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Autore: Mahoney    25/06/2010    33 recensioni
Hermione: “Allora, signorina Weasley, cosa puoi dirci riguardo il tuo rapporto con la scrittrice?” Ginny: “Vorrei subito sottolineare che dalla prima pagina del libro, sembro una assatanata ammiratrice di Harry. Le persone normali non mandano quei bigliettini schifosi che io ho mandato ad Harry quando era stato male per il braccio che cantavano San Valentino di qua e di là. Io non l'avrei mai fatto. In più, nei primi tre libri sono una specie di fantasma che diventa rosso se Harry mi chiede 'Mi passi la forchetta?' e poi passo a darla a qualsiasi uomo sulla terra dal quarto libro in poi, a cominciare da Micheal Corner. Ma dico, l'avete visto Micheal Corner? Non finisce qui, comunque.
[...]
Skeeter: “Non credo che lei non si sia divertita durante le numerose relazioni che ha avuto con i fidanzati, non è vero? O lo nega?” Ginny la guarda con rabbia. “Mi sono divertita, come ogni adolescente.” Skeeter: “Un adolescente normale non va in giro a darla a tutti se non ne ha voglia.” Ginny: “Ma io ne avevo voglia!” Cala il silenzio nella sala. Molly trattiene il respiro. Ron tira un pugno sul muro. George ride all'impazzata. “Che orrore!” “Che putt...-” Skeeter: “Io ho concluso.” dice soddisfatta guardando gli occhi rabbiosi di Ginny.
Perché ne sono morti troppi.
Perché non serviva che li ammazzasse.
Perché anche con un po' meno di tragicità ci sarebbe piaciuto lo stesso.
Perché il settimo libro è una strage.
Capisco alcune scelte della Rowling, ma credo che abbia esagerato.
E questa è la mia risposta.
Mahoney*
Genere: Commedia, Parodia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Tribunale

NdA:

Perché ne sono morti troppi.

Perché non serviva che li ammazzasse.

Perché anche con un po' meno di tragicità ci sarebbe piaciuto lo stesso.

Perché il settimo libro è una strage.

Capisco alcune scelte della Rowling, ma credo che abbia esagerato.

E questa è la mia risposta.

Spero che vi piaccia,


Mahoney*


P.S. A breve scriverò i ringraziamenti per chi ha recensito o aggiunto ai preferiti DRAMIONE OBSESSION – Parodia delle fic più amate di EFP (grazie, grazie, grazie *_*).








Winzegamot contro Johanne Katrine Rowling






* Arringa *



Sig. Giudice (d'ora in poi Giudice): “Avvocato dell'accusa, a voi la parola.”

Hermione Granger si alza in piedi, appoggia il foglio di carta che stava consultando fino a un attimo prima, si ravviva i capelli crespi e poi con fare deciso guarda la corte.

Signori,” comincia determinata, “Siamo qui oggi per giudicare Johanne Rowling, la donna che ci ha dato la vita, la donna che ci ha creato. Siamo qui per giudicarla perché ha comandato il nostro destino fino ad esasperarlo fino a renderlo tragico. Ha esagerato, arrivando ad utilizzare uno strapotere su di noi, ha esagerato perché voleva creare una storia, una storia per il pubblico e non ha rispettato i nostri sentimenti, le nostre persone.”

Hermione continua a guardare ogni singolo membro della corte con forte decisione. “La signora Rowling, cui dobbiamo la nostra vita, è arrivata a togliercela e a farci patire cose indescrivibili, che i nostri teste vi esporranno con l'ausilio di prove. Noi tutti accusiamo la Signora Rowling di aver danneggiato la nostra vita ed il nostro essere e di aver abusato del suo potere di creatrice. Vogliamo che la suddetta persona venga condannata.”

A questo punto la ragazza si volta verso il banco della difesa, dove l'avvocato difensore e la Rowling la guardano stupiti.

Non vogliamo patteggiamenti.” dice poi camminando decisa verso il suo posto a sedere.

E pensare che gliele ho date io quelle qualità,” mormora la Rowling fra sé e sé.

A questo punto se si guarda attentamente fra il pubblico si può notare una testa rossa che è tentata dall'alzarsi in piedi ed applaudire per elogiare la moglie, ma la sorella Ginny lo tiene ben fermo sulla sedia, non volendo farsi notare.

Giudice: “Benissimo, se avete terminato, Signorina Granger, do la parola all'avvocato della difesa.”

Rita Skeeter si alza in piedi. Il pubblico, composto per la maggior parte dai personaggi di Harry Potter, fischia e definisce la donna con frasi che qui non possiamo ripetere.

Signori della corte,” comincia la donna con la sua voce gracchiante, “La suddetta autrice del libro di cui facciamo tutti parte, ha creato una storia in cui noi siamo funzionali ad essa. Siamo pedine di un gioco già scritto, non siamo niente di più. La storia indubbiamente è piaciuta al pubblico, altrimenti da dove sarebbe derivato tanto successo della mia cliente? E non bisogna forse fidarsi del pubblico? Il pubblico ha amato questa storia in tutta la sua tragicità, dall'inizio alla fine. Non c'è altro da aggiungere, ma solo da lodare la maestria di questa donna che ha creato me e tutti qui i presenti. Sono onorata di essere stata scaturita da questa mente geniale.” La donna viscida allora si inchina, si sistema gli occhiali sulla testa e torna al suo posto.

