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Autore: sonounaspugna    15/06/2010    1 recensioni
A Federica.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Federica,
perchè avresti potuto, ma non l'hai fatto.
Perchè ti sei innamorata, ma ti è mancato il coraggio.
Perchè so che, la prossima volta, sarai capace di lottare.
Perchè non importa come sia andata a finire con Lui.
Perchè questo non sarà un rimpianto, ma semplicemente un ricordo su cui sorridere, dopotutto.
Perchè ti voglio bene.

BACIO

Guardai dietro come sempre, per vederlo. Volevo ammirarlo mentre passava con la sua buffa camminata molleggiata solo per fare il figo. Ma non lo vidi, non quella volta. Ritornai sui miei passi con le mie amiche al fianco, cercando di non dare a vedere la delusione. In quel momento non mi andava di condividere la mia ossesione, preferivo rimanere riservata. Chissà, però, quando lo avrei rivisto, quando avrei potuto riperdermi in quei suoi occhi blu intenso, dopotutto la scuola era finita e l'anno successivo le nostre strade si sarebbero divise. Avrei tanto desiderato contemplare un’ultima volta il suo sguardo e perdermi dentro. Spesso mi sorprendevo a fissarlo e magari, a volte, si accorgeva dei miei due occhi color nocciola puntati sulla schiena. Ma non mi diceva ma niente a riguardo. Parlavamo d’altro, se lo facevamo. I nostri scambi di sguardi erano silenziosi ma pieni di intesa. Fatto sta che i nostri occhi non si sarebbero incontrati più. Mai più. “Sei arrabbiata con me?” Miranda. “Hai la coscienza sporca?” tentai di sorridere, ma probabilmente risultò una smorfia strana. “Allora perché pensi? Non è che magar-“   “Kessie!” O.. MIO.. DIO! Una voce mi chiamò. Ma non una voce qualsiasi. La voce. La Sua voce. Mi fermai di colpo alla ricerca del biondo a cui apparteneva quella voce roca ma anche estremamente elegante e affascinante. E poi sentii i suoi passi dietro di me sempre più vicini e mi girai verso di lui, sbalordita. “Puoi venire un secondo? Devo parlarti.. da sola.” Disse chiaramente questa ultima parte. Guardai Susanna e Miranda che insieme mi fecero un cenno di incoraggiamento. Annuii lentamente e lo seguii fino dietro l’angolo, dove si fermò. Il mio cuore fece un salto e per poco temetti che mi uscisse dalla bocca. Nascosti da tutto il resto mi squadrò. Non era una di quelle semplici occhiate che ci scambiavamo durante la lezione, ma più dolce, che mi fece sciogliere. Poi mi accarezzò la guancia, quasi temendo di farmi del male e nella maniera più tenera che qualsiasi essere sulla terra è in grado di fare mi baciò. Fu un bacio lieve, piccolo, quasi spaventato. Ma tenero, tenero, tenero.. L’unica cosa sbagliata fu che finì troppo presto, si staccò da me solo dopo pochi secondi. Mi scrutò di nuovo temendo una mia strigliata.. “Tutto qui?” sorrisi beffarda. “Solo un piccolo, minuscolo bacetto? È troppo, trop-“ Ma dalle mie labbra non uscì più alcun suono, perché erano occupate a modellarsi su quelle di lui, il mio compagno di classe, che adesso era molto di più..

   
 
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