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Autore: Suomi    25/06/2010    4 recensioni
Elena Gilbert diede un ultimo sguardo distratto allo specchio, ancora immersa nei suoi pensieri, prima di uscire di casa, mentre a qualche metro di distanza un corvo svolazzava vegliando sulla ragazza come faceva – a sua insaputa – ogni notte e ogni mattina.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Spazio Autrice:

Allora inanzitutto vi dico che non posso promettere che questa fan fiction avrà una fine (purtroppo per quanto mi impegni capita che perda l'ispirazione), ma prometto di impegnarmi per finirla!

Comunque sarà una fan fiction breve, penso sui tre capitolo (quattro/cinque massimo), anche se ancora non so come si evolverà la storia, infatti quello che sto pubblicando è tutto ciò che ho scritto.

Ditemi pure se provare a continuarla o meno. ;)

It’s only a dream!

Capitolo 1.

Damon entrò dentro di lei con una sola mossa fluida, che fece gemere entrambi di piacere. Elena socchiuse gli occhi e reclinò il capo all’indietro per godersi appieno quel momento. I loro corpi  si muovevano all’unisono in una danza passionale e frenetica. Il vampiro iniziò a lasciare una scia di baci sul collo della ragazza, che sospirò mentre la labbra perfette del suo amante infuocavano la sua pelle al loro passaggio, il ragazzo arrivò fino al lobo dell’orecchio e iniziò a stuzzicarlo con la lingua. Lei si aggrappò alla sua schiena muscolosa, come per attirarlo ancora di più a sé.

“Damon” sussurrò Elena, in preda all’eccitazione.

Un rumore fastidioso coprì i loro gemiti – forse un cellulare – ma nulla le importava in quel momento, se non di loro due.

Damon spostò il capo e la ragazza poté ammirare gli occhi di ghiaccio del vampiro incastonati nei suoi castani, prima che le loro labbra si unissero in un bacio sensuale. Le mani di Elena si spostarono sulla nuca del ragazzo e si intrecciarono nei suoi capelli corvini.

Il suono si fece ancora più forte, sembrava essere una sveglia…

Una sveglia…

La sua sveglia!

 

Spalancò gli occhi.

Era stato solo un sogno, si disse con una nota di delusione.

Era stato solo un sogno, grazie al cielo! Si corresse subito dopo, scacciando il suo primo pensiero.

Come diavolo aveva fatto a fare quel sogno? Lei non aveva mai fatto sogni così spinti, con la sola eccezione di quella volta in cui il protagonista era Johnny Depp, ma si era addormentata mentre guardava Chocolat, nessuno poteva biasimarla.

Ma la cosa che la turbava non era il sogno in sé, ma che Damon Salvatore – quel vampiro fastidioso, quanto affascinante – fosse l’uomo che l’aveva fatta gemere di piacere, anche se si trattava solo di un frutto della sua mente. Neanche su Stefan aveva mai avuto fantasie simili…

Ma perché poi si dava tanta pena? Era un sogno – anzi un incubo – privo di alcun significato e non si rimuginava tanto sulle cose prive di significato. Era dovuto solo al fatto che in quel periodo era un fascio di nervi e che da quando Katherine era tornata in città, la presenza di Damon era diventata una costante. D’altronde era l’unico che poteva offrirle protezione, dal momento che preferiva evitare di trovarsi sola con Stefan, dopo il ‘periodo di pausa’ – così era stato definito dal ragazzo – che si erano presi, a causa della crisi di lui dopo il ritorno della sua ex fiamma. “E’ solo che non voglio farti soffrire” le aveva detto come se volesse giustificarsi – se era davvero quello il suo intento non c’era riuscito per nulla – “Ho solo bisogno di tempo, ti prego di capirmi, Elena” aveva poi aggiunto con sguardo implorante, lei aveva annuito, cercando – senza risultati – di trattenere le lacrime – ma in realtà non capiva. Non capiva come la sola presenza in città della donna che Stefan aveva sempre descritto come un mostro – e lo era senz’altro dato quello aveva fatto a John e quello che avrebbe senz’altro provato a fare anche a lei, dopo essersi divertita tenendola in una sorta di oblio – lo avesse mandato in tale confusione. Dubitava dei sentimenti che provava per lei? O non era sicuro di aver dimenticato del tutto Katherine? Non poteva saperlo, anzi forse non voleva saperlo. Sapeva solo che non era pronta ad affrontarlo in questo momento, non con la sua copia malvagia che si aggirava in città uccidendo innocenti, con la morte di suo zio – nonché ritrovato padre – John, con i problemi di Jeremy e la paura per l’incolumità dei suoi cari e della sua stessa vita.

Poi c’era Damon. Si sarebbe aspettata qualsiasi tipo di reazione dal vampiro alla notizia del ritorno di quello che aveva considerato per più di cent’anni il grande amore della sua vita – rabbia, violenza, frustrazione, depressione o chissà cos’altro. Invece sembrava che la cosa non lo avesse turbato così profondamente. Nella sua solita maschera di ironia, sembrava solo – anche se probabilmente non lo avrebbe confessato – voler proteggere lei, Mystic Fall e – anche se si sarebbe infilato un paletto nel cuore con le sue stesse mani pur di non ammetterlo – suo fratello.

 

Elena Gilbert diede un ultimo sguardo distratto allo specchio, ancora immersa nei suoi pensieri, prima di uscire di casa, mentre a qualche metro di distanza un corvo svolazzava vegliando sulla ragazza come faceva – a sua insaputa – ogni notte e ogni mattina.

 



  
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