Film > La principessa e il ranocchio
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Autore: Cicciolgeiri    04/06/2010    8 recensioni
Una piccola shot dedicata ad una delle migliori ragazze Disney di sempre: Charlotte, la migliore amica di Tiana. Spero che vi piacerà e lascerete un commentino ^^
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La cosa brutta della marmellata è che ti si appiccica dappertutto.

La cosa brutta della parola “dappertutto” è che è subdola … e ti verrebbe da scriverla con l’apostrofo.

La cosa brutta dell’apostrofo è che quando scrivi velocemente lo piazzi un po’ a casaccio e finisce col confondersi con un accento.

La cosa brutta dell’accento è che non sai mai se è grave o acuto, come in francese.

La cosa brutta del francese è che io sono negata a parlarlo, nonostante qualche volta giochi a fare la cajun.

La cosa butta dei cajun è che sono tremendamente affascinanti … tranne quelli sdentati che suonano il banjo in veranda, s’intende.

Il mio nome è Charlotte La Bouffe e ho un problema. Un grosso, enorme problema.

La cosa brutta dei problemi è che non sai come risolverli, altrimenti non si chiamerebbero così.

Il mio problema è che mi sono ritrovata improvvisamente senza un fidanzato. Un giorno sono la futura principessa di Maldonia, l’altro scopro che colui con il quale stavo per sposarmi in realtà era un malvagio cameriere ciccione mischiato nel vodoo e che il mio principe è stato trasformato in un rospo rugoso da un tipo allampanato mezzo matto. Ma non solo! Scopro anche che il mio principe ranocchio si è innamorato della mia migliore amica, anche lei rana, e hanno bisogno di me per coronare il loro sogno d’amore e tornare umani …

Cosa avrei dovuto fare? Lasciare Tiana e Naveen nella melma fino al collo? No, certo che no, non sono quel tipo di persona, e così li ho aiutati. Che poi il mio bacio non abbia funzionato quello è un altro discorso, è il pensiero che conta …

Be’, per farla breve adesso mi ritrovo con un palmo di naso, mentre Tiana è diventata principessa al posto mio.

Non sono gelosa, per carità … be’ forse solo un pochino, ma comunque sono anche felice per lei! E tanto ormai è fatta, lei e Naveen sono marito e moglie.

Ed io, Lottie, la ragazza bionda, bella e ricca, mi ritrovo inspiegabilmente senza un uomo. Non credevo mi sarebbe mai capitata una cosa del genere.

E’ da quando sono piccola che ottengo tutto ciò che voglio. Sempre e subito. Qualche volta, ottengo anche ciò che non voglio, figuratevi! Ma un abito a sorpresa, ogni tanto, fa sempre comodo, no?

Mio padre è stato sempre generoso per quanto riguarda certe cose. Con me non bada mai a spese ed è una fortuna, altrimenti a quest’ora sarebbe davvero molto stressato.

Adesso me ne sto seduta al tavolino nel gazebo, lo stesso posto in cui il falso Naveen mi chiese di sposarlo  …

All’epoca ero così felice! Chi avrebbe mai immaginato quello che sarebbe accaduto di lì a poco?

Sbuffo e infilzo la mia porzione di tolta con la forchetta un paio di volte. Non ho fame, ho perso l’appetito da un po’ di tempo a questa parte, e mi sento tanto sola.

Tiana è andata a vivere nel suo palazzo da favola, col suo principe da favola, e a me è rimasto solo questo: una favola! Un sogno meraviglioso che, purtroppo, non si è realizzato.

Ora, molti di voi penseranno che io sia una viziata, dopotutto … cosa mi manca? Sono trés belle (le cose semplici in francese le so dire, cosa pensavate?), facoltosa, spiritosa, spigliata, so stare in società, conosco il galateo a menadito, ho uno stuolo di persone pronte ad assecondare ogni mia richiesta, un cane che mangia i broccoli al posto mio, un papà che mi vuole bene …

Eppure tutto questo non mi basta.

