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Autore: Vahly    04/09/2005    13 recensioni
RIPOSTATA CORRETTA!!! Harry ci aveva riflettuto a lungo, ed aveva deciso di provare a chiedergli di sposarlo: due settimane prima, dopo mesi e mesi di ripensamenti, gli aveva comprato un anello di fidanzamento, una fedina in oro bianco con incastonata una gemma rossa, e all’interno aveva fatto incidere due parole. No, non i loro nomi, come aveva pensato all’inizio, ma più semplicemente “Per Sempre”…

Riuscirà Harry nel suo intento, nonostante i litigi con il suo amato Draco? In attesa del seguito delle mie -svariate- fan fic, ecco a voi la mia ennesima one-shot... ci ho pensato parecchio prima di realizzarla, e ci ho impiegato tre giorni per scriverla!!! Forse ci sarà un seguito... Leggete!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per sempre

Per sempre

 

 

Harry era disteso sul suo letto, mentre continuava a girarsi e rigirarsi quell’anello fra le dita, chiedendosi se aveva fatto la cosa giusta. Erano sette anni che lui e Draco stavano insieme, dal suo sesto anno di scuola, per l’esattezza. E lui voleva rendere il legame che li legava, più solido.

Ma non avevano mai parlato di questo. Avevano continuato a stare insieme per molto tempo, ma almeno Draco sembrava non essersi mai posto il problema di un’eventuale convivenza, o magari perfino un matrimonio…

Ma Harry ci aveva riflettuto a lungo, ed aveva deciso di provare a chiedergli di sposarlo: due settimane prima, dopo mesi e mesi di ripensamenti, gli aveva comprato un anello di fidanzamento, una fedina in oro bianco con incastonata una gemma rossa, e all’interno aveva fatto incidere due parole. No, non i loro nomi, come aveva pensato all’inizio, ma più semplicemente “Per Sempre”… tanto infatti sapeva sarebbe durato il forte sentimento che lo univa al giovane Malfoy.

Ma aveva paura. Paura che lui rifiutasse, che non si sentisse pronto, o che magari non lo amasse abbastanza. Si sentiva male a pensare soprattutto a quest’ultima possibilità, ma doveva ammettere che tra di loro erano più i giorni in cui litigavano che quelli in cui andavano d’amore e d’accordo, e spesso Draco si mostrava molto freddo e chiuso. Sapeva benissimo che faceva parte del carattere del ragazzo, in fondo lo amava anche per questo, ma avrebbe voluto che le cose andassero meglio fra di loro, e anche se spesso rifiutava deliberatamente quest’idea, nel suo inconscio si agitava il sospetto che Draco non lo amassa veramente. Ciononostante aveva capito ormai da tempo che non poteva più fare a meno di lui, ed aveva deciso di tentare il tutto per tutto con la fatidica domanda “Vuoi sposarmi?”. Aveva già pianificato tutto da tempo: quella sera sarebbe stato il ventitreesimo compleanno di Draco, e come sempre avrebbero festeggiato con tutti i loro amici: Blaise ed Sermone, che si erano messi assieme durante il settimo anno (proprio grazie all’aiuto di Draco ed Harry), Ron e Pansy, che dicevano di essere solo amici anche se tutti sapevano che c’era qualcosa di più, Ginny, i gemelli, Tigher e Goyle con la sua ragazza, una babbana un po’ in carne che aveva conosciuto dopo essere scappato di casa per non diventare mangiamorte e con cui ora conviveva. Durante la festa Harry gli avrebbe dato il suo regalo, come sempre, e sarebbero stati assieme a tutti gli altri; ma dopo, appena avesse avuto modo di appartarsi un attimo con il suo ragazzo, gli avrebbe porto l’anello per chiedergli di sposarlo.

Aveva immaginato a lungo la scena, e nella sua mente si erano affacciati prepotentemente due scenari in particolare:

 

Possibilità 1

Harry in ginocchio davanti a Draco con la scatola aperta – con l’anello dentro, ovvio – di fronte a Draco gli chiede con voce tremante

- Draco, vuoi sposarmi?-

Draco lo guarda, gli sorride e tutto felice gli dice:

-Oh, Harry!!! È da tanto che aspetto questo momento, e non sai come mi rendi felice chiedendomelo

-Allora devo prenderlo per un si?

Chiede lui, leggermente titubante

-Ma certo, Harry! Ti amo…

Poi Draco lo aiuta ad alzarsi ed avvicina il suo volto a quello di Harry, le loro labbra si avvicinano e si scambiano un lungo bacio sotto la luce della Luna.

 

Decisamente smielato, certo. Ed in effetti all’inizio la reazione di Draco all’inizio gli era sembrata decisamente poco adatta al suo carattere (senza contare che, non sapeva perché, a vedersi in ginocchio a chiedere tremante -Draco, vuoi sposarmi?- si sembrava leggermente ridicolo…) ma era la “fantasia prematrimoniale” più dolce che aveva immaginato, ed aveva deciso di mantenerla intatta senza successive manomissioni.

