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Autore: Jade    30/08/2005    7 recensioni
Ecco una fic di dieci capitoli che ho scritto nell'arco di cinque giorni, tanto ero presa. Sono rimasta un pò assente dal web ma spero che questa fic e i capitoli delle altre storie che aggiungo possano compensare. Questa storia non è come le solite. Non aggiungo altro, ma non aspettatevi una normale D/G. Ora leggete...e recensite!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Ginny, Harry/Hermione, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 1

Capitolo 1

Prologo

Dichiarazione al chiaro di luna

Ginny uscì dall’acqua, per nulla calda del mare d’Irlanda, e tremando si diresse verso i due ombrelloni aperti poco distanti dalla riva. Si fermò davanti a Ron ed Hermione che da circa due ore non facevano altro che scambiarsi DNA e fece una smorfia

-Ehi ma non vi annoiate mai voi due l’uno dell’altro?- chiese acida –Io mi sto annoiando a vedervi sempre slinguazzare come due…due che slinguano da mattina a sera senza sosta!- rabbrividì –Mi fate venire freddo! Davvero!- i due la guardarono ed Hermione si calò gli occhiali da sole sul naso

-Rabbrividisci dal freddo dell’acqua…non per noi e poi se ti infastidisce, guarda altrove! Guardati intorno, ci sono dei bei ragazzi, potresti trovare l’uomo della tua vita!-

-Ehi vacci piano- disse Ron –L’uomo della sua vita? Non scherziamo! Ha solo quindici anni!-

-Sedici- disse Ginny –Grazie…- lui annuì

-Come ti pare. Comunque è presto per certe cose-

-Hermione è molto più grande di me infatti…- Ron la guardò scocciato

-Non replicare OK?- lei sbuffò alzando gli occhi al cielo

-Non ascoltarlo Gin- la ragazza si trovò sulle spalle un telo e si voltò. Harry, alzatosi dal suo sdraio nell’ombrellone che divideva con lei, sorrise –Dice dice…ma poi sarà contento per te quando troverai qualcuno- lei annuì

-Oh si lo so…soprattutto perché non me lo farò scegliere da lui quando lo troverà opportuno- lui annuì –Grazie per il telo. C’è qualcosa da mangiare?- domandò aprendo le borse li vicino. Si mise sulla sua branda e prese uno dei tanti panini. Lo scaldò con la bacchetta senza farsi vedere poi prese a mangiarlo con un largo sorriso. L’Irlanda per Ginny era bellissima. Da quasi due settimane erano li in vacanza e Ginny passava tutte le sue giornate, spesso e volentieri, in spiaggia. Poteva rimanere li dal sorgere del sole sino al tramonto senza problemi

-Oh no…- fece eco Ron –Arriva un gufo-

-Se è la mamma che dice di tornare, io fingo di non aver ricevuto nulla- disse Ginny –Abbiamo un’altra settimana solamente e poi iniziano le scuole…- riafferrò la mascherina –Bye bye-

-Ginny!- strillò Hermione –Forse sono i tuoi esami!!!-

-Speriamo di no!- e si rituffò senza voltarsi indietro. Il gufo si fermò sullo sdraio di Harry- tutti i bagnanti li vicino li osservavano incuriosirti e un bambino arrivò sino li vicino per ammirare l’animale mai visto prima se non in figura. Harry prese la lettera e la nascose poi sorrise al bambino

-E’ tuo?- chiese quello

-Ehm…no, non so perché sia qui-

-Aveva una lettera- disse una bambina bionda –Io l’ho vista prima che tu la nascondessi- Hermione sorrise e i tre si guardarono fingendosi divertiti

-Una lettera? Impossibile!!!- disse Ron. La madre della bambina si avvicinò

-Masha non dire bugie! Una lettera…mica siamo nel medioevo!- Harry sorrise alla donna che prese per una mano la figlia –Scusate, ha molta…fantasia!-

