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Autore: Nordlys    18/06/2010    5 recensioni
Nascosto dietro ad un albero, Gargamella fremeva alla tentazione di catturare il piccolo puffo.
Si accontentò di udire il piccolo folletto blu fermarsi di tanto in tanto a mangiare foglie con golosità.
Tra se e se rideva: 'Quel piccoletto, come tutti gli altri puffi, sarà presto vittima del mio incantesimo! Mangiando quelle foglie su cui ho versato il mio preparato, diverranno ostili tra loro, si tradiranno a vicenda e forse qualcuno mi porterà da loro!'.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il puffo Cattivus

Capitolo III

 

Gargamella poggiò Birba, incitandolo a dar la caccia ai puffi nel villaggio. Il gatto, appiattito e con passo felpato, percorse le piccole vie tra le case funghiformi.
Si udì un fruscio. Tutto quello che Birba vide furono alcuni piedini bianchi scomparire dietro le case, i cespugli, gli alberi.
Erano troppi per il felino che si limitò a guardare, mantenendo la posa da caccia, dietro le tonde mura. Anche Cattivus raggiunse il villaggio, Gargamella a seguito.

L'alchimista si guardò intorno. Annusò nell'aria, l'odore dei puffi.
Calmo mostrò il sacco che portava con se: 'Puffini cari? Dove vi nascondete? Ho un intera sementa di salsapariglia in questo sacco, tutta per voi!'

Alcuni puffi seduti su un alto ramo, al suono della parola 'salsapariglia' si girarovo verso l'alchimista.
'Non vedo salsapariglia da nessuna parte!' fu quello che disse Tontolone. Golosone, alla sua sinistra si leccò le labbra. Cuoco, dietro di loro aggrottò le sopracciglia: 'E' una trappola!'.

Le orecchie di Birba captarono il vocio dei puffi. Il micio miagolò.
Cattivus seguì lo sguardo del gatto e vide i puffi sui rami dell'albero nascondersi tra le foglie: 'Gargamella, sono sugli alberi!' indicò.

Grande Puffo era sconvolto. Sapeva di ciò che Gargamella aveva fatto al suo piccolo puffo ma vederlo dal vero era un'altra cosa.
Accanto a Grande Puffo, due puffi con fiorellino appuntato sul berretto.
Riflesso urlò: 'E' puffato dalla parte di Gargamella!'.
Vanitoso fece eco disgustato: 'Che abiti di pessimo puffo!'.

Gargamella appoggiò un piede su un piccolo tetto: 'Venite fuori se non volete dire addio alle vostre dolci case!'

 

Grande Puffo, seguito da Vanitoso e Riflesso, saltò su un ramo spesso e solido, ricco di foglie, chiamò a raccolta tutti i puffi nascosti sullo stesso albero.
Inventore pensò un momento. Gli venne un idea: 'Ci serve tanto pepe!'.
Burlone sorrise a trentadue denti: 'Che ne puffi di regali al pepe?'.
Forzuto lanciò uno sguardo cagnesco a Burlone: 'Non è il momento per i tuoi stupidi scherzi Burlone!'.
Inventore prese le difese di Burlone: 'E se lo scherzo è per Gargamella?'.
'Così cambia tutto! Puffiamoci!' lo sguardo di Forzuto si distese, comparve un sorriso.

I tre puffi scesero dall'albero. Presero una via lunga tra i cespugli per non farsi vedere dai nemici e riuscirono a raggiungere il villaggio.
Dopo esser entrati di nascosto nella casa di Cuoco, Inventore e Forzuto presero più barattoli di pepe.

Quando entrambi i puffi ebbero le braccia piene, Forzuto considerò: 'Credo che tutto questo pepe può bastare!'.
Inventore annuì.

Nella sua abitazione, Burlone aveva pronti tutti i pacchi, i nastri, lo zolfo e tutto ciò che potesse reagire con l'elemento chimico.
Iniziava a preoccuparsi, oltre che a spazientirsi. Stava per andare alla porta ma questa si aprì.
Burlone fu lieto di vedere i suoi amici, non nascose di esser leggermete seccato per il tempo che ci avevano messo.
'Allora, arriva questo pepe?'.
Forzuto mostrò i contenitori a Burlone sorridendo: 'Eccolo qua!'.

Burlone prese i pacchi regalo, iniziò a lavorare: 'Mi puffereste una mano per favore?', il buon umore era tornato.
Con pazienza i tre puffi misero il pepe nei regali, senza risparmiarsi sulla quantità.

I regali esplosivi furono pronti. Burlone rise divertito: 'Ora abbiamo tre regali, uno per Gargamella, uno per Salsapariglia e quest'ultimo per Birba!'.

I tre puffi uscirono dall'abitazione con i regali in mano, facendo attenzione a non farsi scoprire da Gargamella, da Birba e da Salsapariglia.

 

Gargamella picchiò un piede su una casa, senza badar troppo alla delicatezza: 'E' inutile che vi nascondete. Se non uscirete allo scoperto, entro il dieci distruggerò il villaggio!'.

Burlone, Inventore e Forzuto salirono su un albero dal retro.

L'alchimista faceva sul serio: 'Uno... due... tre... quattro...'.
Fu interrotto da Burlone, che fece capolino da un ramo: 'Gargamella, ho un regalo per te!'

L'espressione di Gargamella si distese. Si indicò: 'Per me? che gentile, che cos'è?'.
Cattivus si mise davanti a Gargamella: 'E io?'.
Burlone rispose: 'Anche per te! Prendilo!'. Lasciò cadere due pacchi. Gargamella e Cattivus si lanciarono sui regali.
Avidamente strinsero i fiocchi rossi tra le dita e tirarono.
Un esplosione li investì, gli occhi bruciarono, il naso pizzicò.
Gargamella e Cattivus cominciarono a starnutire e non riuscirono a smettere.

