Ciao a tutti! Nuova storia,
senza troppo pretese. L'ho scritta in meno di mezz'ora. E' stato un
momento di ispirazione improvvisa. =)
Spero non vi faccia davvero troppo schifo, anche perchè mi
sento di averla scritta coi piedi!
La porta dell'ingresso della casa
di un Dirnt ancora scapolo, si spalanca, e con uno tonfo
sbatte al muro.
Billie Joe Amrstrong, con passo molto deciso attraversa il
corridoio, apre la seconda porta sulla sinistra e accende la
luce. Davanti a lui, sotto un lenzuolo bianco tutto aggrovigliato,
c'è Mike dormiente.
Ha la testa sul cuscino e la bocca mezza aperta. Non russa, stranamente.
“Mike
svegliati!” sentenzia Billie, avvicinandosi. Non gliene frega
assolutamente nulla se dorme. Deve parlargli. Dopo alcuni istanti di
silenzio Billie gli tocca la spalla.
“Mike...
Mike!”. Lo scuote, prima con delicatezza, poi più
duramente.
“Mike, cazzo
Mike! Apri 'sti occhi!”.
Il biondo fa una smorfia e chiude
la bocca. All'ennesimo scossone di Billie si gira su se stesso.
Il moro allora si lancia sul letto, finendogli per metà
sopra e dandogli un pugno sulla schiena.
“MIKE! DIO SANTO, APRI 'STI CAZZO
DI OCCHI!”.
Sotto di lui, Mike sbatte le palpebre.
“Che cazzo
vuoi?” mormora inferocito, con la voce impastata.
Billie sorride, evidentemente
soddisfatto. Si sposta, sedendosi sul bordo del letto.
“Devo
parlarti” dice, fissando l'amico.
“Non me ne fotte
un cazzo. Qualsiasi cosa sia me lo dici domani”. Mike si
passa una mano, stropicciandosi gli occhi.
“E'
già domani pirla! Sono esattamente le...”, Billie
abbassa la mano e fissa l'orologio da polso, “Le undici e
quaranta”.
Mike apre completamente gli occhi.
“Di
mattina?”
“Di
mattina” dice Billie sorridente.
“Ti sei
rincoglionito definitivamente?”
“Perchè?”.
Mike puntella le braccia sul materasso, e si solleva.
“Perchè??
Come perchè? Tu entri a casa mia così presto, mi
svegli per parlare di chissà cosa e pretendi ancora che io
ti ascolti. Che cazzo ti sei fumato?”.
Billie abbassa lo sguardo dispiaciuto.
“E che devo
chiederti un consiglio” mormora triste. Poi, riprendendosi
esclama: “E che cazzo Mike, sono è mezzogiorno!
Svegliati un pò! Io sono andato a dormire alle cinque e
mezz'ora fa ero in piedi solo per venire qui a parlare con te! Adesso
mi ascolti”.
Billie alza il mento e stringe le labbra.
Mike lo fissa per qualche secondo.
“Dimmi”,
dice infine sospirando.
Billie si gira per guardarlo meglio.
“Non ti chiedi
cosa ci faccio qui a quest'ora?”.
Mike aggrotta la fronte.
“No
guarda”, mormora con tono ironico.
Billie non afferra il sarcasmo, e
continua come niente fosse.
“Te lo dico io.
A che ora sei andato via dal Gilman?”.
Il biondo ci riflette un secondo.
“Non lo so... Le
due, le tre... E' stato quando la band di Cole ha finito di suonare. Ma
tu non c'eri già più”.
Billie sorride.
“Mike... Devo
parlarti. È su una ragazza”
“Ah”.
Mike si drizza, facendosi attento. “Chi
è?”.
Guarda gli occhi di Billie. E sono felici. Brillano quasi. Perchè?
“Non lo so, non so come si
chiama”, e nel dirlo, Mike vede come un sorriso spontaneo gli
spunti sul viso.
“Non lo
sai?”
“No. Io l'ho
solo guardata per tutto il tempo. C'era già al nostro
concerto di giovedì. E poi anche ieri notte. Ma non le ho
detto niente. Non ci ho nemmeno parlato. Però è
bellissima. Ha i capelli neri e due occhi scuri”.
Billie fissa Mike, come in attesa di risposta.
“E allora?” mormora il
biondo.
“Mike... Non
riesco a togliermela dalla testa”.
