Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: cullenboy     26/06/2010    2 recensioni
Dalla fine di BREAKING DAWN...un nuovo inizio molto movimentato... Il ritorno in Italia è stato in completo silenzio. Nell'aereo in prima classe vi erano solo i suoi fratelli, Caius e Marcus, la sua sconfitta in terra straniera, contro un clan troppo numeroso per essere affrontato sarà memorabile. buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CIAO RAGAZZE!

VI FACCIO UN AGIORNAMENTO LAMPO, NON HO PROPRIO TEMPO PER RISPONDERE ALLE RECENSIONI, RIMEDIO APPENA POSSO!

UN BACIONE A TUTTE E BUONA LETTURA!

 

Nella cittadina di Forks, apparentemente sembrava tutto tranquillo. Alice non aveva avuto più visioni particolari dopo il ritorno pochi mesi indietro di Caius, per quello era alquanto tranquilla, lei, e di conseguenza tutto il resto della famiglia.
Ma l'estate era alle porte e il piccolo villaggio di La Push viveva di quel turismo che portava le persone a visitare i vecchi ruderi sulla spiaggia, e le pelli d'orso dell'anziano saggio, roba prettamente commerciale.
Così pulman di turisti andavano e venivano; americani, italiani, inglesi e cinesi. I lupi, con questo andirivieni di persone pattugliavano il territorio più affondo, ormai erano in venti, ne avevano il numero adeguato.
Nessuno intravedeva pericolo ovviamente, senza sapere che proprio quelle persone che si prodigavano tanto nel proteggere potessero essere il pericolo stesso, finchè...
<< Colin, che ti prende? >> Jared, seduto su una sedia del grande tavolo ovale a casa di Emily, guarda il compagno, seduto sul divano davanti a lui, allarmandosi, il suo cuore, pur battendo all'impazzata, aveva dei sussulti.
<< Non lo so! Prima stavo in giro per le strade e un cinese giocava con una cerbottana, mi ha preso in pieno, ma non c'è da preoccuparsi, figurati, sono guarito subito, solo, che ora mi prude >> non finisce neanche la frase che si gratta il collo, prima piano poi sempre più forte.
<< Colin, smettila, ti stai facendo del male! >> Jared allarmato, si alza dalla sedia per raggiungere l'amico sul divano.
Ma questo lo spinge via irritato. << Non rompere, mi prude! Mi gratto!! >> solo che dal nervoso comincia anche a tremare, e nel giro di pochi secondi si trasforma, buttando per aria tavolini e poltrone, sedendosi continua a grattarsi con la zampa posteriore.
<< Colin!! Smettila!!! >> Jared, non sapeva più come fermarlo, il cuore del ragazzo non batteva regolarmente ed ora come lupo ancora meno.
Il lupo si fermò, poggiò lentamente la zampa per terra, e stramazza al suolo con un tonfo secco.
Nel giro di pochi secondi sulla porta si presentano quattro lupi, Sam, Quil, Paul e Embry. Che comunciarono ad ululare incessantemente, in cuore del ragazzo si era fermato, e lentamente ritornò alla sua forma umana, sotto gli occhi sbigottiti di Jared, che restò impalato davanti al povero ragazzo.

INTANTO...

