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Autore: dina    21/05/2010    5 recensioni
Ff classificatasi quinta + Premio Originalità al concorso "Book's sentences" di vogue91 * Uno Spike ferito e irritato riuscirà a superare il suo rancore per salvare la donna che nonostante tutto ama ardentemente? Una piccola bambina entrerà nella sua vita e gli farà capire molte più cose di quanto si sarebbe mai aspettato.. Dal capitolo 1: "-Ti sto usando e questo mi ferisce.. Mi dispiace, William- la ragazza si voltò e lo lasciò da solo. Spike rimase immobile a osservare il punto in cui era stata fino a pochi attimi prima, mentre mille pugnali ardenti affondavano nel suo cuore, oramai fermo da secoli [..]"
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ti sto usando e questo mi ferisce.. Mi dispiace, William- la ragazza si voltò e lo lasciò da solo.

Spike rimase immobile a osservare il punto in cui era stata fino a pochi attimi prima, mentre mille pugnali ardenti affondavano nel suo cuore, oramai fermo da secoli.

Come un'automa si accese una sigaretta e crollò sulla sua vecchia poltrona rattoppata.

Non riusciva a capacitarsene..

Lui.. lui era stato usato!

Era stato umiliato!

Lui, William il Sanguinario.. uno dei vampiri più potenti e malvagi esistenti al mondo, era stato il burattino nelle mani di una stupida ragazzina!

Per uno stallone, ecco per chi l'aveva scambiato!

Non ci poteva credere..

Era sicuro che la colpa fosse dei suoi sciocchi amichetti, tutti campioni di virtù e coraggio, sempre pronti a lanciare la prima pietra.

Lei aveva paura del loro giudizio, aveva paura di essere felice anche senza quei quattro babbei che si portava dietro.

Se solo non avesse avuto quel dannatissimo chip.. a quest'ora sarebbero stati già pane per i vermi.

E poi..

Poi avrebbe ucciso anche lei, lei così bella, lei così forte, lei così testarda.. lei così indimenticabile.

Si, era quello l'aggettivo giusto da dare a quei fuggevoli momenti trascorsi insieme, un idillio meraviglioso che una semplice frase aveva mandato in frantumi.

Allungò il braccio per prendere il suo fidato rum, lui si che non l'avrebbe mai lasciato.

Diamine, era stanco di rincorrerla, stanco di sentirsi continuamente umiliare dai suoi rifiuti, stanco di non essere importante per lei nemmeno la metà di quanto lo fosse Buffy per lui.

Più d'ogni altra cosa era stanco di provare a penetrare quella corazza di cemento armato che aveva alzato contro il mondo intero.

Oh si, lui l'aveva notato.

Probabilmente i suoi cari amichetti no, ma lui aveva visto il suo sguardo malinconico, le sue parole guardinghe, il suo continuo atteggiamento sulla difensiva.

Dopo le tante sofferenze patite era normale che..

Ma che diamine sto facendo?! La sto GIUSTIFICANDO?!

Scosse la testa come a voler scacciar via un insetto molesto, lei l'aveva usato, lui era la vittima.

Lui.. era stato ferito. Come al solito.

Non pensava potesse soffrire così, insomma, lui era morto!

Non doveva nemmeno avere quelle stupidissime farfalle nello stomaco ogni volta che scorgeva il suo viso!

Succedeva sempre così.. prima Drusilla e poi Buffy, persone che amava e che avevano giocato con lui, per poi gettarlo via come un giocattolo rotto.

Mentre lui era destinato a rincorrerle ostinatamente.. lui stesso si era spogliato di ogni dignità per loro.

Era destinato ad amare senza mai essere ricambiato. Sarebbe stato così per sempre?

No, si disse, le cose sarebbero cambiate..

Fece una promessa a se stesso, l'avrebbe dimenticata in un modo o nell'altro, non si sarebbe mai più fatto usare da quell'egoista.
E le avrei anche perdonato il suo amor proprio, se non avesse mortificato il mio..

Cercò di riordinare il caos che quella bomba a mano lanciata da Riley aveva causato, facendogli esplodere buona parte del suo rifugio.

Dopo qualche ora, notando che il sole stava sorgendo, si mise a letto, meditando un modo per farla pagare a quella dannata Buffy.