-Mamma è vero!- si impuntò la piccola –Guarda nella sua borsa!-

-Zitta sciocchina…- e la portò via tra le lamentele della piccola

-Posso toccarlo?- chiese il bambino di circa cinque anni

-Si- disse Ron –Se gli dai questo…sarà molto felice- e gli mise in mano un pezzo del panino di Ginny. Lui sorrise e gli sia avvicinò il padre

-Non è pericoloso?- chiese

-No…non gli farà male- disse Harry accarezzando l’animale che puntava il cibo. Il bambino lo porse nella mano e subito, senza indugio, il pennuto lo afferrò. Il bambino si allontanò soddisfatto e Harry prese la busta

-E’ per Ginny, sono i suoi GUFO, di certo- Ron gli prese e aprì la lettera

NON SI LEGGE LA POSTA ALTRUI!

Ron mollò la lettera parlante con una smorfia

-Odiosa lettera-

-Ti sta bene- disse Hermione prendendo un libro –A proposito, ecco Ginny- la rossa arrivò e guardò la lettera sullo sdraio. Fece una smorfia

-I tuoi esami sorella- lei li prese e li riaprì. La sua faccia cambiò da seria a sicura di se

-Lo sapevo. Erano degli esami davvero stupidi!- Ron allungò il collo

-Quanti GUFO hai preso? Dimmi Gin, dimmi!- Hermione era desiderosa di sapere

-Cinque- fece un sospiro –Cinque fantastici GUFO! Ma era scontato che fossi un tale genio!- disse compiaciuta

-Brava- disse Ron –Ora avverti la mamma-

-No, glielo dirò poi, non mi va di sprecare la giornata a scriverle- guardò il gufo -Vattene pennuto!- mosse la mano allontanando l’uccello e si mise al fianco di Harry –Stasera torno al campeggio e poi pensavo di andare in discoteca-

-Anche io!- strillò Hermione –Vengo anche io!- Ginny alzò le spalle

-Va bè…ma io ci vado con dei miei amici…- e le segnò alcuni ragazzi e ragazze in un ombrellone –Sono molto simpatici- sorrise

-Chi sono?- chiese Harry fingendosi disinteressato

-Babbani…Vengono dall’Italia e sono simpaticissimi!- sorrise –Mi hanno detto che c’è una discoteca fantastica qui vicino! Potete venirci con le scope-

-E tu come ci vai?-

-Con la loro macchina!- disse lei come se fosse logico

-Ma ti fidi? E se vi succede qualcosa?- chiese Hermione

-Non succederà nulla- sorrise

-Non mi va che tu vada in macchina con chi non conosco- la riprese Ron –Verrai con noi- Ginny lo guardò e sbuffò

-Eddai non rompere Ron! Voi ci seguirete con la scopa…se proprio proprio!- roteò gli occhi e guardò Harry che annuì

-Vengo con te io. Odio volare…- disse Hermione

-Ti ci metti anche tu?- domandò Ron

-Odio volare Ron!- sbottò lei –Soffro di vertigini…e di te non mi fido. Men che meno di Harry-

-Sono un gran cercatore- disse lui –E bravo con la scopa- fece un largo sorriso e Ginny alzò le sopracciglia annuendo

-Discreto- bisbigliò

-Dai Ginny…per piacere- la supplicò Hermione congiungendo le mani

-Bisogna vedere se hanno posto- concluse la discussione la rossa

-Voi non andrete in macchina- sibilò Ron –No e poi no!-

-Ron lascia stare- disse Harry –Noi li terremo d’occhio dall’alto!- Ron guardò l’amico e annuì

-OK, se credi che ci possiamo fidare…- guardò il gruppo con chitarre e sigarette poi scosse la testa –Non mi piacciono comunque-

-Si Ron, lo so che a te piace solo Harry come persona…ma vedi di non innamorartene- Ginny sorrise e si alzò –Ci vediamo!-

