«Percy scuoteva il
fratello, Ron era inginocchiato accanto a loro e gli occhi di Fred li fissavano
senza vederli, lo spettro dell' ultima risata ancora impresso sul
volto.»
La Speranza Dei Poveri
Una quarta
persona soffriva come se quella morte fosse la sua, come se il cuore che aveva
taciuto per sempre fosse il suo.
Un quarto individuo raggiungeva quel corpo come il suo
piangendovi sopra.
Non poteva essere vero.
Fred non era morto,
George non ci voleva credere, se lo ripeteva mentre lo scuoteva e mentre lampi
di luce verde
rischiavano di far tacere per sempre il suo dolore.
Ma George
non se ne curava.
Solamente stava accucciato vicino al suo gemello con
le mani sulle sue spalle per cercare di svegliarlo dolcemente.
Con gli occhi velati
di pianto, George, si perse nelle iridi castane come le sue e vi si specchiò
dentro:
Non
ci lesse allegria, non vi lesse svogliatezza e sincerità.
Non ci lesse vita!
Dentro
quelle iridi solo tanta indifferenza e paura; dentro quei occhi solo il vuoto.
Un dolore
inimmaginabile gli colpii il petto come se anche lui- come il fratello- fosse
stato trafitto da una Maledizione Senza Perdono ma invece era molto peggio.
Quel
dolore, il suo, era solo la consapevolezza di non poter fare più niente per il
suo compare di sempre, il suo dolore era solo speranza che tutto cambiasse e che
la pellicola di quel film si riavvolgesse per cambiarvi di finale.
Il suo dolore era solo
la speranza, e si sa, la speranza è per i poveri.
E mai come in quel
momento, con gli occhi velati di lacrime trasparenti, perso a guardarsi "allo
specchio", George desiderò che la povertà lo aiutasse ad uscire da quel coma di
sofferenza che gli spaccava il petto facendolo rantolare dal dolore …
Non è nemmeno la prima su loro che scrivo, sono sincera, ma questa è in una situazione completamente diversa.
Sono convinta che questi due diavoletti siano gli esseri più divertenti e simpatici di tutto il libro in quanto sono sempre riusciti a sorprendermi con le loro geniali invenzioni e scherzi.
Mi hanno sorpreso anche quando, leggendo la fine del capitolo 31, ho letto della morte di Fred. Credo che non scorderò mai nonostante siano passati, quasi se non più, due anni della larcima che mi ha varcato la guancia quando ho letto COME è morte Fred ovvero con il sorriso.
Questa storia, quindi, è stata scritta con il cuore in mano in onore loro e di tutto quello che mi hanno fatto provare: gioia, amore, dolore e tristezza. Questa è per loro!
Mi scuso per la poca originalità ma questa storia era nata per essere una Drabble ( in quanto non ne aveva mai scritta una ) ma non sono riuscita a ristringermi alle 100 parole. Purtoppo ora è una Flash di cui non vado particolarmente fiera perchè la reputo brutta ma, per George e Fred, credo che sia DIRITTO una storia sul loro "amore fraterno".
Ringrazio le persone che mi stanno leggendo e chi lascerà, spero, una sua firma.
Bacioni, vostra, Manu