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Autore: ClaudiaSwan    04/06/2010    29 recensioni
L’amore è sempre
pronto a resistere a qualsiasi tempesta… La morte è una tempesta abbastanza
forte da spazzarlo via? no… non per me… altrimenti non sarei qui…ma l’amore è
anche pronto sul serio a rinnovarsi e a far spazio a nuovo amore?

La certezza degli
occhi di Robert fissi su di me mi fa sperare di si. Che l’amore nuovo si
affianchi a quello vecchio senza coprirlo mai.

Robert.
Alessia.
Lui inglese, lei italiana. Lui attore sulla cresta dell’onda,
lei aspirante fotografa di successo. Lui tradito dalla sua ragazza, lei
innamorata di un angelo.
Lui che non ha idea di cosa sia veramente l’amore perché non
è mai stato veramente innamorato e lei che di questo sentimento sa tutto, anche
la parte più dolorosa.
Alessia e Robert vivono due vite completamente diverse,
hanno sogni completamente diversi, esperienze totalmente diverse. Eppure hanno
un punto in comune: Mattew Holsen, un nome che per tutti e due significa
tantissimo. E sarà proprio lui a metterli insieme, a far combaciare due anime
completamente differenti ma bisognose di sentimenti forti e veri, a mettere in
discussione le certezze più profonde e radicate in loro, a fargli scoprire che
sono due pezzi di un unico puzzle e che l’incidente stradale che li ha fatti
incontrare… non era altro che il destino che bussava alla loro porta cercando
di essere ascoltato.
Una storia in due pov, che amo e che cresco come un figlio. Ho
cercato di rendere Robert più possibile vicino a come penso sia nella realtà,
prendendo spesso spunto da fatti veri della sua vita ma prendendomi anche delle
piccolissime licenze poetiche. Questo è il mio Robert.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'ubi tu Gaius, ibi ego Gaia'
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epilogo

 

