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Autore: Isyde    22/06/2010    4 recensioni
A poche ore dall'esame di stato, eccovi una ff che è nata in un momento di pura disperazione. Draco Malfoy troverà una interessante sorpresa una volta giunto a casa...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Luna Lovegood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Quello che la mia mente malata partorisce...'
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Le Stranezze della Vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

Draco Malfoy rabbrividì un poco una volta che si smaterializzò di fronte al cancello di casa sua. Il pungente e freddo vento del Galles lo aveva colpito senza pietà. Si strinse nel suo caldo cappotto scuro e percorse in fretta quei pochi metri che lo separavano dal camino della sua camera da letto. Era talmente stanco che non avrebbe cenato quella sera.

La lunga giornata di lavoro era stata continuamente interrotta da Theodore Nott e da Blaise Zabini che lo avevano stressato a lungo. Odiava dover ammettere che erano stati un apprezzabile diversivo visto l'enorme quantità di carte che occupavano la sua scrivania. Tutti nello studio avevano deciso di affidargli casi di ragazzini che usavano la magia prima della maggiore età o di coniugi impazziti che si lanciavano continuamente "Maledizioni Senza Perdono".

Il calore del soggiorno scaldò il suo viso infreddolito, appena aprì la porta.

Un elfo trotterellò e gli prese il cappotto e il cappello, inchinandosi e borbottando

-Bentornato padrone.-

S'incamminò fino a un mobiletto dove vi erano posti due bicchieri di cristallo e una bottiglia di Whisky Incendiario. Versò quel liquido dal colore bruno e lo bevve in pochi sorsi. Si sentì subito meglio.

-Dov'è la padrona?- domandò all'elfo.

-Io averla vista di sopra. Sembra...Strana.- disse l'elfo, trattenendosi le mani dal picchiarsi per l'ultima parola.

-Lo è sempre.- sbottò lui. Si versò altro Whisky e salì le scale che portavano al primo piano di quella casa che aveva comprato soltanto cinque mesi fa.

Dopo liti e sguardi furiosi erano riusciti a creare una specie di equilibrio fra i colori freddi e i mobili sontuosi a cui lui era abituato e quelli comodi ed antiquati che lei adorava. Le pareti dai colori tenui e tendenti al bianco erano coperti da mobili scuri e di grande prestigio, sorrise.

L'arredamento era l'unico aspetto per cui sia sua madre che suo padre preferirono appoggiare sua moglie.

Aprì di scatto una porta nera ed infilò la testa dentro.

Il suo studio pieno di erbe, libri e riviste era completamente vuoto e straordinariamente ordinato.

Quello era decisamente un brutto segno.

Riordinava il suo studio solo se aveva in mente di partire per l'estero alla ricerca di qualche cosa oppure se era terribilmente arrabbiata con lui.

-Tesoro?- la chiamò una volto giunto in camera da letto.

Era distesa a terra sul grosso tappetto bianco, un regalo di sua madre alla giovane nuora, osservava con attenzione il soffitto, quasi volesse imparare ogni finitura a memoria.

-Tesoro, stai bene?- domandò preoccupato Draco mentre sorseggiava il suo bicchiere.

-Oh. Ciao Draco.- salutò lei mettendosi seduta. -Ti hanno trattenuto più del solito oggi.- commentò.

-Che ci posso fare? Sono costretto ad ubbidire.- disse lui avvicinandosi alla moglie. Si sedette accanto a lei, allungando sul tappetto le magre gambe ed appoggiando il bicchiere sulla tempia. La donna gli sorrise e gli baciò una guancia.

Draco l'avvicinò a sè, pretendendo qualcosa di più di un semplice contatto, baciandola con intensità e sciogliendo con una mano quei folti capelli biondi.

-Stai meglio con i capelli sciolti.- aggiunse lui, leccandole il collo. -Il tuo studio è piuttosto ordinato. Che cosa hai in mente? Danimarca oppure la Cina?-

Lei rise sommessamente. -Nessuna delle due.- gli prese il bicchiere e con la bacchetta lo fece evanescere. Era contraria al troppo alcool in casa. Non ora poi.

-Devo aspettare molto per ottenere una risposta?- chiese Draco allontanandosi appena dal collo della donna. Era sempre così sfuggente e lontana da lui che spesso si chiedeva come mai l'avesse sposata, come mai l'amasse.

Lei sembrava a disagio e guardava il soffitto.

-Da piccola me ne stavo ore, giorni interi sul letto a guardare il soffitto. Credevo che mia madre potesse vedermi. Immaginavo di stare con lei, in cantino, ed osservarla mentre s'inventava nuove pozioni. Spesso questi esperimenti finivano con del fumo che ti faceva bruciare gli occhi per giorni. Mamma mi diceva sempre di distendermi e di fissare il soffitto fino a quando gli occhi smetteranno di lacrimare e ti faranno vedere le tante piccole imperfezioni dell'intonaco.-

Draco aggrottò la fronte mentre la vide alzarsi e mettersi al centro. Raramente capiva i discorsi introduttivi di sua moglie. La seguì e si distese a terra, mettendole un braccio sotto la testa.

-Che cosa vuoi dirmi Luna?- gli domandò qualche minuto dopo, sentendola piangere silenziosamente.

-Sai, all'inizio credevo fosse impossibile. Uno scherzo, ma poi ho verificato e ...giuro non avrei mai pensato a questo momento come quello giusto. Tu hai appena iniziato a lavorare come avvocato e io volevo dedicarmi a...- Luna smise di parlare, si alzò leggermente puntellandosi con il gomito e si lasciò asciugare le lacrime da un perplesso Malfoy.

-Sono incinta.-

 

 

 

 

Scese dal letto e sciolse i nodi delle tende, oscurando tutta la camera. Draco si voltò verso la moglie che tentava di prendere sonno.

-Hai bisogno di qualcosa?- chiese avvicinandosi e portando un paio di ciocche lontano dal suo viso.

-Voglio sapere che ne pensi.- disse lei. Aprì un occhi per fissarlo. -Perchè non ne ho idea.-

Draco sospirò. -Sono felice, ma non posso negarti che non sia anche preoccupato da quanto la nostra vita possa cambiare. Niente più viaggi all'estero fino a quando non sarà abbastanza grande, per esempio. Ma, diamine, Lunatica, avremo un bambino. Fra poco avrò un erede. Non ti ho sposato mica per limitarci a guardarci in faccia.-

Lei lo fissò corrucciata. -Pensavi che mi avessi sposato perchè ero l'unica che ti accettava il tuo brutto carattere?-

-Anche.- rispose Draco sorridendole come faceva raramente e baciandola con trasporto.

Non poteva negare di essere spaventato, lui non aveva avuto un rapporto sereno con suo padre. Ma sapeva anche che quella distratta ed esasperante ragazza che aveva sposato, lo avrebbe avrebbe aiutato.

 

 

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Eccovi una cosa così, nata senza un vero motivo che forse getterò in fondo alle altre ff.

Spero vi sia piaciuta l'insolita coppia.

   
 
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