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Autore: SilverWolf7007    29/05/2010    18 recensioni
La relazione di Harry viene rivelata all’Ordine. Le persone NON reagiranno come ci si aspetta.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton, Tom Riddle/Voldermort
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Title: Acceptance? (Approvazione?)

Author:  SilverWolf7007

Summary: la relazione di Harry viene rivelata all’Ordine. Le persone NON reagiranno come ci si aspetta.

 

DISCLAIMER: Harry Potter e tutti i personaggi della saga sono di proprietà di JK Rowling e di chiunque ne possieda i diritti. Questa storia non ha alcun fine di lucro, né intende infrangere alcuna legge su diritti di pubblicazione e copyright.
ATTENZIONE: tutti i personaggi di questa storia sono immaginari e non hanno alcun legame con la realtà. Qualsiasi nome e riferimento a fatti o persone reali è da ritenersi ASSOLUTAMENTE casuale.

 

Potete trovare la storia originale qui.

 

Acceptance?

La porta cigolò leggermente. Harry si irrigidì e trattenne il respiro.

Silenzio.

Lentamente, rilasciò l’aria che stava trattenendo nei polmoni e fece un passo avanti, chiudendo la porta dietro di lui.

All’improvviso, una raffica probabilmente magica di vento soffiò accanto a lui, strappando la maniglia dalla sua presa e sbattendo forte la porta.

Imprecò a bassa voce e si tese di nuovo, restando in ascolto di un possibile rumore, ringraziando tutti i santi che conosceva per il fatto che erano riusciti a rimuovere dalla casa il ritratto della madre di Sirius.

Ci fu un tonfo smorzato, alcune deboli voci, e poi il suono di passi, che stavano velocemente scendendo le scale.

“Merda,” mormorò, con gli occhi spalancati. Il suo sguardo saettò per la stanza, ma non trovò nessuna via di fuga che non l’avrebbe portato direttamente sulla traiettoria delle persone che si stavano avvicinando.

La porta della cucina si aprì con uno scricchiolio, e Molly ne spuntò fuori. “Harry caro? Cosa stai facendo?”

Oh no.

Si era scordato della riunione dell’Ordine. E non era neanche una con pochi membri. Ce n’erano parecchi.

Severus incluso.

Harry trattenne un lamento e si diresse verso la cucina e la sua condanna imminente, sperando ancora che sarebbe stato capace di tirarsi fuori da quella situazione.

Ron comparse alla fine delle scale, Hermione, Ginny, Neville, Luna, Fred e George alle sue calcagna. “Harry? Che succede?”

Condannato. Sono definitivamente condannato.

Molly aveva fatto un passo fuori dalla cucina, un espressione preoccupata sui suoi lineamenti. “Hai bisogno di qualcosa, Harry?”

“Ehm, no,” mormorò, cercando di superare gli altri adolescenti per raggiungere le scale. Non lo stavano aiutando. “Ragazzi? Mi fate passare?”

“No,” disse Neville deciso. “Resterai qui e ci dirai dove sei stato per tutta la notte.”

“Tutta la notte?” chiese Molly con un tono acuto. “Intendi che è appena tornato?”

Ginny annuì. “Abbiamo scoperto che se n’era andato un’ora dopo cena, quando abbiamo pensato che avremmo potuto…solo, beh…”

“Andarlo a trovare, immagino,” continuò Ron. “Così siamo entrati nella stanza di Harry, ma lui non c’era.”

Non andate a dire in giro che Molly non ha avuto il pieno controllo la sua truppa –ehm, i suoi bambini. Lanciò uno sguardo penetrante ai gemelli e girò i tacchi, rientrando in cucina.

Fred afferrò il braccio destro di Harry, George quello sinistro, e lo trascinarono nella stanza dopo di lei, gli altri li seguirono in silenzio.

Molly aveva, sembrava, cacciato Severus dalla sua sedia e l’aveva requisita per farne la sedia dell’interrogatorio. Diresse i gemelli affinché ci facessero accomodare Harry.