Si risvegliò a notte inoltrata, fece una doccia veloce e, dopo essersi vestito e nutrito per bene, uscì.

Aveva intenzione di divertirsi, aveva intenzione di eliminare il profumo della dannata Buffy dalle sue lenzuola, offuscandolo con quello di qualcun altra.

Camminò per un po' di minuti, quando si fermò all'improvviso ad annusare l'aria.

Quello era..

Si, non c'erano dubbi, quello era di sicuro il suo profumo.. ma c'era di più, la sua fragranza era mischiata a quella del suo sangue.

Dimentico dei suoi propositi, senza nemmeno rifletterci, il suo corpo si fiondò verso la fonte di quell'odore.

E se fosse ferita?

Prenderò a calci chiunque abbia osato toccarla..

Si fermò nei pressi di una fabbrica ormai in disuso e, seguendo il suo istinto, vi entrò.

Gli saltò subito agli occhi l'immagine di lei che lottava contro un gigantesco demone squamoso, era ferita alla spalla e sul viso.

Il demone scaraventò la ragazza contro il muro, e per lui questo fu troppo, si gettò su di lui con ira.

Ti sei spinto troppo oltre, amico..

Ingaggiarono una cruenta lotta, Spike riuscì a ferire il demone che perse i sensi.

Si voltò verso di lei: -stai bene?-

-Che cosa ci fai tu qui?- con fatica riuscì ad alzarsi.

-Passavo da queste parti- fece vago e, allo sguardo poco convinto di Buffy, s'irritò -dico sul serio, non sei il centro del mio universo!-

-In altre parole mi stavi seguendo?-

Dannata Buffy!

-Non sei così importante-

-Meglio così-

-Questo è il ringraziamento per colui che ti ha appena salvato la pelle?!-

-Avrei potuto cavarmela benissimo anche da sola-

-Stavi per morire-

La bionda alzò le spalle -volta più, volta meno- e si spolverò la polvere dai pantaloni.

-Ad ogni modo..- non terminò la frase, drizzando le orecchie.

-Ad ogni modo?- lo incalzò lei.

-Shh..-

-Non provare a zittirmi, io..-

Spike si gettò su di lei, spostandola di lato, ed evitandole di essere colpita da un raggio di luce verde.

-Warren.. non mi sembra il caso..- esordì una voce spaventata.

-Invece è proprio il momento di vendicarsi di tutti i torti subiti-

Ambedue si girarono e videro i Troika, tali Warren, Andrew e Johnatan, fermi davanti a loro.

-E voi cosa ci fate qui?!- domandò irata.

-Hai ragione dolcezza ad arrabbiarti, forse vi abbiamo sorpresi in un momento poco opportuno..- sorrise malizioso Warren.

Buffy, accorgendosi della posizione facilmente equivocabile, spinse via con violenza Spike da sopra di lei.

-Ahi!- si lamentò il vampiro.

Buffy si voltò verso di lui, e il Troika ne approfittò per colpirla nuovamente con il fucile che aveva in mano.

Un raggio di luce verde la colpì, sotto lo sguardo attonito di Spike, che vide la sua Cacciatrice ringiovanire sempre di più.

Con una mossa fulminea si gettò su Warren, che interruppe il raggio, poiché il fucile volò poco distante da lui.

Il vampiro si piegò dal dolore provocatogli dal chip, ma riuscì ugualmente a vedere i tre che, una volta recuperato l'aggeggio, fuggirono veloci.

Quando ogni sofferenza passò, si voltò in direzione di Buffy e..

-Buffy?! BUFFY?!- la guardò nel panico.

Al posto della sua bellissima Cacciatrice, vi era una graziosa bambina di circa cinque o sei anni, con addosso dei vestiti enormi, che piangeva.

Si avvicinò cauto, ma la bambina indietreggiò intimorita, continuando a piangere.

-Buffy?- chiamò con voce pacata.

Nel frattempo il demone si era rialzato e puntava la bambina con sguardo famelico.

-Cacciatrice, ti mangerò in un boccone- disse con voce cavernosa, gettandosi addosso a lei, mentre l'urlo terrorizzato della bambina risuonava per l'edificio.

