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Autore: Isyde    13/06/2010    1 recensioni
"E anche lui, lentamente, come se stesse risalendo verso la superficie, rise." Ennesima storia sulla coppia Eva e Dean, della raccolta "Lontani da ogni ricordo."
Genere: Generale, Commedia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Lontani da ogni ricordo.'
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Lontani da ogni ricordo.

 

 

 

 

 

 

Ridere.

 

 

 

 

L'acqua fresca lo colpì violentemente mentre la corrente lo portava a largo. Alzò le braccia raggiungendo la sua tavola che gallaggiava sopra le onde agitate. Appena fuori, tirò un lungo e rumoroso respiro di sollievo.

-Tu sei pazzo, amico. Hai rischiato veramente grosso!- a parlare fu un ragazzo dalla pelle scura con un colorato cappellino in testa, tese un braccio verso Dean e lo trascinò sopra il piccolo gommone su cui era sprofondato sdraiato anche Paul.

-Siete due cretini, che cosa cercavate di fare,eh? Quello che avete fatto è stato un suicidio. Lo sapete benissimo che oggi il mare è agitato!- l'uomo si tolse il maglione con la scritta "National Guard" e li fissò arrabbiato. Si conoscevano dai tempi della scuola e mai avrebbe pensato che quei due tranquilli ragazzi, fissati con la musica e il surf non agonistico si trasformassero alla veneranda età di ventotto anni, in pericolosi aspiranti suicidi.

Eppure, eccoli lì, sul suo gommone ansanti per il freddo dell'acqua e per lo spavento.

-John, tu non capisci.- mormorò Dean, risvegliandosi dal suo coma. -Io non c'è la faccio più, ho bisogno di sentirmi vivo e il surf mi aiuta in questo.- sbottò.

John lo guardò truce. -Siete diventati due imbecilli. Non me l'aspettavo davvero, solo perchè la vita va male, perchè ci si trova a non trovare delle uscite, non si può fare delle azioni sconsiderate solo per sentirsi vivi.-

Il rimprovero fu ascoltato in un silenzio quasi spettrale, rotto solo dal rumore delle onde che s'infrangevano sulle spiagge bianchissime. Paul si passò una mano sul viso stanco e cominciò a ridere sommessamente.

Dean e John si voltarono verso di lui.

-Che hai da ridere?-

-Stavo pensando alla faccia che avrebbe fatto Samantha vedendomi così. Oh, Dio! Mi avrebbe ucciso lei con la sola potenza del suo sguardo.- disse Paul ridendo apertamente.

John scosse la testa.

Dean rimase fermo a lungo, nella sua mente viaggiavano i ricordi delle espressioni buffe di Eva, quel nasino arricciato, le labbra imbronciate, i capelli arruffati. E anche lui, lentamente, come se stesse risalendo verso la superficie, rise.

 

 

 

________________________

E' stato difficile scrivere questo capitolo spero, vi sia comunque piaciuto. Un bacione, Iside.

Recensioni: Rincontri.

Ancella79: Come sempre, racconterò di Leo e della madre di Eva, più avanti ed in modo approfondito. Sono felice di sapere che ti entusiasma ogni capitolo.Non sai quanto mi serva sapere che a qualcuno, comunque piace. Un bacione, Iside91 e tanti grazie *.*

 

   
 
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