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Autore: Chamomile    17/06/2010    12 recensioni
La mattina del 1 Marzo 1980 la confusione regna sovrana in casa Weasley. Molly ha dato alla luce il suo sesto bambino, e adesso bisogna trovargli un nome: i genitori tifano per 'Bilius' ma..."Papà" proclamò solenne Bill "fa davvero schifissimo" "Io con uno che si chiama Bilius non ci gioco" gli diede man forte Charlie. Percy si sistemò gli occhiali e disse serio "Se lo chiamate Bilius vi diserediamo" Aveva sentito quella minaccia tante volte dal padre, e se n'era fatto una sua idea.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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                               Che ne dici di Bilius?


Era una tiepida mattina come tante altre alla Tana, il sole si era appena levato e il cielo limpido annunciava l'arrivo imminente della primavera.
Nel giardino di casa Weasley erano già sbocciati i primi fiori, e le teste degli gnomi avevano cominciato a fare capolino dalle loro case sotterranee.
Ma sebbene fuori fosse tutto calmo e silenzioso, dentro quella dimora, quella mattina del 1° Marzo 1980 la confusione regnava sovrana.
Non che di solito ci fosse mai tranquillità nella famiglia Weasley - Prewett.
I piccoli Bill, Charlie e Percy non erano più tremendi di tanti altri bambini, ma di certo gli ultimi due arrivati, i gemelli, non erano paragonabili ai pargoli delle altre famiglie.
Arthur e Molly, però, riuscivano in qualche modo a tenere a bada i loro figlioli, quindi quel caos non poteva dirsi normale.
Ma cosa ci si può aspettare in una casa dove sta per nascere un bambino?
Già alle prime luci dell'alba Molly si era svegliata in preda alle prime contrazioni, e il marito, in camicia da notte e berretto ancora in testa, si era fiondato nelle camere dei figli per spedirli in giardino, lontano dalla madre.
Non aveva tenuto conto del fatto che i cinque piccoli Weasley, così pronti a correre fuori quando era proibito, non avevano nessun desiderio di farlo su richiesta dei genitori.
''Arthur! Arthur!''gridò la signora Weasley dalla camera da letto ''porta Fred e George fuori di quì!''
I due piccoli, infatti, incuranti degli ordini paterni, erano rientrati in casa e si erano stabiliti sul letto, vicino alla madre.
Sdraiati ai piedi del grande letto matrimoniale, i due bambini se la ridevano beatamente della loro prima marachella giornaliera.
''Arthur!'' la voce di Molly salì di parecchie ottave ''dove sei finito?''
''Resisti cara! Sto arrivando'' rispose il marito a diversi piani di distanza.
In quel momento stava cercando di disinfettare il ginocchio Charlie, che era caduto dall'albero di mele mentre cercava di acchiapparne una.
''Charles Weasley''disse con tono che voleva essere severo, ma che invece suonava parecchio isterico ''quante volte te lo devo ripetere di non arrampicarti sugli alberi senza il mio permesso?''
Charlie non rispose, si limitò a fissarlo con i suoi occhioni chiari e pacifici.
Il signor Weasley aveva appena messo il cerotto quando fecero irruzione nella stanza Bill e Percy: il primo stringeva tra le braccia un carro dei pompieri giocattolo, mentre il secondo piagnucolava e con i pugni stretti si strofinava gli occhi.
''Papà, Bill non mi fa giocare con il suo carro!'' si lamentò Percy tirando suo padre per un lembo della camicia.
''Papà, Perce vuole rubare il mio carro! Diglielo che è mio!'' si difese Bill tirando il padre per una manica.
''Papà, mi brucia il ginocchio!'' fece Charlie, che evidentemente non voleva essere da meno.
''Ragazzi, mi dispiace, ma dovete sbrigarvela da soli. Oggi il papà deve aiutare la mamma'' spiegò il signor Weasley tentando di fuggire di sopra.
''Ma papà!'' protestarono in coro i bambini.
''Ragazzi, davvero...'' disse il signor Weasley cercando di liberarsi dalla stretta di Bill e Percy.
''ARTHUR!''
''Si, Molly cara!''
''VIENI SUBITO QUI!''
La voce della moglie stava per sfondare la barriera del suono, chiaro segnale del fatto che..
''LE ACQUE! ARTHUR, MI SI SONO ROTTE LE ACQUE!''
''Per le mutande di Merlino!'' esclamò il signor Weasley impallidendo, e corse fuori dalla stanza a tutta velocità, portandosi dietro la scatola dei cerotti.
''Ma che succede?''chiese Charlie, ancora seduto sul tavolo della cucina.
''Boh'' risposero i fratelli con un'alzata di spalle.
Nel frattempo il signor Weasley aveva raggiunto la camera da letto, e stava cercando di buttare fuori Fred e George.
I due evidentemente non erano d’accordo, perchè non appena il padre aveva messo piede all'interno della stanza, loro erano saltati giù dal letto e avevano cominciato a correre di qua’ e di là.
''Tanto non ci prendi!'' cantilenò George sfuggendo per un pelo alla presa del padre.
''Fred! George! Filate via!'' urlò il signor Weasley.
''Altrimenti che fai?'' chiese Fred facendo una linguaccia e continuando a saltellare sul letto.
''Vi Trasfiguro in due guanti da forno!''
''Arthur! Non minacciare i bambini, è diseducativo!'' lo richiamò la moglie.
''Ma Molly!'' protestò debolmente il signor Weasley.
''Ah ah'' lo schernirono i gemelli, e ripresero a correre per la stanza.
Il signor Weasley ne aveva abbastanza, però. Sfoderata la bacchetta dalla tasca dei pantaloni pronunciò deciso ''Accio Fred e George!''
I due bambini gli volarono tra le braccia, e lui li trascinò finalmente fuori, urlanti e scalcitanti.
Quando ci vuole ci vuole - pensò.