La seconda possibilità che gli era venuta in mente era pressappoco così (aveva sempre cercato di scacciarla dalla mente, per cui non ne era più tanto certo, di ricordarla nei minimi dettagli)

 

Possibilità 2

Lui sempre in ginocchio davanti a Draco con la scatola, l’anello e tutto il resto.

-Draco, vuoi sposarmi?

Draco lo guarda sbigottito

-Mi spiace, Harry… ma proprio non me la sento

Harry lo guarda disperato, ma lo sguardo di Draco si fa più freddo

-Draco, se vuoi aspettare per me non c’è problema…

Draco sghignazza

-No, Harry, non hai capito… non ci sarà nessun matrimonio. Per il semplice fatto che io non ti amo!

Harry si sente il cuore a pezzi

-C-cosa?

-Non lo capisci? Credevo fosse così anche per te! Ci siamo divertiti assieme, ma io non provo assolutamente nulla… ma ora che so che per te è diverso, non mi va di continuare. Non voglio coinvolgimenti emotivi nelle mie storie

Poi si volta e gli da le spalle

-Ma… Draco!!!

 Addio Harry

E se ne va, lasciandolo solo e disperato, ancora in ginocchio, mentre una fitta pioggerellina comincia ad abbattersi su di lui.

 

Quest’ultima possibilità, sebbene si trattasse sollo del frutto della sua immaginazione, lo spaventava non poco. In un’altra aveva perfino immaginato che potesse scappare con Ginny o con Tigher… sì, decisamente doveva cominciare a farsi meno seghe mentali. Mooooolte meno seghe mentali. Sarebbe stato il suo proposito per l’anno nuovo, se Draco avesse accettato la sua proposta, ovviamente. Perché se lo avesse mollato come pensava potesse accadere, probabilmente i suoi amici avrebbero rinvenuto il suo cadavere da qualche parte in breve tempo, magari impiccato o morto per uno sparo alla tempia (non al cuore, gli faceva impressione): non gli piacevano i metodi di suicidio magici, erano troppo poco spettacolari.

Naturalmente aveva fantasticato a lungo anche sulla sua morte in caso di rifiuto.

Una delle sue prime idee era stata quella di gettarsi da un grattacelo o qualcosa del genere. Ma poi aveva pensato che se gli andava male (per modo di dire) avrebbe potuto cavarsela con qualche frattura, o magari essere salvato in tempo. Inoltre crepare spalmato sul manto stradale, per quanto poetico e molto di scena, gli sembrava troppo scontato. Così aveva pensato al veleno, ma per quanto disperato non era masochista, e trascorrere i suoi ultimi minuti di vita soffrendo decisamente non gli garbava.

Alla fine aveva deciso che in caso si sarebbe ammazzato in modo che non lo sapesse nessuno, silenziosamente, così che lo avrebbero dovuto cercare, magari a lungo, in apprensione per la sua sorte fino all’attimo drammatico in cui avrebbero riconosciuto il suo corpo riverso in un vicolo cieco di una sporca stradina in periferia.

Perfetto.

 

Ma come si dice, è inutile fasciarsi la testa prima di essersela rotta. E quindi perché pensare a come suicidarsi prima di aver sentito la risposta di Draco?

Tantopiù che sapeva benissimo di essere TROPPO attaccato alla vita per fare una cosa del genere. Ne erano la chiara dimostrazione gli innumerevoli scontri con Voldemort ed il fatto che se l’era sempre cavata più o meno per culo, non sapendo nemmeno lui come: se avesse potuto anche solo accettare l’idea di morire prima del tempo, forse in quel momento non sarebbe neanche stato lì, con quell’anello che si stava consumando a forza di rigirarselo tra le mani.

 

Guardò l’orologio: erano le 7.30… di lì a mezz’ora sarebbe dovuto andare da Draco. “O la va o la spacca” si disse tra se e se. Si mise l’anello in tasca e si diede una sistemata ai capelli, perennemente spettinati, ed indossò una camicia nera – di cui lasciò i primi tre bottoni aperti – con dei jeans neri leggermente scoloriti sul davanti e con una piccola spampanatura verso il basso. Mise la catenina che gli aveva regalato il suo ragazzo, con un Drago in oro bianco attorcigliato su se stesso il cui occhio era un diamante la cui lucentezza era pari solo agli occhi del suo amore (ma questo non glielo aveva mai detto, per paura di risultare troppo smielato) ed un laccetto nero più stretto sul collo, abbinato con uno identico che aveva legato al polso sinistro, ben visibile dalle maniche larghe che aveva tenuto sbottonate. Si guardò allo specchio “Mh, devo ammettere che non sto male”, pensò, e dopo dieci minuti si smaterializzò a casa del suo amore.

 

-Sei in anticipo, o sbaglio?-

Gli urlò una voce dalla cucina

-Ti da fastidio?

Ridacchiò nervosamente Harry “rilassati…un due tre respiro profondo… braaavooo” avvicinandosi

-Certo che no

Rispose Draco voltandosi verso di lui. 

