-Ma mi spieghi a cosa serve andare in un museo? Non vedi come è bello il tempo. Andiamo in qualche parco.-

-Anche a casa, andiamo al parco.-

-Sì, ma siamo a Parigi. Saranno un po' diversi,no?-

Eva si girò, scuotendo la chioma scura. -Voglio solo salutare la mia amica. Non la vedo dai tempi del college.-

-Non è quell'amica che legge le carte e incute paura?- Dean alzò il sopracciglio e si fermò, attrirando con la mano intrecciata alla sua, il corpo stanco di Eva, che gli sorrise e si lasciò baciare più volte.

-Questa è corruzione, non vale.- mormorò a pochi centimetri dalle labbre arrossate del ragazzo.

-Se lo dici tu, io adoro corromperti.- le stampò un bacio sul naso e le diede un leggero pizzicotto sul braccio. Eva rispose schiaffeggiandolo sulla spalla.

-Sei insopportabile! Per penitenza andremo comunque da Michelle.-

Dean mise il broncio e si lasciò trascinare, trasportando in spalla la sua chitarra piena di scritte.

Entrarono in un maestoso palazzo con colonne e piccole finestre. Pagarono il biglietto per il giro completo e con passo lento camminarono per le varie stanze. Girarono da fraganza a fraganza, finchè dietro ad un bancone, Dean ed Eva non vi trovarono una donna bionda con gli occhi chiari e un sorriso enigmatico.

-Eva, quanto tempo.- disse solamente abbracciandola. Rivolse un sorriso al ragazzo e poco dopo si buttò in una chiaccherata in francese con Eva.

In quei momenti Dean si sentiva isolato, solo, escluso dai suoi pensieri. Si mise a giocare con un suo ciuffo ribelle, ma lei si scansò poco dopo, sedendosi su una sedia. A lui non restò che strimpellare appena la chitarra nell'angolo opposto e osservarla parlare con foga.

Quando si alzarono e si salutarono con la promessa di risentirsi successivamente, poi, la bionda tirò fuori due piccole buste.

-Ecco, questa busta bianca è per te, spero ti piaccia.- disse rivolgendosi ad Eva.

Voltandosi porse la busta blu a Dean. -So che scrivere canzoni può risultare diffcile, quindi eccoti una fraganza che aiuta la concentrazione. Sono sicura che l'amerai.- disse mentre gli sorrideva appena.

Qualche ora quando erano sdraiati, stanchi per le lunghe passeggiate, sul lettone. Eva aprì la boccetta ed ispirò la sua fraganza.

-Senti che buono! Ha proprio azzeccato il mio gusto preferito.- disse passando il contenitore sotto il naso di Dean che storse il naso.

-L'unico profumo che adoro, è quello naturale della tua pella.- disse prima di baciarla e di trasportarla in un mondo di carezze e di infinita passione.

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