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Autore: Ransie88219    25/05/2010    1 recensioni
Ecco a voi finalemnte una one-shot che vi chiarirà meglio il passato di Sharon, protagonista della saga degli astri celesti (WTHMMTS).Buona lettura!
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premessa: One-shot sul passato di Sharon, spero che alcuni punti della saga vi saranno un pochino più chiari

 

Premessa: One-shot sul passato di Sharon, spero che alcuni punti della saga vi saranno un pochino più chiari!Buona lettura!

 

DIFESA

 

 

Il sole è così bello e luminoso.

Caldo e gentile.

Un raggio di esso sfiora una mia spalla, mentre mi avvicino alla finestra di camera e osservo il giardino dal vetro.

Mi ci inginocchio di fronte.

Un piccolo coriandolo colorato cattura il mio sguardo.

Una piccola ma bellissima farfalla sbatte le ali velocemente, spostandosi altrettanto velocemente sul petalo del fiore che tengo sul davanzale.

E’ nera e azzurra, persa in un oceano verde e rosa.

Quanto vorrei essere libera come lei.

Per una sola volta nella mia vita.

Una.

I miei infantili occhi da bambina si riempiono di lacrime.

La vista mi si distorce, e i colori e la realtà si fondono in modo anomalo.

Vorrei condurre una vita normale, come tutti.

Ma non posso.

Dicono che l’amore è tutto ed è una cosa meravigliosa, beh, a me ciò mi soffoca.

Taglia le ali alla mia indole curiosa, che ha voglia di vivere.

Sono stufa di vivere in una campana di vetro, tra due fratelli e un padre che mi fanno vedere la realtà filtrata.

Voglio vivere anche io come loro.

Avere amici.

Certo, sono ancora poco più di una bambina, ma in realtà sono molto di più.

Sono un adulto chiusa nel corpo di una bimba di soli nove anni.

Il mio quoziente intellettuale in modo anomalo è troppo alto e ne risento.

Non riesco a comportarmi come una bimba della mia età.

Tendo a  fare l’adulta e la mia sete di conoscenza è enorme.

Come la voglia di essere indipendente all’esagerato protezionismo dei miei fratelli.

Non c’è cosa che io faccia senza avere mio fratello maggiore Justin al mio fianco destro e l’altro mio fratello maggiore Jay sull’altro.

Mi stanno col fiato sul collo, soffocandomi di attenzioni incessanti.

Ogni volta è sempre la solita storia…

 

<< Jazz, tira sono pronta! >> incito mio fratello di fronte a me, distante di qualche metro.

Il mio fratellone mi sorride soddisfatto e  mi lancia il pallone, giocando con me a fare due tiri a calcio qui al parco.

Non capisco perché non mi ci porti quasi mai, è stupendo.

Peccato che non ci sia nessuno.

Mi guardo attorno.

Il luogo è bagnato ovunque.

E’ piovuto questa mattina, sarà per questo.

Poi un rumore mi distrae quando sto per tirare il pallone.

<< Mamma! Lo scivolo! >> urla un bambino di forse un anno o due meno di me alla madre, che lo guarda affettuosa.

Osservo la scena rapita.

La madre gli vuole così bene…

Perché Maddison è in quel modo con i miei fratelloni e con me no?

E’ perché sono una bimba e voleva un maschio?

La scena è davvero bellissima.

La madre lo segue mentre gioca, lo incoraggia quando ha paura di scivolare troppo velocemente dal gioco, o lo spinge quando vuole andare sull’altalena.

E’ la cosa più bella che ci sia al mondo: la felicità di una madre con il proprio bimbo.

Le lacrime mi salgono agli occhi.

All’improvviso mi sento sollevare  e prendere in collo da mio fratello e  portarmi subito via da lì.

Si, ora ho capito perché Justin mi porta sempre qui quando non c’è nessuno…

 

 

Solo quella volta lì capii tutto.

Non ho mai più chiesto di accompagnarmi lì da nessuno.

Mi faceva troppo male la mancanza di una mamma.

 

 

Maddison e papà stanno discutendo ancora per colpa mia.

Le loro urla mi intimoriscono ma ciò che si urlano addosso mi fa solo più paura.

<< Ti sembra un comportamento maturo? Porti Jay per farlo stare con Justin e non per Sharon. Se è in stanza la ignori o non la guardi. Ti sembra un comportamento da madre? >> papà le bercia spaventosamente.

<< Non parlarmi di comportamento, tu! Se lei è qui è per colpa tua! Non avrei mai tradito Roger e lei non sarebbe un errore, un incidente! >> Maddison controbatte con lo stesso tono.

<< Come puoi definire la nostra bambina un errore! Ma ti senti? >> papà alza di un’altre due ottave la voce.

Sembra che i muri tremino.

<< Lei non è la mia bambina! >> è più di un urlo.

E’ la cruda e vera realtà.

Mi tappo le orecchie, premendomi forte le mani sopra.

Le lacrime mi scendono giù e piango dietro la porta del corridoio.

Perché lei non mi vuole bene.

Qualsiasi cosa io faccia lei non me ne vorrà mai quanto ai miei due fratelli.

Non mi ha mai voluta, sono un errore.

Due braccia mi sollevano trascinandomi in una stanza al buio.

Quando sento il profumo della persona che mi abbraccia, ricambio sfogandomi in lacrime amare.

<< Non piangere sorellina…>> Jay tenta di consolarmi, ma neanche lui può nulla contro il mio dolore.

 

Torno alla realtà e le lacrime scorrono a  fiotti.

Cerco di calmarmi e  mi levo le lacrime dal viso, con la manica del vestitino.

Mi alzo e corro a lavarmi il viso.

Papà e i miei fratelli sono la mia famiglia e loro mi bastano.

Anche loro mi vogliono bene, e capisco la loro delicatezza che si traduce nel proteggermi da tutto e  tutti.

Soprattutto da scene quotidiane che potrebbero farmi del male.

Ma io voglio lasciarmi alle spalle tutto.

E ci riuscirò, perché anche un errore si merita un opportunità per correggersi.

 

Fisso attenta il  mio volto riflesso nel vetro dello specchio.

 

E’ scritto nelle mie calde lacrime sofferenti.

 

 

 

Angolino autrice:

Fatemi sapere se vi è piaciuto e se volete qualche altro chiarimento, chiedete pure!

Alla prossima!

^_^ KISSES!

 

  
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