-EHI!- disse Ron –Ma che diavolo dici!- Harry ridacchiò

-Davvero ti piaccio?- domandò Harry –Davvero davvero?- Hermione si coprì il viso con il libro ridacchaindo e Ron arrossì

-Che scemi che siete! Scemi e ancora tutti e tre eternamente scemi!- Harry si sdraiò

-Scherzavo Ron- disse l’amico –Scherzavo- prese la lettera di Ginny e la scorse -Cinque GUFO…ma ha rischiato la bocciatura in Pozioni- guardò Hermione –Dovresti aiutarla- ripose la lettera e sospirò

-Non me lo chiede e non vorrei offenderla. Vedo che ce la mette tutta e aspetto un suo cenno- sorrise e Harry annuì. Guardò Ginny con la coda dell’occhio e sospirò, poi alzandosi, si avvicinò al gruppo di ragazzi

-Ciao- la decina di giovani si voltò

-Ragazzi lui è Harry e…quelli che si stanno avvicinando sono mio fratello Ron e la sua ragazza, Hermione-

-Piacere- disse qualcuno, altri diedero la mano e altri fecero solo un cenno

-Stai insieme a lui?- chiese una ragazza facendo un cenno verso Harry

-No- disse Ginny alla ragazza al suo fianco–Ma non ci provare Sara, è un bravo Grifon…ragazzo!- la bionda annuì e guardò Harry

-E’ carino…davvero siete solo amici?- domandò curiosa accendendosi una Camel con un accendino a forma di cuore

-Harry è vero che siamo solo amici?- gli domandò lei

-Si- disse lui sedendosi

-Visto?- disse allegra la rossa –Solo amici-

-Ah…solo amici…- era delusa –Ma non puoi sprecare un amico del genere- le riferì guardando Harry come se fosse a km e km di distanza –Dimmi…siete amici ma lo fate…no?- dilatò gli occhi

-Ehi, questo discorso è interessante- disse un ragazzo che monopolizzava mezzo gruppo

-No…noi non…-

-Guarda che è normale avere un amico figo e farci qualcosa. Io per esempio ho Marco- e le segnò il ragazzo biondo che prendeva il sole con un cappello a visiera sul viso. Alzò il braccio e mostrò il pollice –Visto? Per noi è normale-

-Ehi, mia sorella non fa certe cose e Harry non oserebbe mai…fare una cosa del genere- disse Ron –Esatto?- diede una gomitata all’amico che annuì

-Certo- disse solo. Ginny alzò le sopracciglia

-Ehi fratello…tu non puoi parlare per lei. Che ne sai di quello che combina? Sei la sua ombra?- chiese Giulio alzando un sopracciglio

-Italiani- disse Ron a denti stretti. Ginny fece un sospiro

-Stasera mi passate a prendere?- domandò alzandosi –Ora io me ne vado a fare un altro bagno-

-Si, per le undici siamo da te- lei annuì

-Benissimo, grazie. C’è posto anche per la mia amica?- domandò raccogliendo i capelli in una coda

-Si- disse uno

-A dopo allora- si avvicinò all’acqua. Ron le corse dietro

-Mamma che palle di fratello- riferì una ragazza –Mi ucciderei se fossi così Andrea- il ragazzo con la chitarra sorrise

-Io sono un bravo fratello- guardò Hermione –Tu stai con quello?- lei annuì –E’ noioso…- alzò le spalle

-E’ solo geloso di sua sorella- Sara guardò i due che parlavano

-Mi sa che l’ha mandato a farsi un giro- disse in italiano. Tutti si voltarono e sorrisero

-Che pollo quel rosso- sbottò Giulio

-Ehi Sara ti spiace se ci provo con lei?- chiese Marco –Solo per stasera-

-Fa come ti pare amico mio. Non ti ho mica messo al guinzaglio- disse afferrando il walkman dalla borsa

