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Autore: ary_gg    13/05/2010    5 recensioni
Sono passati circa quattro anni da quando Blair ha lasciato New York e si ritrova a dover tornare e riaffrontare tutto e tutti. E' spaventata e si sente fuori dal mondo, ma soprattutto dovrà fare i conti co la sua vita passata, presente e anche futura. Quale sceglierà?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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 Il volo Parigi-New York arrivò con dieci minuti di ritardo. Era stanca per le infinite ore passate sulla poltrona della prima classe di un aereo di linea e, di certo, non si aspettava che, arrivata in aeroporto, avrebbe dovuto subire uno stress maggiore.

"Miss Blair!"

"Dorota?! Ma che ci fai qui?"

"Miss...ecco..dobbiammo correre in ospedale. Adesso."

Credeva che il cuore le sarebbe esploso prima di riuscire ad arrivare in ospedale e torchiare per qualche giovane ed inesperta infermiere, per riuscire ad avere notizie concrete.

"Buona sera, in cosa posso..."

"Dov'è?!"

"Chi? Signorina si calmi!"

"Mi dica dov'è!"

"Se si calma, mi dice il suo nome e quello della persona che sta cercando, magari riesco ad aiutarla."

"Blair Waldorf! Io..."

"Signorina Waldorf! Non è necessario k urli in questo modo con la signorina Mills",

Si voltò e vide un giovane medico sulla trentina, alto, castano e con due occhi di un azzurro magnetico.

"David Bennett. Sono il medico che si è occupato di sua madre. Da questa parte."

Non disse una parola, era così spaventata all'idea di dover ricevere una notizia che non poteva reggere, che non ebbe il coraggio di chiedere nulla.

Si fermarono davanti alla porta di una camera.

"Sua madre sta bene signorina, ha avuto una crisi respiratoria dovuta all'ansia e allo stress. Ora sta bene. Le ho prescritto dei leggeri tranquillanti, ma se non si strapazzerà troppo, starà benissimo."

"Cosa? Cos'è che..." Non aveva ascoltato nemmeno la metà di quello che il medico le aveva detto. La sua mente si era rifiutata di assimilare altre notizie dopo il 'sta bene'. Lui sorrise scuotendo la testa.

"Non è che con il caratterino che si ritrova, devo prescrivere dei tranquillanti anche a lei?"

"Cosa? Oh no..." sorrise.

"Mi scusi, posso vederla?"

"Certo dovrebbe essere sveglia. Dentro c'è già suo padre."

Blair rimase interdetta "Mio padre??"

Aprì la porta, vide Cyrus seduto accanto a sua madre e sorrise.

"E' il mio patrigno veramente. Comunque grazie e...mi scusi ancora per il mio comportamento."

"Non si preoccupi signorina Waldorf, ne vedo tanti tutti i giorni. E' matematico. Tutti i parenti dei pazienti impazziscono in questo modo. Oh mi scusi il cercapersone. Mi chiamano. Passerò più tardi a visitare sua madre"

"La ringrazio."

 

 

Bevve un sorso di caffè e fece una smorfia di disgusto.

"Purtroppo si ostinano a chiamarlo caffè, però a piano terra c'è un ottimo bar."

"Dottor Bennett. Grazie, andrà benissimo questo."

"Davvero, sua madre sta bene. Dovrebbe andare a casa."

"Avrò un aspetto orribile, mi sono precipitata qui dall'aeroporto."

"No veramente no."

Blair lo guardò imbarazzata.

"Blair!" La voce le risultò familiare, ma era così stanca, che ensava di avere le allucinazioni. Quando poi si voltò e la vide, capì k era reale.

"Serena!? Che ci fai tu qui?"

"Appena sono tornata a casa ho trovato Jenny ancora in piedi che mi aspettava e mi ha detto. Come sta Eleonor?"

"Am.." si voltò verso il medico e poi si rivolse verso Serena.

"Bene, sta bene."

"Scusatemi, finisco il giro dei miei pazienti."

"Si certo, grazie ancora".

Non appena furono sole calò il silenzio. Serena guardò Blair negli occhi. "Che ne dici se facciamo una passeggiata e intanto ci dirigiamo verso casa tua? Sei stremata."

Blair abbassò lo sguardo e accennò un sorriso. Nonostante si fossero allontanate a causa di un oceano di distanza e la collocazione in due continenti differenti, si conoscevano troppo bene. Non ci sarebbe voluto poi chissà cosa per capire che Blair era stanca, ma solo Serena riusciva a trovare il modo di convincerla. Bè in realtà non era l'unica, ma era lei a trovarsi lì in quel momento. Non che blair Waldorf avrebbe voluto vedere qualcun'altro, era passato così tanto tempo, che ormai non sapeva più cosa voleva o chi.

"Devo considerarti una francese in terra straniera o c'è ancora un vago ricoro di New York in te?" Blair si fermò, si guardò intorno e si accorse di aver sbagliaton strada.

"No, no...ricordo la città, sono solo stanca." Camminarono per un pò in silenzio.

"Non mi aspettavo di vederti."

"B! Santo cielo scherzi vero?"

"E' una vita che non mi chiamavi più così." Serena si fermò e prese le manio dell'amica.

"Blair ci saremo anche allontanate, ma nel mio cuore sei sempre la mia migliore amica, e piccole incomprensioni, tanti impegni e un 'pò' di distanza non cambiano certo le cose."

"Davvero?"

"Ne dubitavi?"

"No è solo che...ci speravo..."

"Ascolta, quando hai deciso di trsferirti a Parigi, io...insomma, è la tua vita, io che posso fare se non farne parte incondizionatamente?"

Blair sospirò, tornò a guardare l'amica e l'abbracciò.

"E' che mi sei mancata così tanto S! Sentirti sporadicamente per telefono e vederti quelle poche volte che tornavo...non era esattamente come immaginavo...pensavo fossi arrabbiata, così..."

"...ci siamo allontanate di più...ora siamo qui però...ti voglio bene B."

"Ti voglio bene anch'io S"

 

"Com'è che si dice? A volte ritornano...e questa volta non si tratta tratta di una coppia che riaccende la passione, ma semplicemente di un'amicizia che si era un pò spenta. Attenzione Upper East Side sembra che qualcuno sia tornato per restare, ma...B non dimentichi qualcosa? Qui non c'è solo la fiamma di S da riaccendere...xo xo GG"

 

 

 

Spazio autrice

ciao a tutti...mi hanno convinto a pubblicare la storia. qndi per questa tortura dovete ringraziare Dark Qeen. ahahah scherzo. allora la storia l'ho scritta alla fine della seconda stagione e l'ho finita mentre la terza serie non era nemmeno a metà quindi so che molte cose non centrano però va bè. prendetela così. ringrazio già chiunque voglia leggerla o commentare. non è un granchè so che non dovrei dirlo ma lo so ne prendo atto quindi se magari vedo che non interessa non pubblicherò più...magari proverò a farne un'altra più interessante. spero di riuscire a postare regolarmente anche se so già che mi sarà difficilissimo. che dire, nient'altro credo. xo xo A<3

   
 
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