Severus inarcò un sopracciglio verso l’adolescente ora seduto, che semplicemente sospirò e scosse la testa tristemente in risposta. Il professore di Pozioni sbuffò.

La maggior parte dei membri dell’Ordine sembrarono confusi, anche se Remus sembrava trovare l’intera situazione divertente.

Silente lanciò un’occhiata interrogativa al tiranno dai capelli rossi. “Molly, cosa sta succedendo?”

Lei strinse gli occhi, senza distogliere lo sguardo dal suo prigioniero. “Questo giovanotto,” iniziò con tono glaciale. “È stato appena scoperto mentre sgattaiolava in casa di nascosto, dopo essersene andato subito cena.”

Harry sussultò. Gli occhi di Severus luccicarono di ilarità.

Gli occhi del Preside, d’altra parte, si puntarono su Harry con un misto di disapprovazione, disappunto e curiosità. “Harry?”

L’adolescente in questione fece spallucce. “Cosa volete che vi dica?”

“Una spiegazione di dove sei stato sarebbe un buon inizio,” ringhiò Malocchio.

“Ah.”

Questa fu l’ultima goccia per l’autocontrollo di Hermione. “Harry James Potter!”

Merda.

“A che diavolo di gioco stai giocando?”

Oh oh. Hermione sta imprecando. È peggio di quanto pensassi…

“Pensi davvero di poter uscire quando vuoi, tornare quando ti conviene, cioè tardi, e poi aspettarti che noi lasciamo semplicemente correre?”

“’Mione…”

“Non dire ‘Mione a me, Harry James. Stiamo tutti aspettando una spiegazione.”

Harry rimase in silenzio. Come posso cavarmela?

“Harry è innamorato,” informò tutti Luna, fissando il soffitto.

Ci fu un silenzio di tomba.

Harry non potè trattenersi dal guardarsi intorno per assicurarsi che fossero ancora tutti vivi; per questo seppe che tutti (eccetto Luna) lo stavano fissando, e per lo stesso motivo vide l’espressione negli occhi Severus.

Quel bastardo si sta divertendo! Lo ucciderò. Morto. Più morto che morto, persino.

“È vero, Harry?” gli chiese Remus dolcemente, ma Harry vide che anche il lupo mannaro trovava tutto ciò divertente.

Harry lo fulminò con un’occhiata. Anche Remus. Molto molto morto. “Sì, in realtà.”

“Allora chi è lei?” domandò Tonks, sogghignando vivacemente e facendo diventare i suoi capelli di un’impressionante sfumatura di viola per la gioia di questa rivelazione. “Qualcuna che conosciamo? Che magari possiamo portare al Quartier Generale?”

Severus era probabilmente contento di essere dietro il gruppo, dato che si era dovuto girare verso il muro con una mano sulla bocca per evitare di scoppiare a ridere.

Harry fece un sorriso storto. “No, non penso che un invito al Quartier Generale sia una buona idea.”

Uno sbuffo provenne dal fondo della stanza, facendo guadagnare all’Insegnante di Pozioni diversi sguardi strani. Per lo più supposero che trovasse il pensiero di Harry innamorato estremamente divertente.

“Non stai con una ragazza, vero Harry?” chiese Bill astutamente.

“Beh, no.”

“Harry, c’è qualcosa che vorresti dirci?” chiese Ginny sarcasticamente.

Harry sollevò un sopracciglio e replicò con lo stesso tono. “Sì, Ginny. A tutti, sono gay.”

“No, davvero?” mormorò Neville.

“Basta voi tre! C’è abbastanza sarcasmo da bastare per tutta la notte persino a Severus,” disse Remus bonariamente. “Ora Harry, perché non ci dici del tuo ragazzo? Perché non possiamo invitarlo qui?”

Severus emise un suono strozzato. Luna, che era piombata non si sa come sul punto in cui stava il professore, gli diede distrattamente una pacca sulla schiena.

Harry aprì la bocca, e poi la chiuse. Lo fece altre due volte. Cosa poteva dire per non far venire loro voglia di ucciderlo?