Hermione si volta verso il collega, Neville. “Tutto qua?” mormora scrutando la Skeeter. “Credevo facesse di meglio.” aggiunge sarcastica.

Giudice: “Se gli avvocati hanno finito, possiamo iniziare.” disse solennemente. “Che l'accusa chiami il primo teste.”

Hermione: “L'accusa chiama il personaggio principale: Harry Potter.”





* Teste n° 1*

Harry Potter





Hermione: “Signor Harry Potter, come hanno influito su di lei le decisioni della signora Rowling?”

Harry: “Innanzitutto, come tutti sanno io sono un orfano. Non ho mai conosciuto i miei genitori,” dice con un tono di patetismo.

Molly: “Ti ho sempre considerato figlio mio!” esclama dal fondo della sala con un fazzoletto per asciugarsi le lacrime.

Harry: “Ma come se non bastasse, mi ha lasciato stare per 11 anni nella casa dei miei zii, che mi odiano più di qualsiasi altra cosa al mondo, non solo, mi ha condannato a combattere contro il mago più potente, Voldemort. Non sono mai stato un ragazzo normale,” guarda la corte con occhi stralunati, “Mi ha sfigurato,” indica la cicatrice.

Poveretto-”

Era solo un ragazzo...-”

Un bambino!”

Mormorano dalla corte.

Hermione: “E poi signor Potter? Al terzo anno di scuola vi ha dato la speranza di un futuro migliore, vi ha portato Sirius e Remus, vada avanti.”

Sì!” esclama spinto da un nuovo impeto. “Sirius e Remus. Remus è stato, è stato il primo insegnante che ha creduto in me, che mi ha dato una mano, che...-” la voce è rotta dal pianto.

Giudice: “Signor Potter, se vuole interrompere-”

Harry: “No! Ce la faccio.” si asciuga in fretta le lacrime.

Che bravo!-”

Quanta forza d'animo!-”

Un applauso improvviso si scatena.

Sì, allora dicevo.” riprende Harry, “Remus è stato il miglior insegnante mai avuto. Era buono, gentile, premuroso e leale. E poi c'è stato Sirius, che mi ha dato una speranza di vita, di un futuro migliore. Sirius. Era come un padre. L'ho considerato come un padre. Con lui ho passato i momenti più belli della mia vita. E lei, lei me l'ha portato via!” Harry addita la Rowling che lo guarda sconsolato.

Ho sofferto più di te, in ogni momento. Tu sei stato come un figlio, come un figlio!” dice cercando di giustificarsi.

Obiezione! Il teste accusa ingiustamente l'accusata.” insorge la Skeeter.

Giudice: “Obiezione respinta.”

Poi ha fatto morire Silente, la mia unica guida, il mio unico punto di riferimento rimasto.” continua il ragazzo lasciando andare le lacrime. “Oltre al fatto che prima, ora che mi ricordo, mi aveva ammazzato Cedric davanti agli occhi. E poi, c'è stato il tradimento di Piton. Piton che forse è stato il più grande eroe della Storia Magica, mi ha sempre fatto credere fosse uno squallido traditore. Poi mi ha ammazzato Remus e Tonks e ha accollato su di me la responsabilità del figlio.”

Hermione: “E Dobby? Dobby, la fine orrenda che ha dovuto patire?”

Harry: “Sì!” risponde infervorato. “Dobby! Il mio caro piccolo amico Dobby. Povero Dobby, accoltellato da quella pazza furiosa della Lestrange. Cos'aveva fatto di male? Che colpe aveva?” Harry in lacrime guarda sconvolto la giuria che lo compatisce.

Quanta crudeltà!”

Quanta sofferenza!”

Harry: “Ma soprattutto, lei mi ha tolto lo scopo della mia vita.”

Hermione sbatte le palpebre sorpresa.

Harry: “Mi ha privato della mia unica ragione di vita. VOLDEMORT!” esclama aggrappandosi alla sedia con sguardo furente. “Io non ho nulla da fare, sono diventato un amorfo, non so come impiegare le mie ore.” come un pazzo si guarda attorno.

Poveretto, come l'ha ridotto-”

Tutta colpa di quella Babbana desiderosa di fama e fortuna.”

Hermione soddisfatta si rimette a sedere. “Signor Giudice, io ho concluso.”

La difesa può controinterrogare.” dichiara il giudice.

Skeeter: “Signor Potter, lei sostiene che la scrittrice sia la causa di tutti questi suoi mali, non è vero?”

Harry annuisce.

Skeeter: “Ma, allora, non è anche grazie a tutto questo che lei è così famoso? Che lei è così ricco, così attorniato da donne?-”

Una voce irrompe nella sala: “Chi??”

