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Autore: GaelJackson    21/05/2010    8 recensioni
Salve! Questa fanfic è piuttosto diversa dalla prima che ho pubblicato nel fandom. Quest'ultima è di genere alquanto demenziale, ovviamente slash ed è narrata dal punto di vista di Reid.(Ho messo la nota OOC non essendo particolarmente seria...)R&R, please!!
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Morgan, Spencer Reid
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la seconda FF che pubblico nel fandom ed è molto diversa dalla prima: è alquanto demenziale ed è narrata dal punto di vista del povero Dr. Reid. Vi è un lieve slash tra Morgan e Reid e mi sento in dovere di informarvi che avrà un seguito, quindi non vi libererete tanto facilmente di me!( Spero che tal desiderio non vi colga mai…). Le altre storie che la seguiranno saranno decisamente più serie e romantiche, spero vi paceranno.

Recensioni e critiche costruttive sono più che gradite!!

 

Era sempre andato avanti per la sua strada e si era persuaso di essere una persona seria, ragionevole e razionale...come avrebbero detto alcuni dei suoi colleghi di squadra, una vera noia.

Capita a tutti una giornata no. Ci sono mattine in cui ti alzi, scivoli su un libro di Sigmund Freud di 1.000 pagine, cadi rovinosamente a terra, ti sbucci entrambe le ginocchia e sbatti il tuo bel cranio federale sullo spigolo del comodino. E, credetemi, queste giornate ci sono per tutti, anche per il Presidente degli Stati Uniti, la Regina d’Inghilterra, Satana&Co...ovviamente ci sono anche per me, Spencer Reid.

Stamattina mi sono svegliato nel modo descritto sopra e la giornata è continuata anche peggio. Niente serial killer per noi oggi, solo montagne invalicabili di documenti da smistare, compilare, firmare e riordinare fino alla fine dei tempi...dopo due ore di questa attività chiunque andrebbe a prendersi una camomilla o un caffè, a seconda dell’umore, ma non io. Io prendo dieci bicchierini di plastica marroni pieni fino all’orlo di tè nero e mi rifugio nel bagno inutilizzato del terzo piano...vi chiederete cosa io abbia intenzione di fare...semplice, li trangugio tutti e aspetto di calmarmi. (Perchè mentre il 99,9% della popolazione mondiale va fuori dai gangheri dopo un simile martirio di teina e bicchierini, io mi rilasso). Tutto questo sarebbe per me di estremo conforto se non fosse che...inciampo nella moquette beige del bagno, rotolo per tre metri e finisco di faccia contro il battiscopa. Se vi chiedete quale idiota metta la moquette in un bagno federale la risposta è: l’architetto di Quantico! Ora so perchè nessuno usa mai questo bagno...durante il "tragitto" fino al muro mi sono rovesciato tutti i tè addosso e ora la mia camicia ha assunto un vago colore rossastro da candida che era...mi vedo costretto a lavarla. Mi tolgo la camicia e la metto sotto il rubinetto, ma ovviamente non può andare tutto per il verso giusto, noo...sarebbe troppo scontato! Qualcuno ha lasciato una saponetta per terra davanti al lavandino: la pesto, scivolo e finisco con la testa sotto l’acqua gelida...quanto odio questa giornata...

Visto che Madame Tigna non vuole farmi mancare niente entra in questo momento Morgan, di cui sono innamorato perso da un anno, e mi trova nelle seguenti condizioni: mezzo nudo, con un bel livido violaceo in fronte, la camicia zuppa di non si sa quale liquido in mano, i capelli biondi che grondano acqua, tremante di freddo e con i resti del cellulare, che nella caduta ha tirato le cuoia, in mano.

- E poi dici di essere una persona seria!

- Io sono una persona seria!

Chi voglio prendere in giro...in questo momento non solo non ne ho proprio l’aria, ma neanche la parvenza! Spero che l’ondata di sfiga sia finita qui, perchè altrimenti faccio prima a spararmi con l’arma di ordinanza, visto che succederà! Ora che ci penso...dov’è la pistola? Mi è caduta durante la rotolata e ora è sotto il lavandino, la raccolgo e...non so perchè, non so come e non lo voglio sapere, parte un colpo...il proiettile passa attraverso la parete e buca la principale tubatura idraulica dell’edificio.

Morgan ride come un pazzo, e anch’io lo farei, ma non lo faccio, ed è per questo che posso affermare di essere una persona seria.

 

  
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