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Autore: Isyde    27/06/2010    1 recensioni
-Mi perdoni?- chiese lui attirandola a sè con il braccio non ingessato.
-Hai fatto una cavolata, sappilo. Ma ti...concedo il perdono.- disse lei, sedendosi accanto a lui sul letto. -Ma ora che ci penso devo farmi perdonare anch'io.-

Ennesima storia su Dean ed Eva, siamo alla fine. Un bacio e buona lettura.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Lontani da ogni ricordo.'
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Lontani da ogni ricordo.

Regalo.

 

 

Raccolse i capelli scuri in una semplice chignon, lasciando qualche ciocca incorniciarle il viso.

S'infilò le scarpe col tacco e rovistò nella borsetta alla ricerca delle chiavi della sua macchina.

-Dean, io vado. Torno tardi e non mi aspettare alzato!- lo sgridò lei avvicinandosi a lui e rubandogli un frettoloso bacio sulle labbra.

-Dove vai cosi sexy?- domandò lui, osservando con occhio critico l'abito blu che la fasciava elegantemente e le scarpe nere decisamente sensuali.

-Sam, Joanne e le altre, vogliono che mi godi le ultime serate da nubile.- disse lei ridacchiando.

-Ah, capisco.- Dean finse di essere arrabbiato. -Comunque, io esco con Paul, Franz e il resto della band. Festeggiamo al Kleash Club e voi?- le chiese mentre lei si allacciava un leggero cappotto scuro.

-E' un posto per sole donne.- urlò prima di chiudere la porta e recarsi di fretta verso un'auto scura dove la sua amica Samantha la stava aspettando.

Salì sopra e salutò le altre, Sam partì velocemente e le ragazze nell'auto gridarono a tempo di musica: "California girls, we are unforgettable!"

 

-Comincio col dire che mai avrei pensato che Miss Razionalità si potesse sposare con un ragazzo senza una testa sulle spalle e un po' fuori di testa. Ma, in questi casi c'è sempre un ma, ne sono contenta, perchè si amano veramente, di un amore folle, puro e senza frontiere!- Samantha levò al cielo il suo terzo bicchiere di vodka e lo buttò allegramente giù.

Risero tutte quante e si fissarono per un attimo in silenzio.

-Ragazze...devo dirvi una cosa.- Eva si morse le labbre e strinse la mano di Sam.

-Credo di...essere incinta.- sussurrò.

Le reazioni furono le più diverse. Sam sbattè gli occhi più volte e la fissò sbigottita.

Il volto di Joanne si aprì in un bellissimo sorriso.

Michelle alzò le mani al cielo ed applaudì.

Kristin cominciò a ridere.

-Cameriere, per favore venga qui, un quarto giro di alcool molto forte!- ordinò Sam facendo scoppiare dal ridere le altre.

Eva le osservò mentre ognuna era indaffarata a ridere, bere o confessare all'amica l'ultimo pettegolezzo.

Non credeva che avrebbe avuto una seconda possibilità.

Non credeva che avrebbe rivisto quella luce nei loro occhi, che altro non era che il riflesso della sua stessa felicità.

Sorrise e levò in alto il suo bicchiere di analcolico.

-Brindiamo alle seconde possibilità!- propose lei.

 

 

Esattamente a qualche migliaio di chilometri più a Est, cinque ragazzi si fissavano in modo eloquente.

Avevano raggiunto il fondo.

Non sapevano che arrivare alla città del peccato con un aereo privato e divertirsi avrebbe portato a un tale scempio.

Paul era caduto in uno stato comatoso, interrotto da acuti strilli e grida.

Il festeggiato, ovvero Dean, era talmente ubriaco che aveva accettato la sfida di Franz, il suo batterista, ed aveva dato un pugno al primo che gli passava accanto.

Così si ritrovarono, alcuni in ospedale, altri in commissariato per una lunga lavata di capo.

Ma qualche agente ebbe la grandiosa idea di chiamare mogli e fidanzate.

 

-Io lo ammazzo! Lo strangolo con le mie mani! Lo riduco a un cumolo di ceneri!- Eva camminava spedita fra la folla della sala d'attesa. Arrivò fino all'accettazione dove piantò le mani sul bancone e chiamò l'infermiera.

-In che cosa posso esserle d'aiuto?- chiese dubbiosa l'operatrice.

-Mi dica dove hanno ricoverato Dean Branson.-

-Scusi, ma abbiamo ricevuto ordini chiari e tondi dalla sua ag...-

Eva respirò a fondo. -Sa, forse non ha capito, ma il signor Branson è il mio futuro marito e padre di mio figlio, anche se ancora per poco.- gridò lei, attirandosi gli sguardi curiosi della gente intorno a lei.

-Ah, okay...stanza 32 al secondo piano.-

 

-Non farla entrare.Mi ammazzerà!-

-Proprio per questo la sto aspettando con gioia.-

-Sei uno stronzo Paul.-

-Hai incominciato tu, chiamando Samantha, io ho solo completato l'op...-

Qualcuno spalancò la porta della loro stanza e una furia con i tacchi entrò.

-Dean Branson, hai deciso di farmi morire d'infarto?-

Il ragazzo tentò di rimpicciolirsi nel letto, notando con sorpresa come il tono di voce della sua amata assomigliasse in quel momento a quello di sua madre.

-Tesoro, guarda posso spiegare tutto...-

-E vedi di dirmi ogni cosa.-

Così, Dean raccolse tutto il suo coraggio e raccontò gli avvenimenti delle ultime 24 ore. Di come fosse stato obbligato ad accettare quell'invito. Di come le cose gli fossero sfuggite di mano e di quando aveva deciso che doveva fare qualcosa di eroico per dimostrarle il suo amore e il cervello gli aveva suggerito di credersi un gladiatore moderno.

Eva non s'intenerì più di tanto, rimase fermamente convinta che stava sposando un eterno bambino.

-Mi perdoni?- chiese lui attirandola a sè con il braccio non ingessato.

-Hai fatto una cavolata, sappilo. Ma ti...concedo il perdono.- disse lei, sedendosi accanto a lui sul letto. -Ma ora che ci penso devo farmi perdonare anch'io.-

-E perchè?- Dean si voltò su di lei.

-Perchè non ti ho detto che ieri ho fatto un test di gravidanza.-

Il cuore di lui smise di battere, la gola si seccò e il suo cervello sembrava completamente spento.

-E' risultato positivo.-

Dean, con l'unica mano che aveva sana, toccò il suo volto lentamente, memorizzando ogni piccolo particolare della ragazza al suo fianco.

-Lo sai che ti amo?-

-Lo so, Dean, lo so.-

-Questo si che è un bel regalo di nozze!- urlò Paul dal suo letto, facendo ricordare ai due della sua esistenza e generando uno scoppio di risa. 

 

 

 

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Manca una sola storia alla fine di "Lontani da ogni ricordo".

T_T

 

Recensioni per Scatoloni.

 

Pikky91: Eccoci qua!Bene, allora sono contenta di sapere che ti sei affezionata a loro...Io ormai li considero "veri" e non so se mai riuscirò a "staccarmi" completamente da loro. Mi hai dato un ottimo suggerimento, che userò volentieri. Potrei benissimo aprire una nuova serie con racconti che riguardano il dopo e aggiornarli quando mi viene nostalgia di Dean ed Eva...U.U Io l'orale c'è l'ho sabato...penso che creperò di paura già da lunedì...O.o Un bacione

 

emobilla483e: Ciao, sono felice che tu abbia commentato anche solo per dire che ti è piaciuta. Un bacione.

 

   
 
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