Molly Weasley tira un coppino alla figlia. “Stupida, non sai che è tutto falso quello che scrive Rita Skeeter?”

Tu non ne sembravi tanto convinta quando parlava male di Hermione.” commenta acido Ron.

Mi stai dando della suocera acida, signorino?” controbatte la madre.

Silenzio!” esclamò il giudice.

Harry: “Sì. Ma io non ho mai voluto né fama, né gloria, né donne.” risponde secco.

Skeeter: “Vero, ma rinuncerebbe a fama, notorietà e tutto questo per essere un ragazzo normale? Lo farebbe davvero?”

Harry: “Sì. Rinuncerei a tutto questo per riportare in vita i miei genitori, per riportare in vita Sirius e Remus e Tonks.”

Rita Skeeter lo guarda e dentro di sé dice Che stupido ragazzo!

La Rowling invece lo guarda con gli occhi lucidi. E' fiera del ragazzo che ha dato alla luce e che ha allevato.

Giudice: “La difesa ha concluso?”

Skeeter: “Sì, sì” mormora confusa.

Giudice: “Che l'accusa chiami il secondo teste.”

E nel frattempo Harry è portato via fra lo stralunato e l'impazzito e la giuria lo scruta pietosamente.





* Teste n° 2 *

Ginevra Weasley






Hermione: “Allora, signorina Weasley, cosa puoi dirci riguardo il tuo rapporto con la scrittrice?”

Ginny: “Vorrei subito sottolineare che dalla prima pagina del libro, sembro una assatanata ammiratrice di Harry. Le persone normali non mandano quei bigliettini schifosi che io ho mandato ad Harry quando era stato male per il braccio che cantavano San Valentino di qua e di là. Io non l'avrei mai fatto. In più, nei primi tre libri sono una specie di fantasma che diventa rosso se Harry mi chiede 'Mi passi la forchetta?' e poi passo a darla a qualsiasi uomo sulla terra dal quarto libro in poi, a cominciare da Micheal Corner. Ma dico, l'avete visto Micheal Corner? Non finisce qui, comunque. Mi ha riempito di fratelli e di una specie di gorilla -indica Ron- insensibile che tenta di farmi fare tutto quello che vuole lui. Vorrebbe decidere con chi esco, quando, come, perché...-”

Hermione: “Sì, signorina Weasley, ma e del suo rapporto con Tom Riddle, cosa ci dice?”

Ginny si rabbuia e nasconde la testa fra la folta chioma di capelli rossi.

Hermione: “Signorina Weasley?”

Ginny: “Ora rispondo. All'epoca avevo solamente 11 anni. Ero ingenua sì, ma non così scema da mettermi a scrivere dentro un diario quanto amavo Harry! Oddio, sì, magari l'avrei fatto comunque, ma mi sarei accorda che non era normale che il diario mi rispondeva, no? avrei capito che c'era qualcosa che non andava, sono così ingenua? E soprattutto non sono così scema da non andare dal preside a dirgli che ho vuoti di memoria. E' stato un periodo orrendo. Ero posseduta da quel mostro, frutto della sua mente perversa, mi guidava in ogni azione, mi aveva stordita...-”

Giudice: “Va bene abbiamo capito. Che la difesa controinterroghi.”

Skeeter: “Signorina Weasley, non crede che la signora Rowling abbia contribuito a farla crescere interiormente? Non crede che quel suo cambiamento repentino non sia dovuto agli avvenimenti che hanno segnato la sua vita?”

Ginny: “No.” risponde secca.

Skeeter: “No?”

Ginny: “No.”

Skeeter: “No?”

Ginny la guarda strano: “No!” ribadisce con più ferocia.

Giudice: “Abbiamo capito. Proceda, avvocato.”

Skeeter: “Non credo che lei non si sia divertita durante le numerose relazioni che ha avuto con i fidanzati, non è vero? O lo nega?”

Ginny la guarda con rabbia. “Mi sono divertita, come ogni adolescente.”

Skeeter: “Un adolescente normale non va in giro a darla a tutti se non ne ha voglia.”

Ginny: “Ma io ne avevo voglia!”

Cala il silenzio nella sala. Molly trattiene il respiro. Ron tira un pugno sul muro. George ride all'impazzata.

Che orrore!”

Che putt...-”

Skeeter: “Io ho concluso.” dice soddisfatta guardando gli occhi rabbiosi di Ginny.

Hermione rolla gli occhi, infastidita da quella pecca nella costruzione dell'accusa. Ma tanto non sarebbe stata di certo quella a fermarli.

“L'accusa chiama il terzo teste: Rubeus Hagrid.”











NdA

Qui si conclude la parte finale del primo pezzo. Non so quanto lunga verrà, devo ancora decidere bene. E' da notare che sebbene i personaggi siano morti, questi saranno presenti al processo, perché sono da considerarsi degli attori che hanno impersonato la parte dei protagonisti. Quindi verranno interrogati anche Sirius, Remus, Tonks ecc.

Spero che vi sia piaciuta,


Mahoney*

   
 
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