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Autore: Andy Grim    11/09/2005    9 recensioni
L'episodio narrato si frappone fra il termine dell'ultimo episodio e l'epilogo. Il giovane detective, dopo aver scoperto l'identità della sua amata ladra, decide di rinunciare all'incarico ufficiale di arrestarla, datogli a suo tempo dal sindaco di Seika e, per salvare capra e cavoli, propone allo stesso primo cittadino una sorta di "patto tra gentiluomini"...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ill

Le dimissioni di Asuka Jr.

 

I

l pomeriggio seguente alla notte in cui Meimi/St.Tail era riuscita a strappare il suo amato detective dalla grinfie della subdola Rosemary (e dopo che gli si era buttata tra le braccia sgretolando finalmente quel maledetto muro che li divideva), il signor Morinaka, sindaco della cittadina di Seika, si era visto consegnare dal suo segretario un plico misterioso. Apertolo, un grosso medaglione era caduto sonoramente sul piano della scrivania: era il distintivo che, anni prima, egli stesso aveva consegnato ad Asuka Jr., “enfant prodigue” della città ed investigatore in erba, incaricandolo ufficialmente di dare la caccia alla fantomatica ladra St.Tail!

Mosso da comprensibile ansiosa curiosità, il capo del Comune di Seika si accomodò nella sua poltrona, diede ordine al segretario di non essere disturbato e cominciò a leggere la lunga lettera che, assieme al medaglione, era contenuta nel plico. Ed ecco ciò che vi lesse:  

 

Ill.mo Sig. Sindaco

Ideo Morinaka

c/o 

Ufficio del Sindaco

Comune di Seika

 

Seika, 24 Aprile 1996

 

Illustrissimo signor Sindaco,

come avrà constatato nell’aprire la busta di questa mia lettera, Le restituisco il distintivo che Lei mi consegnò due anni or sono assieme all’incarico ufficiale di inseguire e catturare la famosa ladra St Tail. Tengo a confermarLe che, in quel preciso momento, Lei aveva fatto di me il più felice degli individui: fin da bambino avevo desiderato seguire le orme di mio padre, Heiji Asuka e diventare come lui, un bravo poliziotto. Oltre al naturale impulso che prova un figlio nel voler assomigliare al proprio genitore, c’era anche il “lodevole” desiderio di dedicare la mia esistenza al servizio della Legge, cosa che, nella mia mente di bambino, equivaleva allora a mettersi contemporaneamente al servizio della Giustizia! Quanti di noi maschietti non abbiamo, da bambini, giocato a Guardie e Ladri e immaginato di essere dei grandi Poliziotti al servizio della Società? Quanti di noi non hanno indossato il costume da Sceriffo nei giorni del Carnevale…? Il motivo era sempre lo stesso: sentirsi dalla parte dei “giusti”, dalla parte dei “buoni”…

          Quando cominciai a frequentare l’ambiente lavorativo di mio padre, quando insomma mi si presentò l’occasione di rendere concreto questo mio sogno, sentii che la Divina Provvidenza mi aveva concesso un meraviglioso privilegio e che avrei dovuto dare tutto me stesso per mostrarmene degno ed onorare quella fiducia che Lei, signor Sindaco, mi aveva così magnanimamente manifestato. Le sono inoltre particolarmente grato per aver mantenuto questa fiducia in modo costante nel tempo, nonostante i miei continui insuccessi…

          A questo punto, Lei obietterà che sono troppo severo con me stesso, che le mie operazioni hanno, in effetti, portato allo scoperto diversi casi di truffa e d’illecito, perpetrati da molte delle “vittime” di St.Tail e che, per tale motivo, dovrei sentirmi ugualmente soddisfatto di me stesso, eccetera, eccetera…

          E invece no, Vostro Onore! Purtroppo le cose non stanno così: non sono stati i miei sforzi a snidare quegli illeciti, ma gli sforzi di St.Tail: io mi sono malauguratamente trovato ad essere l’uomo sbagliato (per le “vittime” della nostra ladruncola) al momento giusto per prendere atto del marciume che stava dietro alle loro azioni e che aveva provocato l’intervento stesso di St.Tail!

          Oramai da tempo, molti suoi “ammiratori” (nella nostra scuola e nella nostra città) avevano capito che dietro agli atti “illegali” di quella misteriosa ragazza c’era il desiderio di aiutare le vittime di quegli illeciti, truffate da quei mascalzoni che si erano impadroniti degli oggetti di valore che St.Tail intendeva rubare a sua volta per restituirli, finalmente, ai legittimi proprietari! Lo avevano capito tutti, signor Sindaco, tutti… tranne il sottoscritto, il quale, sapendosi al servizio della Legge, credeva appunto di ritrovarsi contemporaneamente al servizio della Giustizia!

Purtroppo, Vostro Onore, ciò che era stato l’ingenuo desiderio del figlio di un poliziotto, nonché il fragile sogno di un bambino, si infrangeva contro un mondo ingiusto ed un sistema spietato, dove la stessa Legge viene manipolata ad arte da individui disonesti ma scaltri che l’adoperano a proprio uso e consumo e si servono dell’impegno di persone come me e come mio padre per farsi difendere dal Sistema e compiere impunemente svariati soprusi contro persone oneste ma ingenue, delle quali, talvolta, corrono provvidenzialmente in soccorso quelle eroine come la mia fantastica rivale dalla coda di cavallo, mentre io stesso mi ritrovo adesso a provare rimorso per averle messo tante volte i bastoni fra le ruote!

