senso di essere
un “NOI”
insieme e non un “NOI” in senso egoistico, dove si
parla di due persone invece
che di una cosa sola. Ad un certo punto cademmo pure a terra,
poiché le gambe
erano diventate gelatina, ormai. In quegli attimi pensai
“Finalmente … dopo 5
anni … posso finalmente dire che è
mio!” e successivamente “Mio? Si …
è mio!”.
Quel
giorno, in quel lindo bagno, facemmo l’amore.
Non scorderò mai ne il prima, ne il durante e tantomeno il
dopo, quando fummo
costretti a scavalcare il cancello alto 3 metri.
////////////////////////////////Fine
Flashback//////////////////////////////////////
Il
periodo successivo, che dura ancora oggi,
fu ed è una favola. Certo, anche noi abbiamo alti e bassi
(soprattutto bassi),
ma mi sento felice e soprattutto non mi sono mai pentito di tutto
questo.
Per
quanto riguarda ad Igor, dopo un anno ha
giocato un giochetto simile al mio amico amante dei cani, Kiba; per sua
fortuna
non era footing, la parola. Lui per tutta risposta, dopo aver scoperto
che
parlava benissimo la nostra lingua, ha chiamato la polizia (per
davvero) e l’ha
fatto arrestare per diversi reati. Quando lo seppi saltai di gioia e
gridai “EVVIVAAAAA!
MINCHIA-SCIMMIA E’ ANDATO IN PRIGIONE!” davanti a
circa 500 persone, facendo
una bella figura di merda!
____________________________XD
Micchan
Production_____________________________
Zalve
ragazzi XD! Ecco, che ve ne pare di
questa fic scritta a suon di Ya Ya Ringhe Ringhe Raya di Goran Brecovic
e Ho
perso le parole di Luciano Ligabue??
Vi
giuro che mi è venuto tutto di getto XD!
Spero poi che i commenti che lascerete non saranno linciaggi! Bacioni
ardenti
da Micchan XD!