-Che state dicendo?- domandò Hermione in curiosità

-Che quel Ron è davvero troppo premuroso- sorrise –Un fratello come pochi-

***

Ginny si guardò allo specchio con i vestiti ancora attaccati alle grucce. Si era appena fatta la doccia e ora, con in dosso solo un paio di slip, tentava di trovare abiti decenti. Gettò gli abiti sul letto colmo di vestiti e dall’armadio ne estrasse altri

-Ginny hai per caso finito?- Harry entrò

-Harry!- gridò lei voltandosi e coprendosi con il telo –Ma sei scemo!?!?! Non si bussa a casa tua!!!- lui di schiena annuì

-Scusa, credevo che fossi pronta-

-Non lo sono!- disse acida –Se non sono fuori di qua non lo sono!-

-Si, scusa, perdonami!- lei fece un sospiro -C’è una bellissima luna piena…- disse di colpo. Lei alzò le sopracciglia –Proprio bella…non ne ho mai visto una così- lei gli si avvicinò

-Bene, ma non ho tempo da perdere per pensare ad astrologia- lo spinse fuori –Scusa- e chiuse la porta sbattendola. Gettò via il telo e afferrò una gonna in jeans e un top. Se li mise e sistemò i capelli con la bacchetta. Con un incantesimo si truccò e poi guardò ciò che ne era risultato –Sempre meglio che niente…- uscì e si trovò davanti Harry –Tutto bene?-

-Si- lei annuì –Herm è pronta-

-Ci vediamo in discoteca allora- e uscì dalla tenda magica che da fuori era alta la metà di lei. Hermione era li fuori con jeans e maglietta. Si guardarono

-Che vestiti da segretaria- le disse Ginny squadrandola –Dobbiamo andare in discoteca…non ad un colloquio di lavoro!- Hermione si guardò

-Lo so ma io non ho abiti come i tuoi- Ginny fece un sospiro

-E che abiti ho!- disse ridendo tra se e se –Andiamo è meglio! Ciao ragazzi, a dopo!- disse incamminandosi verso alcune macchine ferme. Salirono su di una Fiat e le macchine presero a muoversi. Ci misero quasi un’ora ad arrivare alla discoteca ma quando vi arrivarono, Ginny rimase senza parole. Era una discoteca che si affacciava sul mare ed era piena di luci che salivano con coni colorati sino al cielo

-E’ bellissima- disse Hermione –Mio Dio!-

-Noi in Italia abbiamo una discoteca simile- disse Marco afferrando il braccio di Ginny –Vieni?- lei lo guardò e osservò Sara che le fece un cenno di via libera

-OK…Herm i ragazzi sono la!- e le segnò Harry e Ron con jeans e maglietta aderente da veri fighettini babbani. Ginny era senza parole dal loro aspetto! Non si aspettava di certo un mutamento di quel genere! Sorrise e li salutò. Entrò nella discoteca e passò tutta la serata con il ragazzo. Erano circa le cinque e qualcuno la prese per il braccio staccandola da Marco che guardò negli occhi Harry. l’intrusione lo aveva alterato. Harry sorrise e guardò la rossa tutta sudata. Le disse qualcosa ad uno orecchio e lei annuì- salutò così il suo accompagnatore poi se ne andò, lasciandolo in mezzo alla sala, solo. Uscirono con le orecchie che fischiavano e con la luna sulle loro teste, luminosa da paura

-Divertita?- lei sorrise

-Certo! E tu? Fatto qualche conquista?-

-Non quella che speravo- disse lui. Lei lo guardò

-Herm e Ron?- chiese guardandosi intorno

-Andati. Da due ore. Herm era un po’ sbronza- lei alzò le sopracciglia

-Sbronza Hermione…è da vedere. Comunque se ti sei annoiato bastava dire qualcosa che andavamo! Dove hai messo la scopa?-