''E' finita?'' esalò Molly abbandonandosi sui cuscini.
''Sì, tesoro. Sei stata bravissima'' rispose il marito chinandosi a baciarla, e le porse un fagottino che si muoveva appena sotto gli strati di coperte.
Molly sorrise, estasiata e distrutta dalla fatica, e prese in braccio il nuovo arrivato ''Ciao, lo sai chi sono?'' fece al bambino che la fissava placidamente con due enormi occhi azzurri. ''Sono la mamma. Dillo, mam-ma.'' aggiunse scandendo bene le parole perchè il bambino potesse comprenderle.
Arthur rise ''Molly cara, se qualcuno ti vedesse ora non direbbe che sei la madre di cinque figli. Lo sai che in questo momento non capisce una parola. Se gli dicessi che sei una Nimbus 2000 non farebbe nessuna differenza.''
''Invece ti dico che capisce'' ribatté lei convinta ''e poi bisogna fare le presentazioni quando ci si incontra per la prima volta. Non è vero, piccolino?'' chiese al bambino facendo una delle sue smorfie da mamma.

''A proposito di presentazioni'' fece il marito, colto da un pensiero improvviso ''non abbiamo deciso come chiamarlo!''
''Ehm..'' cominciò Molly studiando il viso del figlio ''che ne dici di Fabian, come mio fratello?'
'
Il signor Weasley si sedette sul bordo del letto e lanciò un'occhiata al visetto roseo del piccolo ''Non credo che gli stia tanto bene. Fabian Weasley è un nome da magistrato, è troppo serio. E poi non si può abbreviare. Che figura ci farebbe con i suoi fratelli?'
'
''E va bene'' cedette lei, e rifletté ancora ''allora Gilderoy?'' chiese speranzosa.

''Stai scherzando?'' il signor Weasley per poco non cadde dal letto ''credi davvero che chiamerei mio figlio come quell'imbecille tutto bigodini e vestiti di seta?''
''Ma è un bel nome, però!'' protestò Molly.

''Non se ne parla nemmeno. Mai e poi mai un Weasley porterà un nome tanto equivoco, perciò non sprecare fiato''
''E Bilius come ti sembra?'' propose ancora Molly ''come lo zio'
'
Il marito soppesò l'ipotesi e guardò di nuovo il bambino ''Non è male. Sì, credo che Bilius vada bene'' disse.