Matt pov: the call
 



Vorrei…
Condizionale semplice del verbo “volere”.
Vorrei…
Condizione di desiderio insoddisfatto.
Vorrei…
Condizione di desiderio insoddisfatto che diventa dolore quanto più sai che quello che vorresti non sarà mai tuo.
Vorrei…
Vorrei essere di nuovo vivo.
Vorrei…
Vorrei avere ancora un cuore che possa battere solo in funzione del tuo cuore.
Vorrei…
Vorrei avere ancora mani per accarezzarti, braccia forti per cullarti, vorrei avere gambe e piedi per accompagnare i tuoi passi.
Vorrei…
Vorrei avere voce per dirti che ti amo ancora.
Ho rinunciato al paradiso per te. O meglio… tu sei il mio paradiso.
Vuoi sapere dove andiamo quando moriamo? In un posto caro al nostro cuore. Ognuno ha il suo paradiso, uno spazio infinito su misura per noi.
Nel mio paradiso ci sei tu, e anche se sembra un paradosso, per me il paradiso è vivere accanto a te.
Cammino sempre a un metro da te, lo sai?
Respiro la tua stessa aria, anche se io non ne ho più bisogno. Vivo la mia non vita nella tua scia, cavalcando le onde che cavalchi tu, soffrendo le tue emozioni, ridendo delle tue risate, soffrendo le tue sofferenze.
È difficile. Ci sono giorni in cui credo d’impazzire, ci sono momenti in cui vorrei entrare nel suo corpo e usarlo per abbracciarti e amarti come tanto tempo fa.
Una volta l’ho fatto, e me ne vergogno. Per sentirmi un po’ meno in colpa, ho aspettato che stessi dormendo, che lui stesse dormendo.
La tua pelle, il tuo profumo, il tuo calore… con sensi umani…
Gli immortali vi invidiano, lo sai? Tutto è più bello per i condannati a morte. Ogni momento è splendido perché mai più tornerà. Quanto è profonda questa verità l’ho capita solo in quel momento, mentre ti tenevo stretta con le sue braccia.
Non potevo indugiare più di qualche ora, amor mio, e quei minuti sono volati via. Sono stati poco più di un battito di ciglia per me, e quanto ho invidiato tuo marito puoi solo immaginarlo.
Mi sono anche alzato dal letto e ho preso in braccio il piccolo Matt.
A parte il colore degli occhi, è uguale a te. La tua stessa bocca, lo stesso taglio degli occhi… gli stessi capelli corvini e boccolosi. Quando ride è uguale a te, quando piange è uguale a te, quando è pensieroso… è uguale a te.
Avrei tanto voluto avere un figlio con te, Ale… avrei voluto sedermi con lui al pianoforte e insegnarli a battere le dita sui tasti, avrei voluto insegnargli a lavarsi i dentini da solo, ad allacciarsi le scarpe…
Gli avrei detto di tenere bene il pallone raso terra mentre corre, di calciarlo possibilmente con precisione nello specchio delle porte. Gli avrei detto di essere simpatico con tutti ma di stare comunque attento alle persone, di essere garbato ma mai sottomesso, di essere obbediente ma mai senza orgoglio.
Avrei voluto potergli dire che quando si esce con una ragazza non sempre fare lo stronzo paga, avrei voluto dirgli di esser sempre galante e che al primo appuntamento avrebbe dovuto regalare un fiore.
Avrei voluto dirgli tante cose.
Ho mantenuto la parola e su quell’altare ti ho lasciata alla tua vita.
Non mi hai più visto ma io sono sempre stato al tuo fianco.
Le notti in cui ti rigiravi da sola nel letto, accarezzando il tuo pancione, io c’ero.
I giorni in cui camminavi per strada osservando padri che giocavano con i propri figli al parco, io c’ero.
Le ore che passavi alla finestra stringendo il telefono sempre aspettando… io c’ero.
Io c’ero quando Matt ha detto la sua prima parola, quando si è alzato da terra e ha mosso i suoi primi passi, quando è caduto e, testardo come sua madre, si è rialzato e ha ricominciato daccapo.
Sei forte, lo sei sempre stata. Soffri la solitudine in silenzio, risolvi da sola i problemi di tutti i giorni e aspetti.
Ti vedo sai?
Sento il morso al petto che ti stringe ogni volta che Matt impara qualcosa di nuovo e tu ti volti ma lui non c’è.
È il suo lavoro, l’hai sempre saputo, l’hai accettato… ma non vuol dire che ti faccia meno male.
Ti ama e tu ami lui.
La felicità che ti pervade quando lui è lì con te, è palpabile. Tanto che basta a ripagarti di tutti i giorni in cui lui non è lì con te.
Anche tu pensi a tanti vorrei mentre guardi Matt crescere lontano dagli occhi di suo padre.
Vorresti che lui accettasse tutte quelle offerte che gli piovono addosso come compositore.
Vorresti che lui non si spingesse sempre più lontano per sempre più mesi.
Vorresti che lui si rendesse conto che tu non potrai più seguirlo in capo al mondo quando Matt inizierà la scuola.
Vorresti che lui fosse con te a casa per preparargli una bella cenetta e fargli trovare un sonaglino rosa e dirgli che sei di nuovo incinta.
Vorresti… ma non chiedi mai.
Porti tutto dentro di te in silenzio e ti ripeti che sapevi che sarebbe stato così.
