Piccola
One-Shot AU. La coppia, se proprio vogliamo considerarla una coppia in
questo caso, è un po' strana ma personalmente la trovo
divertente nel
contesto.
Spero che vi piaccia!
Per coloro che seguono l'altra mia fan fiction con Kimblee non si
preoccupino poiché
ho intenzione di aggiornare "Stolen Lives" in settimana.
Grazie a beautiful_disaster per avermi segnalato il problema dei dialoghi con codice HTML! Ho corretto, ora si dovrebbe leggere tutto! :) Davvero, grazie mille! =D
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Never
judge a book by its cover
Mai
giudicare un libro
dalla copertina
Da
quando
lavorava come bibliotecaria alla Grande Biblioteca Centrale Sheska si
sentiva
la persona più felice del mondo.
Dopotutto, da grande amante dei libri qual era, aveva sempre aspirato
ad un
impiego abbastanza remunerativo che le permettesse di passare
più tempo
possibile fra i suoi amati volumi.
Grazie a qualche botta di fortuna e tanto impegno alla fine ce l'aveva
fatta a
farsi assumere e questo la rendeva veramente felice.
Per questo ogni mattina andava al lavoro con il sorriso sulle labbra.
Anche quel fatidico giorno entrò dentro l'edificio con uno
dei suoi sorrisi
migliori e, com'era solita fare, si sedette davanti alla sua scrivania.
Subito incominciò a catalogare i nuovi libri
appena arrivati dando di
volta in volta una sbirciata al loro interno giusto per intuirne a
grandi linee
il contenuto.
Come da normale routine, finita la catalogazione, si sedette sulla
sedia della
sua scrivania, poi si guardò intorno e, molto lentamente,
tirò fuori dalla sua
borsa un libro.
A prima vista tutto questo strano teatrino poteva apparire inutile ma
era ben
giustificato: infatti i dipendenti della biblioteca erano autorizzati a
prestare i libri ma non a leggerli durante l'orario di lavoro.
Però Sheska, che ce la metteva davvero tutta per riuscire a
rispettare il
regolamento, proprio non riusciva a resistere dal leggere qualcosa in
tutto
quel tempo.
La tentazione era troppo forte e, sebbene inizialmente ogni volta
provasse un
po' di senso di colpa, si metteva a leggere il suo libro nei momenti in
cui non
c'era nessuno.
Sfortunamente per lei quella volta era talmente presa dal suo romanzo
che si accorse troppo tardi
che qualcuno la stava osservando dall'altra parte della sala.
L'osservatore in questione era un uomo con il codino, vestito
con degli
abiti bianchi molto eleganti.
Ad una prima occhiata a Sheska fece una buona impressione.
L'uomo, accorgendosi di essere osservato a sua volta le si
avvicinò.
« Buongiorno. »
le disse educatamente. «
Mi dispiace
disturbarla dalla sua lettura Signorina, ma avrei bisogno del suo
aiuto. Ho
letto sul regolamento della biblioteca appeso accanto all'ingresso che
se avevo problemi di qualsiasi genere dovevo rivolgermi a lei.
»
Shesha
arrossì. Sul regolarmente c'era anche scritto lei non poteva
leggere in
biblioteca e sicuramente quell'uomo aveva letto anche quella parte....
« B-buongiorno
anche a lei... S-sì, ha letto bene... S-se posso esserle
utile... »
Colta
in flagrante la povera Sheska per la vergogna riusciva solo a
balbettare.
« Bene,
Signorina... »
l'occhio dell'uomo ricadde per un
attimo sul cartellino che la ragazza aveva appuntato sul petto
« ...Sheska.
Starei
cercando il Signor Grumman, è per caso qui? »
Grumman
era il capo di Sheska ed era l'attuale direttore della biblioteca.
La ragazza lo guardò incuriosita.
Allora quel tizio non era venuto per cercare un libro...
« Scusi,
perchè lo cerca? »
chiese.
L'uomo frugò in una delle tasche della giacca e le
mostrò un documento.
Sheska notò subito che sopra vi era la firma del sindaco
Bradley.
Mi
ha mandato il sindaco. Devo discutere con il Signor Grumman
riguardo a questo posto. »
« D'accordo
allora. E' nel suo ufficio, seconda porta a destra dietro
agli scaffali dedicati al giardinaggio. »
Lo
sconosciuto le sorrise, ripose il documento dentro la giacca,
« La
ringrazio Signorina Sheska! »
« Prego
Signor... »
« Scusi,
non mi sono presentato. Mi chiamo Zolf J.Kimblee. A dopo,Signorina
Sheska... »
Detto
questo, si allontanò
verso il luogo che lei gli aveva indicato.
Sheska non fece in tempo a pensare quanto quel tipo fosse gentile ed
educato che quello si voltò verso di lei.
« Signorina
Sheska? »
le
disse con un tono bonario.
« Sì? »
disse lei sorridendogli. Quel tipo le incominciava a
rimanere simpatico...
« Da
domani, quando diventerò il titolare di questa biblioteca,
mi
faccia il favore di non leggere più a lavoro. Sa, mi
dispiacerebbe licenziare
una persona gentile e disponibile come lei per
questo... »
La
ragazza rimase pietrificata e il sorriso le si congelò sul
volto mentre lui, con un'espressione chiaramente divertita,
entrò dentro l'ufficio del ex-supervisore.
Non c'è che dire, era proprio vero quando dicevano che non
bisognava mai
giudicare un libro dalla copertina.