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Autore: HonoSamurai    16/06/2010    4 recensioni
Non finì nemmeno di realizzare il pensiero che dall’angolo alla su destra comparve Phoenix, i loro sguardi si incrociarono e, in quegli occhi color pece, a Edgeworth sembrò di vedere una tristezza immensa. Phoenix distolse subito lo sguardo aumentando il passo per riuscire così a seminare il procuratore, ma Miles fu veloce e, afferrandolo per un braccio, lo bloccò: - Wright!- Esclamò incontrando nuovamente lo sguardo del corvino, ora stupito ed al contempo imbarazzato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Miles Edgeworth, Phoenix Wright
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amore Impossibile

Amore Impossibile

 

Rimani qui, scende la sera
sopra di noi, si poserà
e aspetteremo così, la primavera
solo se vuoi, ci troverà

 

Edgeworth camminava felice per il corridoio del tribunale, in volto aveva dipinto un sorriso piuttosto soddisfatto.

Ci era riuscito!

Ebbene si, dopo diversi processi andati male era riuscito, finalmente, a sconfiggere Phoenix Wright!

Aveva ottenuto un verdetto di colpevolezza in meno di due ore e senza doversi nemmeno sforzare più di tanto, gli quasi sembrato che l’avvocato difensore fosse troppo preso da altro per riuscire ad argomentare una difesa ad un livello almeno decente.

Ora che ci pensava aveva passato quasi tutto il tempo a fissarlo intervenendo solo se strettamente necessario, era vero che entrambi sapevano che l’imputato era colpevole…ma solitamente Wright tentava almeno di mediare una pena minore se l’omicidio non era intenzionale..

Era tutto molto strano, da quando c’era stato l’incidente della chitarra sembrava che il corvino non volesse più avvicinarsi a lui, eppure l’aveva semplicemente scoperto ad esercitarsi allo specchio con una chitarra classica, nulla di così strano…

In fondo non era neanche tanto male..

Non riusciva proprio a capirlo delle volte, però doveva andare a fondo alla questione.

Phoenix gli mancava, anche se non lo avrebbe mai ammesso davanti a lui, i suoi teneri modi di tentare di attirare la sua attenzione l’avevano sempre fatto sentire speciale, come se per qualcuno la sua presenza fosse indispensabile.

Si fermò guardandosi intorno, la procura poteva aspettare..

Sarebbe tornato alla base con qualche ora di ritardo, il tempo di cercare un certo avvocato difensore che voleva a tutti i costi nascondersi da lui.

Non finì nemmeno di realizzare il pensiero che dall’angolo alla su destra comparve Phoenix, i loro sguardi si incrociarono e, in quegli occhi color pece, a Edgeworth sembrò di vedere una tristezza immensa.

Phoenix distolse subito lo sguardo aumentando il passo per riuscire così a seminare il procuratore, ma Miles fu veloce e, afferrandolo per un braccio, lo bloccò:

- Wright!-

Esclamò incontrando nuovamente lo sguardo del corvino, ora stupito ed al contempo imbarazzato.



Mi perdo dentro ai tuoi occhi
che sorridono, ma ora so
E' amore impossibile quello che mi chiedi
sentire cio' che tu sola senti
e vedere cio' che vedi

 

Il procuratore, solo stringendo la mano dell’avvocato, ne poteva avvertire l’agitazione..

Gli lasciò il braccio, ma gli restò vicino in modo tale da poterlo trattenere nuovamente se avesse cercato di fuggire:

- So benissimo che hai qualcosa, cosa ti è successo?-

Wright abbassò il capo non volendo in alcun modo incontrare lo sguardo inquisitorio dell’ex-compagno di classe che sospirò:

- Mi dispiace per la storia della chitarra, non ho detto a nessuno che ti ho visto, tranquillo, era anche bravo…di cosa dovresti vergognarti?-

Il corvino ancora una volta non gli rispose, stufo del comportamento dell’avvocato Miles gli posò le mani sulle spalle e, fissandolo quasi con rabbia esclamò:

- Parla!-

Phoenix assottigliò gli occhi scostando da sé, quasi con violenza, il procuratore:

- Lasciami in pace! Cosa ti interessa?!-

- Mi interessa, Wright, altrimenti non te lo chiederei..-

Phoenix si passò una mano tra i capelli dando le spalle a Miles:

- Smettila di comportarti come se io contassi veramente per te! Smettila di illudermi!-

Alle ultime parole l’avvocato si voltò sbattendo al muro il procuratore, stupito per le parole Edgeworth non reagì all’attacco del corvino lasciandosi premere contro il muro:

- I..illuderti?-

Miles non capiva, lui era sempre stato sincero con Phoenix sia nelle parole che nelle azioni, perché ora Phoenix sembrava credere il contrario?