Leah correva come una forsennata verso l'enorme casa bianca, dove sapeva per certo che avrebbe trovato Jacob.
Già da qualche chilometro di distanza, cominciò a fare un resoconto mentale di quello che è successo.
Nella grande casa, Edwaqrd era intento a suonare il piano con Renesmeè seduta al suo fianco, smise di suonare a metà della sinfonia.
<< Jacob >> Edward si rivolse al ragazzo sdraiato sul divano. << Leah sta arrivando, ti conviene trasformarti >> il suo tomo era calmo ma deciso, quasi un ordine.
Il ragazzo, non capendo cosa stia succedendo lo guardò sollevando un sopraciglio, Edward capendone la perplessità, abbassò, per una frazione di secondo lo sguardo sulla ragazzina, ormai, che gli sedeva al fianco. Essa, guardava il suo amico non capendo a sua volta.
Jacob, a quel punto, non fece altre domande, si sollevò dal divano e si avvicinò alla porta di ingresso.
<< Jake? >> lo chiamò Renesmeè preoccupata, ormai aveva la costituzione di una ragazzina di dieci anni, era difficile prenderla in giro.
<< Torno subito, non ti preoccupare, continua a suonare con papà che poi mi fai sentire, okay? >> con un sorrisone, Jacob, si augurò di averla rassicurata, per poi voltarsi e uscire dalla porta d'ingresso, fù questione di un attimo, il rumore dei vestiti che si strappavano, poi solo falcate sul terreno asciutto, che si allontanavano man mano.
Renesmeè, si volta verso il padre, con un espressione che la diceva lunga.
<< Non è successo niente, tranquilla >> cercò di rassicurarla.
<< Papà! Non eri tranquillo prima, e non lo sei ora, mi spieghi per favore? >> il tono duro che gli rivolse la figlia, insiene al suo sguardo, gli fecero capire che non avrebbe ceduta failmente. Testarda come la madre. Rise a quel pensiero.
<< Non ho capito molto bene, Leah pensava anche ad altro, quando torna Jake, glielo chiedi okay? >>
Renesmeè annuì, poco convinta. Tornando, poi, a suonare il piano, la dove il padre aveva interrotto.
<< Stai diventando brava! >>
<< Meglio di te? >> lo prende in giro con un sorrisino accennato.
Edward gli poggiò una mano sulla testa scompigliandole i boccoli ramati, e con il suo sorriso sghembo, le rispose << Bè, non esageriamo >>
***
Jacob, in corsa al fianco di Leah, riviveva gli ultimi attimi di Colin.
Prendete il corpo pensò cerchiamo di capire cosa può essere successo. portetelo da Carlisle!
I ragazzi, ancora fuori alla piccola casa, entrarono senza neanche trasformarsi e Sam con l'aiuto di Quil si caricò Colin in spalla. Paul, invece, strattonò l'amico ancora sotto scock, trascinandolo fuori, e poi in groppa fino all'enorme casa bianca.

INTANTO...

In un motel ai confini di Forks, un uomo asiatico era legato ad una sedia.
<< Sei un maledetto idiota! >> lo rimproverò l'uomo che gli girava intorno. Aveva un conpleto elegante, camicia bianca, bredelle nere con la pistola in una fondina marrone allacciata alle spalle.
<< Ma l'ho preso! >> si giustificò l'asiatico, dimenandosi inutilmente sulla sedia.
L'uomo in piedi lo afferra per i capelli avvicinandosi. << Si, l'hai preso, ma lui ti ha visto, di conseguenza non mi servi più! >> gli lasciò la testa con uno strattone ed usci dalla stanza spegnendo la luce, dopo, un breve urlo...
<< Siamo costretti a ricorrere ad un altro metodo, cosi, scopriranno ogni mossa >> lo stesso uomo che interrogava l'asiatico nella stanza, si avvicinò ad una bacheca con venti foto.
Una mano candida, tracciò una X rossa, copra la foto di Colin.
<< Si >> rispose una vocina femminile, la figura si sollevò, rivelando alla fioca luce della lampada il candico viso di Jane << Il nostro veleno è facilmente rintracciabie, se Carlisle esaminasse il corpo, scoprirebbe subito che è veleno di vampiro. E un cinese con una cerbottana intrisa di veleno, non è molto usuale. E' mirato. >>
L'uomo annuì serio << Cosa suggerisce di fare? >> domandò, infine.
<< Il tempo ci sarà d'aiuto. Lasciamoli piangere il morto. Dopo, attaccheremo di nuovo, e stavolta, immediato, niente errori, via la testa e fate sparire il cadavere, lo crederanno disperso >> conclure velocemente Jane.
<< Sarà fatto! >> cosi dicendo, l'uomo si voltò e sparì nell'altra stanza.
Jane, allungò il braccio e girò la lavagna, dall'altra parte c'erano altre foto, i componenti della famiglia Cullen al centro e i testimoni tutt'intorno. Tracciò, con lo stesso pennarello rosso, un cerchio intorno alla foto di Bella. << Ci rivedremo presto! >>

NEL FRATTEMPO...