Gli camminò incontro lentamente finché non furono uno di fronte all’altro, allora lo afferrò per i fianchi e posò le sue labbra su quelle di Harry, baciandolo dolcemente, mentre Harry con un braccio gli cingeva le spalle e gli sfiorava delicatamente i capelli con la mano libera.

-EHI!!!- gli urlò Draco, staccandosi -CI HO MESSO PIÙ DI DUE ORE A SISTMARLI!!!-

-Ma come siamo suscettibili… dai se fai il bravo poi ti pettino io  

-Non ci provare nemmeno!!! L’ultima volta mi hai fatto i codini

-Si, e mi ci sono anche messo d’impegno per farti i boccoli alla Candy Candy

-Appunto! Non è che perché adesso ho i capelli lunghi ci puoi giocare come vuoi

Harry fece due occhioni da cucciolotto ferito e con la voce più pateticamente dolce che poteva fare piagnucolò

-Ma io mi diverto…

-Già, mi sembri un ragazzino di un anno

-Sei cattivo, lo sai?

-Sì, taaaaaaaaantoooo!!! Adesso però devo andare a finire. Tra poco gli altri saranno qui e la cena ancora non è pronta

-Vuoi un aiuto?

-No, grazie. Di là c’è la TV accesa, se vuoi puoi accomodarti in salotto, intanto.  

Harry sbuffò un pochino.

-Dai, non prendertela. Lo sai che ci tengo a fare tutto io, sono anni che te lo dico… ma appena finisco sono tutto tuo  

-Sempre che tu ce la faccia per quando arriveranno gli altri 

Draco gli sorrise, poi gli diede un veloce bacio a stampo e si allontanò

-Avremo tutta la serata per stare insieme. Ora stai lì buono e fai il bravo bambino, ok?

Harry alla fine cedette. Tanto lo sapeva: era così tutti gli anni, finché non era tutto P.E.R.F.E.T.T.O., non faceva entrare nessuno in cucina o in sala da pranzo, lui compreso.

- Lo sai che ti amo, vero Dray?

-Sì- rispose Draco dall’altra stanza -Ti amo anch’io-

Harry sorrise fra sé e sé. Forse non sarebbe andata male, dopotutto.

 

Gli altri ospiti arrivarono non prima di una mezz’oretta. Per primi giunsero Blaise ed Hermione, sorridenti e felici mano nella mano come se stessero insieme da pochi giorni. Salutarono Draco, poi andarono in salotto con Harry, ridendo e scherzando parlando del più e del meno. Si vedeva chiaramente che si amavano, pensò Harry. Lui era dolcissimo con Hermy, che non faceva altro che coccolarlo (anche se ogni tanto, quando Blaise sfiorava argomenti troppo “scolastici”, sembrava riaffiorare il lato sottuttoio della ragazza) e ogni volta che i loro sguardi si incrociavano gli occhi di entrambi sembravano illuminarsi.

Dopo di loro vennero Ron e Ginny, seguiti da Tigher. Ginny raccontò loro di una persona interessante con cui si stava vedendo, senza però aggiungere altro, se non il fatto che probabilmente anche loro la conoscevano – Harry, di sicuro – e che aveva più o meno la sua età, forse (forse) un anno di più. Continuarono ad aspettare gli altri ospiti, che sembravano tardare, ma nel frattempo entrò Draco (“ce l’ha fatta”, pensò Harry) che, con grande disappunto del suo fidanzato, si sedette vicino a Ginny per chiederle come andava con la sua nuova fiamma.

-EHI!!!! PERCHÉ A TE L’HA DETTO CHI È E A NOI NO?- protestò Harry.

-Perché voi non potete saperlo- gli rispose Draco candidamente.

-Però non è giusto, uffa…

-Non piagnucolare, o stasera a letto senza cena

-Dipende che cosa intendi per “a letto”…- rispose Harry provocatorio, mentre Draco, bordeaux, gli tirò un cuscino in faccia

-Oh, ma come… i tuoi preziosi cuscini ricamati a mano…- lo canzonò l’ex-grifondoro

-Vai a quel paese!- gli rispose Draco in un tono che lasciava molti dubbi sul fatto che stesse scherzando, mentre si alzava ad aprire a Pansy.

-Ora mancano solo i gemelli, e Gregory e Marie- disse Draco accompagnandola e facendola sedere accanto a Ron, che arrossì di botto

-Ciao, ragazzi- sorrise l’ultima arrivata -Allora? Che si diceva?-

-Beh, dipende… prima che Harry e Draco si mettessero a litigare, stavamo indagando sull’amore segreto di mia sorella  

-Ah, davvero? Su, Ginny cara… dicci chi è il tuo nuovo grande amore

-Ehi! Calma!!! Ho detto che sto uscendo con una persona, mica che me la voglio sposare!!!  

-Certo, certo… ma non sei l’unica che ha rimorchiato di recente… Vero, Vincent?  