- Wright, cosa intendi?-

Phoenix abbassò il capo, alcune lacrime stavano scendendo dagli scuri occhi:

- Wright…Wright, non sai quanto odio quando mi chiami così..-

Lasciò andare Edgeworth che, vedendolo piangere, prese un fazzoletto dalla sua tasca asciugandogli gli zigomi:

- Cos’hai? Non ti poso aiutare se non me lo dici..-

Wright si morse con leggera forza il labbro inferiore, Miles capiva benissimo che stava cercando di raccogliere il coraggio per dirgli qualcosa di molto importante:

- Se non riesci a dirmelo a parole, prova a farlo a gesti…-

Sorrise appena mentre continuava al frase:

-…in fondo mi hai già abituato a cose strane, come l’interrogatorio di un pappagallo..-

Phoenix non riuscì a sorridere malgrado avesse compreso che l’intento del procuratore era quello di farlo ridere, annuì e, senza dare il tempo all’altro di capire cosa stesse accadendo, gli posò un casto bacio sulle labbra.

Quel gesto, era certo, sarebbe valso più di mille parole.

Quando si staccò lesse stupore negli occhi di Miles che, con la bocca mezza aperta, lo fissava, il volto completamente rosso:

- T…ti amo Miles, ti amo…-

Riuscì a balbettare con voce malferma Phoenix aspettando di sentire anche una sola parola da Edgeworth, una qualsiasi purchè gli dicesse cosa pensava dei suoi sentimenti.

Il procuratore si concesse qualche attimo per calmare il suo cuore che aveva preso a battere all’impazzata e fare anche ordine tra le centinaia di emozioni che Phoenix gli aveva causato con quel semplice bacio.


Chiudere la realtà, dentro la tua isola
ma non perdere la voglia di volare
perchè l'amore è amore impossibile
quando non riesce a inseguire è irraggiungibile
Senso di libertà, oltre le stelle e il cielo
che è nascosto sul fondo dell'anima

Ripreso possesso delle proprie emozioni ed analizzati velocemente tutti gli avvenimenti più recenti Miles trovò la giusta risposta da dare al corvino:

- Phoenix…-

Iniziò posandogli le mani sulle spalle e fissandolo dritto negli occhi:

-…io, non so se ti amo…c’è tanta confusione dentro di me, troppa, però posso dire che provo per te delle emozioni che vanno al di là dell’amicizia, per questo…-

Accennò un lieve sorriso:

-…accetto i tuoi sentimenti..-

Phoenix lo fissava incredulo, le iridi nere erano lucide per la commozione:

- Vuol dire che..-

-Si, voglio darci una possibilità…-

Wright abbracciò con forza Edgeworth nascondendo il volto contro la sua spalla, non poteva proprio crederci..

Era..era tutto così incredibile!

Se stava sognando non voleva proprio svegliarsi!

Miles si stupì nel sentire dentro di sé qualcosa che veniva colmato, come un vuoto a cui era abituato che veniva ora riempito.

Sentiva uno strano calore dentro di sé nell’abbracciare Phoenix, gli venne spontaneo alzare con una mano il mento di Phoenix per baciarlo con dolcezza assaporando per la prima volta il suo sapore.

Fu un bacio calmo.

Dolce.

Perfetto.

Quando si staccarono il procuratore si ritrovò a pensare che sarebbe stato bellissimo se quel momento fosse durante per sempre.

Il silenzio.

Loro due.

- Mh…credo di amarti, Phoenix..-


Rimani qui, non sei da sola
se partirai, ti seguirò
e ce ne andremo così senza paura
tempo per noi, si troverà
mi perdo, dentro ai tuoi sogni
che mi avvolgono, ma ora so
 


   
 
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