Il biondo sbatte le palpebre.
“Lei ti piace?”
“Non lo so. Ma
sai quando ti senti la pancia che viene strangolata da un'emozione?
Ecco. Io ieri la guardavo e provavo quello. Non riesco a smettere di
pensare al suo viso... Anche lei mi guardava. Ha gli occhi
più belli del mondo. Te li saprei descrivere come se li
avessi davanti. Quando l'ho guardata per la prima volta, mi
è sembrato di dimenticare tutto. Dovresti vederla.
È meravigliosa”.
Mike lo fissa per qualche istante.
Si sa, gli amici lo sanno sempre. Prima dell'altro, loro sono
perfettamente a conoscenza delle emozioni del secondo. Sorride.
"Billie vuoi un consiglio?
Và da lei. Stasera. Andrà bene”
“Come sai che
andrà bene?”.
Billie così insicuro, Mike mai l'ha visto.
“Non lo so. Ma sento che devi
andare. Non mi chiedere perchè, ma sento che anche lei,
quando ti guarda, attraversa l'universo”
"Come sai che attraverso l'universo anche io?"
"Perchè hai gli occhi di uno che è appena
tornato".
Billie fissa per terra. Poi alza lo sguardo. Mike lo sta guardando, con
gli occhi accesi.
“Io vado a casa
Mike. Ci vediamo dopo al Gilman, ok?”.
E senza aspettare risposta il moro se ne va, lasciando Mike solo.
Il giorno
dopo.
“Mike? Mike?” Billie
sussurra.
“Mike?
Svegliati”.
Come da un sogno, il biondo apre gli occhi. Davanti a lui, prende fuoco
il viso di Billie.
“Che
c'è?” mormora confuso.
“Devo solo dirti
una cosa. Poi giuro che me ne vado”
“Dimmi”.
Billie sorride.
“Ho seguito il tuo consiglio di
ieri mattina. Le ho parlato ieri sera, dopo che sei tornato a casa. Si
chiama Adrienne.”
“Parli della
tipa di ieri?”. Mike si tira su con la testa.
E gli basta un'occhiata per capire tutto. Billie è felice.
“Sì.
L'ho baciata”.
Per qualche istante Mike rimane
muto. Poi sorride anche lui.
Gli amici lo sanno. E Mike sa che con Adrienne andrà bene.
Non dire perchè, o da cosa lo capisca. Ma lo sa. E basta
guardare gli occhi brillanti di Billie per averne la conferma.
L'ha vista quella ragazza. Non è bellissima come l'ha
descritta Billie. Eppure lui la guardava in un modo che non lasciava
spazio a supposizioni. Era come un bambino davanti a una torta gigante.
E lei non era da meno. Con quegli occhi scuri, fissi perennemente sul
suo amico, quasi incantati. E le rare volte che Mike aveva assistito a
un loro scambio di sguardi, era certo di aver avvertito una scossa che
partiva da entrambi e arrivava all'altro.
Il tour nell'universo, l'hanno fatto, nè è certo.
C'è da sperare che arrivino all'infinito.
Mike si sente improvvisamente felice. Felicissimo. Perchè la
gioia di Billie è anche sua.
Fa un sorriso, poi abbassa gli occhi, che per caso di posano sull'orologio di Billie. Rimane immobile per qualche secondo, poi:
“Le sette e un quarto???”
sbraita all'indirizzo dell'amico.
“Sì...
è solo che volevo dirtelo” mormora Billie
scattando in piedi, immediamente sulla difensiva.
“Billie, sono
davvero felice per te, ma adesso, fuori da questa casa! Devo dormire,
cazzo! Fuori!”. E con la mano lo spinge via.
Billie lo fissa. Poi fa un sorriso
enorme e si allontana.
Perchè tra amici non c'è bisogno di parole in
più, o di spiegazioni. Per quello, bastano gli occhi.
E Billie sente che mai Mike gli ha fatto un discorso migliore.
Quando sta per uscire dal portone sente il biondo che mugugna qualcosa.
“Eh?” dice ad alta voce.
“Voglio la copia
che hai delle mie chiavi” dice alzando il tono.
“Non so perchè ma sento che verrò
svegliato per ancora molte mattine”.
Billie sorride, poi esce.
Nemmeno lui sa perchè, ma è convinto che, per una volta, Mike non si sbaglierà.