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Autore: vero15star    16/05/2010    1 recensioni
Per più di 145 anni lo aveva torturato,portandolo a ricordare ciò che aveva fatto,a ricordargli che lui era un essere abominevole e non il dolce adolescente che fingeva di essere. La storia non doveva cambiare ma il suo piano era stato stravolto. Elena Gilbert. Il ritratto vivente di Katherine Pierce. La sua Katherine Pierce. E da quando Elena era arrivata al fianco di Stefan non aveva trovato il coraggio di distruggere la vita di suo fratello perchè avrebbe significato distruggere anche quel piccolo raggio di luce.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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How you remind me            How You Remind Me

Damon Salvatore.
Fin da quando era nato si era sentito inferiore,si era sentito inutile.
Suo padre quando era nato non l'aveva mai considerato più di tanto,mai amato davvero;quando era nato poi il perfetto Stefan la situazione era peggiorata,diventata incontrollabile.
Non riusciva ad odiare Stefan,non era colpa sua per quello che era :il figlio adorato del suo stesso padre.
Aveva mandatto giù quel boccone amaro come il  veleno che ti scende piano ,lentamente,suadentemente nelle vene e aveva imparato a voler bene a quel suo fratellino sciocco ed ingenuo,buono come il pane che vedeva ancora il mondo come un parco fiorito.
Era riuscito a dimenticare di non essere quello che suo padre voleva,quasi un figlio sprecato .
Aveva perdonato Stefan.
Ma non poteva sopportare che lui si prendesse anche l'amore della sua vita,non poteva proprio.
Non doveva prendersi ciò che era suo di nuovo.
Katherine era sua,esclusivamente sua,il sangue che gli scorreva nelle vene doveva appartenere a Katherine e quello di lei a lui,Stefan non doveva proprio esserci in quella questione.
Ma ancora una volta il suo caro dolce fratellino aveva deciso di non rimanerne fuori ;anche lui vittima del fascino di Katherine l'aveva a sua volta ammaliata e portata in un certo senso a scegliere lui.
E questo Damon non poteva sopportarlo,non poteva proprio.
Ancora una volta si sentiva come se fosse non abbastanza per qualcuno,come se non valesse tempo ed amore.
E quando Katherine "era morta" e lui voleva morire con lei,suo fratello gli aveva offerto l'eternità.
Lì Damon era diventato il Damon che ricordava di essere stato.
Aveva deciso che la sua vita sarebbe stata completa solo nel distruggere quella di chi gli aveva più di tutti spezzato il cuore :Stefan.
Per più di 145 anni lo aveva torturato,portandolo a ricordare ciò che aveva fatto,a ricordargli che lui era un essere abominevole e non il dolce adolescente che fingeva di essere.
La storia non doveva cambiare ma il suo piano era stato stravolto.
Elena Gilbert.
Il ritratto vivente di Katherine Pierce.
La sua
Katherine Pierce.
E da quando Elena era arrivata al fianco di Stefan non aveva trovato il coraggio di distruggere la vita di suo fratello perchè avrebbe significato distruggere anche quel piccolo raggio di luce.
Elena,così bella ,così solare,così diversa da Katherine.
Si era affezionato a lei,ai suoi sorrisi ingenui ,a quegli occhi scuri pieni di luce e credeva di non avere nessuna speranza di poter essere nel suo cuore.
Ma Elena gli aveva dimostrato di avere un cuore grande,abbastanza grande da contenere anche lui insieme a tutte le sue persone della sua vita.
E questo lo aveva cambiato .
Lo aveva portato ad essere diverso.
Quando aveva scoperto che l'unico motivo per cui non si era ucciso in tutti questi anni era vivo e vegeto e non gliene importava un accidente di lui , Elena era lì per lui,nonostante tutto,nonostante Stefan.
Gli aveva offerto una spalla,gli aveva offerto la sua amicizia.
Un amicizia che Stefan non aveva capito,che non aveva accettato.
Lui non era mai stato il secondo a nessuno,lui non aveva mai provato cosa significava sentirsi messo da parte :era sempre stato il ruolo di Damon quello,mai di Stefan.
E pian piano tra umorismo e battute pungenti si era innamorato.Di nuovo.
Avrebbe dovuto supporlo.
Elena era comunque il ritratto fisico di Katherine.
Ma ciò di cui si era davvero innamorato era la sua personalità;si era innamorato dei suoi sorrisi improvvisi,dei momenti in cui era pensierosa e si estraniava dal mondo,dal suo essere mamma chioccia.
Si era innamorato della sua essenza,del suo essere Elena.
Katherine infondo,non c'entrava assolutamente niente.
E questo lo spaventava terribilmente.
Era più facile dirsi che si era innamorato di Elena perchè assomigliava a Katherine che ammettere davvero a se stesso di essersi innamorato di nuovo di una persona con cui non aveva nessuna speranza.
Oltre all'amicizia Elena era stata molto chiara,non ci sarebbe stato niente.