Ron, ovviamente, fu il primo a saltare alla conclusione del perché Harry non potesse, o non volesse, dirglielo. “Oh mio dio. Harry, stai con Draco Malfoy?”

Ci fu un lamento proveniente dal fondo della stanza. Si potè sentire la voce di Luna mormorare “Fuochino…”

“Certo che no!” scattò Hermione. “Harry ha più gusto!” I suoi si spalancarono e lei si voltò per guardare Harry. “Vero?”

“No, non sto con lui,” disse rassicurante. “Cioè, Draco è molto bello, e una volta conosciuto è un bravo ragazzo, ma non uscirei con lui. È troppo…”

“Strisciante?” suggerì Ginny, sbattendo le palpebre innocentemente. “Vanitoso? Snob? Serpeverde?”

Un altro lamento da parte di Severus.

“Biondo,” disse Harry con una scrollata di spalle.

“Il che esclude Seamus,” rimuginò Neville. “E Justin.”

“Anche perché avrebbe potuto tranquillamente invitarli entrambi,” osservò Ginny. “Harry stai uscendo con un Serpeverde, vero?”

“Uhm, potremmo dire così…” trasalì. “Luna, potresti trovare una sedia per Severus, non pensi? Sta per svenire o qualcosa del genere…”

Dopo che lei eseguì, Arthur gli lanciò uno sguardo calcolatore. “Avrei ragione a dire un ex-Serpeverde?”

Harry abbassò la testa e annuì, evitando lo sguardo dell’uomo.

Charlie si accigliò. “Dove lo trovi un ex-Serpeverde?”

Bill diede uno schiaffo sulla testa al fratello. “Si chiama diploma, coglione.”

“Oh,” mormorò Charlie, diventando più rosso dei suoi capelli. “Devo essere più stanco di quanto pensassi…”

“Ti perdoniamo,” disse George generosamente.

“Se prometti di non ripetere mai più una cosa così idiota,” aggiunse Fred.

“Quindi, Marcus Flint?” suggerì Neville. “Sempre che l’anno scorso sia riuscito a diplomarsi. Montague? Adrian Pucey?”

Harry lo guardò in cagnesco.

“Penso che stiamo cercando nella generazione sbagliata,” disse Tonks compiaciuta, guardando Harry arrossire leggermente.

Dalla sedia che Luna aveva rubato all’ora in piedi (e seccata) McGranitt, Severus rise sotto i baffi.

Questa volta, tutti gli sguardi si puntarono su di lui.

“Oh, no, neanche per sogno!” gemette Ginny. “Se è così, mi rifiuto di fare altre domande, e addebiterò a Harry il conto del mio psicologo.”

Ron era così inorridito da non poter parlare.

Luna stava ridacchiando, mentre Neville, Tonks e Malocchio sembravano scettici. Gli altri Weasley avevano gli occhi spalancati e aspettavano una conferma o una negazione (anche se speravano per la seconda).

Minerva stava aggrottando cupamente le sopracciglia verso Severus, mentre Silente guardava deluso l’uomo.

Remus sollevò un sopracciglio verso Harry, abbastanza sicuro che non fosse vero, ma volendo sentirselo dire.

Ma fino alla seconda esplosione di Hermione della serata, Harry e Severus non realizzarono le conclusioni a cui erano arrivati tutti.

“Harry! Sicuramente non saresti così irresponsabile da invischiarti in una relazione con un insegnante! Almeno per la sua carriera e la tua educazione!”

A Harry cadde la mascella, mentre Severus gemette e seppellì la testa tra le mani. “Voi non – oh mio dio. Invece . Voi pensate che – oh mio dio.”

Remus sembrò soddisfatto.

“Quello,” disse Luna interrompendo il silenzio. “Era un ‘no Hermione, non sono coinvolto in attività sessuali o romantiche con nessun insegnante, lasciate stare il professor Piton’.”

“Grazie a dio,” mormorò Severus. “Non voglio morire.”