Ti chiedi se sei una cattiva madre a tacere questi desideri, a non dargli voce per tuo figlio, perché cresca con un padre di cui conosca la vera voce e non la caricatura che propone un telefono, perché abbia un padre che cammini con voi nel viale dei petali rosa dove vi siete sposati, che lo prenda in braccio senza doverlo subito mettere giù perché il lavoro chiama.
Vorresti tutto questo…
Vorresti, mio piccolo fiore.
Vorresti, mio unico amore.
Vorresti…
Tu non lo sai… ma anche lui vorrebbe.
Non è un cattivo marito, non è un cattivo padre, non è una cattiva persona… ti ama. Vi ama… ma non sa come fare a farlo nel modo giusto.
Imparerà, fidati di me.
Ciò che destino ha unito l’uomo non può separare.
Per quanto mi faccia male ammetterlo, eravate destinati l’uno all’altra.
Tu non l’hai mai saputo, ma sei stata tu a scattare la foto che l’ha portato da te. Sei tu che hai gridato il suo nome per prima. Sei tu che l’hai portato a cercarti.
Il destino vi ha solo fatti scontrare rimettendo le cose a posto.
Spesso ti sei chiesta come sarebbero andate le cose se alla prima di quel film ci fossimo arrivati. Vuoi davvero saperlo, amore mio? Sul serio?
Se ti dicessi che tutto sarebbe stato esattamente così?
Se ti dicessi che sarei morto lo stesso e lui ci sarebbe stato ugualmente, penseresti a cosa?
Che ero io la tua anima gemella e che non mi avresti mai lasciato per lui?
Amore mio, la verità è che mi avresti lasciato. Saresti andata da lui… sempre avresti scelto lui.
La tua anima è stata sua dalla prima volta in cui i vostri occhi si sono incrociati.
Morto o vivo, saresti stata sua.
Non te ne faccio una colpa, tesoro. Non è colpa tua. Non lo è mai stata.
Dall’altra parte, nella mia non vita, riesco a capire molte più cose. Non tutte, ma abbastanza da riuscire ad accettare che non sarebbe stata colpa tua. Né sua.
Ciò che destino, volere divino, ha unito, l’uomo non può separare.
Ma non nego che vorrei riaverti.
- Matt!- chiami allargando le braccia per accogliere il tuo bambino che corre verso di te.
Lo afferri e lo sollevi in aria, girando su te stessa.
Sei bellissima, amore.
Lo sei sempre stata.
Ti sei tagliata i capelli, ma sei bella anche così. I tratti del tuo viso si sono addolciti, i tuoi gesti sono più cauti, le tue labbra più pronte al sorriso. Sei una mamma. Sei cambiata pur restando la stessa.
- mamma, guarda!- grida il tuo cucciolo tendendo il piccolo indice al di là delle tue spalle.
- papà- sillaba battendo le manine paffute.
Sorridi, gli vai incontro e lo baci. Lo tieni stretto a te mentre lui prende in braccio Matt e commenta quanto sia cresciuto.
Sorridi fiera della tua famiglia, che magari non sarà perfetta, ma è tua.
- sapevo che vi avrei trovati qui- sussurra Robert tra i tuoi capelli, sciogliendo la piccola coda in cui li hai stretti.
- c’è forse posto migliore per insegnare a Matt ad andare in bici?- chiedi lasciandogli un tenero bacio sulla spalla. Lo guardi con amore immenso e subito lo perdoni di tutte le volte in cui si è dimenticato di chiamarti, di tutte le volte che l’ha fatto ma per dirti che avresti dovuto pazientare ancora qualche giorno… di tutte le volte in cui è partito prima di quanto avesse promesso.
- se non fa la nostra fine…- scherza rimettendo Matt a terra per poi tenere ferma la piccola bicicletta e aiutarlo a montarci su.
Insieme lo guardate muovere incerto la gambetta per darsi la spinta e vi chiedete quando è successo che sia cresciuto così tanto e fra quanto tempo crescerà ancora da togliergli le rotelle.
In mezzo a tutto questo rosa vi guardo camminare insieme, vi guardo sorridere, vi guardo scambiarvi amore.
Amore mio, se fossi al mio posto non avresti bisogno della tua macchina fotografica per percepire la bellezza.
Vorrei poter scattare una foto. Vorrei poterla sviluppare e vorrei mostrartela ogni volta che ti senti sola, ogni volta che aspetti che Matt dorma per sfogare con un po’ di lacrime la mancanza che senti dentro, ogni volta che arrivi a pensare che lui sia con un’altra…
Vorrei mostratela per farti capire che siete fatti l’uno per l’altra e che le tue paure sono infondate.
Vorrei mostrartela per farti capire che nonostante la lontananza, lui non può tradirti perché se ti soffermassi a guardare i suoi occhi come li guardo io, capiresti che tu sei il suo sole, che lui non può fare altro che gravitare attorno a te.
Vorrei mostrartela per farti vedere quanto soffre a stare lontano da voi.
Vorrei fartela vedere perché tu capisca tutto questo.
Le foto ti hanno sempre aiutata a capire, a vedere. Una fotografia ha cambiato la tua vita. Un’altra fotografia potrebbe rimetterla a posto.
Scattala tu per me, amore mio, e osservala.
Ciò che destino ha unito, l’uomo non può separare.
 


