Tadaaaaan!!!
Ed eccomi di nuovo qui, come al solito in ritardo!! Maledetta scuola,
non mi
lascia neanche un minuto libero…=__= Appena
sarà finita, credo che
comincerò ad aggiornare le mie storie a tutta manetta xD
Coooomunque…ammetto
che non avevo la minima intenzione di scrivere su questa coppia, ma
ormai che
ci sono…mi piaceva l’idea che mi è
venuta per loro…e visto che _Lety_
aveva chiesto una Patty/Matias,
questa gliela dedico! ^^ è ambientata nella prima serie,
all’incirca nel
periodo in cui Matias ha cominciato a sognare Patty che cantava =P
è raccontata
dal punto di vista di Matias, spero piaccia!
Piesse:
le risposte alle recensioni in fondo al capitolo!!
~
You’re
Everything
C’erano tante
parole per descriverla,tante per
descrivere cosa provava per lei. Forse troppe, considerata la
confusione che
spesso aveva in testa.
Lei era
così tante cose, tutte insieme, che non avrebbe saputo dire
con esattezza che
posto occupasse nel proprio cuore.
C’erano delle
volte in cui la vedeva piangere,
e le andava vicino e l’ascoltava parlare dei suoi problemi
finché le lacrime
finivano, perché sapeva
che doveva
proteggerla.
Era come
se fosse stata sua sorella, la sua piccola sorellina indifesa.
Altre volte invece era lei
la sorella
maggiore, e lui il bambino piccolo e indifeso da essere consolato e
abbracciato. Lei aveva un modo tutto suo di consolarlo, diverso da
quello degli
altri.
Rimaneva
ferma, con gli occhi fissi su di lui, un’espressione dolce e
preoccupata e
incoraggiante dipinta negli occhi color cioccolato. Aspettava che lui
avesse
voglia di parlare, e non l’interrompeva né
giudicava quello che diceva, ma
ascoltava semplicemente fino alla fine.
E
quando lui aveva sfogato tutta la sua rabbia, il suo dolore, la
sua frustrazione, solo allora lei l’abbracciava, e lo
guardava senza dire
niente, e lui sapeva che quello sguardo significava ‘Sono
qui,per te, sempre’ e stava meglio.
Certe volte era
semplicemente la sua migliore amica, la migliore che avesse mai potuto
desiderare, quella con cui ridere e scherzare e festeggiare e tifare
insieme
per il Boca fino a finire la voce alle partite. La ragazza con il
sorriso più
dolce e allo stesso tempo più allegro che avesse mai visto,
quella che sa tutto
di te e che ti consola se hai problemi con la tua ragazza.
Sempre più spesso
ormai,
però, questi tre aspetti di lei cominciavano a fondersi. E
lui sapeva, sentiva che stare con
lei non era più
come stare con una sorella, o con un’amica.
Eppure
continuava ad ignorare quell’idea – ronzio
fastidioso nella
sua mente -, quella voglia di capire perché il suo cuore
accelerava i battiti
ogni volta che la vedeva. Ma più la scacciava dai suoi
pensieri, più quel
desiderio lo seguiva nei suoi sogni;la vedeva che cantava, la vedeva
che
ballava, e aveva voglia di baciarla.
Era
in quei momenti in genere che si svegliava, e vedeva tutto chiaramente. La realtà come la
vedeva in
quei pochi attimi [scomoda, strana, totalmente assurda] assumeva per la
prima
volta un senso.
E
improvvisamente lui sapeva perché la trovava a guardarlo da
lontano, triste, e i suoi occhi si facevano lucidi quando gli parlava
dell’altra. Il rossore
sulle sue guance pallide
e lo sguardo basso, nascosto dietro gli occhiali, allora acquistavano
un senso.
Vedeva mille nuove emozioni sul volto di lei – sapeva che le
mostrava solo a
lui – e avrebbe saputo riconoscerle tutte.
Sapeva
che voleva dedicarle mille goal, segnare solo per lei. E
esserle vicino, e stringerla e proteggerla e vederla sorridere,
perché quando
sorrideva il suo volto s’illuminava di luce.
Erano
momenti brevi, semplici, come flash, ma lasciavano
il segno.
Come
quando guardi il sole fino a che gli occhi cominciano a
lacrimarti, e chiudi gli occhi e scopri che la luce non se
n’è andata, ma che
ti è rimasta dentro e ti copre la visuale di piccole chiazze
colorate. Magari puoi
ignorarle - pochi minuti e svaniranno – ma non puoi impedirti
di notarle.
Poi
però
tornava alla realtà – quella semplice, chiara,
senza nessuna luce ad
abbagliarlo – e il sentimento fra di loro tornava ancora
troppo complicato da
cercare di capire.
Perché lei era
come una sorella minore, come
una sorella maggiore, come un’amica, una confidente e
un’amante.
Perché
lei era tutto.
FINE!
_Lety_:
*ç* Grazie mille, non mi merito
tutti i tuoi complimenti!!! Oook, parto con l’elenco dei
personaggi e le coppie
[detti in ordine di come – mi – vengono xD]: Pia,
Jose, Carmen, Gonzalo, Bruno,
Guido, Sol, Lucas, Pia/Bruno, Patty/Bruno, Patty/Lucas,
Antonella/Matias,
Sol/Santiago, Carmen/Leandro, Jose/Guido, (Jose/Gonzalo),
Luciana/Felipe, (Pia/Viny),
(Pia/Gonzalo)…credo che sia tutto…ma
probabilmente mi sono dimenticata di
qualcuno =P Non ti metto quelli che odio che la lista è
infinita xD
_Chicca_: Grazie per i complimenti,
sono contenta che ti
piaccia la mia storia! ^///^ Che ne pensi di questo capitolo?