          Non mi fraintenda, signor Sindaco: non sto dicendo che avrei voluto saltare il fosso! Non rinnego il periodo che ho trascorso alla caccia di quella giovane donna, né approvo, pur rispettandola, la scelta che lei stessa ha compiuto. Personalmente sono convinto che il Sistema vada (profondamente) riformato dal suo interno e che la Legge, anche quando non sta dalla parte giusta (cosa che dovrebbe invece sempre fare) vada comunque rispettata, fino a che non sia possibile cambiarla. Ciononostante, ora che questa caccia è finalmente conclusa (sì, conclusa, Vostro Onore, e più avanti capirà che intendo dire!) sono fermamente deciso a rinunciare al servizio ausiliario di Polizia presso questo Comune prima che compaia qualche altra seguace di St.Tail (curiosamente mi sono chiesto se anche fra i ladri di sesso maschile non esista qualche “fuorilegge al servizio della Giustizia…!”). Aggiungerò inoltre che, al termine dei miei studi, non sono più intenzionato ad entrare nella Polizia ma a diventare invece un investigatore privato, in modo da poter aiutare la Società senza che una divisa o un distintivo mi obblighino ad agire mai più contro la mia stessa coscienza!

Arrivando adesso al nocciolo della questione, devo riassumerLe brevemente quanto mi era accaduto nei quattro giorni della mia scomparsa.

 Nella giornata del 19 Aprile scorso, ero stato rapito da una donna matura (sui 35-40 anni), portato in un vecchio convento abbandonato e qui trattenuto per fare da esca alla nostra ladruncola; la donna in questione, che risponde al nome di Rosemary è una famosa ladra (intendo proprio una vera ladra) che, con l’aiuto della figlia adottiva Mayu, ha perpetrato numerosissimi colpi (l’ultimo è stato quello della Statua della Madonna); in passato, la sua attività era stata ostacolata dalle imprese di una sua collega-rivale, nota come la ladra Lucifer, sulla quale aveva indagato anche mio padre. In breve, la ladra Rosemary, volendo vendicarsi della ex-rivale Lucifer attraverso la figlia di quest’ultima (che, guarda caso, altri non è che St. Tail… tradizione di famiglia?!) voleva attirare la mia avversaria nel suo covo servendosi del sottoscritto. Ciò è avvenuto, ma St.Tail, dopo aver immancabilmente rifiutato la proposta di Rosemary di unirsi a lei, è riuscita a sventare le sue insidie e a liberarmi. Ovviamente, facendo questo, St.Tail ha serenamente accettato che io scoprissi finalmente la sua vera identità (per altro svelatami anzitempo dalla stessa Rosemary, nella speranza di indurmi ad odiarla!); questo fatto ha indotto Rosemary e la sua figlioccia Mayu a rinunciare alla loro vendetta e a lasciarci liberi per continuare altrove le loro imprese (dubito che le rivedremo mai più!). Dal canto nostro, io e St.Tail abbiamo trascorso il resto della notte a spiegarci reciprocamente (ed è stato qui che ho appreso tutta la sua storia e quella di sua madre), dopodiché lei stessa mi ha solennemente promesso che la sua attività era definitivamente terminata e che non avrebbe mai più indossato i panni della misteriosa ladruncola con la coda di cavallo…!

In altre parole, signor Sindaco, dal momento che nessuno vedrà mai più in azione la ladra St.Tail, credo di poter dire di aver ottemperato al mio incarico (anche se in maniera assai eterodossa) in quanto, con la mia promessa di restarle accanto per tutta la vita (chiaramente nella sua identità di ragazza normale) ho posto fine alla sua attività “illegale”; quindi, a rigor di termini, ho effettivamente arrestato la ladra St.Tail!

Capirà ora, caro signor Morinaka, quali sono i motivi che mi impediscono di consegnarla alle competenti autorità: potrebbe anche uscirne bene, date le numerose “attenuanti” dovute agli illeciti scoperti attraverso i suoi “furti”, tuttavia, rifacendomi a quanto detto in precedenza sulla fallacia del nostro Sistema Giudiziario, considerando oltretutto il sentimento profondo che ormai da tempo ci lega, non posso e non intendo assolutamente correre il rischio che colei che amo di più al mondo subisca una qualsivoglia punizione (magari il riformatorio…!) o che una sanzione di qualche genere colpisca la sua famiglia. Le chiedo pertanto di continuare ad avere per me quella fiducia che a suo tempo dimostrò consegnandomi il distintivo che adesso le rendo e di rinunciare a chiedermi di consegnarLe la ladra St.Tail o di rivelarLe la sua identità. Le chiedo altresì di mantenere il segreto sul contenuto di questa lettera, accettando semplicemente le mie dimissioni.

 Naturalmente, sarà Suo pieno diritto legale e morale prendere provvedimenti contro di noi, qualora la mia futura moglie non tenesse fede all’impegno e rivestisse nuovamente i panni di St.Tail… ma vedrà che non andrà affatto così!

Per ciò che riguarda infine i sentimenti di Sua nipote (non voglio che Rina, ma neanche Lei, signor Sindaco, mi credano così ottuso ed insensibile) le dica che sono molto dispiaciuto di non averle potuto dare quello che cercava da me, giacché, ironia della sorte, l’unico autentico furto commesso da St.Tail ha visto proprio come obiettivo il cuore del sottoscritto… e Lei sarà sicuramente d’accordo che un uomo come si deve, di cuori da offrire o farsi sottrarre da una donna, può averne soltanto uno! Ad ogni modo, se Rina esigerà da me una spiegazione personale, sappia che io non mi sottrarrò e sarò ben lieto, in quella circostanza, di esternarle la mia sincera amicizia e la mia (anzi la nostra) eterna riconoscenza.

 

Con tutto il mio rispetto, Suo

 

Daiki Asuka

  
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