E per quanto ci scherzasse e fingesse con tutti,Stefan lo sapeva.
In quanto a sentimenti Damon non era mai stato molto bravo a nasconderli.
That's his humanity.
Sentimenti;il suo punto debole,il suo tallone d'Achille.
Damon era seduto sul divano con un libro tra le mani consumato ,mentre i suoi occhi piano piano si facevano sempre più stanchi.
Da quanto non dormiva?Non riusciva nemmeno a ricordare l'ultima che aveva fatto davvero un buon sonno.
Era stanco,stanco di reprimere tutto ,di uccidere se stesso per fingere che tutto fosse normale quando non lo era.
Un profumo di fiori invase le sue narici costringendolo a smorzare lo sguardo infelice in quello solito da ghigno ironico.
-'Giorno Elena-Elena si bloccò dietro di lui sbuffando.
-Ma voi vampiri avete anche gli occhi dietro?-
Lui rise di gusto voltandosi verso di lei,con quel suo sorriso strambo e la guardò mentre con le braccia incrociate e il viso corrucciato aspettava una sua risposta.
-No,ma sai abbiamo una narice piuttosto svilluppata , per sentire il sangue.Ed il profumo-
Elena sbuffò ancora più sonoramente.
-La prossima volta non mi metterò il profumo-disse convinta.
-Non servirebbe,in quel caso sentirei il profumo della tua pelle- e sarebbe decisamente peggio.
-Quindi sono costretta a farmi scoprire ogni volta?-
-Si Elena,si-lei si appoggiò vicino a lui sul divano  e accostò la testa sulla sua spalla.
Che cosa gli prendeva oggi?
-Tutto ok principessa?-
-Non proprio,Jeremy ed io non parliamo ancora e questo mi sta facendo uscire di testa.Non riesco più a gestire niente-
Lui la fece accoccolare meglio tra le sue braccia mentre Elena tirava su con il naso,cercando di non piangere.
-Hei-la richiamò lui cercando i suoi occhi cioccolato e trovandoli -Jeremy ti vuole bene,lo sento. Dagli solo del tempo per assimilare tutto questo e ben presto riuscirete a ricostruire il vostro rapporto,perchè niente e nessuno riuscirà a distruggere ciò che siete stati e ciò che siete:una famiglia-
-Nemmeno l'amore?Lui amava Vicki-
-Nemmeno l'amore Elena,davvero-
-E tu e Stefan?Voi eravate una famiglia e Katherine vi ha divisi-
Punto debole.
Fitta al cuore.
-Io e Stefan siamo una cosa differente Elena. Noi ,ehm noi siamo diversi-
-L'amore non è mai diverso.Amavate la stessa persona e questo vi ha allontanati.-
History repeating itself.
-Il rapporto tra me e Stefan non è mai stato come quello tra te e Jeremy.Voi siete stati allevati da due persone meravigliose che vi hanno amato e vi hanno insegnato ad amare.Io non ho mai conosciuto una persona come te,così buona e così propensa ad amare e perdonare e dovresti essere davvero orgogliosa di te stessa,di essere ciò che sei.-
Lei rimase in silenzio riflettendo sulle parole appena sentite.
Damon riusciva sempre a farla sentire meglio,come nessuno riusciva.
Lui trovava sempre lo scorcio di luce in lei .
-Lo credi sul serio?-
-Certo ragazza,non lo direi mai se non lo credessi.Sono una persona d'onore io!-entrambi risero a questa affermazione,sciogliendo la tensione tutta in un colpo.
-Sai una cosa?Sono anche io orgogliosa di te Damon;hai dimostrato di essere una persona affidabile,una persona degna di essere amata, di avere accanto e io sono davvero contenta di essere tua amica.Tu sei un essere speciale e non ne devi dubitare mai.-
Lui respirò un secondo prima di sorriderle per davvero.
-Sai qual'è il mio segreto?-
Lei scosse la testa,accucciandosi meglio tra le sue braccia dove sentiva calore,affetto.
-Sei tu il mio segreto.La tua amicizia mi fa ricordare ciò che ero una volta,quando ero ancora capace di provare speranza,amore,quando ancora avevo un futuro-
-Tu hai ancora un futuro Damon,tu puoi ancora amare.Sai, tu sei esattamente come questo-prese il libro che aveva appoggiato dall'altra parte del divano e se lo rigirò tra le mani- sei consumato dal dolore,sei pieno di sofferenza e ti senti come se non valessi più tanto per nessuna persona a questo mondo.Ma la verità è che tu , cosa che questo libro non può fare,puoi cambiare gli avvenimenti futuri.Il passato ti ha reso ciò che sei ma il futuro può renderti ciò che vuoi essere. E se tu vuoi essere amato,sarai amato.-
-Questo libro ti fa pensare a me?-
-Si ,mi ricorda te,mi ricorda che c'è ancora molta speranza per te ,e finchè ci sarò io ogni giorno te lo farò ricordare-
Rimasero così per ore a parlare del più e del meno ma l'unica cosa a cui Damon stava davvero pensando è che lei aveva ragione.
Lui aveva il futuro.
Lui poteva ancora amare.
Lui poteva farsi amare.
Non importava davvero tutto il resto,lui poteva avere quell'opportunità.
Prese il libro tra le mani e lo ripose nello scaffale,il dolore e la sofferenza con essi.
Un nuovo capitolo sarebbe cominciato e quel capitolo iniziava con lei.


 



  
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