Il ragazzo divenne immediatamente di un bel colorito rosso acceso, mentre cercava di balbettare -E… e tu co-come fai… a…-

-Dimenti chi che è una mia amica…- ridacchiò Pansy

-Ah, già…

Quando più o meno tutti nella stanza (tranne harry che era troppo impegnato a notare come Draco non se lo filasse per niente, come al solito) cominciarono a chiedere di chi si trattava, Goyle ammise che il mese prima si era messo con Millicent Bullstrode 

-QUELLA BULLSTRODE?! - intervenne Harry -QUELLA DI SERPEVERDE? MA È…-

-Meraviglioso!- lo interruppe Draco, sapendo benissimo che il suo ragazzo stava per fare qualche commento a proposito della ragazza, che non era esattamente il riflesso della grazia e della bellezza -Avresti dovuto dirmelo, Vin! Avrei invitato anche lei!

-Oh, certo… ma… lei non è molto sicura e… neanch’io. Le voglio bene, ma ho bisogno di tempo- ammise.

Il campanello suonò di nuovo. Erano i gemelli, con un pacco-regalo gigantesco.

-AUGURI DRAY!!!- urlarono all’unisono -QUESTO È PER TE… MA LO APRIRAI DOPO CON TUTTI GLI ALTRI!-

Draco annuì e gli disse di andare in sala, mentre metteva a posto un paio di cose.

Sapeva che Goyle e Marie avevano dei problemi, a causa della gravidanza di quest’ultima, che aveva in grembo due gemelli ed ora doveva essere più o meno tra il settimo e l’ottavo mese, ma erano le 8.30 passate, e cominciava a preoccuparsi.

Andò in camera sua e prese il suo gufo, Auror (era stato Harry a costringerlo a chiamarlo così) e mandò un messaggio all’amico

 

“Va tutto bene con Marie? Noi qui vi stiamo aspettando, se doveste avere un qualunque tipo di problema non esitate a mandarmi un messaggio.

Draco

 

Sistemò la pergamena sulla zampina del suo gufo e lo mandò, per poi scendere di sotto. Sicuramente ci avrebbe messo qualche minuto ad arrivare la risposta, per cui cercò di non pensarci – dopotutto anche i gemelli erano arrivati alle 8.30, no? Perché doveva preoccuparsi per un’inezia? – e tornò in cucina a rimettere l’arrosto nel forno, per evitare che si raffreddasse. 

Credeva di essere solo nella stanza, così per poco non gli prese un colpo quando vide Harry comodamente seduto sopra il tavolo, con i piedi che ciondolavano liberamente.

-Harry!!! Che cosa ci fai qui? LO SAI CHE QUESTA È ZONA OFF-LIMITS PER TUTTI!!! …E scendi giù da quel tavolo, o lo sfonderai!-

Harry invece non scese, poi lo fissò con aria di rimprovero

-No, non scendo se non mi prometti che la smetterai di ignorarmi  

-Ma dai, lo sai benissimo che non è vero…

-Sì che lo è. Guarda Blaise e Hermione! Loro sì che sono una coppia! Tu invece arrivi e che fai? Ti metti a parlare con Ginny, e ti siedi vicino a lei come se io non esistessi!

-E dai, non mi fare il geloso adesso… lo sai quanto tempo è che non la vedo? Volevo solo parlarle un po’ tutto qui

-Non è questo il punto.

-Harry, per favore…- alzò esasperato gli occhi al cielo -…ora ho altro a cui pensare, dai.-

-Ah, è così? Benissimo!

Harry scese giù di scatto e si avviò verso la porta mentre Draco  cercava di rimediare

-Dai, hai capito cosa intendo!

-Certo, è questo il punto. Ho capito benissimo!

Harry si voltò verso Draco, la mano oramai sul pomello della porta socchiusa… ma quando si fu voltato completamente vide Draco a due passi da lui bloccarlo e richiudere la porta, per poi togliere la mano di Harry da essa e spingerlo contro il muro

-Invece no che non hai capito…- disse a voce più bassa prima di raggiungere la bocca del grifondoro con la sua per dare inizio ad un bacio tutt’altro che casto, mentre teneva i polsi del moro ben stretti per evitare che fuggisse. Quando capì che Harry era abbastanza preso da non sfuggigli, lo lasciò ed infilò la sua mano sotto la camicia mentre l’altra gli accarezzava i capelli (tanto Harry, al contrario suo, non se la prendeva), poi staccandosi chiese

-È questo il genere di attenzioni che vuoi?  

Harry ci rimase un po’ male per quel distacco, ma prontamente rispose

-Non esattamente, anche se devo dire che non è che non mi faccia piacere, sai?

Draco ridacchiò

-Se potessi farei l’amore con te sul divano davanti a tutti, sai? Ma non è possibile, per cui sopporta.  

Poi si voltò di nuovo a mettere altre cose nel forno

-Ecco che lo fai di nuovo. Dio santo, sono due settimane che non ci vediamo, possibile che non te ne freghi niente?  

-Oh andiamo, Harry…non fare la ragazzina! È logico che mi sei mancato

-Chissà perché a vederti non si direbbe.  

Draco sbuffò e si voltò verso Harry.

-Credi che se ti permettessi di aiutarmi, cambieresti idea?