I lupi erano radunati fuori, non riuscivano a stare fermi, si muovevano agitati di continuo, pochi riuscivano a stare seduti, ed anche così grattavano il terreno con le zampe anteriori.
Nella grande casa bianca, alla fine della scalinata, Sam e Jacob aspettavano impazienti che Carlisle scendesse per avere una spiegazione sull'accaduto.
Il dottore scese, seguito da Edward, con un panno tra le mani e le maniche della camicia celestina arrotolate fino al gomito.
<< Allora? >> ruggi Jacob impaziente. Carlisle lasciò un sospiro e lo guardo negli occhi.
<< Mi dispiace, ma qualcuno l'ha avvelenato con il nostro veleno, non è stato morso, la cerbottana del cinese che avete visto nei suoi ricordi era intrisa del nostro veleno, non è stato un incidente, era un assassinio vero e proprio >> fini la frase abbassando lo sguardo, dispiaciuto per il lupo che ha perso la vita.
<< Chi? >> Sam sembrava calmo, ma già tremava.
<< Non lo posso diagnosticare, potete solo chiederlo al uomo asiatico in questione >>
<<  Non l'hanno trovato, la stanza del motel dove alloggiava è stata pagata quella mattina stessa >> lo informò Jacob girando voltandogli le spalle e dirigendosi verso il salotto con le mani tra i capelli.
<< Quindi? >>  chiese Sam.
<< Se potessi andare in giro per la riserva, magari qualcuno sa qualcosa... >> Edward non fece in tempo a finire la frase che Sam lo fulminò con lo sguardo con un "NO!" assoluto. Mentre Jacob, lo guardò con un filo di speranza. << Potre... >>
<< Niente!! No!! Un vampiro non entra nella mia riserva! >> risponde Sam ringhiando contro Jacob.
<< Alice e Jasper gli hai fatti passare >> rispose Edward piccato.
<< "Passare" >> sottolineo la parola << non farsi una passeggiata di comodo! >> Si guadagnò un'occhiataccia dai presenti, possibile che fosse così ostinato dopo tutto questo?
<< Sam, rifletti... >> cominciò Jacob.
<< Su cosa? Chi mi dice che non siano loro? Che ci vogliono morti ora? Non li serviamo più oramai. >> Sam gesticolava incontrollato e agitato, continuava a dire cose senza senso.
<< Sam, stai... >> Edward fu interrotto dal braccio di Carlisle che si solleva.
<< Pensi davvero quello che hai detto? >> lo sguardo e la voce di Carlisle erano tanto incredule quanto irritate. Mai visto così, persino Edward si sorprese. << pensi davvero, che ora che abbiamo superato un pericolo, dove voi ci siete stati molto utili ora noi vi ripaghiamo con questa moneta? Il tradimento? >>
Sam non si espresse, lo guardo con il viso fiero del capo branco, che lasciava intendere la sua risposta affermativa.
<< Sam... >> la voce di Jacob, stranamente calma e pacata, intervenne prima che Carlisle riuscisse ad aprire bocca.
Sam si voltò appena verso l'amico senza dare le spalle ai due 
<< Tu ti fidi di me? Come tuo braccio destro, non come tuo alfa, ti fidi di me? >> Jacob parlava lento scandendo le parole.
<< Di te mi fido, ma come puoi garantire per loro? Renesmeè è un conto, loro sono un altro >>
<< Garantisco io, pensaci Sam, non devono venire tutti, solo Edward, per sentire, lo terrò a freno io, qualunque cosa e gli stacco la testa, e lo sai che lo farei volentieri >> il ghigno di Jacob, bastò ad aquietare l'animo di Sam.
<< Va bene, ma tienilo d'occhio! >> cosi dicendo, Sam, si diresse alla porta d'ingresso, per poi correre verso la foresta seguito dagl'altri lupi, tranne Leah e Seth.
<< Cosa mi dovresti fare tu? >> il sorriso sghembo che Edward gli rivolse, lo sccese di competizione.
<< Vogliamo andare fuori? >>
<< Vediamo chi stacca la testa a chi!! >>

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: cullenboy