Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: _Breath    11/06/2010    14 recensioni
“M-Malfoy?” Hermione si fece più precoce mentre si avvicinava per la prima volta a lui con tanto desiderio di incontrare nuovamente il suo sguardo quello vero.
“Cosa vuoi Granger?” Draco rispose in modo burbero quasi spaventato e senza mai voltare la testa di lato per guardarla nuovamente.
“Guardami Malfoy”ordinò lei.
Ma lui non rispose.
“Guardami”
Ma lui fece finta di niente, come se avesse tappato le orecchie per non sentire.
“Guardami”
‘Non voglio’ pensava Draco mordendosi il labro senza mai distogliere lo sguardo dalla parete di roccia innanzi a lui ‘non posso guardarti!’
“Guardami”
Senza sapere il perché il cuore di Draco si strinse in una morsa di ferro quando sentii la voce di lei così roca e sconsolata e fu tentato anche di accontentarla ma non poteva.
“Guardami” Hermione gli posò una mano calda sul mento spigoloso “ Guardami Draco”
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una mano schizzò fortemente in alto, smaniosa, di aggiudicarsi il primo posto per avere il piacere di rispondere alla domanda del professore.
“Avanti Granger” la voce assonnata e apatica del professor Ruf  era alquanto sconsolata come se fosse già rassegnato al fatto che quella ragazza mora  – davanti a lui nella sua divisa rossa oro- avrebbe risposto bene anche a quel quesito che nessun altro studente aveva saputo trovare risposta.
Ed infatti, la mora e riccia ragazza, mettendosi composta sulla sedia non deluse le sue aspettative facendo guadagnare alla sua casata dieci punti per la corretta affermazione.
“Come vedo, lei Granger, non delude mai!” si congratulò il professore fantasma avvicinandosi a lei e fluttuandole davanti.
“Faccio del mio meglio” rispose la giovane strega mielosa.
A seguire la sua affermazione si levarono molti cori di dissenso  mascherati da delle insensate tossi che però lasciavano bene trasparire dei “ secchiona” o anche “cocca del prof”.
Storcendo il naso, Hermione, fece finta di niente sorridendo di sbieco ai suoi due migliori amici Ron ed Harry che, dal tavolo opposto al suo, la guardavano sorridente facendole capire quanto apprezzassero quei punti fatti guadagnare alla loro casa Grifondoro.
Era sempre così, pensò Hermione, lei studiava e veniva insultata dalle casate avversarie- quasi sempre Serpeverde- per la sua prontezza nel rispondere alle domande dei professori.
All’inizio si offendeva anche, la ragazza, ma poi aveva imparato a fare finta di niente in quanto aveva compreso che, a far parlare gli altri, era solo invidia.
Invidia.
Per quanto si sforzassero i maghi e i Babbani non erano poi tanto diversi infatti, entrambe le categorie ( magiche e non ), pativano gli stessi sentimenti contrastanti e sbagliati.
Mentre il professor Ruf  continuava la sua spiegazione su il passato di grandi maghi che avevo preceduto Albus Silente ( il loro diligente preside) Hermione di guardò intorno a disagio mentre la sua compagna Calì cercava di non addormentarsi per la noiosa lezione.
Stranamente Storia della Magia era considerata da tutti gli studenti una delle lezioni più noiose mai viste in tutta la carriera scolastica e, da molti generazioni di studenti, questa lezione era condivisa quasi sempre dai Grifondoro e Serpeverde.
Queste due casate erano rivali e sempre in competizione tra loro ed Hermione, voltando la testa di lato, poté notare che a soli due banchi di distanza da lei vi era proprio il suo peggior rivale nonché il portabandiera dei Serpeverde.
Non a caso, Draco Malfoy, era considerato il Principe delle Serpi.
Su il fatto che quel ragazzo fosse veramente una ‘serpe’ Hermione non aveva niente da ridere in quanto, quel biondo platinato, poteva vantare di essere l’essere più meschinamente curioso e maligno del mondo ma sarebbe stata anche una falsa se avrebbe negato la rilevante bellezza del giovane Purosangue.
Ed Hermione Granger odiava la falsità!
Arricciando il labro a disagio la giovane Regina Dei Grifoni iniziò a scrutare attentamente il Principe rivale: era biondo, di un biondo quasi bianco con due profonde pozze grigie quasi color argento. Il fisico di Malfoy era asciutto, quasi muscoloso ma non troppo e quando alzava le sue iridi su qualcuno permettendo al fortunato qualcuno  di scrutarne l’interno si poteva cogliere tanta malinconia e malessere.
