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Autore: Isyde    19/06/2010    2 recensioni
"La storia si stava ripetendo. Certo, in modo diverso, ma fondamentalmente uguale." Shot su Pansy Parkinson e ...beh, questo leggetelo voi...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Pansy Parkinson, Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Quello che la mia mente malata partorisce...'
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Se non vuoi sapere, è meglio non chiedere.

 

 

 

 

Pansy cercò di sorridere di fronte a quella che era stata nominata come la futura Rita Skeeter, Alice McCain.

Appena aveva sentito il campanello della porta si era precipitata davanti allo specchio del soggiorno, per controllarsi. Sbiancò più volte notando che era diversa.

Era brutta. Invecchiata.

Terribilmente diversa dalla vecchia Pansy.

Si sarebbe messa a piangere se non fosse che il campanellò continuò a suonare. Respirò a fondo ed aprì la porta dove la stava aspettando la copia biondissima dell'ex Skeeter, deceduta recentemente.

-Oh, salve, sono la giornalista di "Streghe Oggi", Alice McCain.-si presentò mostrando un sorriso che sembrava di plastica.

-Prego, entri.-

Pansy la fece accomodare nel soggiorno che per due giorni aveva pulito, rendendolo luminoso e assolutamente anonimo. Pregò che le porte che portavano al giardino e allo studio non si aprissero, perchè quello che nascondevano potevano seriamente rovinare la sua carriera e quell'intervista.

-Bene, cominciamo dal principio.-

Pansy annuì tranquillamente.

-Lei è sposata da quasi vent'anni. Ha deciso di convolare a nozze giovanissima, come mai questa scelta controcorrente?-

-Sposarmi, allora, mi sembrava un passo naturale. Io e mio marito non abbiamo permesso che la vita coniugale potesse incidere negativamente sulle nostre carriere. Avevamo le idee chiare, come oggi del resto.- rispose Pansy spostando una ciocca nera dietro l'orecchio, cercando di reprimere un sorriso, spuntato al solo ricordo di quel periodo della sua vita.

-Okay, quanto è stato ed è difficile coinciliare il lavoro e figli? Non si è mai sentita depressa, stanca, arrabbiata con i suoi figli e suo marito?-

-Beh...Ci sono stati dei momenti duri, soprattutto quando erano tutti e quattro molto piccoli, ma tra la scuola e le attività estive, sono molto impegnati anche loro. Non ho trovato particolari difficoltà e non mi sono mai sentita depressa. Perchè mai avrei dovuto sentirmi arrabbiata nei confronti di mio marito? Mi ha sempre appoggiato ed aiutato in tutto.- sbottò infine leggermente arrabbiata. Si aspettava domande sul suo lavoro e sulla sua carriera non sulla sua vita privata. Spostò il suo sguardo alla finestra che dava sul vialetto che conduceva al magazzino delle scope, teatri dei più violenti litigi e sequestri della sua famiglia. Notò che una chioma nera stava cercando di nascondersi. Poteva giurare sulla testa di ogni elfo domestico sulla terra che era quel disgraziato di suo figlio minore Keith.

-Allora, mi parli della sua attività. Quanto è cool fare l'organizzatrice di matrimoni ed eventi?- domandò la giornalista notando come Pansy fosse distratta da quel che accadeva alle sue spalle.

Si voltò fugacemente e vide una chioma nera sussultare e scappare via, un ragazzino.

-La mia attività...è molto bella ed interessante, anche se devo ammettere che è stressante e non ha orari. Ogni sposa vuole che il suo matrimonio sia il più bello. Ogni evento vuole essere ricordato come straordinario ed unico. Ci vuole molta pazienza...- cosa che stava eusarendo in quel momento, notando come Keith si stesse nascondendo dietro una siepe e che confabulasse con qualcuno. Chi poteva essere l'altro? Alan?Richard?Horace? Oppure...No non poteva essere suo marito, visto l'orario doveva ancora trovarsi in ufficio, in preda a una crisi nervosa a causa delle pile di documenti da compilare.-E' un lavoro che richiede una certa originalità e dedizione. Bisogna assecondare sempre i gusti del cliente.-

-Oh.Interessante!- esclamò mentre prendeva appunti. -Mi racconterebbe di come ha incontrato suo marito? E' alquanto raro che una Purosangue Serpeverde sposi un Grifondoro.-

Gli occhi di Pansy brillarono di rabbia. Che cosa voleva insinuare quella sciaquetta? Basta, non voleva più continuare quell'intervista!