“Non può essere neanche Lucius Malfoy.” Disse Neville pensierosamente.”Biondo, sapete. Uhm… non conosco altri Serpeverde diplomati. Beh, ce n’è uno, ma…” si interruppe e fissò Harry con gli occhi incredibilmente spalancati. “Porca Puttana.”

Ah, così Neville è stato il primo. Dopo Luna, che penso lo sappia da prima di me. Un punto per lui, comunque!

Ginny stava aggrottando le ciglia. “Chi altro c’è, a parte –oh. Capisco.”

Meno due…

Ci fu una risatina seguita da un ghigno da parte di Remus. “Mi piace il tuo stile, Harry. E dalle foto che ho visto, hai anche un buon gusto.”

Harry ghignò in risposta, felice. “Grazie, Moony. Sono contento che la pensi così.”

Luna gli sorrise mentre dava una pacca alla spalla di Severus in simpatia per il suo calvario. Era un segno di quanto fosse disperato il fatto che non le avesse lanciato una maledizione contro il muro più vicino.

Charlie sospirò. “Ok, ora so di aver bisogno di più sonno. Continuo a pensare a –ma non può essere lui…”

“Non esserne così sicuro,” disse Bill, occhieggiando sua sorella. “Se stai pensando alla stessa cosa a cui sto pensando io, credo che tu abbia ragione.”

“Arthur, per favore prendimi. Sto per svenire.”

“Svenire, Molly? Perché?”

“Sto per permettere a me stessa di capire di chi si è innamorato il mio settimo figlio.”

“Oh.” Arthur prese sua moglie con facilità sua moglie e si spostò, affinché lei potesse appoggiarsi a lui. “Suppongo che questo sia un modo per finirla, Harry.”

Tonks gettò le mani in aria. “Mi arrendo! Mi sono spremuta le meningi, ma non mi viene in mente nessuno! Harry, dimmelo.”

Harry scrollò le spalle. La metà di loro l’aveva già capito, quindi poteva anche dirlo ad alta voce. “Va bene, Tonks. Te lo dico. Sto uscendo con Voldemort.”

Ci fu, di nuovo, un silenzio di tomba.

Molly, che era appena rinvenuta, lo interruppe. “Beh, devi presentarcelo, Harry. Come l’uomo che ami, non come l’uomo contro cui abbiamo combattuto.”

Bill allungò una mano e chiuse la mascella di Tonks. “Finirai per mangiare mosche.”

Fred stava cominciando a sogghignare. “Sei serio, vero amico?”

“Certo che lo sono.”

“Fantastico,” disse George con un cenno di assenso. “Ho visto le foto di com’è diventato ultimamente, ti sei accaparrato un buon partito.”

“Penso anch’io.”

Minerva e Malocchio superarono la loro sorpresa nello stesso momento, ma a parte un sorriso nel caso di Minerva e un riluttante cenno d’approvazione da parte di Malocchio, nessuno di loro disse niente.

Harry voltò lentamente la testa in direzione di Silente, che era più sorpreso di quanto l’avesse mai visto.

Alla fine, sospirò. “Harry, se ce l’avessi semplicemente detto, ti avremmo permesso di vederlo alla luce del sole, fissando gli incontri per sapere dove fossi.”

Severus, l’unica persona ad aver saputo tempo prima della relazione che non fosse una Corvonero semiveggente o uno scettico lupo mannaro, stava fissando completamente attonito il suo datore di lavoro.

Non era l’unico ad essere meravigliato.

Ron stava boccheggiando. “Harry? E Voldemort? In una… relazione? …No, non avrei preferito Piton, ma comunque!”

Hermione era senza parole, e stava facendo saettare il suo sguardo dal suo migliore amico al suo preside.

“Preside, è completamente fuori di testa?” chiese alla fine Severus. “Sta approvando una relazione tra il suo Ragazzo Dorato e Voldemort?”

Silente stava scintillando. “Ma certo, ragazzo mio! Dopotutto, voglio solo che tutti siano felici!”

Ci furono due tonfi e sia Severus sia Harry colpirono svenuti il pavimento.

Eccetto Remus e Luna, tutti sembrarono scioccati.

