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Autore: Isyde    18/06/2010    2 recensioni
Rimasero molto tempo lì, parlando con il dottor Julliard e apprendendo buone notizie. Uscirono dall'ospedale. Ed Eva non venne a sapere che suo padre e sua madre quel pomeriggio, cenarono insieme." Altra storia su Dean ed Eva, della raccolta "lontani da ogni ricordo"-
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Lontani da ogni ricordo.'
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Lontani da ogni ricordo.

Ritrovarsi.

 

 

 

 

-Prego, signor Cannier, si sieda qui. Fra poco arriverà il dottor Julliard.- Leo accompagnò il padre di Eva fino a una fredda ed anonima panca di metallo.

-Chiamami Alex.- sussurrò con voce flebile. Si sedette e lasciò le membra stanche del suo corpo, rilassarsi di colpo.

-Dicono che si riprenderà. Forse ci vorrà qualche mese di riabilitazione, soprattutto motoria, ma non è un problema.-

-E..il resto?-

Leo sospirò e si sedette accanto all'uomo anziano. -La milza è stata parzialmente asportata. L'operazione è stata fatta all'ospedale delle Nazione Unite a Dennaim. Ho preferito asportare, per evitare ogni possibile infezione e recuperare i frammenti dei proiettili. Nonostante non avessimo tutte le tecnologie occidentali, l'operazione è ben riuscita.-

Il signor Cannier aprì la bocca, sorpreso da tale notizia. -Grazie. Grazie mille per quello che ha fatto per mia figlia.- l'uomo permise alle lacrime di scendere sul suo viso invecchiato.

Non fece in tempo ad asciugarle che un'ombra lo sovrastò. Una donna, più o meno coetanea, dalla pella scura e gli occhi neri, vestita di nero, alzò la mano e lo salutò con un flebile

-Bonjour.-

Leo capì che era il momento di andarsene via. Di volatilizzarsi e in silenzio si alzò, decise di andare a trovare Eva, sperando che nessuna noiosa infermiera gli impedisse di entrare nella stanza.

I due ex coniugi si fissarono a lungo.

-In vent'anni non sei cambiata molto.- mormorò Alex. La donna prese il posto di Leo, e gli prese una mano.

-Nemmeno tu. Hai sempre la stessa faccia e lo stesso tono di voce.-

-E' strano, credevo che mai, nella mia vita, avrei dovuto ringraziarti, Anne-

-Puoi anche non farlo. Ho fatto solo quello che una madre qualunque avrebbe pensato.-

Lui per la prima volta da due giorni, scoppiò a ridere. Una risata trista ed amara. -Anne, sei anche la stessa donna di vent'anni fa. Sono contento che Eva non abbia dovuto sopportarti. Almeno ho risparmiato sul conto dallo psicologo.-

Anne tolse la mano e la lasciò passare fra i capelli ancora neri.

-Non credere che io non vi abbia amato in questi anni.-

Un silenzio duro da accettare calò sui due. Lasciarono passare qualche minuto prima di guardarsi negli occhi.

-So di essere stata egoista. Continuo a pentirmi, ma so che è inutile. Ero una ragazza con troppi ideali e con un paese da ricostruire. Ho solo voluto "far parte" della fallita rivoluzione. Se solo avessi saputo come sarebbe andata a finire...-

-Avresti cercato una nuova battaglia e ti saresti buttata nella mischia. Anne ti conosco da una vita.-

-Già, noioso non trovi Alex?-

-Noiosissimo!- rispose lui.

Si fissarono sorridendo appena. -Non trovi che sia stupido tenerci il muso. Non guardiamo al passato. Abbiamo avuto una bellissima figlia. Sono felice di come l'hai cresciuta. Di chi è diventata. Ti assomiglia tantissimo, Alex.- Anne asciugò una lacrima all'uomo che un tempo era suo marito. -Vorrei tanto avere il tuo perdono, signor Cannier.-

-Io avrei voluto solo che la madre di mia figlia fosse stata presente, nella sua vita. Gli è sempre mancato qualcosa e io ho cercato di riempire quei vuoti, ma ho fallito.- le prese la mano e la baciò appena. -Hai lo stesso odore, lo sai?-

Lei ridacchiò e liberò la mano dalla sua dolce presa. Si alzò a disagio. Insieme con passi lenti, si avvicinarono alla camera della loro figlia. Leo, li salutò con cenno, mentre tentava di nascondere il rossore degli occhi dietro degli occhiali.

L'infermiera aveva tagliato i capelli di Eva, accorciandoli fino all'orecchio, dandole un'aria quasi adolescenziale. Il volto era pallido e le mani fredde al tatto.

Rimasero molto tempo lì, parlando con il dottor Julliard e apprendendo buone notizie.

Uscirono dall'ospedale.

Ed Eva non venne a sapere che suo padre e sua madre quel pomeriggio, cenarono insieme.

 

 

 

 

 

 

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Rieccomi!!

A parte il classico stress da esami, riesco a scrivere almeno un'oretta. Giusto per rilassarmi e svagarmi. Spero via sia piaciuto anche qst passo. So che all'inizio, dato il titolo, qualcuno avrebbe pensato a un "riavvicinarsi" dei due protagonisti...sono stata cattivella, ma avevo bisogno di parlare di Anne e Alex....e i loro vent'anni.

Ho forse maturato una decisione difficile. Non sono sicura che Dean ed Eva, ritorneranno insieme. All'inizio mi sono messa in testa di scrivere un dramma. Dove uno dei protagonista viveva una situazione tragica o che moriva. Ma lentamente ho cambiato idea, preferendo un colpo di scena. Con i giorni, mi sn sempre affezionata a voi che mi seguite e che mi recensite, dandomi tante opinioni diverse che nn fanno altro che aiutarmi, mi hanno fatto cambiare idea...

Quindi sappiate che in questo momento non so proprio come concludere. Se dividerli o meno.

Se fare un tradizionale e amato happy ending o seguire il progetto iniziale, quindi prendere la via della drammaticità.

Vi volevo solo informare di questo.

Comunque, spero che qualunque cosa che scrivo su qst due, vi piaccia e vi riesca a trasmettere qualcosa.

Lo spero vivamente.

Un bacione,

Iside91.

 

Recensioni Impazzito.

Pikky91: Beh, Dean è da picchiare ora come ora. Per Eva e possibili amanti...non si sa mai. Leo è una persona straordinariamente gentile. Ma non è detto che non provi qualcosa per Eva e che non abbia ricambiato...Valli a capire gli uomini!! Spero che leggendo sopra, non ti abbia stravolto il mondo. Comunque, spero di leggere una tua prossima recensione. Un bacione Sara, ehi ho letto il tuo profilo, sono anch'io del Toro.

   
 
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