''Vai a chiamare i bambini, allora'' rispose lei sorridendo ''devono conoscere loro fratello''
Il signor Weasley annuì, ma non fece in tempo a raggiungere la porta che questa si spalancò.

Bill, Charlie, Percy, Fred e George entrarono di corsa nella stanza e saltarono tutti sul letto, facendo a gomitate tra loro per raggiungere il fratellino.
''Che brutto'' fu il primo commento di Charlie ''sembra il mio criceto quando è nato''
''Charlie!'' lo rimproverò il padre dandogli uno scappellotto 'non insultare tuo fratello prima del tempo'

''Come si chiama?'' chiese George curioso.
''Ecco George, io e papà pensavamo di chiamarlo Bilius'' rispose la madre.
''Bleah'' commentarono i bambini ''che schifo di nome!''
''Non vi piace?'' chiese Molly.

I cinque bambini si scambiarono uno sguardo prima di ripetere di nuovo ''Fa schifo.''
''Ma perché?'' cercò di capire il padre ''è un nome simpatico'
'
''Papà'' proclamò solenne Bill ''fa davvero schifissimo'
'
''Si, papà, è vero'' gli diede man forte Charlie ''io con uno che si chiama Bilius non ci gioco'
'
''Nemmeno io'' disse Fred scuotendo la testa in segno di disgusto.

''E nemmeno io'' fece George allontanandosi dal nuovo arrivato, che ignaro del dramma che si stava consumando intorno a lui, seguitava a fissare i familiari con gli occhioni spalancati.
''E tu, Percy?'' chiese il signor Weasley speranzoso ''che ne pensi?''
Il bambino fino a quel momento era stato zitto e non aveva dato segni di disapprovazione.

Alla domanda del padre alzò lo sguardo, si sistemò gli occhiali e disse serio ''Se lo chiamate Bilius vi diserediamo''
Aveva sentito quella minaccia tante volte dal padre, e se n'era fatto una sua idea.

''Ecco!'' approvò Charlie con calore.
''Sì, sì, vi diserediamo!'' gridarono Fred e George.
''Proprio così'' concluse Bill.
Arthur e Molly si guardarono intorno: non c'era da sperare in un cambiamento di idea.
''E va bene'' cedettero ''come lo volete chiamare?''
I bambini corrugarono tutti la fronte, concentrati.

''Avanti, pensate a qualcosa che vi piace!'' li incitò il padre.
''Le Cioccorane!''
''I draghi!'
'
''Le figurine!'
'
''Le favole!'
'
''I fuochi d'artificio!'
'
''Bambini, un po' di serietà. Non possiamo chiamare vostro fratello Cioccorana'' protestò la madre.

''Da dove li avete presi i nostri nomi?'' chiese Bill.
''Be'...da film, o libri, o canzoni'' rispose il padre ''il tuo ad esempio viene da una vecchia canzone''
''Davvero?'' chiese Bill spalancando gli occhi ''e che diceva questa canzone?'
'
''Parlava di una ragazza che si innamorava di un ragazzo di nome Bill' rispose lui ''tua madre l'adorava'
'
''I met him on a monday and my heart was still...da doo ron ron ''canticchiò Molly cullando il bambino a ritmo ''somebody told me that his name was Bill...da doo ron ron ron, da doo ron ron...'
'
''Mamma!'' gridarono i bambini eccitati, saltando in piedi sul letto ''chiamiamolo Ron!'
'
''Ron?'' chiese Arthur dubbioso, e si voltò verso la moglie ''tu che dici, Molly?'
'
La signora Weasley guardò il bambino e poi si rivolse agli altri figli per dare il proprio verdetto.

''Allora, mami?''chiese Fred.
''Ti piace?'' chiese George.
La madre chiuse gli occhi, come per riflettere, ma in realtà aveva già deciso.
''Vada per Ron'' approvò con un sorriso.

 

 

  Spazio Autrice

Va be', non sarà una gran cosa ma amo scrivere dei Weasley, soprattutto quando c'è confusione in casa loro! La canzone esiste sul serio e s'intitola Da Doo ron ron. Spero che vi sia piaciuta almeno un po', perchè io mi sono divertita molto a scriverla . Lasciate un commentino <3

 

  
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