-Mi dispiace, ma sta sera lei non è sul menu!- il vampiro lo spinse di lato e trovando un grosso pezzo di vetro appuntito, glielo infilzò all'altezza del cuore.

Spike si voltò verso di lei, che aveva smesso di gridare, ma non di piangere.

-Buffy.. Buffy, non preoccuparti, è finita..-

-Chi sei tu? Come sai il mio nome?-

-Non ti ricordi di me?- chiese stupito e la bimba scosse la testa -e se ti dicessi Willow, Giles, Anya, Xander.. non ricordi nemmeno loro?-

-Chi sono? Sei tu Xander?-

Piuttosto mi conficco un paletto nel cuore.. pensò inorridito.

-No, io sono Spike, un tuo.. amico-

Davvero aveva perso anche la sua memoria oltre alla sua età?!

-Io non voglio te, voglio la mia mamma!- urlò.

Come fare a spiegarle che sua madre era morta?

-Buffy.. la tua mamma non c'è più.. è partita e non credo che tornerà presto- le si avvicinò un altro po', ma la bambina riprese a piangere.

-Voglio la mia mamma! Dov'è la mia mamma?-

-Non lo so esattamente.. però so che sta bene e che non vuole che ti preoccupi per lei- la bambina non rispose, continuando a singhiozzare -io non voglio farti del male.. Buffy, tu puoi fidarti di me, non ti farei mai del male-

La bimba smise di piangere e lo osservò con i suoi grossi occhi verdi, sembrava incuriosita da lui.

Si mosse a disagio, anche lo sguardo della Buffy piccola riusciva a farlo sentire inadeguato, proprio come quello della Buffy grande.

Guardò ogni tratto del suo viso, le sue mani, i suoi capelli e, infine, si asciugò le lacrime -Spike è un nome buffo..- abbozzò un sorriso.

-Lo so- le tese la mano -vieni, ti porto via di qui-

-Dove?-

-In un luogo sicuro- la prese in braccio e la portò nella sua cripta.

La bambina alla vista di quel luogo iniziò a dimenarsi e gridare impaurita.

-Sta' tranquilla Buffy, questa è casa mia- cercò di rassicurarla.

-Ma è buio.. io ho paura del buio- piagnucolò.

Il vampiro la posò per terra e accese alcune candele -adesso non è più buio-

-Qui è polveroso e tetro.. perchè ci vivi?-

-Perchè mi piace- rispose lui mentre prendeva una vecchia cassetta del pronto soccorso -vieni, disinfettiamo questi tagli-.

-La mia mamma dice sempre che il buio è per i cattivi..-

Spike la fece sedere su un tavolo e le scoprì la spalla ferita, -la tua mamma ha ragione- disse mentre imbeveva delle garze con il disinfettante.

-Ma tu non sei cattivo-

-Cosa te lo fa credere?- chiese stringendo i denti alla vista del suo sangue.

-Non lo so, i tuoi occhi- rispose in una smorfia di dolore per il disinfettante.

-Cosa hanno i miei occhi?- domandò mentre le fasciava la spalla.

-Sono sinceri e buoni-

Il biondo la guardò per un attimo perplesso, poi si schiarì la voce nuovamente a disagio e prese a disinfettarle lo zigomo.

-Adesso vieni, mettiti a dormire.. sarai stanca- la bimba annuì e lui l'accompagnò di sotto, dove teneva il letto.

Buffy si accucciò tra le coperte e poi lo guardò -e tu dove dormirai?- domandò preoccupata.

Perchè la Buffy grande non poteva essere altrettanto dolce?! Perchè non poteva trattarlo come lo stava trattando quella miniatura?!

Dannata Buffy!

-Non darti pena per me- le voltò le spalle e prese a salire, quando la sua vocina lo fermò -che c'è?-

-Buona notte-

Lui non rispose.

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Fanfic classificatasi quinta + premio originalità al concorso "Book's sentences" di vogue91 

NdA: non è esattamente una long-fic poichè sarà divisa in un massimo di cinque capitoli.. comunque mi farebbe piacere sentire cosa ne pensate :D

p.s.la storia è ambientata dopo che Buffy lascia Spike, dicendogli che l’ha solo usato per sentirsi meglio, nell’episodio 15 della Sesta Stagione: “Difficile da dimenticare”

  
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