Remus ghignò in direzione della ragazza bionda. “Lo sapevi anche tu?”

Lei annuì. “Ho premonizioni occasionali. Tu lo sapevi?”

“Il senso olfattivo di un lupo mannaro non mente mai.”

Luna sorrise. “Ma certo che no.”

Ginny si stava mordendo il labbro. “Ehm, sarebbe un buon momento per dire a tutti che sono incinta?”

Sua madre svenne di nuovo.

“Di chi è il bambino?” riuscì a chiedere Arthur in completa calma e con tono neutro.

Hermione alzò imbarazzata una mano. “Una combinazione di pozioni e incantesimi andata male. Beh, con… altre cose…”

Arthur sospirò. “Ed io che speravo che sarebbe stato il figlio più grande il primo a procreare…”

***

Tom fu completamente confuso quando Harry arrivò a casa sua, dato che non lo aspettava prima di sera.

Fu ancora più confuso quando vide che il ragazzo era seguito da Severus, che sembrava avere qualche problema.

Quando Harry crollò sul divano vicino a lui, inarcò un sopracciglio all’indirizzo di un ridacchiante Severus, che si sedette sulla poltrona più vicina e seppellì la testa tra mani.

Harry si accigliò e lanciò un cuscino sulla testa dell’uomo. “Smettila di fare così. Non farmi andare a prendere Luna.”

Severus si agitò e si sedette con la schiena dritta.

“Cosa diavolo sta succedendo?” chiese Tom alla fine, guardando prima uno e poi l’altro.

“Sono stato interrogato la notte scorsa,” rivelò Harry. “Mi hanno beccato mentre rientravo.”

Tom si accigliò, preoccupato. “Cosa è successo?”

Harry rabbrividì. “Non voglio parlarne.”

Severus ridacchiò. Tom lo guardò.

“Lo ammetto, è stato un po’ spaventoso,” concordò l’Insegnante di Pozioni. “Ma non così tanto.”

“Ehi, non sono stato l’unico a svenire,” ribattè Harry.

Le sopracciglia di Tom era sollevate al massimo possibile. “Qual è il punto?”

“Approvazione,” mormorò Harry, come se la parola avesse un pessimo sapore sulla lingua.

“Approvazione?” chiese Tom, confuso.

“Silente vuole solo che tutti siano felici,” disse Severus allegramente, riuscendo a mettere da parte il proprio orrore pur di irritare Harry.

Harry annuì miseramente. “E questo è il motivo per cui sta già organizzando con Molly una festa per il bambino di Ginny. E vogliono incontrarti.”

Tom sbattè le palpebre. “Incontrarmi?”

Severus ghignò malignamente. “Oh sì. Credo che Molly voglia assicurarsi che le tue intenzioni verso il suo settimo figlioletto siano onorevoli, mentre penso che Albus voglia discutere con te il futuro.”

“La guerra?” chiese Tom speranzoso.

“Oh no,” rivelò Severus. “Matrimonio, bambini, cuccioli… credo che si sia persino dimenticato della guerra.”

Tom seppellì la testa tra le mani con un piccolo lamento sconfitto. Harry si appollaiò sul bracciolo e lo avvolse con le sue braccia. “Su, amore. Ce la faremo. Anche se dovessimo ucciderlo.”

“Posso aiutare?” chiese Severus pietosamente.

Tom lo guardò curiosamente.

Harry ridacchiò. “Mentre mi interrogavano, Sev stava per avere un esaurimento. Luna lo ha aiutato a non svenire. Silente ora sta cercando di farli mettere insieme, mentre Luna mira a Remus che, credo, voglia riprendere una relazione con Sev.”

“Il che significa che se facciamo mettere insieme Remus e Severus,” rimuginò Tom. “Risolviamo il problema e Silente può sistemare Luna con qualcun altro.”

Severus gemette. “Nooo… basta!”

Harry sogghignò. “Ma Sevvie, vogliamo solo che tu sia felice!”

Il professore di Pozioni crollò sul pavimento e sbattè la testa.

Tom e Harry risero.

Fine

  
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