Harry stava per rispondere di sì, quando decise di fargliela pagare. Lo tirò verso di lui e sfiorò appena le sue labbra per poi chiedergli

-Ma come? Da quando in qua uno per farsi perdonare dal suo ragazzo lo fa sgobbare?  

Draco stava per rispondere ma Harry lo baciò di nuovo, per poi far scendere le sue labbra lungo il collo e cominciare a sbottonare la camicia di Draco

-No… dai, Harry… non qui…  

-E perché? Tanto non entrerà nessuno…

Sapeva benissimo che Draco odiava le sveltine e farlo in simili momenti, ma in quel momento non gli andava di smettere solo per accontentarlo. Che cavolo, teoricamente era arrabbiato con lui!

-Ha…Harry no…

Gemette Draco mentre il moro gli apriva la lampo dei pantaloni.

-Harry

Poi, con quel poco di forza di volontà che gli restava, visto che sotto sotto la cosa non dispiaceva neanche a lui dopo più di quindici giorni di astinenza, lo spinse via guardandolo rabbioso

-Adesso non mi fare la povera vittima.- gli disse Harry, un po’ scocciato

-Già, perché sei solo tu che puoi avercela con me, giusto?- Si voltò Draco mentre tornava a sistemare alcune cose.

Harry si sentì leggermente in colpa.

-Ok, scusa Dray… è ancora valida l’offerta di prima?

-No, grazie. Faccio da solo

“Maledizione”pensò Harry “Per una volta che mi aveva permesso di restare… uffa ho rovinato tutto!”

Ma non si diede per vinto, ed avvicinandosi a Draco gli tolse una teglia di mano e la mise nel ripiano.

-…Ti ho detto…

-Che potevo aiutarti, o sbaglio? E ora non puoi rimangiartelo.

-Vai dagli altri

-No.- disse semplicemente Harry dandogli un buffetto sulla guancia -Voglio stare con te.  

Draco gli sorrise -E va bene. tanto alla fine vinci sempre tu…-

-Non direi, visto che poi non si è combinato niente.- Rispose sicuro l’ex-grifondoro indicando con lo sguardo le mani di Draco che si sistemavano la camicia grigio scuro.

-Non ti rispondo neanche-  Disse Draco tranquillo.

Passarono almeno dieci minuti così, a sistemare, in silenzio.

Finché non arrivò il gufo di risposta di Goyle.

 

“Grazie, stavo giusto per mandarti un gufo quando mi è arrivato il tuo. Mi spiace ma non credo che potrò esserci stasera: solo un’ora fa Marie si è sentita poco bene e l’ho dovuta accompagnare al pronto soccorso. Ma ora è tutto a posto, tranquillo, ha solo bisogno di riposo; io però non penso che verrò perché preferisco restarle accanto, mi spiace. Festeggiate pure senza di me. Ti mando il nostro regalo. Un saluto e buoni festeggiamenti

Greg e Mari”

 

 

Draco guardò il biglietto, leggermente preoccupato. Ma se Goyle gli diceva che era tutto a posto, probabilmente era così

-Chi è?- chiese Harry

-Nulla, solo Goyle che mi avverte che non verranno  

-Mi spiace. Hanno avuto problemi?

-Nulla di grave, sta’ tranquillo. Dì agli altri di cominciare a sedersi, arrivo subito  

Harry uscì, e disse ai loro amici che Goyle e Marie non potevano andare per un contrattempo, e che a quel punto era meglio iniziare a mangiare visto che si erano fatte quasi le nove. Tigher si preoccupò un po’, visto che sapeva che Marie stava attraversando una gravidanza difficile, ma non disse nulla e si sedette con gli altri.

Quando anche Draco arrivò, iniziarono a mangiare parlando un po’ di tutto, ed Harry venne a sapere che Blaise aveva chiesto ad Hermione di sposarlo, e che Pansy ora lavorava al ministero della magia. “Così può vedere tutti i giorni Ron”, pensò Harry ridendo sotto i baffi. Il moretto, invece, di lì a pochi giorni si sarebbe goduto le luuunghe ferie che gli spettavano (guarda caso proprio nel periodo in cui Draco, cercatore di professione, non aveva partite…), visto che erano almeno due anni che non si prendeva una vacanza dal suo lavoro di Auror. Hermione dopo il matrimonio voleva ricominciare a scrivere: dopo il suo ultimo libro (intitolato “C.R.E.P.A. : rendiamo liberi i nostri amici dalla schiavitù”) era riuscita a far approvare una legge a favore degli elfi domestici, anche se questi ultimi non ne erano molto entusiasti, e così aveva deciso di continuare la sua opera di bene, come lei stessa la chiamava.

Dopo la cena Draco aprì i regali: Goyle gli aveva regalato l’ultimo CD di un gruppo di maghi cantanti che Draco ascoltava dai tempi della scuola, mentre il pacco di Tigher conteneva un maglione nero uguale a quello che l’anno prima gli aveva… ehm… accidentalmente bruciato. Pansy gli aveva comprato un ciondolo a forma di croce celtica in oro bianco, Ginny un braccialetto, e dal pacco dei Gemelli spuntò fuori una sagoma a forma di pagliaccio che fece sbilanciare Draco che per poco non cadde a terra.