Fine.
 
 



Eccoci qui alla fine.
Che dire? Un po’ sono triste.
Questa storia è nata in un periodo particolare della mia vita, un momento se vogliamo… strano.
Ricordo ancora la sera in cui ho iniziato a scriverla, la sera in cui più che ogni altra sera sentivo che mi mancava qualcosa dal mio rapporto di coppia.
Ho riversato in questa storia tutto quello che avrei voluto per me (certo, non un fidanzato morto!): quell’amore che cresceva piano piano, la passione palpabile, il desiderio, l’ansia dell’attesa di un solo bacio.
Quando scrivevo vivevo una doppia vita: c’era la mia e c’era quella di me come Alessia.
Quando mi sono lasciata con il mio ragazzo e “ho iniziato a scoprire il mondo” ho perso un po’ di ispirazione e molti capitoli non sono venuti proprio come avrei voluto. Quando la vita vera reclama, diventa difficile chiudersi nei sogni. Ho sognato talmente tanto che essere travolta da tutte queste nuove bellissime emozioni mi ha sconvolta e… lo ammetto, anche cambiata.
Io che so come vanno le cose nella mia vita, e poche altre amiche che sono al corrente di tutto si saranno rese conto del cambiamento nel mio modo di scrivere e anche di essere.
Molte persone hanno concorso a darmi ispirazione e sostegno e vorrei ringraziarle una per una ma mi rendo conto che è impossibile però farò del mio meglio.
Vorrei ringraziare Gianni, ossia il mio ormai ex-ragazzo.
Gian, anche se non leggerai voglio ringraziarti perché i nostri sono stati quattro anni intensi in cui ci siamo innamorati e voluti bene. Siamo cresciuti insieme e abbiamo imparato tanto l’uno dall’altro. So che nell’ultimo periodo le cose tra noi non sono andate come avremmo sperato e che sembra che di noi non sia rimasto niente. Ma se ora so chi sono, cosa voglio, cosa desidero, a cosa sono disposta a rinunciare e su cosa non transigere è merito tuo. È merito tuo se ho trovato me stessa o almeno… mi hai messo sulla strada giusta per farlo. Grazie di tutto.
Vorrei ringraziare Cristiana, Alias la nostra mitica Agathe, per avermi praticamente costretta a scoprire il mondo di Twitter e con esso un sacco di persone fantastiche tra cui Mariaelena, Barbara, Nunzia, Giulia… so che ci sono poco ragazze, so che le mie rare comparsate non bastano. So però che vi porto nel cuore e vi penso sempre. Che nonostante la lontananza vi voglio un bene immenso e che con voi ho condiviso momenti esilaranti (le serate pervy??????? XD), momenti un po’ più tristi e soprattutto passioni (chi se le scorda le serate a seguire in streaming gli eventi del Pattinson???) . Chi più chi meno mi avete dato tanto e spero che continuiate così! Elly, in particolare tu che mi hai introdotto nel mitico mondo delle pere e delle telefonate che durano fino alle 2 del mattino, in cui condividiamo le nostre sventure e progettiamo ff in stile Bertolucci che a te vengono splendidamente! Cri per i tuoi commenti sagaci e il tuo spronarmi a un raiting rosso che è stato l’inizio della trilogia del trombabilissimo (ahimè ancora da finire). Per avermi fatto conoscere tutte voi, immensamente GRAZIE! Nu… perché le serate pervy con te erano momenti di rara poesia! Perché tu e Chaira insieme mi avete aiutata a capire che la storia che portavo avanti non poteva avere più futuro. Giu, perché le tue recensioni mi hanno sempre fatta morire dalle risate! Barby, perché sei dolcissima e sempre carinissima anche con le tue crisi di panico pre-esame!
No, non mi sono dimenticata di te Chia :), ma sai che su di te ho molto da dire.
