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Autore: Isyde    06/06/2010    1 recensioni
"Stretti in un amorevole abbraccio, si dimenticarono del resto del mondo, della cena, del negozio, dei fiori, che erano gli unici testimoni del loro atto d'amore." Fa parte della raccolta "Lontani da ogni ricordo". Buona Lettura.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Lontani da ogni ricordo.'
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Lontani da ogni ricordo.

 

 

 

 

 

Fiori.

 

 

Fiori.

Non li aveva mai praticamente adorati o agognati, eppure molte persone continuavano a spedirli. In particolare il signor Thomson che ogni venerdì quando ritirava le sue medicine per la sua cronica malattia, le portava un piccolo mazzo di Fresie di un tenue rosa.

Ma quel giorno, dopo aver sistemato il mazzo del suo ammiratore settantenne vicino alla cassa della farmacia di famiglia e dopo aver appeso il cartello "Closed", ritrovò sotto il suo naso una composizione di dalie dai mille colori.

-Buonasera signorina Cannier.- disse una voce maschile, leggermente ironica.

-Buonasera anche a lei. La farmacia sta chiudendo, che cosa desidera?- domandò Eva, continuando a non guardarlo, divertita da quel gioco.

Dean si avvicinò a lei, la voltò verso di lui e le sussurrò all'orecchio.

-Vorrei sapere se la signorina è ancora arrabbiata con il sottoscritto.-

La ragazza scosse la testa. -Credo di aver avuto una reazione...esagerata.-

-Mica è stata colpa tua. E' solo che quei fotografi aspettano solo il momento meno indicato per rovinarti una serata. I giornalisti, poi, si divertono ad inventarsi varie storielle per vendere più copie.-

-Guarda che lo capisco.-

-Allora se lo capisci perché hai reagito così male, ieri sera?-

Eva sospirò ed incrociò le braccia al petto.

-Non è facile sopportare la parte del tuo lavoro "pubblica". Mi danno fastidio quelle ragazze urlanti che ti aspettano ad ogni tua comparsa in tv o in radio. Odio il fatto che debba presentarti a quegli eventi mondani e che basti un sorriso ad una collega per far scattare una ondata di gossip. Mi urta. Mi fa male.-

Il ragazzo rimase in silenzio a lungo, si tolse la giacca e si sedette sopra il bancone.

-Queste cose fanno parte del mio lavoro. Cercherò di stare più attento, dirò ad Angie di minacciare qualche giornale di violazione della privacy.- Dean la fissò e la vide rilassarsi. Gli sorrise e tese le mani, finchè non strinse il corpo accaldato di Eva al suo petto.

-Sei tutto per me.- gli confessò baciandole le labbra.

-Dean...ti amo, lo sai?-

Lentamente si svestirono, scivolando verso freddo pavimento della farmacia.

Completamente assorbiti l'uno dall'altra, attratti da ogni minimo particolare o difetto. I loro sensi, ubriachi, gli coglievano impreparati per riuscire a distinguere un corpo dall'altro. Stretti

in un amorevole abbraccio, si dimenticarono del resto del mondo, della cena, del negozio, dei fiori, che erano gli unici testimoni del loro atto d'amore.

 

 

 

 

 

________

Siccome è tardino, risponderò alle domande, domani.

Un grazie a Pikky91 ed Ancella97, per le recensioni.

Un bacione,

Iside91.

 

   
 
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