-Scherzetto!!!- dissero in coro -Ritenta, sarai più fortunato!-

Poi, dopo un interminabile sistema di scatole cinesi – erano cinesi quelle una dentro l’altra, vero? – trovò un pacchetto con un orecchino (aveva fatto il buco sull’orecchio destro circa due anni prima) ed una catenina abbinata.

Ron gli regalò un kit per la manutenzione per la scopa, mentre Harry… gli aveva comprato una scopa con cui poter usare il kit di manutenzione.

-Harry… ma questa…

-È una “Firebolt generation X”

-… Ma non è ancora in vendita!

Esclamò stupito il biondino: non solo Harry gli aveva comprato una scopa costosissima, ma oltretutto che ancora doveva uscire sul mercato!

-Lo so anch’io questo

Draco lo guardò interrogativo.

-A te non deve interessare come l’ho avuta. Usala e non rompere.- Gli disse il moretto.

Draco ringraziò tutti per i regali e per essere andati al suo compleanno, poi uno per volta gli invitati se ne andarono.

Lui ed Harry rimasero infine soli -Devi andare anche tu?- chiese malizioso il biondino

-Non subito…- rispose Harry, sedendosi sul divano e prendendo Draco, messosi affianco a lui, costringendolo a sedersi sopra le sue ginocchia.

Draco arrossì leggermente… possibile che stare vicino ad Harry gli facesse ancora venire il batticuore dopo tanti anni che stavano insieme? 

Girandosi verso Harry gli scompigliò leggermente i capelli

-EHI!- protestò il moretto -Perché tu puoi e io…-

-Perché tanto i tuoi sono SEMPRE in disordine, e quindi non fa differenza- rispose il biondino, continuando a passare la mano su quei capelli così setosi e morbidi.

-Non è una buona scusa!

-Andiamo, tanto lo so benissimo che per te non è un problema!

-Infatti. Ma è il principio quello che conta.  

Draco lo zittì con un bacio, per poi continuare, leggermente rosso in viso

-E poi mi piace farlo. Mi sembra come di poterti… tenere più vicino a me, ecco. Lo so che è stupido, ma…  

Harry si sentì avvampare. Era così dannatamente dolce…

-Draco, senti, io…- cominciò a dire, ma poi si bloccò

-Cosa?  

-Volevo chiederti…

“Vuoi sposarmi? Dai Harry, puoi farcela! Vuoi sposarmi? 1… 2… 3…”

-Sì?

-Ehm…

V.U.O.I. S.P.O.S.A.R.M.I.? Dai Harry, non ci vuole poi molto! Due parole, dodici lettere… non è la fine del mondo!”

-Che c’è, Harry?

-Mi chiedevo se non ti andasse di fare un giro in scopa. Sono mesi che non volo.-

Concluse il moro tutto d’un fiato. Chissà perché, Draco si aspettava dovesse dirgli qualcosa di più importante… “Mi sarò sbagliato”, pensò.

-Va bene!- gli disse poi -Anche se pensavo che per stasera tu avessi altri programmi… è tutta la sera che ci provi, o sbaglio?-

-Ehm… sì è vero… ma per quello c’è sempre tempo no?- ^////////////////^

Draco, con un’alzatina di spalle, andò su a prendere la sua scopa

-Proviamo quella nuova?-

Propose Harry, che si stava decisamente eccitando – no, non in quel senso – all’idea di volare di nuovo, e con il SUO Draco

-In due?

-Esattamente

Draco la prese, poi accarezzando lievemente il volto di Harry con il dorso della mano, gli sussurrò

-Come vuoi…  

E poco dopo erano già lì, a cavallo della nuova Firebolt, che sfrecciavano nel cielo schermati da un incantesimo che li rendeva invisibili.

Quando raggiunsero una certa altezza Draco rallentò la velocità fino a farla fermare.

-È bellissimo, vero?

Disse ad Harry, seduto dietro di lui.

-Quasi quanto i tuoi occhi

Gli rispose il moro, poggiandogli la testa sulla schiena

-Come sei dolce oggi…  

-Voglio solo che tu sappia quanto ti amo

Draco girò la testa, per quel che poteva, e rispose

-Ti amo anch’io, Harry… E stare con te è la cosa più bella che mi sia mai capitata

Harry strinse ancora di più le braccia attorno alla vita di Draco.

-Dray 

-Mh?  

Harry sospirò. Non sarebbe riuscito a chiederglielo. Non quella notte.

-Buon compleanno  

 

*** *** *** ***

 

La mattina dopo Harry si svegliò nel letto di Draco, ancora abbracciato a quest’ultimo.

Dopo essere rincasati, neanche troppo stanchi nonostante avessero volato fino alle 2.30 passate, avevano deciso di comune accordo che NON avevano affatto sonno e che in fondo una sana dose di attività fisica fa bene a tutti.