Tesoro… per te ci va un grazie enorme! Enorme!!!!! Tu sei sempre stata lì a sostenermi, a consigliarmi, ad ascoltarmi. Nonostante il mio lungo silenzio tu mi hai capita. Tu hai capito che avevo bisogno di tempo per rimettermi in quadro e semplicemente sei stata con me in silenzio, senza mai rimproverarmi la mia latitanza.
Tu mi incoraggi nei miei nuovi progetti, passi ore con me al telefono a farti raccontare tutto quello che mi succede e a scambiare con me tutti i pettegolezzi più succulenti del sito (e ce ne sono).
È impossibile non volerti bene perché sei una persona meravigliosa e con un grande, grandissimo, spropositato talento. Non cambiare mai Chia, se non per diventare ancora più speciale di quello che già sei!
Un altro grazie va a delle lettrici in particolare : Romina, Daniela, Alessandra, Alice_cassedy, Jodie, Jessikina, Anna, Lisa, Vanessa… chi dall’inizio, chi alla fine, con il vostro appoggio e la vostra fiducia sono riuscita a superare blocchi di pagina bianca. È vero, non siete editori ma semplici lettrici, ma il vostro appoggio è stato davvero importante. Grazie!
Un altro grazie speciale va a Debora. Non so se ti consideri ancora la mia sorellina. Abbiamo avuto molti alti e bassi, ma io ancora ti considero tale. Hai sempre incoraggiato la mia passione e l’hai sempre sostenuta, cercando di aiutarmi il più possibile nella riuscita di questa storia. Mi hai proposto editori, hai contattato Erika (e chi se lo scorda quel momento???? :) )…. Hai fatto tanto e mi hai dato tanto, quindi GRAZIE!)
Anche se sono praticamente certa che non leggerà più… grazie ad Angela.
La nostra amicizia è volta al termine con tutte le nostre incomprensioni. Rispettivamente, non siamo state le amiche di cui forse avevamo bisogno… ma ti ho voluto bene sinceramente e te ne voglio ancora tanto. Mi manchi molto… non so se lo vuoi sapere, ma è così. Mi manchi.
Altri ringraziamenti vanno ai miei ragazzi! Stefano, Marco, Valerio, Enrico, Manuele, Carlo! Senza di voi, che per fortuna non leggerete mai altrimenti mi prendereste per i fondelli a vita, sono riuscita a “comportarmi da uomo”, come dite voi, e quindi a creare i personaggi di Rob, Jack e Kellan. Mi avete fornito abbondante materiale di stupidità maschile su cui scrivere e siete i migliori amici maschi del mondo! Tutti quanti avete contribuito a farmi scoprire il bello della vita universitaria e soprattutto che l’amicizia tra uomo e donna è davvero possibile. Lo dico sempre: siamo una famiglia! E io vi voglio un mondo di bene.
Ultima, ma non per questo meno importante, Francesca… Moglie… sai ogni cosa di me. Sai tutto. Sai perché non c’è giorno in cui io non ringrazi Carlo per averci fatte incontrare e che non c’è giorno in cui io cerchi di spiegarmi come la nostra amicizia profonda sia possibile.
Ci siamo viste piangere, ci siamo viste ridere, ci siamo viste pensare e ci siamo viste innamorare. Tra noi non c’è bisogno di parole. Tu sei stata la prima e unica persona con cui condivido una vita vera a cui ho permesso di leggere questa storia e il tuo parere per me ha contato molto. Ti amo immensamente moglie!
Infine grazie a tutte le ragazze che hanno recensito, chi sempre, chi qualche volta… grazie a quelle che hanno letto in silenzio ma che con il numero delle loro visite mi hanno lo stesso scaldato il cuore.
Grazie a chi si è affezionata a questa storia tanto da metterla tra preferiti/seguite e chi, con fiducia, ha messo me tra gli autori preferiti. Grazie a chi ha candidato PLVK per le storie scelte e per altri concorsi.
Forse mi sono dilungata troppo…e non sono riuscita lo stesso a ringraziare tutti… se ho dimenticato qualcuno, che si senta ringraziato anche lui perché tutti, ognuno di voi, dietro le quinte o in prima fila, è stato importante per me.
GRAZIE.
 