-Nascosta- le prese il braccio e scesero per la stradina che era costeggiata da arbusti e alberi sui lati. Si fermarono davanti ad un arbusto con bacche rossissime e lui afferrò la scopa che Ginny a fatica era riuscita a scorgere. Si incamminò e Ginny lo seguì

-Non andiamo?- domandò curiosa

-Sei sudata, vuoi buscarti qualcosa che ti rovini le vacanze?- lei scosse la testa decisa –Allora aspettiamo che la mia testa riprenda a funzionare e che tu smetta di sudare come se avessi fatto una corsa di alcune ore…poi partiamo. Intanto andiamo a piedi, non ci fa male- lei annuì

-Come vuoi- camminarono per parecchio e Ginny aveva le gambe a pezzi a causa delle scarpe e del tragitto fatto. Si fermò e si sedette su un masso –Aspetta Harry, ho le gambe distrutte!- lui la guardò voltandosi

-OK- si appoggiò al parapetto e guardò il mare terribilmente bello in quella notte illuminata a giorno

-C’è una nave da crociera- sorrise lui –Là, in fondo- lei si voltò e annuì

-Mi piace illuminata così- lui la guardò

-Andiamo?- lei lo guardò male –Con la scopa, non temere- lei sorrise e si alzò. Si tolse le scarpe e attese che lui si sistemasse. Si strinse a lui e presero a salire. La temperatura prese ad abbassarsi poi lui si stabilizzò e puntò sul campeggio che si vedeva estremamente bene da quell’altezza. Ci misero all’incirca dieci minuti e all’entrata del campeggio, scesero. Entrarono dai cancelli e si diressero verso la tenda. Prima di arrivarci però, Ginny fu bloccata dal ragazzo

-Harry sei impazzito! Mi volevi per caso…far cadere?!-

-No è che…volevo dirti una cosa- lei annuì

-Dimmi…- si tolse le scarpe –Ho sonno Harry- lui annuì

-Faccio presto-

-Va bene-

-Ginny un tempo io ti piacevo- disse calmo. Lei strabuzzò gli occhi e si schiaffò la mano sulla fronte

-Oh no…- disse lei guardandolo preoccupata –E ora che c’entra questo? Non ti sarà rimasto impresso il discorso di oggi…- lui scosse la testa

-No, no- lei annuì –Bè, bene…- alzò le sopracciglia –Allora continua-

-Un tempo ti piacevo, perché hai smesso di provare qualcosa per me?- lei si leccò le labbra e ci pensò. Alzò le spalle

-Tu avevi Cho e io…ero stanca di essere una tua eterna fan. Dovevo crescere e l’amore per te non me lo permetteva- sorrise –Tutto qui- sorrise

-Hai rotto anche con Dean in meno di due mesi-

-Dean non era come credevo. Ecco tutto- roteò gli occhi –Non era il mio tipo in poche parole. Come tutti gli altri- sorrise –Nessuno mi va bene- lui annuì

-Ginny tu mi piaci- lei sorrise e non parlò se non parecchi secondi dopo

-Come? Non credo di aver capito ben- lui si schiarì la gola

-Vorrei provarci con te- disse chiaro e tondo –Per vedere se funziona…-

-Ehm…mi hai spiazzato Harry- ammise -Non so che dire- si passò un mano trai capelli

-Dì di si- lei si accigliò

-Per anni ti sono venuta dietro e tu non ti sei mai accorto di me per via di…Cho- fece una smorfia –Ora arrivi e mi dici che vuoi stare con me. Così, di punto in bianco!- lo guardò –Sono spiazzata e poco sicura di voler cominciare qualcosa con te- lui annuì

-Non sei sicura-

-No-

-Come posso farti cambiare idea?- lei alzò le spalle

-Non lo so. Fammi pensare, OK?- lui annuì

-Va bene- lei sorrise

-Perché ti sono venuta a piacere…così velocemente?- domandò lei –Non sono passati nemmeno tre mesi che ti sei mollato con Luna- lui annuì