Hermione Granger non era mai stata la fortunata qualcuno ma aveva imparato a leggere i movimenti e le parole di Malfoy tanto da capirne i significati.
“Mezzosangue, ho capito che sono bello ma potresti evitare di guardarmi? Mi consumi e, modestamente, non ci tengo a donare tutta la mia bellezza  a te”a parlare altri non poteva essere che Draco Malfoy in persona il quale, circondato da alcuni suoi amici altezzosi e Serpeverdi come lui, guardava con una faccia rassegnata e schifata Hermione.
La ragazza non si fece scalfire dal giovane ma anzi, facendo appello del suo coraggio e pazienza, si voltò verso destra in una smorfia di pura superiorità cosa che , lei lo sapeva, avrebbe mandato su tutte le furie il Principe.
“Brutta insolente! Come osi ignorarmi … “ ringhiò, infatti lui, mentre Pansy Parkinson cercava ci calmarlo accarezzandogli la mano circolarmente e sussurrandogli un “Drachino, Dracuccio” che lo fece bollire maggiormente dalla rabbia.
Infatti il giovane pupillo Malfoy, scattando in piedi e buttando il banco a terra per la rabbia, iniziò a camminare a grandi falcate per raggiungere quello  della Granger per poi sussurrarle sadico ma in modo tale che lei- e tutti gli alti nell’aula- lo sentissero : “Non credo che riuscirai ancora ad ignorarmi quando i Purosangue sovrasteranno quell’insulta plebaglia che siete voi SangueSporco.”
Il professor Ruf, dopo minuti di puro sconcerto, parve riprendere in mano la situazione esclamando a grande voce una punizione per il Serpeverde( in quanto aveva minacciato e offeso una compagna)  per poi cacciarlo fuori dalla sua lezione con l’invito di recarsi dal preside.
Ghignando soddisfatto e urtando il banco della Granger, Draco, si voltò avanzando verso la porta sotto lo sguardo furioso di Harry e di Ron e quella calmo e pacato di Hermione che non voleva mostrarsi intimorita per non dargli soddisfazione.
“Ci vediamo in giro,Mezzosangue” quella minaccia detta prima di varcare la porta sembrò tanto un invito per un  viaggia di sola andata per il regno degli Inferi al quale Hermione, deglutendo spaventata, cercò di non mostrarsi incupita.
“La scuola è piccola,Furetto” lo sfidò pertanto  a bassa voce per non farsi sentire dall’assonnato e fantasma professore ma facendosi ugualmente udire dal rivale.
Sorrise soddisfatta quando lo vide uscire definitivamente dalla porta sbattendosela alle spalle e gustando, per la prima volta, il sapore di una vittoria …
 
 
Quando due ore dopo Hermione Granger stava camminando per andare nella Sala Grande per il pranzo fu fermata saldamente da due braccia per la vita.
Avrebbe voluto urlare, ma orgogliosa come era, si morse le labbra sfilando la bacchetta dalla gonna e portandosela alle mani in casi di necessità.
Quando però si accorse che a sequestrarla era stato Malfoy parve ricomporsi e sospirò rassegnata “ Ah, eri tu Malfoy!”
“E chi pensavi fosse Granger?” ribatté lui con un ombra di sorriso “ qualcuno che volesse approfittare di te?”
“Può darsi”
“Ci sono ragazze molto più saporite di te in questa scuola, fidati!” la sua voce era sadica e anche canzonatoria.
Saporite Malfoy? Stiamo parlando di dolci?”
“Se volevo dei dolci sarei andato a pranzo, non trovi?”
“Pessima battuta, ritenta sarai più fortunato!”
“Non voglio far ridere nessuno, Mezzosangue, tanto meno che te” la voce del biondo parve farsi più dura e perse anche quel sorriso che aveva avuto fino a poco prima.
La presa sui suoi fianchi si fece più forte quasi fino a farla male “ che vuoi Furetto?”
“NON. CHIAMARMI. COSI. GRANGER!”ringhiò lui a bassa voce facendo sembrare la sua voce ad un latrato di un  cane pronto ad attaccare.
Quel ringhio fece ricordare ad Hermione di  quando due anni prima, al suo terzo anno, Lupin trasformato in lupo aveva rischiato di ucciderli tutti.
A quel ricordo la paura si impossessò di lei facendole perdere il coraggio e rendendola innocua sotto le mani di Malfoy che strinsero la presa forte fino a farle ancora più male.
“Lasciami” ordinò lei cercando di sembrare forte come un leone ma invece tenendo in volto la faccia smarrita di un povero agnello.
“Perché Granger, sennò che mi fai? Mi schianti o forse mi punisci togliendomi dei punti alla  mia casata con quella tua spilla da prefetto?”