E così, come previsto, avevano passato la notte assieme dopo ben 16 – 17, se si calcola che era passata la mezzanotte – giorni dall’ultima volta.

Decisamente troppi, e andavano recuperati con gli interessi.

I caldi raggi solari sfioravano delicatamente la pelle chiara di Draco riflettendosi sui capelli biondo oro sparsi sul cuscino dandogli un’aria semplicemente angelica, quasi sacra.

Harry sarebbe potuto restare ore immobile ad ammirare quel meraviglioso spettacolo che sembrava essere solo per lui, e non si sarebbe mai stancato di ammirare quel volto così perfetto.

Lo amava così tanto che a volte gli sembrava che il cuore potesse esplodergli da un momento all’altro.

Passò almeno venti minuti con la sola compagnia del respiro regolare del suo ragazzo, prima che quest’ultimo aprisse lentamente gli occhi

-Buongiorno…

-Buongiorno Dray.

-Quant’è che sei sveglio?

-Oh, non abbastanza.

Draco sembrò non capire. Harry gli accarezzò lentamente i capelli.  

-Stamattina non ti dà fastidio eh?

-Mhhhhhhhhhhhhhh

Protestò Draco.

-Ti ho mai detto che sei bellissimo?   

-Sì. Ma è una realtà talmente evidente che non c’era nemmeno bisogno che tu me ne informassi- rispose Draco, con la voce ancora impastata dal sonno.

-Modesto già di prima mattina, eh?  

-Solo realista  

-Già, già… l’importante è crederci.

Draco ridacchiò

-No, l’importante è che ci creda tu…

Harry posò il viso sulla sua spalla, accarezzandogli con la mano scoperta il petto nudo mentre l’altra continuava a giocherellare con i suoi capelli.

-E perché?  

Draco arrossì leggermente

-Perché fintanto che sarai convinto del fatto che io sia pressoché perfetto continuerai a stare con me…  

Harry si sentì sciogliere a quella frase

-Sei tutt’altro che perfetto, ma continuerò ad amarti comunque… continuerò ad amare comunque ogni singola parte di te.  

Draco si mosse leggermente per poterlo guardare negli occhi

-È una promessa?

-È una promessa.

 

Durante la giornata che seguì Harry tentò almeno dieci volte a chiedere a Draco di sposarlo, e tutte le volte fallì miseramente. Così come nei dieci giorni successivi: oramai accadeva sempre più spesso che chiamasse Draco senza però riuscire a concludere la frase, e che dovesse inventare le scuse più assurde per non farsi scoprire.

0vviamente Draco non era stupido, e sembrava essersi accorto che qualcosa non andava nel suo ragazzo, ma ciononostante quest’ultimo sembrava proprio non riuscire a rivelare che cosa nascondeva.

 

-CHE DIAVOLO C’È!!!  Sbottò alla fine Draco dopo l’ennesima frase evasiva di Harry

-Come?  chiese Harry con l’aria di chi è appena caduto dalle nuvole

-Sei… STRANO!!!  

Harry alzò un sopracciglio, mentre posava sul bracciolo del divano la rivista che stava leggendo e chiese a Draco con aria falsamente interrogativa

-In che senso?

-In che senso? Come IN CHE SENSO? Andiamo! Sono giorni che sei nervoso, agitato… ed ogni volta che ti chiedo che succede mi vai sul vago e mi spari una cazzata dietro l’altra! Quindi adesso, per l’ennesima volta: mi vuoi dire che cosa sta succedendo?

-Beh, Draco, io… credo nulla, ecco. Solo… ehm… sì, che-che ne dici… di uscire fuori a prendere una boccata d’aria?    

Draco, esasperato, acconsentì.

C’era un parco vicino casa loro dove andavano spesso, con laghetto cigni e tutto il resto. Ad Harry piaceva stare lì con draco, lo trovava tremendamente dolce e romantico, soprattutto la sera, quando non c’era già più nessuno, o la mattina presto quando la gente doveva ancora arrivare.

-L’acqua sembra fresca oggi, vero?

-Già. Sono proprio delle papere fortunate quelle che vivono là dentro- disse Draco atono.

-Cigni, Dray. Sono cigni

-Ah, già. Alle papere non hanno ancora tirato il collo, è vero.  

Harry lo guardò. Certo, Draco non era esattamente il tipo più romantico del mondo, ma bastava il suono della sua voce a farlo star bene.

-Ci sediamo un attimo?- chiese Harry facendo un cenno con la testa ad una panchina di legno verniciato in verde scuro.

-Ok…

Rimasero per qualche minuto in silenzio, poi Harry inspirò leggermente e prese la parola.

-Draco… tu lo sai che tengo molto a te, vero?  

Draco annuì lentamente, le mani che tremavano in modo impercettibile.

-Bè… io…- diavolo, ma perché non ci riusciva? -che ne dici se al prossimo campionato mondiale vengo con te? Sai, per via del mio lavoro non ci riesco mai, e…  

Draco divenne più o meno violaceo, poi sbottò

-Ora basta! Insomma, che diavolo ti prende?

