Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: armony_93    16/05/2010    1 recensioni
Piuttosto mi ritengo ancora piccola e paffuta, con un cuore grande, gonfiato dai sogni e dalle speranze che non mi si addicono più molto.
Desideri che forse non avrò più la possibilità di realizzare.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Say Goodbye











Rivedo le tue labbra, i tuoi occhi azzurri e il tuo sorriso splendido tendersi quando i nostri sguardi si incatenano. La tua mano che prende la mia e la stringe con quella dolcezza e quell'amore, negli occhi un lampo di malizia, poi il tuo soffio sul viso fresco e buono. Ma soprattutto mio.


Il mio corpo immobile e intorpidito avverte il freddo di quella luce pallida e bianca che si riflette sulla mia pelle diafana. Gli occhi chiusi sono solo un impedimento fisico con il quale non posso percepire le immagini di cosa mi accade intorno ma purtroppo... anche senza guardare so che mia madre sta piangendo sulla porta della stanza.


Le tue labbra che si posano sulle mie nella descrizione di un segmento perfetto che è la distanza tra due punti, ovvero le nostre candide labbra. Sento la perfezione del tuo corpo premere contro il mio e le tue labbra sanno di zucchero, cioccolata e di te. Immergo una mano tra i tuoi capelli castani corti che ti sei andato a tagliare solo ieri pomeriggio mentre con l'altra mano mi aggrappo al giubbotto nero di pelle che indossi. Ridi e la tua mano grande si posa aperta dietro la mia schiena spingendomi più stretta a te.


Sento la mano grande e un po' tozza di papà stringere la mia e il suo pollice mi carezza il torso come faceva quando ero più piccola per mettermi a letto e calmarmi. Ma ora non sono più piccola, ieri ho compiuto 17 anni e sono grande. Vorrei sorridere, grande... io? Non mi ci sono mai vista.

Piuttosto mi ritengo ancora piccola e paffuta, con un cuore grande, gonfiato dai sogni e dalle speranze che non mi si addicono più molto. Desideri che forse non avrò più la possibilità di realizzare.


Ci separiamo e non posso credere che tu mi abbia insegnato come ci si comporta in una coppia. Come ci si comporta quando si ama. Mi guardi negli occhi intensamente, mi scosti una ciocca di capelli dal viso, ma non posso sopportarlo, mi irrita, mi da fastidio lo sai. Reputo il mio viso troppo squadrato e spigoloso, lo odio, per questo lascio sempre un po' i capelli davanti al viso. Tu mi ripeti sbuffando che non ho nulla da nascondere e mi baci sulle labbra con dolcezza. Vorrei rimanere così per sempre lo sai, mentre la tua mano furba è scesa verso il basso sul mio fondo-schiena e l'altra mi tiene stretta per la vita. Silenziosi e complici... uno dei tuoi pochi attimi di sincera serietà.


La tua voce risuona tremante ad un passo dal mio orecchio mentre mi supplichi, mi preghi, mi implori di aprire gli occhi, di guardarti e sorriderti. Ti illudi che io possa tornare quella di un tempo, speri che io possa alzarmi di nuovo, abbracciarti, guardarti negli occhi e sussurrarti, subito dopo aver fatto l'amore, quello che provo per te. Non ci credi nemmeno tu, lo sai che non accadrà, ma non vuoi arrenderti, non vuoi crederci. Hai perso tutto pochi minuti prima di ottenere la completezza.


Ti saluto con una carezza e un bacio. Protesti invitandomi ad entrare, ma lo sai che è tardi e che devo andare a casa. Mi strappi un sorriso, si tratta solo di aspettare un paio d'ore e poi sarò nuovamente da te... per diventare finalmente una cosa sola. Abbiamo deciso insieme che è arrivato il momento. Lo vogliamo troppo, ci desideriamo troppo. Mi baci di nuovo e sento quel bacio mozzarmi il fiato come mai prima d'ora. Un peso sul cuore e una stretta allo stomaco. Che sia paura di quello che sta sera faremo?


No... era semplicemente la consapevolezza strana del nostro ultimo bacio. Sento il cuore aumentare il battito, lo percepisco non solo per colpa delle macchine che con rumori acuti e assordanti riproducono quello che dovrebbe essere l'andamento del mio cuore, lo percepisco e basta. Ma lentamente e tranquillamente i rumori sfumano, i miei sensi si intorpidiscono e gli arti iniziano a diventare freddi. Mi sto spegnendo. Come se il calore, la vita nel mio corpo venissero risucchiati lentamente riducendosi ad una macchia sempre più piccola che ha per centro il cuore.

Il mio corpo muore e la mia mente vive, pulsa, riflette ancora. Le labbra intrappolate in un sorriso eterno, gli occhi chiusi in un sonno senza fine e il petto che compie il movimento determinante liberando finalmente l'ultimo respiro.


Libera e felice con il sorriso stampato in viso scendo dal bus. Tocco il cielo con un dito, più in alto di me c'è solo il paradiso. Lo sento, ne sono sicura. Sto vivendo e la gioia è padrona sovrana della mia vita. I sogni sembrano esplodere tutti insieme, sembrano possibili e realizzabili tutti quanti. Ho raggiunto il massimo. Ce l'ho fatta.



  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: armony_93