Forse a qualcuno di voi parrà assurdo e stupido ma io lo faccio lo stesso: grazie Robert Pattinson!
Grazie per avermi prestato il tuo volto e “la tua vita”. Ho cercato di renderti come ti immaginavo, documentandomi quanto più potevo. Non so come stai messo ad amicizia con Jack e Kellan e so invece che quella con Tom è molto profonda. Spero che tu non ti sia offeso se per esigenze di copione ho modificato la realtà.
Sono una scema perché ti parlo come se tu potessi leggermi, ma ti voglio ringraziare oltre che per avermi regalato il sogno di questa storia anche per il semplice fatto che esisti. Detta così sembra banale, ma non so se ti rendi conto di quanto sei importante per un sacco di ragazze che grazie a te hanno scoperto legami di amicizia profondi. Grazie anche per questo.
 
So che avevo promesso di rispondere alle vostre recensioni, ma visto che siamo in chiusura, spero non vi dispiaccia se rispondo in un’unica volta a tutte quante, dato che più o meno mi avete chiesto le stesse cose.
Sono contenta del fatto che l’ultimo capitolo vi sia piaciuto, soprattutto i battibecchi tra Jack e Kellan. Non potevo lasciarli andare via senza un’uscita in grande stile!
Mi ero talmente divertita a scrivere l’addio al celibato di Luke che non potevo fare a meno di farli tornare. Il film a cui mi sono ispirata e che molti di voi già conoscevano ha segnato la mia adolescenza. Credo non mi prenderete per pazza se la prima volta che dovevo andare da un ginecologo ho avuto paura temendo di trovarmi un tipo come il dottor Kosovitch! Mi è andata bene, ma avevo trovato un fisioterapista così e credetemi, dal vivo non era divertente per niente!
Matt è nato giusto alla fine, in tempo per far uscire ancora una volta allo scoperto le paranoie di Rob, che come vediamo a 30 anni ancora non lo abbandonano. Eeeeeeee già.
So che la parentesi di Jack e Ash vi ha lasciate deluse, e forse un po’ spiazzate così come la nevrosi di Beckie al termine del pov di Ale e il fidanzamento di Kell. A parte il fatto che, come sapete, c’è un sequel, non credo in quelle storie in cui c’è un lieto fine per tutti. Nella vita vera il lieto fine non è per tutti e il tutti si sposano e vissero felici e contenti purtroppo non è una tappa obbligatoria che prima o poi arriva.
 
Chi di voi ha il mio contatto su Facebook (se non lo avete e volete chiedermi l’amicizia il nome è Claudia Rubino. Ditemi solo chi siete e accetterò volentieri), nell’album delle locandine delle mie storie ho pubblicato le foto dei miei quaderni di appunti. Chi ha l’occhio di falco riuscirà a leggere lo schizzo della trama del sequel e anche alcune cosette sull’originale che è in fase di scrittura.
 
