Affondai la faccia nel cuscino, tentando di soffocare i rumore dell’esterno.
Cosa del tutto inutile, soprattutto quando in camera c’è Mar.
Premo il cuscino sulle orecchie.
“E allora mi ha detto..”
Impossibile.
Mi alzo, le butto il cuscino addosso e me ne vado fuori.
In corridoio, per fortuna, non c’è nessuno.
Finalmente un momento di pace.
Mi appoggio alla porta e mi godo il silenzio..
“Lleca!”
..che ovviamente non può durare più di qualche secondo.
Apro gli occhi, proprio nel momento in cui Luca,Thiago e Tacho prendono Lleca e lo alzano in spalle.
Il mio cuore perde un battito.
“Tefi spostati!”
Thiago mi spinge a lato, faccendoni sbattere contro il muro.
Non gli dico niente, non ne ho il coraggio.
Luca mi passa accanto, ignorandomi.
Come fa da più di 2 settimane.
Non dico niente e li faccio passare.
Quando chiudono la porta, mi ci appoggio sopra.
“Quella è un’oca!”
“Non ci pensare amico”
“Non si merita tutte queste attenzioni”
Stringo i pugni.
“Vai lì dentro e difenditi!” mi dice una voce nella mia testa.
“E perché dovrei?Me lo merito!” ribatto.
“Sai che non è così!Digli la verità.”
“Non posso!Entrambe sappiamo il perché..”
Nessuna risposta.
Prendo la giacca ed esco di casa.
Ho anche iniziato a parlare da sola,adesso.
Come se non bastasse tutto il resto.
Cammino senza una meta, fino ad arrivare vicino al parco.
Proprio su quel marciapiede. Dove Mar mi ha vista morire.
Dove sarei dovuta morire tempo fa.
Probabilmente sarebbe stato meglio così.
Mi volto, non faccio in tempo a muovere un passo, che una macchina si ferma vicino a me.
Nera e lucida, la sua.
E infatti eccolo lì, che spunta dopo neanche un secondo.
“Tesoruccio..”
Lo guardo storto.
“Ci siamo svegliati con la luna storta oggi?Peccato!”
“Taglia corto Davis. Cosa vuoi?”
“Guarda di trattarmi bene. Che se no…”
Inizio a sudare freddo. So benissimo cosa può accadere.
“In ogni caso, ho saputo che domani c’è un concerto.”
Mi mordo il labbro. Comincio a capire dove vuole arrivare.
“Facciamola breve. Rovinali. Rovina il concerto. Voglio che facciano una figuraccia. Che si vergognino così tanto da non voler più uscire di casa”
Rimango in silenzio, guardandolo ridere.
E’ disgustoso.
“ Perché? Perchè lo fai?” gli chiedo.
Lui mi guarda.
“Perché la cosa mi diverte. Mi diverte moltissimo”-tace per un momento-“Sarò lì. Vedrò tutto!”
E dopo questo, la macchina riparte, lasciandomi lì da sola.
Tiro un calcio al sasso più vicino, facendolo volare per qualche metro più in là.
La rabbia sta ricominciando a crescere.
“Stai calma Tefi. Stai calma.” Mi ripeto, mentre corro fino alla palestra.
Entro, rischiando di sbattere contro alcuni atleti, mi dirigo verso l’ufficio di Terremoto.
Lui mi guarda sorpreso.
“Allenami!Ti prego, allenami!” gli dico, senza neanche salutarlo.
Oramai la decisione è presa.
Devo fare il possibile.


Salve a tutti!
Ho iniziato a scrivere questa fic proprio oggi..e mi sta prendendo molto. Spero che vi piaccia..e che la recensiate in tanti. Comcomplimenti(magari.. x°D) e critiche.
Ho messo OOC perche non so’ se il carattere dei personaggi sarà sempre lo stesso.
In più voglio chiarire che il tempo in cui è ambientata..beh dovrebbe essere dopo il matrimonio di Cielo e Nico, però forse non terrò conto di alcuni avvenimenti della serie.
Ah e ovviamente.. i personaggi del telefilm Teen Angel non sono di mia proprietà..ma dei rispettivi autori. (La storia però è tutta farina del mio sacco.:)