Mi guardo intorno con aria sconsolata, sospirando. Stella, accucciata accanto ai miei piedi, mi guarda con un musetto dolcissimo. Le accarezzo pigramente il capo, chinandomi appena.

Ho come un senso di vuoto dentro di me. Nonostante io abbia tutto, sento sempre che c’è qualcosa che mi sfugge.

Credo di provare questa sensazione da quando la mia mamma non c’è più.

Io penso spesso a lei e di tanto in tanto mi sorprendo a immaginare come sarebbe la mia vita adesso se lei fosse qui con me.

Sarei diversa? Probabilmente. In meglio? Questo non lo so.

Fatto sta che da quando lei non c’è più, Gran Papà mi riempie di regali e gingilli, come se tanti luccichii possano davvero riempire il vuoto che sento dentro me.

Aggrotto la fronte.

Però io adoro i luccichii. E i gioielli. E i vestiti.

Sorrido, sbattendo le ciglia. Sarebbe stato divertente fare spese con la mamma. Papà dice sempre che io le somiglio incredibilmente e che abbiamo quasi gli stessi gusti.

Dico quasi perché lei probabilmente non avrebbe mai baciato un ranocchio.

Quella è stata una cosa mia, un atto coraggioso di cui vado fiera.

Sì, infondo sono una ragazza coraggiosa!

Sento un fruscio tra i cespugli. Sobbalzo e caccio un urlo acuto, che fa spaventare terribilmente Stella.

<< Chi va là? >> esclamo, una mano sul cuore. Ricordate: essere coraggiosi non vuol dire non aver paura di nulla, ma essere in grado di affrontare le cose che ci spaventano. Quindi, anche se ho urlato, sono comunque una ragazza coraggiosa! Oh!

<< Miss – miss Charlotte … >> qualcuno esce dai cespugli di lillà a fatica. E’ Trevis, magrolino come al solito.

Emetto un sospiro di sollievo.

<< TREVIS!! Mi hai spaventata a morte! >> uso un tono particolarmente teatrale per farlo sentire in colpa.

In fondo, quel ragazzo mi sta simpatico. Ora che non ho più un principe, potrei anche concederglielo, quel ballo.

Ovviamente solo uno però. E senza farlo sapere in giro.

<< Miss Lottie, volevo … sono venuto per … vostro padre ha detto che eravate qui ed io … >>

Alzo un  sopracciglio. << A parole tue, caro. Possiamo sempre spicciarci per stasera, se ci metti un po’ di buona volontà! >>

E va bene, avvolte sono un po’ pungente, ma che ci posso fare? Certe cose mi vengono spontanee … sono un talento naturale!

<< Sì … be’, ecco … Sono venuto per chiedervi di uscire. Vi andrebbe di accompagnarmi ad un concerto? >>

Mi illumino; ho un vestito nuovo che sembra fatto apposta per i concerti! E’ un amore!

<< Un concerto? E di chi? >> chiedo.

<< Bing Crosby, signorina. Vostro padre mi ha riferito che voi … >>

<< BING CROSBY?! >> strillo, schizzando in piedi e rovesciando la sedia. Stella inizia ad abbaiare furiosamente. << Io ADORO Bing! >> urlo. << Accetto! Accetto, Trevis! Oh, per Giove, se accetto! >>

Mi precipito verso di lui e lo coinvolgo in uno di quei miei sfrenati saltellamenti di gioia. Lui sembra piuttosto impacciato e anche piuttosto paonazzo … ma che importa?

Oh, Bing Crosby! Il miglior jazzista di sempre! E con quel vestito, ah! Sarà una serata da URLO!

E vado via urlando la mia felicità, trascinandomi dietro Trevis come se niente fosse.




 

Lo ammetto, questa storia non ha né capo, né coda, ma era da tempo che volevo scrivere qualcosa su Charlotte e stasera mi è venuta l’ispirazione. Così … ecco qui!
  
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