“Lasciami” sempre più spaventata nella voce ma gli occhi, da vera Grifondoro, sembrarono mantenere e contenere le sue paure.
“Ho Detto Lasciami” suonò più pacata questa volta ma anche decisa infatti , una volta nella vita, Malfoy si sottomise allentando la presa ma non togliendola.
“Cosa vuoi Malfoy?” chiese ad occhi chiusi mentre cercava di cancellare brutte immagini dalla sua mente come il fatto che Ron era stato morso da Black rompendogli una gamba; cercando di scordare il lampo maligno di Lupin quando la luna lo aveva avvolto e anche quando aveva guardato Harry come un assettato guarda l’acqua.
Assetato di sangue!
Il solo pensare che il suo amico Harry fosse abituato a questi ricordi come anche quello dell’anno passato quando si era visto risorgere Voldemort innanzi  la spaventava e la fece tremare sotto le gelide mani di Draco senza motivo.
“Granger stai tramando!”lui la guardò stranamente commosso lasciando andare le mani sui suoi fianchi e sorreggendola per le spalle.
“Perché mi hai fermato M-malfoy?" cercò di essere forte Hermione mentre fingeva di non sentire i brividi che le attraversavano la schiena “cosa vuoi?”
“Granger, tu tremi” ripeté ancora lui incolume senza nessuna emozione nella voce ma con una piccola nota di curiosità.
“Non sto tremando” ribatté fortemente scansando le forti mani di lui che erano scese sul suo busto “ e lasciami ora!”
Aprendo gli occhi la mora si vide davanti quello che non avrebbe mai immaginato : Draco Malfoy era davanti a lei, con lo sguardo grigio aperto e incatenato al suo dorato mentre i capelli biondi erano perfettamente curati come sempre in una pettinatura elegante.
Ma la cosa che la sorprese fu che, finalmente, Hermione ebbe il pregio di guardarlo negli occhi senza  il sarcasmo sottile di lui e senza lo strano ribrezzo che sempre dimostrava per lei.
Finalmente Hermione Granger era diventata il “Qualcuno” che avrebbe letto dentro Draco Malfoy!
Come immaginava dentro di lui vi era tanta paura, sottolineata da uno strato sottile di solitudine mentre a dominare ci era solo terrore di non essere incompreso  come figlio e come amico. Come persona.
Boccheggiò a disagio davanti lo spettacolo del vero Malfoy fin quando lui non distolse lo sguardo mordendosi il labro: era stato scoperto e messo a nudo e se ne vergognava.
“M-Malfoy?” Hermione si fece più precoce mentre si avvicinava per la prima volta a lui con tanto desiderio di incontrare nuovamente il suo sguardo quello vero.
“Cosa vuoi Granger?” Draco rispose in modo burbero quasi spaventato e senza mai voltare la testa di lato per guardarla nuovamente.
“Guardami Malfoy”ordinò lei.
Ma lui non rispose.
“Guardami”
Ma lui fece finta di niente, come se avesse tappato le orecchie per non sentire.
“Guardami”
‘Non voglio’ pensava Draco mordendosi il labro senza mai distogliere lo sguardo dalla parete di roccia innanzi a lui ‘non posso guardarti!’
“Guardami”
Senza sapere il perché il cuore di Draco si strinse in una morsa di ferro quando  la voce di lei così roca e sconsolata e fu tentato anche di accontentarla ma non poteva.
“Guardami” Hermione gli posò una mano calda sul mento spigoloso “ Guardami Draco”
Quella parola fece sobbalzare il principe che si mosse impercettibilmente verso di lei con la testa facendo aderire i loro sguardi; ancora.
Il suo nome, detto da lei, aveva un non so che di melodico oltre che naturale.
Quando lo aveva chiamato non voleva qualcosa come Pansy; non lo voleva venerare come Tyger o Goyle e non lo voleva nemmeno criticare o convertire ai suoi ideali come faceva suo padre ma Hermione - chiamandolo- lo aveva solo interpellato.
Come l’umano che era ma che non si sentiva d’essere.
I tuoi occhi sono bellissimi” disse Hermione incantata senza rendersi conto di quello che diceva fin quando lui non ghignò, nuovamente, soddisfatto.
“Oh,bhè, grazie Granger.”
Hermione sorrise imbarazzata come se fosse sottoposta ai suoi .M.A.G.O. e poi abbassò lo sguardo meravigliandosi di quanto si fosse sentita completa solamente guardandolo negli occhi.