Il Blog continuerà ad essere il mio principale strumento per tenervi informate sull’evolversi delle mie storie. So che negli ultimi tempi ci ho messo molto ad aggiornare e a parte l’università erano i risultati del mio forzarmi a scrivere che non soddisfarmi quel tanto da farmi velocizzare i tempi.
Rileggendo mi sono spesso accorta di essere stata frettolosa e sconnessa in alcuni punti che avrebbero meritato maggiore cura. Il fatto che sia la mia prima vera ff giustifica solo in parte la mancanza. Per questo vi chiedo già in anticipo pazienza per l’aggiornamento delle mie nuove storie. Voglio postare solo quando sono sicura e soprattutto quando avrò un po’ di capitoli da parte.
Se per questa storia avevo già in mente una suddivisione capitoli, per le nuove assolutamente non ho la più pallida idea. La mia intenzione è scrivere a manetta e suddividere man mano a seconda dell’evolversi della storia. Se quindi non mi vedrete per un po’ comparire sul sito, tranquille, non sono scomparsa… sto solo scrivendo :)
 
Che dire ancora??? Ah si. Allora: la rossa, l’ultimo pov di Ale sul capitolo 44, è in fase di scrittura e arriverà spero a breve. Se volete trovare un sant’uomo che abbia voglia di farmi salire l’ormone giusto per forzare un po’ la mano all’ispirazione fate pure.
So di aver citato una Dramione che si esiste sul serio. Il prologo è pronto ma mi devo ancora figurare bene la storia.
Ho avuto anche una mezza idea di continuare la one shot originale che ho postato ma… non so. Ho ben due originali in testa, una dramione, Tienimi e una rossa da scrivere… forse metterci anche questa ha poco senso per ora.
Sto scrivendo anche un’originale assieme alla mia cara Moglie, che verrà presto postata ma con un altro account di cui avremmo tutte due il controllo e l’accesso per facilitare un po’ le cose a entrambe. Tranquille vi informerò sia sul blog che sull’aggiornamento delle mie storie così che possiate rintracciarci se vi fa piacere.
Per Saint Katrine…. Non so. La storia che avevo in testa forse non era poi così male, ma lo stile di scrittura ora è totalmente diverso e non so se riuscirei a terminarla. Chissà, magari se mi gira potrei riscriverla bene e pubblicarla :)… vedremo.
 
Ok… direi che ho scritto più di ringraziamenti, avvisi e risposte che di capitolo, ma spero non vi sia dispiaciuto. Spero soprattutto che abbiate letto quest’ultima parte degli avvisi che magari potevano contenere qualcosa di più interessante.
Una cosa che ho in testa da un sacco di tempo è la colonna sonora per questa storia. So di avervi dato una canzone di sottofondo per ogni capitolo, ma la mia vanità di scrittrice per caso (che parolone) e grande appassionata di cinema mi ha spinta all’ennesima sciocchezza, ossia creare una specie di CD per questa storia :P
Ecco i titoli e in fondo, come sempre, i set dell’abbigliamento più quello dei volti per il sequel :)
 
Ancora grazie infinite a tutti e a presto!

 

Angelo mio – Tiziano Ferro

Near to you –  A Fine Frenzy

Bring me to life – Evanescence

When you say nothing at all – Ronan Keating

Nobody’s home – Avril Lavigne

Let me go – 3 doors down

Running up that hill – Placebo

Innocence – Avril Lavigne

Everything you want – Vertical Horizon

You’re everything – Lifehouse

Into the fire – Thirteen senses

The first cut is the deepest – Sheryl Crow

 

Abbigliamento Alessia

Abbigliamento Rob e Matt ( Matt immaginatevelo coi capelli neri. Trovare una foto diversa è stato impossibile!)

 Tienimi - volti

   
 
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