Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |      
Autore: K oumori    23/06/2010    0 recensioni
Tornò a casa, nel suo letto.
E quando la mattina si svegliò, scendendo dal letto e poggiando i piedi sul soffitto - anziché sul pavimento -, si accorse di esser riuscita ad ottenere la vita che stava cercando. E considerò.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ha avuto una paura terribile. L'ho vista - anche se non so come ho potuto farlo.
Improvvisamente dal treno erano scesi due passegeri, ha sbattuto le palpebre e ha visto che il vagone era vuoto. ______________________
Era vuoto, non c'era davvero nessuno. Dubitò di trovarsi lei stessa a bordo di quel vagone. Si è alzata di scatto ed ha iniziato immediatamente a camminare per quel piccolo vagone, facendo su e giù. E' anche caduta, ha sbattuto il ginocchio e se l'è sbucciato dopo averlo sfregato contro l'antiscivolo imbrattato di alcool e gomma da masticare di quel trenino dai colori così caldi e solari.
Poi si è alzata - aveva gli occhi talmente aperti, spalancati al punto da sembrare di vetro - ed ha schiacciato i palmi delle mani contro il vetro, come se stesse cercando qualcosa. Ha mosso le labbra ed ha chiamato qualcuno, ma il suono della voce non è uscito. Non si è udito proprio nessun suono, ad essere sinceri. Ed anche in quel momento dibutò di trovarsi realmente lì. Poi scese e corse verso il pullman.
Oh, anche quello era vuoto.
E sentì freddo e caldo.
E sentì di dover piangere, e rise anche.
Poi arrivò a casa ed aprì velocemente la porta. Oh,_________
[___________Secondo me, lo fa a posta.] Non sentì un rumore quando entrò in casa. Era tutto come aveva lasciato: la porta della cucina era chiusa, la porta del salotto era chiusa. Il pavimento era bagnato - se ne era potuta accorgere semplicemente perché aveva tolto le scarpe prima di entrare - ed andò a controllare in bagno. Il lavandino faceva sgorgare tranquillo ed indisturbato l'acqua che scorreva fuori dal rubinetto lasciato aperto. Lo chiuse in fretta, con gesto meccanico, e senza agire con troppa rabbia cominciò ad asciugare.
[Una volta osservato il suo viso al di là dello specchio, ________]
Vide che, nel lavandino, galleggiavano batuffoli di ovatta colorata. Dannazione, lei sapeva per certo che non aveva lasciato la confezione dell'ovatta aperta, poggiata sul lavandino. Anzi, non l'aveva neppure presa neppure in mano prima di uscire, quella mattina.
Pulì meccanicamente e andò a sedersi sul divano - disordinato - del salotto. Notò la polvere che quasi danzava nell'aria, colpita di tanto in tanto dalla luce rossastra del sole che andava tramontando. Odiava il tramonto. Odiava il tramonto, l'alba, il giorno e la notte. [Non odiava, ma temeva di cadere preda dell'ansia.
Perché quando si sentiva in ansia __________]
Non cenò.
Quando andò a dormire si chiese come mai nessuno del condominio si era lamentato dell'acqua che scendeva per le scale. E dubitò ancora che si trovasse in quel posto, che ciò che avesse vissuto in quella giornata fosse accaduto realmente.
Scese - in pigiama - per la strada, e notò che era tutto buio. Intorno a lei, vedeva il buio. Camminò velocemente verso un lampione, vicino al quale si torvava un semaforo lampeggiante.
un po' di vita allora c'era.
[______, ma probabilmente temeva
di risultare di nuvo invisibile]
Tornò a casa, nel suo letto.
E quando la mattina si svegliò, scendendo dal letto e poggiando i piedi sul soffitto - anziché sul pavimento -, si accorse di esser riuscita ad ottenere la vita che stava cercando. E considerò. [ l'opzione di esistere.]
Doveva semplicemente vivere al contrario. E _____________________________________________________. Non terminò la frase - che fra__?- ed iniziò la propria giornata.
Ma quando si specchiò non vide la bocca e le orecchie.
  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: K oumori