Rimase in silenzio per molto con le mani di lui sui fianchi mentre sentiva il peso del tempo iniziare a incombere sulle loro spalle fin quando, riacquistando la capacità di parola, non riuscii a sembrare nuovamente ferma e decisa: “Ora mi puoi lasciare stare Malfoy” disse fredda alludendo alle mani di lui che ancora le tenevano ferme i fianchi.
Lui parve capire e, senza abbassare lo sguardo, lasciò la presa sul suo corpo lentamente quasi con una carezza.
“Ci vediamo Malfoy” Hermione volle sembrare pacata ma sembrò solo confusa.
“La scuola è piccola Granger” rispose lui alludendo con un ghigno alla risposta che lei gli aveva dato la mattina in classe.
Sorridendo e capendo,Hermione,sorrise di un VERO sorriso per poi allontanarsi e dopo, ancora voltata ma ferma per il corridoio , si decise a togliersi anche l’ultimo questito che le ronzava in testa come un grande punto interrogativo fosforescente: “ perché mi hai fermata, Malfoy?”
Lui sorrise “ Così, avevo voglia di assaporare qualcosa”
“Ci sono i dolci del pranzo per quello” ghignò lei senza però farsi vedere donandogli la visuale della sua schiena.
 “Sai come è Granger” Anche lui inclinò la testa osservando come quella mezzosangue riuscisse a essere Serpe a volte” sono un tipo complicato; preferisco ben altri sapori!”
 
 
Quando due giorni dopo Hermione stava andando a lezione di Divinazione sentiva uno strano senso di solitudine e incomprensione all’altezza dello stomaco.
Con i libri stretti in petto iniziò a salire a due a due i gradini della scalinata che l’avrebbe portata a lezione quando  incontrò  un ciuffo di capelli biondi poco avanti a lei.
Quando riconobbe di chi fossero sorrise e  la sensazione all’altezza dello stomaco svanire per questo, accelerando il passo, si decise a raggiungerlo.
“Malfoy”chiamò urlando “ Malfoy”
Una volta che fu abbastanza vicina si accorse che non era solo ma che stava in compagnia di altri suoi amici Serpeverde e per questo non si sorprese a notare che lui faceva finta di non vederla.
Una strana sensazione di sconforto la colpii ma questa venne subito sostituita da un ghigno- di quelli che lui le aveva insegnato a fare – quando le venne in mente un modo per attirare la sua attenzione.
“Malfoy”chiamò ancora più forte fecendolo arrestare per la strada mentre i suoi compagni di Casata iniziavano a ghignare pregustando la risposta saccente che il loro Principe avrebbe dato alla SangueSporco “ Malfoy fermati”
Draco continuava a guardare avanti a se ma- come Hermione aveva chiesto- aveva smesso di camminare mentre la sua serva Pansy continuava stringere il suo braccio.
“Draco Guardami”ordinò Hermione con tono severo e rigido a tal punto che il Serpeverde obbedì perdendosi a osservare quelle iridi castano orato con ardore.
Hermione sorrise vincitrice con un sopracciglio inarcato a farle da trofeo mentre continuava a guardare Draco con orgoglio e forza.
“Che vuoi Granger?” Tiger e Goyle sospirarono per la sorpresa di sentirla chiamare per cognome e non mezzosangue mentre Pansy la guardò con astio inverosimile.
Il sorriso sulle labbra di Hermione si tramutò in un ghigno ancora più sadico che solo lui riuscii a capire e ricambiare “ Niente” rispose lei con enfasi “ avevo solo  voglia di assaporare qualcosa”.
Era sicura che lui avrebbe capito ed infatti lo vide sorridere a lei, e lei soltanto per poi ghignare cattivo come solo lui poteva essere.
Ed in quelle iridi Hermione vi lesse la vera essenza di quel ragazzo troppo cresciuto diviso tra il dolore dell’ umano che era ma che non si sentiva d’essere

Salve a tutti. Ci tenevo a ringraziare tutte le persone che hanno recensito o solo letto la mia prima Dramione ovvero:
Tra Cuore E Ragione.
Questa è la mia secondo storia con Hermione e Draco e spero che possa piacere in quanto mi sono impegnata per non darle un finale tragico come tendo quasi sempre a fare ^^
Ringrazio chi mi darà sostegno sia recensendo che leggendo... spero di vedere molti o alcuni dei vostri pareri xD
I personaggi citati nella storia non sono frutto della mia fantasia ma appartengono a "J.K.ROWLING" e non sono stati usati - da me- con scopi di lucro ed  ugualmente anche per i personaggi in foto le mie intenzioni erano a fin di bene senza scopi di lucro

 









  
Leggi le 14 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Breath