-L’ho mollata perché sentivo che non provavo più quello che provavo prima- ammise –Le ho parlato e ha capito – lei sorrise

-Siete ancora amici?- domandò curiosa

-Si e lei sa…che mi sarebbe piaciuto stare con te- si guardarono –E’ un po’ anche per te che l’ho lasciata-

-Questa informazione stavo bene anche senza saperla, t’assicuro!- lui sorrise

-Scusa- disse sedendosi e scompigliandosi i capelli

-Solo perché è mia amica- lo avvertì mettendosi al suo fianco –A proposito, hai già detto a Ron della novità?-

-No- si guardarono –Ma la prenderà bene- sorrise –E poi tu non mi hai detto che vuoi stare con me. Potrebbe anche non accadere nulla- lei sorrise e annuì

-Potrebbe…hai ragione- si sporse e gli posò un bacio sulle labbra –Notte- si alzò ma lui la fermò. Lei sorrise e si voltò verso di lui seria –Si?-

-Ci hai già pensato?- lei alzò le spalle

-Credo di si…- lui si alzò e lei sorrise

-Fra poco è l’alba- lo informò lei -Dobbiamo andare a dormire- lui annuì

-Ora ci andiamo…- la avvicinò e la baciò. Ginny chiuse gli occhi e ripensò a tutti quei mesi, tempo addietro, in cui aveva sognato quel momento. Si fece cingere la vita poi lo abbracciò posando le mani sulla sua schiena stringendolo. Non voleva che quel momento fosse rovinato, non voleva svegliarsi e scoprire che era tutto un sogno…

***

Harry entrò in camera e accese la luce. Guardò la ragazza e guardò per terra

-Ron si sarebbe insospettito- disse lei con un sospiro –Dovevi farlo- lui si avvicinò alla finestra

-Potevo lasciare tutto come era prima, era molto più semplice- Hermione si alzò e gli si avvicinò

-Ron si è insospettito quando hai mollato Luna!- gli ricordò –Non ti ricordi tutte le domande che ti ha fatto sul perché? Non poteva continuare per molto senza che lui intuisse, non è scemo!- Harry sbuffò

-Nemmeno Ginny lo è! E poi lei non mi ama come ti ama Ron- guardò dalla finestra dove si era fermato con Ginny poco prima –Hai visto?- lei annuì

-Si- lo abbracciò

-Ho fatto un errore. Ginny è tornata come quando aveva undici anni. La distruggerò quando la lascerò o quando scoprirà di noi- lei lo guardò

-Non sospetterà nulla, come non sospetterà Ron- lo voltò –Non possiamo farci scoprire Harry. Ron ne morirebbe…se scoprisse che c’è qualcosa tra noi-

-Se tu non ti ci fossi messa insieme…avremmo trovato il modo di dirgli quello che era successo tra noi l’estate scorsa- sbottò acido. Si guardarono

-Dai la colpa a me?- chiese a pugni stretti

-Tu non ami Ron- gli ricordò lui –Ma il sottoscritto-

-Se avessi rifiutato di stare con lui e gli avessimo detto di noi…- scosse la testa -…non sarebbe andata come credi tu. Avresti perso il tuo migliore amico- Harry la guardò –Sbaglio?-

-No- lei annuì

-Appunto- Harry chiuse gli occhi

-Che casino! Che casinisti che siamo!- lei si sedette sul letto –Finirà male, lo sento-

-Se non facciamo sciocchezze…non succederà nulla-

-Non potremo andare avanti per sempre così- disse Harry

-Troveremo una soluzione prima o poi- gli riferì lei –Per ora basta che restiamo calmi- i loro occhi si incrociarono

-Stare calmi- ripetè Harry –E’ una parola…-

  
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