-Io… te l’ho appena…

-E non pensare che me la beva!  

-Scusa, è solo che…

Draco si sentiva terribilmente irritato

-Adesso basta. Se non vuoi dirmi che diavolo hai fa niente. Io però me ne vado

E fece per alzarsi. Ma Harry lo bloccò.

-Aspetta. Io… siediti

Draco fece quanto gli era stato chiesto, e stette in silenzio, in attesa.

-Ecco… Sai, c’è una cosa di cui volevo parlarti, in effetti. Anche se più vado avanti e più… non so come spiegarmi… ho paura che tu, insomma… non la prenda poi così… bene.  

Il biondino lo fissò impassibile. Almeno apparentemente. In realtà dentro di sé qualcosa si stava agitando violentemente, e sentiva gli occhi bruciargli. Ma no, non doveva cedere così… forse non…

-Sai- continuò Harry -Le cose cambiano nella vita… pure noi, anche se non ce ne accorgiamo. Sono sette anni che stiamo insieme… sembra tanto a dirlo, ma in realtà a me sembra ieri che ci siamo messi insieme… Ma forse è giunto il momento di prendere una decisione definitiva-

Harry si alzò, mentre Draco si sentiva sempre più spaventato. Stronzo, stronzo Harry!!! Dopo sette anni come poteva mollarlo così, senza una ragione?! Che ci fosse un altro o… o un’altra? No… se ne sarebbe accorto… forse… E se fosse stato semplicemente stanco di lui? Possibile che lui non ci aveva fatto caso? Possibile che il suo amore non fosse più ricambiato, che harry non stesse più bene così?

Il moretto si mise in ginocchio di fronte a lui, e poi tutto d’un fiato gli chiese

-Draco, vorresti accettare di sposarmi?  

Il biondo, che a quel punto era già pronto ad inveire contro quello che tecnicamente, secondo il suo contorto ragionamento, avrebbe dovuto essere già il suo ex-ragazzo, lo guardò sbigottito

-Tu… io… cosa?  

Harry arrossì leggermente.

-Sì, insomma… sempre che tu sia d’accordo… beh, vuoi…  

Draco si buttò letteralmente giù dalla panchina, gettando le braccia al collo del moretto

-Ma certo che sono d’accordo! Certo che voglio!!! Stupido… perché hai tentennato così tanto?- gli chiese con le lacrime calde che sgorgavano ormai copiose dai suoi occhi grigi

-Io… avevo paura che tu rifiutassi…

-Idiota! Come… come hai anche solo potuto pensare una cosa del genere? Ti amo harry!!!  

-Anch’io… scusami se ti ho fatto preoccupare…  

-Sai, dal tuo discorso, ero convinto che mi stessi lasciando. Io… non l’avrei sopportato…

Harry lo strinse forte a se, cingendogli la vita con le braccia

-Allora non sono l’unico idiota fra noi due.

-Invece sì! È tutta colpa tua, cretino!

-Ehi, ehi! Ora però basta con i complimenti, eh? Ah, nel caso lo volessi… io ti avevo anche comprato un anello, sai… è dal giorno del tuo compleanno che ce l’ho in tasca, sperando di riuscire a dartelo…  

Draco si staccò leggermente da lui, rimanendo sempre in ginocchio sulla terra nuda, coperta solo di qualche sporadico filo d’erba

-E quando hai intenzione di farlo?- chiese al suo ragazzo asciugandosi le lacrime. Probabilmente era la prima volta che Harry lo vedeva piangere.

Harry frugò nella tasca, poi gli porse una scatolina in velluto nero.

Draco l’aprì lentamente, quasi come se avesse paura che fosse tutto un bellissimo sogno che poteva svanire da un momento all’altro. Quando la vide rimase praticamente senza parole.

-Oddio, harryè… è bellissima! Io… non so cosa dire!

Harry sorrise felice

-Dimmi che mi sposi e che vivremo per sempre felici e contenti- concluse, infilandogli la fedina al dito.

-Sì. Per sempre…-

 

-Harry

-Eh?  

-Ci verresti davvero con me, al prossimo campionato?

-Ehm…

 

 

Note dell’autrice

 

Ciao a tutti! Ho modificato il testo per renderlo leggibile… sì, in effetti mettere il testo fre “<” e “>” ha causato parecchi problemi con l’HTLM, ragion per cui ho sostituito i trattini ^^’’’ Ringrazio quei poveri coraggiosi che hanno tentato di leggerla comunque com’era prima e che l’hanno commentata facendomi notare l’errore…

Un ringraziamento particolare a :  Sumire; __ROBY__; Lalia (alla fine per far prima ho messo i trattini, comunque grazie per il suggerimento!); Eirinya (ti ringrazio per averla letta in HTLM… ma lasciatelo dire: sei una kamikaze!!! Comunque thanks, spero che i tuoi occhi si sentano meglio…);  Michelle Malfoy; mistica; Palanmelen e Kathlyne.

Un bax a tutti,

- Vahly -

 

 

 

 

   
 
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