-Ed allora?- sbraitò alzandosi in piedi. -Senta se a lei interessa solamente la mia vita privata vada da Daphne Greengrass o dalle rimanenti Serpeverde del mio anno. Credo che abbiano molta più voglia di parlare dei fatti miei. Ora l'accompagno alla porta, prima che la mia bacchetta scagli una "Maledizione Senza Perdono"!- urlò. La giornalista sobbalzò nascondendo furtivamente la penna magica con la quale aveva preso appunti e schizzò via.

Pansy chiuse la porta con un sospiro e si permise di sorridere. Aveva proprio voglia di sapere chi stesse confabulando con Keith. Aprì la porta della finestra ed urlò il nome del figlio.

Il ragazzo sorrise alla madre e spuntò fuori.

-Abbiamo visto come te ne l'hai scacciata via quella vipera!Grande!- gridò.

-Chi è l'altro fratello che sta confabulando con te?- domandò.

Una chiazza rossa sovrastò sul verde della siepe. Il volto di Pansy si trasformò in una maschera di rabbia.

-TU!-

-IO?- gridò la voce maschile. -Che ho fatto, adesso?- domandò alzandosi del tutto. Dietro a quella siepe non c'era un ragazzino di tredici anni, ma bensì un uomo di quasi quarant'anni dai capelli rossi e qualche lentiggine sul viso.

-RONALD DAMMI SUBITO QUELLE ORECCHIE INCANTATE!-

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-Mi perdoni Panny?- chiese Ronald. Erano entrambi seduti in soggiorno, la cena era stata una vera e propria battaglia di liti assurde sulle formazioni delle squadre di Quidditch,a cui solamente Richard non aveva partecipato, visto che aveva il naso infilato in mezzo a un libro.

-No.- rispose seccamente Pansy. -E poi, si può sapere perchè diavolo non eri a lavoro? Non mi dire che il Pazzo ti ha lasciato libero, tua sorella è incinta del terzo mostruoso Potter.-

-Ehi, non parlare male di Harry. Gli ho solo raccontato di cosa stavi per fare...-

Pansy si alzò e camminò verso di lui. -Questo vuol dire che ogni Weasley della terra ne sarà a conoscenza. Diventerà la barzelletta da raccontare a Natale da Molly, vero?-

Ronald tentò di rimpicciolirsi nella poltrona. -Prendila con filosofia, mia mamma racconta ancora di quando me la sono fatta addosso per la paura.- si giustificò il rosso.

-Già, che allegria!- sbottò lei. Ron le prese un braccio e la obbligò a sedersi sulle sue ginocchia.

-Non ho sentito però la risposta all'ultima domanda.-

-Semplice, non accadrà mai più.-

Ron parve sorpreso dal modo in cui aveva detto l'ultima frase.

-Solo non voglio che nessuna abbia un matrimonio così fantastico. Deve rimanere una mia esclusiva, visto che mi dici sempre che sono un'egoista.- sussurrò lei al suo orecchio.

-Bene, abbiamo risolto la questione.- disse lui baciandola lentamente. Bacio che l'ex serpe ricambiò con la stessa intensità.

La situazione si stava scaldando ed entrambi si erano alzati, decisi a chiudersi nella loro camera. Pansy stava slacciando la cravatta del marito mentre lui le baciava il collo quando sentirono un grido spaventato.

-BLEAH! CHE SCHIFO!- a gridare fu Alan, gemello di Keith. -POTETE ANDARE IN CAMERA VOSTRA!-

-Già.- aggiunse sommessamente Richard che aveva una pila di libri in braccio ed era magicamente comparso accanto al fratello minore.

Dalle scale scese un' elegante Horace con persino il profumo regalato da Pansy a Ron.

-E tu,Serpeverde, dove stai andando?- chiese lei.

-Esco con Tanya Finnigan, una del sesto anno di Grifondoro.-

Pansy e Ronald si guardarono perplessi, per poi scoppiare a ridere.

La storia si stava ripetendo. Certo, in modo diverso, ma fondamentalmente uguale.

La donna baciò la guancia del marito e dopo aver raccomandato i figli di non rientrare tardi e di dormire presto, si chiuse nella sua stanza con il marito.

-Lo sai che ti amo, Pansy?- mormorò Ron qualche ora dopo, sdraiati sul letto e sudati.

-Sei sempre emotivo dopo che abbiamo fatto l'amore.-

-Dici?-

-Dico. Comunque. Ti amo anche io Weasley.-

 

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Piccola FF senza senso. Con una coppia uscità così, senza un reale motivo. Spero vi piaccia.

Baci Iside91.

 

   
 
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