Birba miagolò.

Burlone rise tenendosi la pancia ma cadde dall'albero atterrando sopra Birba.
Assieme a lui cadde anche l'ultimo pacco regalo, che atterrò accanto al puffo, ora non più divertito.

Inventore e Forzuto erano pietrificati. Puffetta dall'albero accanto si portò le mani alla bocca.

Birba mise una zampa sul puffo per bloccarlo e tirò fuori le unghie, pizzicandogli il pancino. Lo osservò con aria di trionfo.
Burlone aveva ancora il pacco regalo vicino. Guardò alla sua destra e lo prese senza troppe difficoltà: 'Ehi, aspetta Birba, ho un regalo anche per te!'.
Il gatto annusò il pacco regalo. Burlone lo rivolse verso Birba, tirò il nastrino rosso e un esplosione investì il muso del famiglio rosso, il quale si unì agli starnuti di Cattivus e di Gargamella.
Burlone fu libero, si allontanò e si lasciò andare ad un attacco di ilarità: 'E tre!'.

Gargamella e Birba scappano starnutendo. Giurarono vendetta.
Anche Cattivus cercò di scappare, fu fermato da Forzuto: 'Dove pensi di puffare? Tu resti quà!'.
Ci fu una piccola rissa tra puffi.
Tutti gli altri, sentendosi al sicuro scesero dall'albero e bloccarono Forzuto e Cattivus. Quest'ultimo fu legato mani e piedi ad un bastone. Il perfido puffo ringhiò: 'Dannati, pufferò Gargamella al villaggio mentre dormite!'.

Gli altri puffi non ci badarono. Si diressero verso il villaggio, fortunatamente intatto.

Giunti davanti alla casa del puffo Cattivus, il prigioniero fu liberato dalle corde e circondato dagli altri puffi.
Grande Puffo era in qualche modo deluso, sebbene conscio che la colpa era tutta di Gargamella.
Incrociò le braccia: 'Chiudetelo in casa e non fatelo uscire finchè non lo dico io!'.

Afferrato da cinque puffi, Cattivus lottò, si dimenò inutilmente nel tentativo di liberarsi.
Non potendo nulla contro i compagni, passò alle minacce verbali: 'Non puoi puffarmi questo vecchio! Mi vendichero! Hail king Gargamel!'.
'Ma chiudi quella puffa che hai già puffato abbastanza guai!'. Fu la risposta di un per nulla intimorito Forzuto.

 

'Io odio i guai!'.

* * *

Grande Puffo sfogliò pazientemente i suoi libri di magia alla ricerca di qualche incantesimo simile a quello subito da Cattivus. Le lunghe ricerche furono vane.

* * *

Fu indetta una riunione. Questa volta non c'erano scuse per l'orario.

Grande Puffo si trovava sempre li, in piedi sul piccolo fungo a parlare al suo popolo: 'Miei piccoli puffi, l'incantesimo che ha puffato Salsapariglia in un puffo malvagio dev'essere qualcosa che ancora non conosciamo, forse una nuova magia. Quel che possiamo fare è tenere gli occhi aperti!'.

Cattivus si trovava seduto tra il pubblico, a braccia conserte, sorvegliato da tre puffi: 'Andate a fare in puffo!' Gridò.

Grande Puffo indicò Burlone: 'Affido a te il compito di tenere d'occhio Salsapariglia. Mi sembri il più idoneo per questo difficile incarico!'
'Farò del mio meglio Grande Puffo!'

Quattrocchi non era dello stesso avviso di Grande Puffo: 'A lui? Ma non è un puffo serio!'.
Burlone non soi scompose. Anzi, guardò l'occhialuto con un sorriso benevolo: 'Hai ragione Quattrocchi! Ecco un regalo per te!'.
Prese il pacco regalo che si era portato appresso. Quattrocchi ne fu piacevolmente sorpreso: 'Per me? Grazie!'. Il miope puffo tirò il nastrino rosso.

> Bam <

Alla vista di Quattrocchi sporco di nero, con le lenti degli occhiali anch'esse annerite dall'esplosione, si scatenò l'ilarita di tutto il villaggio. E stavolta anche il puffo Cattivus rise di gusto assieme a tutti gli altri, dando pacche sulla schiena a Burlone.

FINE

 

A dire il vero, avevo progettato questa storia come one-shot, ma ho dovuto dividerla in 3 parti perchè altrimenti era troppo lunga da leggere. Il puffo Cattivus fu una mia idea di quando avevo 7 anni. Credevo mancasse l'elemento malvagio al villaggio dei puffi, così mi divertivo a creare storie dove Cattivus arrecava disturbo agli altri puffi, ostacolando il loro lavoro. La stesura di questa storia è avvenuta al contrario: prima il finale, poi l'introduzione, infine un percorso a ritroso nel tempo. E' molto più comodo così, perchè alla fine hai tutta la storia sottocontrollo, e ti impalli di meno. La parte dove Cattivus litiga con Forzuto davanti al pozzo infatti è stata la più problematica. Per fortuna avevo già la stesura, m'ha risparmiato un 75% di fatica.

Come noterete nella fan fiction mi rivolgo a Birba al maschile, perchè nella versione originale il famiglio di Gargamella è maschio. Mi è ignoto il perchè nella versione italiana il micio è stato trasformato in una micia. Questa scelta purtroppo è presente anche nel fumetto.

Scriverò altre FF sui puffi (e rivedremo ancora Cattivus), scriverò anche su altri fandoms.

  
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